Serie TV > I Bastardi di Pizzofalcone
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Autore: GeoFender    20/10/2021    0 recensioni
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Prompt 19. Argento
« Argento. »
Mormorò di Nardo, quasi sobbalzando sul posto, il torpore e il discorso spezzato, lo sguardo scuro non affatto sul foglio, ma sulla chioma castana di Rosaria. Un po' sorrise, stanca, sghemba, nel notare, proprio nel ciuffo allontanata dalla lente, un filo d'argento.

Accenni Rosalex
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Rosaria Martone
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci capisce ben poco Alex, di argomenti che riguardavano l'ambito scientifico. Almeno nel senso più generico del termine, non reputandosi certo un ignorante in merito, ma non andava oltre al rimembrare informazioni ormai asettiche memorizzate abbastanza tempo prima al liceo, oltre ad altre ben specifiche che ogni bravo poliziotto doveva conoscere per stare al passo dei tempi e non farsi prendere per il culo da delinquenti che si credevano un po' troppo furbi per essere beccati. Però, da qualche anno, apprezzava bene lunghe ed entusiaste spiegazioni su traiettorie, moti ed energie. Non era raro che perdesse il filo, nel seguirle, ma con piacere lo faceva, per vedere la scintilla che caratterizzava gli occhi caldi e marroni di Rosaria. E stavano lì, in casa, entrambe dopo un turno particolarmente lungo, semisedute sul divano ad angolo, Alex col capo sulla spalla di Rosaria, lo sguardo che si incrociava un po' su quella parole stampate in piccolo di un nero un po' sbiadito, palese che la cartuccia della stampante stesse in via di esaurirsi. E parlava veloce Rosaria, snocciolando i risultati di alcuni esami richiesti proprio dai Bastardi stessi, contornati da alcune congetture sul caso, come a cercare di mettere assieme, a mo' di tessere del puzzle, qualcosa che poteva essere una soluzione. O collegare una serie di tracce e prove, qualcosa che potesse essere d'aiuto ad Alex. Sul ponte del naso un paio di occhiali, dalla miniatura di corno, scivolando lenti lungo la cartilagine, arrestandosi sulla punta del naso, un sottile ciuffo che ricadde su una delle lenti, i capelli castani legati in una coda bassa. Un momento di quiete, quello, come sottofondo il crepitio del camino sistemato da fuoco, il primo inverno in cui le fiamme ne lambivano la canna in mattoni rossi.
 
« Argento. »
 
Mormorò di Nardo, quasi sobbalzando sul posto, il torpore e il discorso spezzato, lo sguardo scuro non affatto sul foglio, ma sulla chioma castana di Rosaria. Un po' sorrise, stanca, sghemba, nel notare, proprio nel ciuffo allontanata dalla lente, un filo d'argento. La dirigente alzò calma la testa, la confusione negli occhi, a fissare Alex. Come unica risposta, ricevette uno scuotere di testa una risatina trattenuta, genuina, sfuggita dalle labbra dell'altra. Inarcò un sopracciglio, la Martone, la sua attenzione che tornò per un istante sul foglio, come colta da un'improvvisa idea.
 
« Argento, sì. Dovete seguire l'argento, Alex. »
 
Fece, entusiasta, la dirigente, la scintilla nei suoi occhi che comparse di nuovo. L'avrebbe sposata, quella donna, Alex. Di sicuro.
   
 
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