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Autore: Farkas    16/10/2021    3 recensioni
Perché Sam, ha deciso di partecipare ad A Tutto Reality: La Vendetta dell'Isola? Fin dall'inizio sembra tenere solo a non essere eliminato per primo. Eppure si è mostrato deciso in numerose occasioni e una volta ha perfino portato alla vittoria la sua squadra, malgrado Scott.
Cliccate sul titolo e saprete cosa ha spinto Sam, a partecipare al reality show più folle del mondo.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sam
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un tentativo coraggioso


“Soltanto chi osa spingersi un po’ più in là scopre quanto può andare lontano” - Sergio Bambarén.



 


Provino-Sam






Samuelson Froud non era il tipo di ragazzo che spiccava particolarmente: era leggermente grassoccio con la carnagione chiara, il mento rotondo, capelli ricci castani, una barba minuscola ancora troppo corta perché la potesse tagliare, naso a punta e portava occhiali a tondi. Il prototipo perfetto dello sfigato.
A scuola aveva pochissimi amici e fuori idem. Sul web gli andava un po’ meglio nei forum di videogiochi, la sua grande passione e l’unica cosa in cui fosse davvero bravo. Joystick Invincible era considerato un’autorità in materia da tutti.
Ed era per questo che Sam spiccava poco. L’unica cosa a cui dedicasse volentieri tutte le sue energie non era molto popolare, fra i non appassionati. Anzi. Sam era bersaglio costante di prese in giro.
La Tv però non la usava solo per i videogiochi: si era appassionato a un programma chiamato A Tutto Reality, le cui sfide erano più letali di quelle di molti videogiochi… con la differenza che lì era tutto reale.
Al termine della terza stagione il conduttore Chris McLean aveva ventilato la possibilità di usare nuovi concorrenti per l’edizione successiva, ma la cosa non era mai stata confermata ufficialmente e il castano non ci aveva pensato più di tanto, fino a che un giorno, quando era andato in edicola per comprare il nuovo numero di Console Mania, aveva visto un giornale sui programmi televisivi sulla cui copertina svettava la scritta: “Confermato un NUOVO CAST per la quarta stagione di A Tutto Reality!”.
Incuriosito il ragazzo la sfogliò e scoprì che la nuova edizione del reality, prevedeva di far ripartire il programma da zero, selezionando tredici nuovi concorrenti che avrebbero gareggiato sull’isola di Wawanakwa, location della prima stagione.
“Un po’ come un remake: s’inserisce il nuovo in un ambiente familiare” pensò Sam. La rivista spiegava anche dove inviare il provino e invitava tutti i lettori a partecipare.
-Qui non siamo in biblioteca! - sbottò la giornalaia alle sue spalle.
-Eh? Ah, certo… scusi…- fece imbarazzato Sam, prima di comprare sia la rivista per cui era venuto, sia quella che aveva in mano.

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Il giorno seguente, il ragazzo stava entrando a scuola, quando qualcuno gli sbatté contro.
-Fa attenzione sfigato! - abbaiò un ragazzo.
-Falla tu! Sei tu che mi sei venuto addosso! - ribatté Sam.
-Che hai detto?!- chiese irato l’altro. In un lampo Sam riconobbe Buck Lake, muscolosissimo e fighissimo, capitano della squadra di football e fidanzato della capo-cheearleader. Il classico ragazzo che spiccava eccome a differenza sua.
-Niente- mormorò.
-Invece hai detto qualcosa- ringhiò Buck.
Sam deglutì: aveva osato rispondere a uno di quelli popolari, ma per sua fortuna l’arrivò di un insegnante, impedì al giovane Lake di fargli qualunque cosa.
Andando in mensa, Sam aveva tirato fuori la rivista per farla vedere ai suoi amici, quando Buck gli arrivò alle spalle.
-Cos’hai lì? - chiese, prima di strappargli il giornale dalle mani. – Vuoi partecipare alle selezioni di A Tutto Reality? E pensi davvero che sceglierebbero uno come te? Io, sì che dovrei andare in televisione, ma tu… cosa mai potresti mostrare? Di essere un ciccione flaccido, buono solo a pigiare tasti? - rise Buck.
-Per tua norma e regola, in quel programma ha vinto proprio un grassone! E concorrenti non proprio atletici sono arrivati lontano! -sbottò Sam. - Non è una gara a chi è più prepotente! -.
-Immagino di no… ma avresti qualche possibilità solo se fosse a chi è più patetico-.
Il castano avrebbe voluto ribattere, ma non gli venne in mente nulla e Buck avrebbe volentieri infierito sia verbalmente che fisicamente, se uno dei suoi compagni di squadra non l’avesse informato che stava arrivando il coach. Sapendo come la pensava il signor Thompson sul bullismo, Buck lasciò andare il videogiocatore, maledicendo quella sua fortuna che si ripeteva.
A pranzo Sam raccontò l’accaduto.
-Be’ e pensi di iscriverti al reality? - domandò il suo amico Edward.
-Perché secondo te mi sceglierebbero? E se pure mi prendessero quante possibilità di vittoria avrei? -.
-Così non fai altro che dare ragione a Buck- osservò Edward. – Se provassi potresti ottenere buoni risultati anche in cose diverse dai videogiochi-. 
Eddie non tornò più sull’argomento, ma le sue parole avrebbero lasciato il segno.
Tornato a casa Sam stava per mettersi un videogioco, come faceva sempre prima di pranzo, quando si rese conto di una cosa. In quei mondi virtuali aveva spesso impersonato grandi eroi… ma nella vita vera che aveva fatto? Certo era solo un liceale… eppure le parole di Edward continuavano a risuonargli in mente. 
Sam era certo di non avere nessuna possibilità di farsi scegliere per il reality… però, non era una buona scusa per non provare nemmeno. In fondo a registrare un provino e a mandarlo non ci perdeva niente.
Fu proprio Edward a filmarlo. Sam aveva pensato a lungo a cosa fare nell’audizione e alla fine aveva deciso di presentarsi per quello che era: un grandissimo appassionato di videogiochi, in grado di usare più console contemporaneamente. Tanto per cambiare mentre registravano finirono al buio.
-La routine mattutina è decisamente rigorosa: riscaldamento col Gameglob, e poi ci do dentro con la Swii. E ora ho stracciato il capo dei ninja! Ecco la giornata di un videogioca… ahh non vale è saltato un altro fusibile. Ah,ah,ah troppo forte!-.

Mentre lo spediva si disse: “Be’ almeno ci ho provato. Vada come vada, ho scelto di rischiare”.
-Così si fa Joystick- commentò l’amico dandogli una pacca sulla spalla. – Ci si mette in gioco anche nella realtà! -.
Circa un mese dopo, mentre ritirava la posta Sam vide che c’era una lettera per lui proveniente dal network che trasmetteva A Tutto Reality. Senza aspettarsi granché il ragazzo la aprì.

“Egregio signor Samuelson Froud, siamo lieti di comunicarle che lei è stato selezionato per partecipare ad A Tutto Reality: La Vendetta dell’Isola! Dovrà trovarsi al molo entro le ore 15:45 del giorno…” 

Sam rilesse il biglietto due volte, per assicurarsi di non essersi sbagliato.
-Mi hanno preso per il reality! - esultò. Non era proprio certissimo di vincere, anzi temeva la figuraccia somma di essere il primo eliminato, ma ce l’aveva fatta!

Ricevette un sacco di congratulazioni in primis da Edward e dai suoi familiari lieti che si staccasse dai videogiochi per un po’, ma anche dai compagni di classe che speravano di ottenere un po’ di gloria riflessa e da qualche insegnante. 
Il giorno della partenza Sam arrivò sul molo e si ritrovò vicino agli altri concorrenti selezionati. Non sentendosela di parlare con quel gruppo di sconosciuti (in particolare quella biondina bassa e pallida che li fissava come se li stesse radiografando) si mise a giocare con una console portatile. Però, non riuscì a non notare che c’erano altre due ragazze bionde sul molo… e che una era davvero carina.
Sam non avrebbe vinto né quell’edizione, né quella successiva, ma si sarebbe fatto dei nuovi amici… e soprattutto avrebbe trovato l’amore. In più avrebbe mostrato  a tutti, in primis a lui di avere coraggio.


 

ANGOLO DELL’AUTORE


Be’ che posso dire? Sam è un personaggio che mi piace. Sono stato sorpreso della sua partecipazione ad All-Stars… ma ancora di più che lì sia andato peggio che nella quarta stagione! Pensavo che se avevano deciso di far partecipare lui al posto di Brick, fosse stato per farlo vincere o qualcosa del genere… invece non ha fatto molto per quei pochi episodi che è rimasto in gara. 
Comunque mi ero chiesto cosa lo avesse spinto a partecipare al reality, visto che fin dall’inizio sembra preoccuparsi al massimo di non essere eliminato ed ecco la risposta. Dimostrare agli altri e a sé stesso di valere qualcosa, di saper uscire dalla sua confort zone. In fondo non è che sia parso mai convintissimo delle sue possibilità di vincere o di conquistare Dakota... insomma, credo che più che altro gli interessasse fare nuove esperienze e da qui è scaturita questa one-shot. Non è lunghissima, anzi era da molto che non scrivevo cose così brevi, ma spero che possa comunque piacervi.
Grazie per aver letto fin qui, ci vediamo nelle recensioni.
  
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