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Autore: Clover    20/05/2005    23 recensioni
Il proprietario guarda la sua compagna indeciso “Ed allora che si fa?” Lei ci pensa un po’ su, squadrandoli attentamente, poi le si illumina il viso “Potreste convivere!” I due si guardano allibiti, poi scettici. “Avreste meno da pagare…” “M-ma io neanche lo conosco!” balbetta Madelaine rossa in viso piantandogli un dito contro il petto. Ci manca solo una convivenza con quello! E chi dorme più la notte?! “Sono più io a temere, visto come mi guardavi.” Riferisce lui acidamente. La ragazza è scandalizzata. Ma come si permette?! Bastardo! Crepa! I due proprietari sospirano, poi uno dei due si fa avanti “O accettate o andatevene a discutere altrove.” “Mai!” urlano i due litiganti in coro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Convivenza forzata

                                                               Convivenza forzata.

 

L’appartamento.

 

                                                  

                                                              AFFITTASI APPARTAMENTO. TRE STANZE, UN BAGNO, UNA CUCINA,

                                                                              UN SALOTTINO, DUE BALCONI ED UN TERRAZZO.

                                                                              450 euro AL MESE.

                                                                               CONTATTARE IL NUMERO 3#3189### OPPURE IL NUMERO 3#2275###

 

 

“E’ quella che fa per me.” Una ragazza ride soddisfatta richiudendo il giornale. Scosta una ciocca rossa sfuggita alla coda, e prende il suo vecchio cellulare. Compone il primo numero “Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile…” sbuffa Perfetto!  

Compone il secondo. Dopo due squilli risponde una voce femminile, molto squillante “Si?”

La ragazza tentenna un istante prima di rispondere “Buongiorno…mi chiamo Madelaine, chiamo per l’appartamento…”

“Buongiorno.” La persona dall’altra parte della cornetta sembra rinata “Se vuole posso farglielo vedere prima di affittarlo!” E’ invasa dall’entusiasmo.

“Si, dove possiamo vederci?” non conosce bene quella zona, potrebbe perdersi facilmente, perciò preferirebbe darsi un appuntamento lì, in modo da imparare la strada tranquillamente.

“Possiamo vederci nel palazzo dell’appartamento verso le sei, purtroppo sono ancora in ufficio” si scusa la donna dall’altra parte del telefono.

“No problem. So arrivarci. A dopo allora!” Ecco, l’ho fatto di nuovo, ed adesso come faccio ad arrivarci? Si guarda intorno spaesata Mezzi o taxi?  Non vede taxi, e non è tanto contenta di dover spendere i soldi che le sono rimasti. “Non so dove sia una banca.”

Alla fine opta per i cari e buoni mezzi, con la sua dolce e tenera tessera per gli autobus.

Parla con il conducente, una decina di fermate ed è arrivata.

 

*********************  

 

Un uomo sta leggendo l’avviso in un’agenzia “E’ l’ideale. Compone il primo numero, e dopo parecchi squilli risponde un uomo “Pronto?”

“Salve mi chiamo Gabriel, volevo vedere quell’appartamento. E’ possibile incontrarci? Possiamo vederci lì.”

“Non c’è problema, facciamo verso le 6?”

“Alle sei. Arrivederci.”

Dopo aver rimesso il cellulare nella giacca, se la sistema e si mette gli occhiali da sole. Deve percorrere un tratto con l’autobus, e passare per alcuni palazzi. Conosce bene quel posto.

Attende alla fermata l’autobus. Un gruppetto di ragazzine lo guarda e ride. Poverine, non sanno che può benissimo sentire i loro commenti ‘casti e puri’? Pensandoci bene, in effetti non hanno tutti i torti, anche lui si sarebbe trovato… come dicono?

Figo.

Si gira dalla loro parte e sorride, poi si rigira guardando la strada. Sente un gridolino eccitato venire dalla loro direzione.

Fascino.

L’autobus arriva, aprendo le porte e facendolo salire sopra, mentre le ragazzine sbuffano deluse.

Aaaah, beata gioventù!  Sghignazza divertito Ormai non ne faccio più parte…

 

Una persona attira l’attenzione di Madelaine, Che uomo! Si ritrova a pensare Sembra un modello… alto… bei lineamenti… vestito elegantemente…

Le passa oltre senza degnarla di un minimo sguardo, E che mi aspettavo? Che mi cadesse ai piedi?

Odorò l’aria, per un attimo aveva potuto sentire il suo profumo, fresco…

Dopo qualche minuto si liberano due posti, e la ragazza si siede accanto al finestrino.

Chissà come sarebbe stato il suo appartamento? Sicuramente era grande! Però le avevano detto che di notte non era un bel posto per andarsene in giro… di nuovo il profumo di quell’uomo le inebria i sensi.  Si gira, e lo vede sedersi accanto.

Madelaine non osa guardarlo direttamente, anche se la tentazione è tanta, perciò si accontenta di guardarlo con la coda dell’occhio, ogni tanto…

L’uomo sembra non accorgersene, Infondo gli  occhi sono fatti per guardare, ride, è colpa sua che è troppo bello.

Corruga la fronte, Però senza occhiali potrebbe essere brutto, infondo  gli occhi sono importanti… per me.

La suoneria oscena di un cellulare la riporta alla realtà, facendola sobbalzare. E’ il cellulare di quell uomo.

Lui le da un’occhiata fugace, prima di rispondere “Pronto… a sei tu, tutto bene a lavoro…?”

Ha una voce bellissima! Profonda, roca…calda… La fa sentire un fuoco soltanto ad ascoltarla!

“Come sta Lisa? Scommetto che si è fatta ancora più carina.

Lisa? Chi è Lisa? Non la sua ragazza, altrimenti non avrebbe fatto quella domanda…

“Salutamela e dille che appena avrò casa pronta, sarà la prima ad essere invitata.” Si è addolcito parecchio “Allora ci sentiamo… ciao.

Ripone il cellulare in tasca. Devo cambiare suoneria, è da idiota.

Si gira verso Madelaine, sorridendole mortificato “Mi dispiace.

Lei lo guarda stupita. Le ha parlato! Oh no, mi comporto esattamente come quelle oche…! “Di cosa le dispiace?” gli chiede incuriosita. Strano tipo.

“Di averti spaventata con la mia assurda suoneria. Fa una pausa osservandola meglio Che occhi… e che… lasciamo stare.  “Ho notato che eri soprappensiero, e che ti sei spaventata quando ha squillato il cellulare…”

“Scherza?” è incredula. Lui la stava guardando e lei non si era accorta di niente!

“Serissimo.” Le risponde con voce seria ed impassibile, facendosi più vicino a lei. E’ si, ha proprio un bel seno…

Si allontana leggermente da lui, non glielo ha detto nessuno che è pericoloso avvicinarsi così? Le sta causando una voglia di saltargli addosso irrefrenabile, ma deve resistere… per il bene dei vecchietti seduti lì intorno. E poi non è da lei fare il primo passo, figuriamoci saltare addosso.

“Non si preoccupi.” Piuttosto preoccupati che non ti salti addosso… e poi raramente qualcuno ti chiede scusa per una cosa del genere.

Sorrise compiaciuto “Bene.”

 

Dopo circa dieci minuti, Madelaine scende dall’autobus, guardandosi intorno…il quartiere non è male, peccato per alcuni individui… Qualcuno le passa accanto, e dal profumo sa benissimo chi è. Chissà dove sta andando…

Arriva al palazzo alle sei precise. E’ una di quelle nuove palazzine, con la copertura in mattoni rossi. Come potevano affittare la casa ad un prezzo così basso?

Vi entra: nell’atrio ci sono un uomo ed una donna che discutono animatamente. La donna batte un tacco a terra scocciata “E adesso? Due clienti ed un solo appartamento!”

Quella voce squillante le è familiare…ma dove l’ha sentita?

L’uomo sbuffa “Non resta che aspettarli e vedremo.

 

Anche tu qui?” a quelle parole Madelaine si gira, era l’uomo dell’autobus. Non se l’aspettava di trovarlo lì.

Arrossisce “Si, per affittare un appartamento…”

Anch io…” aggrotta la fronte “E quei due?”

La ragazza si volta verso i due “Non lo so, quando sono arrivata erano gia qui a litigare per un appartamento.

Lui alza un sopracciglio “Penso di aver capito, seguimi.

Lei lo guarda andare verso i due, Anche da dietro non è niente male…, “Scusate noi siamo gli interessati all’appartamento. I due sussultano girandosi verso di loro. La donna si fa avanti “Mi dispiace, c’è stato un malinteso, nessuno dei due si è preoccupato di avvertire l’altro...

“E adesso?!” sbotta Madelaine “Ho bisogno di quell’appartamento!” Non può aspettare ancora, le serve una casa!

“Se è per questo anche io ne ho bisogno, e non intendo rinunciare.” Risponde lui accigliato. Si sta innervosendo. Difficilmente lui riesce a perdere la calma, ma non per questo le avrebbe lasciato facilmente l’appartamento!

Il proprietario guarda la sua compagna indeciso “Ed allora che si fa?” Lei ci pensa un po’ su, squadrandoli attentamente, poi le si illumina il viso “Potreste convivere!”

I due si guardano allibiti, poi scettici. “Avreste meno da pagare…”

M-ma io neanche lo conosco!” balbetta Madelaine rossa in viso piantandogli un dito contro il petto. Ci mancava solo una convivenza con quello! E che avrebbe più dormito la notte?!

“Sono più io a temere, visto come mi guardavi.” Riferisce lui acidamente.

La ragazza era scandalizzata. Ma come si permetteva?! Bastardo! Crepa!

I due proprietari sospirano, poi uno dei due si fa avanti “O accettate o andatevene a discutere altrove.

“Mai!” urlano i due litiganti in coro.

Alla fine l’uomo si decide a parlare “E va bene, infondo non ho bisogno di tutte quelle stanze, che male ci può essere a dividerle con qualcun altro…?”

E la terza come studio?” chiede lei speranzosa. C’è bisogno di un posto dove lavorare.

Lui la guarda dall’alto in basso “ Direi di sì, la divideremo in due però, devo lavorare.”

Si stringono la mano maledicendosi a vicenda “Affare fatto.

 

 

   
 
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