Anime & Manga > Rossana/Kodocha
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Autore: lmpaoli94    19/10/2021    1 recensioni
Rossana ed Heric vivevano uniti in matrimonio dopo anni spesi a lottare per la loro felicità.
Dopo aver annunciato a suo marito l’attesa di un figlio, qualcosa nelle loro vite cambierà per sempre.
Nuove rivelazioni sulla vita passata e segreta della donna scuoteranno una famiglia spezzata dai timori, dalle paure e dalle bugie.
Rimasta sola a combattere, Rossana dovrà fare di tutto per riconquistare il suo onore di donna e di madre.
P.S.: La storia si svolge nel Parco Lazienki, dove i nostri protagonisti abitano in un sontuoso palazzo posto in mezzo allo splendido lago.
Buona lettura.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Misako Kurata, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Villa Borghese. Un anno dopo

Rossana era impegnata ad accudire il suo bambino nato da poco.
Dopo un’attenta riflessione durata più di una notte, Rossana gli aveva dato il nome di Takeshi, ricordandosi che sarebbe stato il nome che Heric avrebbe preferito per il piccoletto.
< Sì può? > domandò Alyssa entrando nella camera da letto di Rossana.
< Alyssa! Che sorpresa! >
< Non te l’aspettavi, vero? Dopo che ti ho lasciata quasi un anno fa’, non sono riuscita a tornare qui da te purtroppo. >
< Fa lo stesso. Lo so che tu e Terence siete molto impegnati. >
< Già… Potrei vedere il bambino? >
< Certo. L’ho messo a dormire proprio ora. >
Vedendo tutta la dolcezza che sprigionava il figlio di Rossana, ad Alyssa gli venne una voglia immensa di fare un figlio come la sua amica.
< Ahahah perché non ne parli con Terence? >
< Ci stiamo già provando. Ma purtroppo non fa altro che essere in viaggio e di conseguenza ha molto poco tempo per me. >
< L’importante che il vostro rapporto non si incrini minimamente. >
< No, questo no… Tua madre ti è mai venuta a trovare? >
< Sì, è passata la settimana scorsa. >
< E che cosa ti ha detto? >
< Era molto felice di vedere il bambino appena nato, dicendomi che per qualsiasi cosa mi avrebbe aiutato senza pensarci due volte. >
< Questo è davvero un bene… Soprattutto se l’aiuto viene da tua madre. >
< Gli ho promesso che tra qualche mese, quando Takeshi sarà più grande, io e lui l’andremo a trovare a Meylres. >
< Ottima idea… Scusa se te lo domando, ma di Heric non hai saputo più niente? >
Sentendo quel nome, lo sguardo di Rossana si rabbuiò all’istante.
< No. Non gli ho nemmeno scritto quando è nato il bambino… Da quando mi ha rinnegato, non ho voluto sapere niente di lui. >
< Ma tu lo ami ancora? >
< Perché mi fai queste domande su di lui, Alyssa? >
< Così. Voglio solo capire se tu lo ami ancora oppure no. >
< Perché lo vuoi sapere? >
< Perché sono tua amica. >
< Lo sai bene che cosa penso di lui… E ti prego, non voglio parlarne. >
< D’accordo. Scusami. >
< Sono contenta se lui è felice con Funny o con un’altra donna… Anche se mi ha fatto soffrire come non mai. >
< Invece non dovrebbe essere felice, ma dovrebbe pagare la sua cattiveria a caro prezzo. >
< Non ho tempo di portare rancore ad una persona… In questo momento devo pensare al mio bambinon e basta. >
< Rossana, non ti facevo così coraggiosa sai? >
< Ho solo il coraggio di amare le persone che mi stanno vicino. Come te, del resto. >
< Grazie. È bello sentirtelo dire > replicò Alyssa abbracciando la sua amica.
< Tornando a noi, per quanto tempo ti fermerai nella capitale? >
< Credo una settimana. E se Terence riesce a liberarsi dalle sue riunione, mi raggiungerà qui a Roma. >
< Splendido! Così potremmo rimanere tutti insieme. >
< E magari io e lui… >
< Ti prego di non parlarmene. Sono fatti privati. >
< Ma tu sei mia amica! Potresti darmi qualche consiglio. >
< Se c’è l’amore, c’è tutto Alyssa. Non scordartelo. >
< Non puoi cavartela con una frase del genere. >
< Perché scusa? >
< Perché… >
Appena Alyssa alzò lo sguardo, rimase folgorata nel vedere chi c’era dinanzi all’entrata della stanza dove lei e Rossana stavano parlando.
< Alyssa, ma cosa… >
< Scusate il disturbo. >
Quando Rossana vide chi era, rimase anch’ella folgorata e senza parole.
Heric, l’uomo che aveva sempre amato e che l’aveva abbandonata, era dinanzi a lei.
< Che cosa ci fai tu qui? > tuonò rabbiosa Alyssa.
< Vorrei parlare con Rossana, se è possibile. Da soli. >
< Rossana non vuole avere niente a che fare con te. Vattene immediatamente da qui prima che chiami la polizia. >
< Dovrà dirmelo personalmente Rossana. Non tu. >
< Questa è la mia casa e faccio entrare chi voglio! E tu sei entrato in una proprietà privata senza il mio permesso. Quindi, o te ne vai di tua spontanea volontà, o ti caccerò a calci. >
Fregandosene minimamente delle parole di Alyssa, Heric fissò per tutto il tempo Rossana attendendo che potesse parlargli.
< Allora?! Mi hai sentito?! >
< Lasciaci un attimo da soli, Alyssa > replicò Rossana con voce flebile.
< Che cosa? >
< E’ solo per pochi minuti. Voglio sapere che cos’ha da dirmi quest’uomo. >
< Ma Rossana, ti eri ripromessa che non ne volevi sapere niente di lui. >
< Adesso ho cambiato idea. >
Intravedendo un sorrisetto di felicità sul viso di Heric, il cuore di Rossana mancò un battito.
< Io… non ti capisco… >
< Andrà tutto bene, non preoccuparti. Devi solo lasciarmi alcuni minuti da solo con lui. >
Non riuscendo in nessun modo a far desistere la sua amica, Alyssa acconsentì alla sua richiesta.
< Se hai bisogno di me, sappi che sono qua fuori. >
< D’accordo. >
Appena Rossana ed Heric si ritrovarono da soli, i due non smisero di fissarsi a vicenda, attendendo l’un l’altro per fare la prima mossa.
< Come stai? > domandò l’uomo.
< Adesso bene… E tu? >
< Come un vigliacco attanagliato dai sensi di colpa? >
< Ah davvero? Questo mi sorprende molto. >
< Se oggi sono qui dinanzi a te, è per chiederti umilmente scusa. Ho sbagliato ad abbandonarti e dare retta ai miei genitori, ma in quel momento ero profondamente frustrato… >
< Hai dato ascolto ai tuoi genitori? È per quello che mi hai cacciato? >
< So che può essere sciocco e crudele da parte mia, ma sai meglio di me come sono fissati con il sangue nobile… >
< Non credevo che tu non riuscissi a pensare con la tua testa… E ci hai messo più di un anno per cercare il mio perdono? >
< Non sono mai riuscito a capire dove tu fossi. Addirittura pensavo che tu fossi morta, crogiolandomi nel mio dolore più profondo… Ma grazie alle mie conoscenze che ho nella capitale italiana, qualcuno mi ha rivelato che eri qui e sono venuto subito da te. >
< Un viaggio inutile, ti avverto subito. >
< So che non ne vuoi sapere di me… >
< Se ti che mi hai abbandonato per la tua stupidità e per il tuo senso del dovere! Mi hai gettato in mezzo alla strada senza pensarci due volte! Che cosa dovrei pensare di te? >
< Che sono senza cuore. >
< Oserei dire un bastardo stronzo senza cuore. >
< D’accordo, te lo concedo… Ma potrai mai perdonarmi? >
< E Funny? Dove l’hai lasciata? Sta accudendo le mie Rose a Lazienki dopo aver profanato il mio letto? >
< Andare  aletto con lei ha solo peggiorato la situazione… Quando ci hai scoperti, non ne volevo più sapere di lei. E da quel giorno, non so dove sia. >
< E se non lo scoprivo? Mi avresti continuato a tradire? >
< Certo che no! Te l’avrei detto che… >
Ma Heric non riusciva a trovare le parole adatte.
< Che non mi amavi più? Mentre adesso? Tutto ad un tratto mi ami ancora? Rispondi! >
< Ho sbagliato a tradirti, tutto qui. >
< Tutto qui? Ma ti senti quando parli? >
< Rossana, sto cercando in tutti i modi di trovare un perdono insperato… >
< Un perdono che non verrà mai, te lo giuro! Come posso perdonarti dopo un anno di sofferenze che mi hai fatto patire? Come potrò dimenticare che l’uomo che ho sempre amato mi ha voltato le spalle solo perché era una povera orfanella trovata dinanzi al cancello dell’abitazione della casata Smith? Dimmelo! >
Ma Heric non sapeva cosa rispondere, distogliendo lo sguardo da lei gonfio dalle lacrime.
< Non abbiamo niente da dirci, Heric. Il nostro rapporto non può ricominciare daccapo come se nulla fosse. >
< Rossana, ti prego… Io ti amo… >
< E dov’eri quando avevo bisogno di te?! nel letto con quella puttana traditrice della mia ex amica! Mi dispiace Heric, ma non posso perdonarti. >
< Non c’è nessun  briciolo di speranza? >
< Come posso perdonarti se i miei sentimenti per te sono scomparsi per sempre? Ci prenderemmo in giro a vicenda… E io non posso volere questo. Devo pensare a mio figlio che tu hai avuto il coraggio di rinnegare. >
< Potrei vederlo anche solo per un momento? >
Prima di rispondere alla sua domanda, Rossana ci mise alcuni secondi, intravedendo nel suo sguardo tutto il dispiacere e la disperazione che lo attanagliava.
< Sì, puoi. >
Vedendo come fissava il piccoletto dormire beatamente rimanendo all’oscuro di quello che gli stava succedendo intorno, Heric si sentì ancora di più ferito.
< E’ davvero bellissimo. >
< Quando lo guardo, mi vieni in mente tu… Ti assomiglia moltissimo, sai? >
< Ci credo. >
< Ma questo non mi farà mai cambiare idea su di te. mi dispiace. >
< Certo. >
Una volta allontanatosi da suo figlio, Heric era pronto per uscire dalla sua stanza e dalla sua vita per sempre.
< Ricordati una cosa, Rossana: rimarrai per sempre nel mio cuore. Addio. >
Sentendo quelle parole, Rossana non seppe cosa rispondere, gettandosi nel suo profondo dolore senza dargliela vinta al suo ex amato.
Mentre lo fissava dalla finestra uscire dalla proprietà, Alyssa si avvicinò alla sua amica accarezzandogli le spalle.
< Tutto bene? >
< No… non va bene per niente… >
< Devi essere forte. Vedrai che passerà anche questa. >
< No… Questa ferita non si rimarginerà mai > rispose Rossana asciugandosi le lacrime.
< Hai avuto il coraggio di chiudere un capitolo della tua vita. Adesso ne ha inizio un altro. >
Ripensando alle parole di perdono di Heric, Rossana non riusciva a trovare pace.
Aveva capito che le sue parole erano piene di sincerità, ma lei non l’aveva ascoltato minimamente.
< Alyssa, devo andare… >
< E dove? >
< Da lui. >
Capendo che l’amava ancora, Alyssa smorzò un sorriso sincero e pieno di commozione.
< Se è questo quello che ti dice il tuo cuore, vai e raggiungilo. >
Uscendo dalla sua camera come una forsennata, Rossana rischiò di farsi del male cadendo varie volte.
Mentre continuava a gridare il suo nome, alla fine riuscì a fermarlo e a gettarsi tra le sue braccia.
< Heric… non è vero che non ti amo più… Non ho mai smesso di amarti nemmeno dopo tutto quello che mi hai fatto… Non ce la faccio a non pensar a te. è più forte di me. >
< Rossana… Sentire queste parole mi riempiono il cuore di gioia. Ti amo anch’io > disse infine l’uomo prima di baciare appassionatamente la sua amata ritrovata dinanzi all’entrata del parco più bello della capitale.
 
 
Angolo autore lmpaoli94
Salve a tutti!
Devo dire che questa storia è uscita fuori più romantica, angst e sentimentale di quanto avevo predetto in partenza.
Devo anche confessare a tutti i lettori che hanno apprezzato questa storia che fino alla fine ho pensato di non farla finire bene, facendo in modo che Rossana non avrebbe mai perdonato il suo amato Heric.
Ma le storie che finiscono male non dipingono il mio vero modo di scrivere, anche se ho scritto alcune storie che si sono concluse tragicamente (anche se in questo momento non me ne viene in mente nessuna XD).
Tornando alla storia, sarò contento di ricevere un vostro commento in merito.
Alla prossima J
lmpaoli94
   
 
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