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Autore: MusicAddicted    15/10/2021    3 recensioni
Mini sequel di 'Who's got you?'
Se ami Aro devi amare anche Volterra. E se ami Volterra devi amare anche le sue tradizioni.
Barty sta per impararlo...
Questa one shot partecipa al Fluttober 2021. Prompt 15: Silly traditions
Genere: Comico, Dark, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Aro, Jane
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Fluff's never enough'
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Heylà,
Parecchie che hanno letto 'Who's got you?' mi avevano chiesto un sequel... quale migliore occasione del Flufftober per accontentarvi? :)

Disclaimer: Non scrivo a scopo di luro e non possiedo nessuno dei personaggi, è tutto un po' della Rowling e un po' della Meyer, ma le (folli) idee, sì, quelle sono solo mie XD

Setting: a dfferenza di 'Come fly with me' che era ambientato dopo l'epilogo, questo è un missing moment riguardante il primo anno di Barty a Volterra ;)

p.s. Non potevo trovare titolo migliore XD




cover-fluff




baro-2-r

 

Chess la vie


 

“È una cosa stupida!” commenta Barty.

“Non è vero, smettila!” si impone Aro.


“Hai ragione. Non è stupida. È una cosa tremendamente stupida!” ribadisce il più giovane.

 

“Si chiamano ‘Tradizioni!’!” insiste il vampiro millenario.

 

“ll Ballo del Ceppo è una tradizione, questa è una cosa stupida!” continua a manifestare la sua opinione il Mangiamorte.


“La festa del patrono di Volterra non è affatto una cosa stupida!” ringhia esasperato Aro. “È anche in nostro onore , in quanto protettori della città,” gli spiega.

 

“E che razza di protettori permetterebbero tutti questi omicidi?” lo provoca Barty, divertito.

“Ma quelli sono turisti, che c’entra? Sono passanti, si può benissimo fare a meno di loro. Io parlo dei cittadini. Pure tu ti attieni alle regole e qualche extra te lo concedi solo con i turisti,” mormora Aro, accarezzandogli il volto. “Ma sei così carino, cucciolo, che a te perdonerei tutto.” ammicca, facendolo sorridere, prima che si scambino un lungo bacio appassionato.

“Quindi mi stai dicendo che ho il tuo permesso per uccidere o torturare, o entrambe le cose, uno o più Babbani che vivono qui?” gli domanda allettato il suo Childe, prima di baciarlo con ancora più ingordigia.

 

“Ben mi sta, così imparo a innamorarmi di un Mangiamorte, però non farmi pentire dei permessi speciali che ti concedo,” si preoccupa il suo Sire. “Diciamo che questa città può fare a meno di due, tre… o dieci abitanti all’anno.” lo fa sorridere. “E comunque, ho capito il tuo gioco, furbetto, non provare a sviare argomento, stavo parlandoti della festa del patrono di Volterra e di quello che, così come tutti gli altri, io mi aspetto che tu faccia, è quello che la tradizione richiede!”


Barty si separa subito da lui.


“Nemmeno per dannatissima idea! Non mi mischierò mai a dei Babbani, vestito in modo ridicolo, a fare cose ancora più ridicole!” sbotta.

 

Aro lo osserva divertito, con un sorriso impertinente.


“Ne sei davvero così sicuro, cucciolo?”

 

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“Dài, a me puoi dirmelo. Come ti ha convinto?” gli chiede Jane, due sere dopo, vale a dire la vigilia della festa.

 

“Carina, vedi di non ficcanasare troppo, non te lo dirò mai!” gli ringhia contro Barty, con lei che ridacchia. “Piuttosto, me lo vuoi dire come fai a essere così entusiasta di questa cosa così stupida?”

 

“Ma non è stupida affatto, io la trovo una cosa così divertente!” commenta entusiasta lei, volteggiando allegra nel suo meraviglioso abito medievale bordeaux, bordato d’oro, lungo e sontuoso.


Sta facendo le prove per l’indomani e quell’outfit è a tutti gli effetti quello vincente.

 

“Voglio dire, per una sera soltanto in tutto l’anno, puoi indossare stupendi abiti d’epoca,ci si può immergere di nuovo nelle atmosfere di un tempo, ci si può mischiare agli umani, senza che nessuno sospetti nulla, per omaggiare questa città così preziosa per noi,” gli spiega lei, mentre lui controvoglia prova il suo vestito.


Un pantalone scuro, infilato in degli stivali neri di pelle, intarsiati, lunghi fino al polpaccio, una tunica verde scuro, quasi grigio, con punti luce oro sui polsini, sui bottoni e sulla cintura che gli cinge i fianchi, messa in modo sbilenco.
A completare il tutto, la pettinatura è diversa, i suoi capelli sono lisci, con la riga in mezzo, resi più biondi del solito.

“Guarda che stai benissimo.” approva Jane, mentre lui si guarda diffidente nello specchio.

 

“Beh, sì, forse almeno la spada mi dà un’aria più temibile, peccato sia finta.”

“Beh, sei un mago, puoi sempre tramutarla in una vera.” ammicca Jane.

 

“Non tentarmi, ho promesso a Aro di comportarmi bene… e non è da me!” brontola lui. “A proposito, lui dov’è?”

“Scherzi? Aro non vuole mai farsi vedere prima della festa, ogni anno cambia outfit. Dovrai aspettare domani per scoprire cosa indosserà.” gli aumenta la curiosità Jane. “Ti posso però anticipare che Marcus non prende mai parte al gioco sulla scacchiera, nel senso che lui è il vero e proprio giocatore, colui che decide le mosse ed è un asso nel gioco degli scacchi!” lo informa Jane.

“Non è mai stato un mio punto forte, preferisco di gran lunga che qualcuno decida le mosse per me.” brontola Barty, calandosi anche l’elmo in testa.
Ora sì che è un perfetto Alfiere.

“Se ti è di qualche conforto, pure Alec detesta questa tradizione, e pur di restare nascosto il più possibile vuole sempre fare la Torre per celarsi dentro la struttura di cartapesta,” gli strappa un sorriso lei.

“Beh, parli tu che sarai il cavallo!” la punzecchia lui.

“Correzione, mio caro, se accetto di coprire il mio viso perfetto con quella testa da indossare è solo perché il cavallo è il mio pezzo preferito e ha il movimento più figo di tutti!” controbatte fiera lei.

“Invece Caius che pezzo degli scacchi fa?” si interessa il vampiro più giovane.

 

“Non ci arrivi proprio? Con quei lineamenti, quasi più femminili dei miei, quella sua attitudine da prima diva?” gli dà degli indizi lei.
 

“Non ci credo, farà la Regina. Domani sera ne vedremo delle belle” scoppia a ridere Barty.

“Già. Lo vedi che questa tradizione un po’ ti comincia a piacere?” lo coglie alla sprovvista Jane.

 

“Naaah, non è vero, continuo a trovarla stupidissima e ora sarà meglio che mi levi questi stupidissimi vestiti di dosso e attenda lo stupidissimo evento di domani!” nega l’evidenza fino in fondo il Mago Oscuro, suscitando soltanto l’ilarità della bella vampira.

 

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I Volturi la sera seguente si avviano nel centro storico dove ha luogo la festa.

L’atmosfera medievale si può respirare tutta, ci sono duelli inscenati, dame che tessono tele, mangiatori di fuoco e giocolieri.

Il capo clan dei Volturi si è avviato sul luogo prima di loro, per non farsi vedere prima del tempo.

 

Infatti è solo quando tutti prendono posto sulla scacchiera gigante che Barty riesce finalmente a vedere il suo Sire.


Sire, di nome e di fatto, perché Aro ovviamente non può che ricoprire il ruolo del Re.

Con una corona dorata, impreziosita di rubini, smeraldi e zaffiri che poggia sulla sua testa, i lunghi capelli corvini sono eccezionalmente raccolti in un pratico codino, alle sue spalle si estende un mantello vellutato di un rosso intenso, bordato di argento, lo stesso argento che riveste le sue maniche, mentre sul petto espone fiero lo stemma di Volterra.
Gli anni precedenti tutti i Volturi indossavano occhiali da sole se dovevano esporre il loro viso, ma quest’anno, grazie agli incantesimi di Barty il vero colore dei loro occhi si può mascherare facilmente.

Aro è più bello che mai e se Barty deve far violenza su sé stesso per non saltargli addosso, di sicuro si sente ancor più spronato nel suo ruolo di Alfiere che deve difendere il proprio Re.

Anche Caius è una bellissima Regina, ma è quella della squadra avversaria.
La regina della loro squadra è un’umana dai boccolosi capelli biondi, grandi occhi blu e dei sorrisi che per il parere del bel Mago Oscuro lei sta mostrando un po’ troppe volte al suo Aro.


Comincia la partita e l’apertura spetta a Marcus, che adotta subito uno stile di gioco aggressivo.
Tipico.
Forse il fatto che il suo fratellino sia nella squadra avversaria lo motiva ancora di più per mettergli i bastoni fra le ruote.
 

Nel corso di metà partita i Neri, la squadra di Aro, Barty, Jane e Alec, sembrano messi meglio, in una situazione di leggero vantaggio, ma poi una mossa dettata dall’umano che sta sfidando Marcus fa in modo che la Torre Bianca mangi quella Nera, Alec, per l’esattezza.

A dire il vero, il vampiro annoiato ne è solo contento, perchè non è mai stato particolarmente competitivo e in più finalmente può smettere di coprirsi di ridicolo.


Barty è più concentrato sui tentativi di flirt della Regina umana, nonostante Aro la ignori del tutto, con la scusa che devono stare attenti al gioco.

“Cavallo mangia Torre  in B3.” comanda Marcus al microfono.

 

Jane è più che scalpitante di eseguire la mossa richiesta, muoversi a L atterrando proprio sulla Torre Bianca, che viene quindi eliminata.


La mossa suggestiva, ben congegnata dall avversario umano porta alla perdita di un Alfiere; fortunatamente non Barty, ma quello umano.

Barty non ci vede più dalla rabbia, quando vede la Regina che con la scusa di sistemare il codino di Aro, gli accarezza fugacemente i capelli.
 

Quella sono zona sua, esclusivamente off limits!

 

“Alfiere mangia pedone in D4!” decide Marcus.

Barty è talmente frustrato che ringhiando si avvia in diagonale sulla casella indicata, ma quando arriva dal pedone, alza l’elmetto e affonda i canini nel collo del malcapitato umano.

Dagli spalti del pubblico che sta assistendo si elevano urla di stupore.


“Che realismo ci stanno mettendo quest’anno!” commenta una signora nel pubblico, applaudendo.
 

Aro chiede una pausa dal gioco e si precipita subito da Barty, che ha comunque preso solo pochi sorsi, nulla di irreparabile.
 

“Barty! Sei impazzito? Quel ‘mangia il pedone’ lo hai preso un po’ troppo alla lettera!” interviene, separandolo da quello spuntino anti stress, che più tardi provvederà a mettere sotto Oblivion.

 

“Scusami… non ci ho più visto per la rabbia. In realtà avrei voluto mangiarmi la Regina ma…”
 

“Caius? Beh, lo vedo ancora ben difeso, ma non si sa mai, basta un mossa imprudente e…”

“No, intendo la Regina nera, quella che sembra incapace di toglierti  le maledette mani di dosso!” righia Barty.

Aro ne è solo lusingato.

“Il mio cucciolo è geloso!” ridacchia Aro, divertito. “Ricordi quell'accordo che abbiamo fatto sui dieci umani all’anno? Facciamo che lei sarà la prima, una volta finita la festa?” gli bisbiglia all’orecchio, riportando subito il sorriso sul volto del Mangiamorte.

 

La partita continua e quando Jane in seguito alle varie mosse finisce in prossimità di Aro non si fa scappare l’occasione.

“Aro, me lo dici come sei riuscito a far partecipare Barty alla festa di paese?”
 

Aro sorride con aria furbetta.


“Semplice: se non avesse accettato, lo avrei spedito un anno intero dal mio amico Carlisle, con gli altri Cullen, a seguire  la dieta del cervo!”

 

--

FINE

Aro conosce bene l'arte del ricatto.

Ho fatto dele ricerche e ogni anno a Volterra questa festa Medievale c'è davvero... mi sono inventata giusto la partita a scacchi vivente e, ovvio, il fatto che i Volturi ci prendessero parte ogni anno.. dovevo pur inventarmela una stupida tradizione XD

Spero che vi piaccia la BROTP fra Jane e Barty, io li adoro follemente ... e tutta questa allegra famigliola dark tornerà fra qualche prompt, stavolta il sequel di 'Come fly with me' ;)

Se vi va di lasciarmi un commentino mi farete felicissima <3

 

   
 
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