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Autore: My Pride    17/10/2021    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Can stand to fly Titolo: Can stand to fly?
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: One-shot [ 1406 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Damian Bruce Wayne, Jonathan Samuel Kent, Edward Nygma

Rating: Giallo
Genere: Generale, Slice of life

Avvertimenti: What if?, Accenni Slash
Solo i fiori sanno: 32. Peonia: timidezza e vergogna


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Quella situazione aveva dell'assurdo. Roteando gli occhi al di sotto della maschera, Robin gettava di tanto in tanto qualche sguardo a Nygma e si chiedeva quando avrebbe finito di blaterare.
    Erano passate esattamente due ore da quando l'Enigmista l'aveva catturato e legato a quella sedia con pesanti catene, e da quel momento non aveva smesso nemmeno per un secondo di parlare e spiegargli il suo raffinato piano, o almeno così l'aveva chiamato. Aveva nascosto delle bombe (come al solito) nei punti più strategici di Gotham (un classico) e aveva preso degli ostaggi (tanto per cambiare) che avrebbero potuto trovare soltanto decifrando dei complicatissimi enigmi (nessuno l'avrebbe mai detto), e Robin era la distrazione perfetta per far sì che Batman si concentrasse sul suo presunto rapimento e ignorasse i vigili del fuoco che aveva catturato. O almeno così credeva. Suo padre sapeva benissimo che avrebbe potuto tranquillamente cavarsela e che in ogni caso a recuperare gli ostaggi avrebbe potuto pensarci il resto della bat-famiglia, ma Nygma era sempre stato così convinto delle sue enormi capacità che non vedeva oltre al proprio naso. Robin, però, stava cominciando a stancarsi di sentirlo starnazzare.
    «Hai finito? Mi sto annoiando», sbuffò esasperato, ricevendo un'occhiata indignata da parte dell'uomo.
    «Sto illustrando ad un ottuso uccellino come te il mio sofisticato piano... e hai anche il coraggio di annoiarti?» Nygma storse il naso, puntando verso di lui il bastone a forma di punto interrogativo. «Sono riuscito a catturarti... fossi in te non parlerei con tutta quella spavalderia».
    «Chi ti dice che non mi sia fatto catturare apposta?»
    Edward rise. «Voi pettirossi siete tutti uguali. Ti sei fatto fregare come un pollo, eppure vuoi ancora fingere che tu non sia caduto vittima del mio genio?» replicò scettico, roteando il bastone fra le mani prima di cominciare a girare intorno alla sua sedia. «Ho fatto in modo che tutti i pericoli fossero letali, e né tu né tutta la tua combriccola di uccellini colorati potrete fare qualcosa. Anche Batman cadrà nella mia trappola non appena proverà a salvarti». Poggiò la punta del bastone sulla spalla del ragazzo, picchiettandogli una guancia. «C'è una sola entrata. Quando Batman verrà qui, perché è statisticamente prevedibile che venga a salvare la sua preziosa spalla, verrà accolto da un'esplosione che lo trasformerà in uno spezzatino di pipistrello».
    «Lo sai che non funzionerà mai. Perché ti ostini a renderti ridicolo, Nygma?» replicò Robin, e il bastone lo colpì ben presto al braccio
    «Enigmista, per te. Piccolo teppista».
    Edward lo colpì ancora con forza e Robin strinse i denti, ma non emise un fiato. Era stato addestrato a sopportare dolori peggiori: aveva combattuto contro la sua stessa madre ed era stato ridotto in fin di vita, era morto, risorto dall'inferno di Apokolips, aveva affrontato un torneo su un'isola colma di assassini e criminali... qualche colpo di bastone non era nulla. Ormai aveva una soglia del dolore sopra ogni limite, per essere solo un sedicenne. Socchiuse un occhio sotto la maschera e, mentre Nygma lo colpiva alle braccia, alle gambe, a volte persino sul viso, armeggiò con le mani legate dietro la schiena. Sapeva quanto l'uomo fosse suscettibile riguardo il suo intelletto, e in quel momento la cosa giocava decisamente a suo favore. Ebbe giusto un sussulto quando gli parve di sentire un leggero crack alla caviglia destra, ma non aveva tempo per pensare ad una possibile distorsione, poiché ben presto apparve un messaggio sulla sua lente destra che lo avvertiva che le cose stavano procedendo alla grande.  
    Pronto ad entrare a sua volta in azione, il suono di un boom sonico attirò l'attenzione di entrambi e, seppur l'uomo non parve farci caso - quella dopotutto era Gotham, le stranezze erano all'ordine del giorno -, le labbra di Robin si sollevarono in un sorriso sardonico. «Indovina questa, Nygma. Meno ne hai, più valgo. Che cosa sono?» domandò, e Edward arcuò un sopracciglio, osservandolo stralunato.
    «Mi prendi per uno stupido, uccellino? La risposta è ovvia, un amico. Che cosa vorresti...» non fece in tempo a finire la frase che il soffitto sopra la sua testa crollò, ed ebbe giusto il tempo di gettarsi alla sua destra prima che un lampo rosso e blu lo spedisse con forza contenuta contro un muro, lasciandolo senza fiato; scivolò con la schiena contro di esso, allentando la presa sul bastone per cadere ben presto riverso a terra.
    «Avevo tutto sotto controllo», affermò Robin nel voler tenere comunque il punto, osservando Nygma mentre rantolava in un angolo per il colpo ricevuto. Sollevò lo sguardo e fissò con rimprovero, seppur attraverso le lenti, il volto sorridente di Superboy.
    «Avevi sotto controllo anche i lividi e le catene?»
    Damian assottigliò le palpebre, certo che l'altro l'avrebbe notato comunque nonostante i suoi occhi non fossero visibili. Poi sollevò le braccia, facendo cadere con un tonfo sordo le catene con cui era stato legato fino a quel momento. «...avevo aperto il lucchetto due minuti fa», gli rese noto, ignorando il fischio compiaciuto dell'altro. «Stavo solo facendo guadagnare tempo a Nightwing e agli altri».
    «Oh». Superboy parve piuttosto imbarazzato. 
«Allora... scusa? Ho sentito un picco nella tua frequenza cardiaca e...»
    Robin lo mise a tacere con una mano, ignorando il lieve rossore sulle proprie guance. Da quando era tornato dal trentunesimo secolo, quell'idiota gli diceva fin troppo facilmente che si concentrava sul suo battito cardiaco. «Ormai sei qui. Fammi legare quell'idiota e raggiungiamoli», rimbeccò, alzandosi in piedi. Ma fu a quel punto che sentì un intenso dolore alla caviglia, e sarebbe anche caduto se non fosse stato per Superboy, che l'aveva prontamente sorretto nel passargli un braccio intorno alla vita; si squadrarono per un secondo, distogliendo immediatamente lo sguardo per evitare di fissarsi negli occhi.
    «Non ce n'era bisogno», tenne il punto in un borbottio, scostandosi dall'altro per sedersi un momento con la gamba sollevata, in modo che il piede non toccasse il pavimento.
    «La caviglia si sta gonfiando».  
    «Lascia perdere la mia caviglia, dobbiamo pensare a.. non fece nemmeno in tempo a finire la frase che sentì un movimento al suo fianco e Superboy sparì, salvo ricomparire qualche secondo dopo con le braccia incrociate al petto e un sorriso soddisfatto. Nygma era stato legato con una trave d'acciaio, stretta abbastanza per tenerlo fermo e impedirgli di scappare non appena si fosse ripreso, ma non troppo da soffocarlo. «Ti odio».
    «Felice di sentirlo», canticchiò, chinandosi per puntellarsi sulle punte dei piedi e afferrargli delicatamente la caviglia; quando cominciò a sfilargli lo stivale, Robin ritrasse violentemente la gamba per osservarlo con tanto d'occhi. Non solo perché Jon - dio, ancora faticava a credere che quel ragazzo fosse Jon - si era praticamente inginocchiato davanti a lui, ma anche perché temeva che il suo cuore potesse tradirlo di nuovo. Così fece ciò che sapeva fare meglio per mascherare i suoi sentimenti: si arrabbiò.
    «Che diavolo fai?!»
    Superboy sbatté graziosamente le ciglia. «...ti fascio il piede?» disse confuso.
    «Azione assolutamente non necessaria», tagliò corto Robin e, sorreggendosi con una mano allo schienale della sedia, cercò nuovamente di alzarsi, attento comunque a non mettere a terra il piede gonfio e dolorante.
    «E va bene, l'hai voluto tu. Ti riporto a casa». Roteando gli occhi, Superboy sfruttò la sua super velocità per afferrare l'amico nell'incavo delle ginocchia e tirarlo su senza alcuno sforzo, senza dar peso all'esclamazione sorpresa che si lasciò sfuggire.
    «Mettimi giù! Non possiamo lasciare qui Nygma!»

    «Red Hood si sta avvicinando alla nostra posizione, riesco a sentirlo. Se ne occuperà lui
», tranquillizzò. «Ho anche disattivato la trappola, non ci sarà nessuna esplosione. Non l'aveva progettata poi così bene», ridacchiò.
    Robin gli rifilò un'occhiataccia. «Questo non vuol dire che tu possa...» la frase gli morì in gola quando incontrò lo sguardo azzurro di Jon, così profondo da catturarlo e costringerlo a guardare immediatamente altrove. «Ti odio», ribadì, e la risata cristallina di Jon risuonò in tutto il magazzino.
    «Felice di sentirlo», cinguettò ancora una volta, «Stringi i denti, non ci vorrà molto», lo rassicurò e, dal sorriso raggiante che gli rivolse, Damian gli credette. Strinse le braccia intorno al suo collo e, mentre si libravano in volo e il vento freddo gli sferzava il viso, si convinse che fosse unicamente per sorreggersi, socchiudendo le palpebre per concentrarsi sul pulsare del cuore di Jon che batteva all'unisono col suo.





_Note inconcludenti dell'autrice
Dopo secoli, posto anche questa storia che aveva partecipato all'iniziativa #3voltee1challenge con il prompt "Stringi i denti" sul gruppo facebook Hurt/comfort Italia.
Sì, come si suol dire, meglio tardi che mai. E' in attesa praticamnete da mesi e ancora non l'avevo messa su EFP. Gh. COlpa mia, la prossima volta imparo ad essere più veloce (credo di averla scritta tipo ad agosto? Boh)
Qui mi baso sul fatto ce Jon sia dientat più grande a causa della run di Bendis, ma non prendo in considerazione praticamnete nessuno degli eventi ad esso legati. No, nemmeno quelli di Son of Kal-El, nonostante Jon sia bisessuale e apparentemente innamorato di un certo Jay Nakamura. Non è comunque roba che ad una shipper come me interessa, lol. Ma fermiamo qui lo sproloquio
Commenti e critiche, comunque sia, son sempre accetti
A presto! ♥



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