«Geno è scomparso.» «Capisco.» «Non hai altro da dire?» «Non è scomparso a causa mia. Quindi non posso dire nulla. Non ho intenzione di dire nulla sulla faccenda.» Un pugno sulla scrivania. «E chi è stato?!» «Ti stai scaldando troppo. Non è da te.» Un altro pugno. «Però è da te mostrare quella solita aria menefreghista.» «Esatto. Quello strano tra noi due, sei tu.» Il silenzio cala nella stanza. Error si limita a sfogliare una rivista che ha in mano. Fresh invece resta a guardarlo con le fessure spalancate, mezze nascoste dagli occhiali da sole. Geno è scomparso. Così aveva detto Fresh. È scomparso? È morto? Cos'è successo? Nessuno potrà rispondere per ora, nessuno vuole rispondere a questa domanda. «Sapevamo entrambi che aveva qualcosa che non andava!» Urla di nuovo Fresh, disperato, provando ad attirare di nuovo su di sé le attenzioni del fratello di fonte a lui. «Quindi?» Quindi, ora cosa dovremmo fare? Piangerci addosso? È questo, quello che intende Error. «COME SAREBBE A DIRE QUINDI?!» Urla Fresh, sbattendo entrambe le mani sul tavolo, ormai fuori di sé. Ma il silenzio, ancora una volta, regna di nuovo nella stanza.