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Autore: Made of Snow and Dreams    20/10/2021    1 recensioni
Dal testo: 'In ognuna delle tre capsule di policarbonato trasparente c'è un essere dalle strane fattezze antropomorfe. Non sono dei mostri, come li definisce Sacks. Per Amy sono delle meraviglie viventi. '
Genere: Introspettivo, Noir, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Prologo: giocare a fare Dio

 

 

"Se vi parlassi di questo, che cosa vi direi?
Vi metterei solo in guardia su una storia di amore e perdita.
E sul mostro che voleva distruggere ogni cosa."

 

 

Amy Robinson conta di trascorrere la nottata premiandosi con una bottiglia di champagne da cinque dollari al supermercato e un sonnellino indotto da una massiccia dose di Xanax. Si spoglia, ripone gli occhiali sul comodino e spegne la luce della lampada, ma a rovinare i suoi piani ci pensa Steve Brown, suo collega nonchè assiduo corteggiatore, con una telefonata che le rovina l'umore alle due del mattino.

Li hanno portati stamattina. Sacks ci sta riunendo tutti. Ti aspetto tra venti minuti davanti l'entrata del laboratorio. A proposito, magari dopo potremmo andare in centro, il mio amico ha un ristorantino molto elegante, e poi-

Amy riattacca senza dargli il tempo di dire qualcosa di troppo compromettente.

 

Amy Robinson arriva con dieci minuti di ritardo a quell'appuntamento improvvisato, gli occhiali dalla montatura storta e graffiata a coprire le tracce di un correttore troppo scuro per il suo incarnato e il camice da laboratorio indossato con noncuranza dentro la sua baldracca personale. Storce la bocca quando nota due grossi camion accostarsi a lei e un uomo armato di fucile a pompa, con la faccia puntellata da una forma piuttosto grave di rosacea, sbattere la portiera con più forza del necessario.

'Tessera. ' si limita a dire, fissandola negli occhi gelidamente.

Amy annuisce e dal cruscotto tira fuori il suo tesserino da combattimento, non prima di aver strofinato il pollice sul codice identificativo per togliere via la polvere.

Step uno, superato.

L'uomo la lascia andare solo dopo aver controllato i suoi dati personali, accanto a lui un secondo uomo in divisa militare a fargli luce con una torcia elettrica.

'Può andare, c'è la conferma. All'ingresso c'è lo scanner delle retine. Conosce già la procedura. '

'Sì, la conosco già. Non è la prima volta che lavoro qui. ' replica Amy altrettante freddamente. Non lo degna neanche di una seconda occhiata, parcheggia due metri più avanti dal primo posto di blocco e sopprime un brivido quando i suoi piedi affondano in uno spesso strato di neve.

Bentornato, inverno di New York City.

Il secondo posto di blocco si trova proprio dentro il patio. Le Sacks' Industries sono dotate di condizionatori di ultima generazione, oltre che dei più avanzati apparecchi per la creazione del mutageno.

'Si avvicini pure, dottoressa. ' mormora l'ennesimo agente del Clan del Piede. Il fatto che sia una donna e le parli con un tono piuttosto soffuso e gentile non cambia la situazione. Amy sa di non poter abbassare la guardia di fronte agli scagnozzi di Sacks. Mostrare debolezza non è consentito, pena il licenziamento in tronco... o peggio. 'Avvicini gli occhi... no, più sotto... ecco. Scanner completato. Amy Robinson, specializzata in biologia molecolare con master in chimica organica. Lavora con Steve Brown al terzo piano del padiglione ovest. Bene, lasciatela passare. '

Step due, superato.

 

Arrivare al terzo piano è faticoso, entrare nel laboratorio lo è anche di più. L'intero edificio pullula di soldati del Clan del Piede armati di fucile di vario calibro e munizioni nascoste nelle cinture. La maggior parte di questi indossa il casco, ma quelli che hanno il volto scoperto la scrutano con sguardo indagatore. Amy tiene la tesa bassa ed evita di incrociare lo sguardo con qualsiasi persona che non sia il suo collega di lavoro. Per una volta si ritrova a desiderare la maldestra ma rassicurante presenza di Steve ad accompagnarla in quella che si prospetta essere una giornata storica. Sa di essere vicina al laboratorio quando una potente zaffata di aria molto calda le carezza il viso. I due condizionatori non sono stati accesi per il benessere de 'gli addetti ai lavori', come li definisce Sacks in persona: la temperatura è fin troppo alta per il comfort umano.

E' proprio all'entrata del laboratorio che Amy nota Steve con le mani giunte dietro la schiena. Le dita della mano destra stanno massacrando le unghie della sinistra. Nervosismo. Ansia. Steve Brown nervoso? Brutto segno. Sacks sta già dando gli ordini. A proteggerlo e a celare la vista di ciò che li attende da sguardi fin troppo curiosi ci pensa un intero squadrone di soldati. Curiosamente, a comandarli c'è una donna in un'attillata tuta nera e da dei marcati tratti orientali.

'... e ricordate che non dovete avvicinarvi a loro per nessun motivo. Hanno una forza sovrumana. Non provocateli troppo, sono pericolosi anche da sedati. Il nostro capo mi ha riferito che conoscono le arti marziali. Sono creature addestrate a combattere. In una parola, dei mostri in piena regola. Ci sono domande? '

'Se non sappiamo con cosa abbiamo a che fare, è difficile avere domande in merito. O non averne. ' sbuffa qualcuno. E' una voce indubbiamente femminile.

'E' giusto, dottoressa Thompson. ' risponde Sacks. La sua postura non tradisce il fastidio che l'obiezione di un suo sottoposto possa avergli provocato. Sembra anzi di buon umore. 'Per questo motivo direi di passare alla cosa più importante qui. Il motivo per cui vi ho fatti riunire oggi è... questo. ' conclude, e ad un suo cenno i soldati e la donna si fanno da parte.

'Cosa diamine... ' sussurra Crowford, dando voce allo meraviglia generale. C'è stupore, fascinazione, orrore, e a tratti paura. Amy trattiene il respiro. Deve aver sgranato all'inverosimile gli occhi, perchè le stanno bruciando. La bocca non le si accenna a chiudersi, le labbra si seccano.

'Vi presento ciò che l'essere umano è stato capace di creare. Non abbiamo giocato a fare Dio. Siamo diventati Dio. ' dice Sacks con voce ferma, nonostante gli occhi brillanti di emozione.

'Sono... sono sedati, non è così? ' chiede Crowford.

'Abbiamo somministrato ad ognuno di loro forti dosi di ketamina. In condizioni normali parlerebbero la nostra lingua. No, non sto affatto scherzando. In queste, beh... sfido chiunque ad essere lucido con tutta quella roba nel sangue. '

In ognuna delle tre capsule di policarbonato trasparente c'è un essere dalle strane fattezze antropomorfe, frutto delle ricerche più avanzate sulla molecola in grado di modificare a livello genetico la struttura di qualsiasi essere vivente. Non sono dei mostri, come li definisce Sacks. Per Amy sono delle meraviglie viventi. Per Amy sono tre giostre variopinte con cui giocare fino allo sfinimento, e senza mai saziarsene. Le sfugge un sorriso.

'Mi servirà qualcuno che gestisca le operazioni in mia assenza. ' continua Sacks, interrompendo il fastidioso brusio di fondo che è diventato il mormorare continuo dei suoi sottoposti. 'Qualcuno che diventi garante del mio... nostro, successo. C'è qualche volontario? '

Entusiasmo. E' ciò che sente Amy qualche vede il braccio di uno dei mutanti tremolare. La pelle verde è macchiettata di minuscole squame più scure, lucide e brillanti sotto la luce fredda e indifferente dei neon dietro. Il polso è massiccio, imponente. Le vene pulsano disperate sotto la stretta delle funi. E' deciso in un istante: la mano scatta in alto e lei si erge sulle punte per sovrastare in altezza chi le sta davanti.

'Magari lei, dottoressa Thompson? '

Ella Thompson, classe 1982, languidi occhi azzurri e gambe lunghe da ballerina, vita stretta. Il sogno erotico di molti uomini – e donne – lì dentro. Una delle migliori aggiunte al progetto Post-Rinascimento, specializzata in vivissezione animale e clonazione. Gli occhi di tutti i presenti sono puntati su di lei, che tiene lo sguardo fisso e severo su Sacks. 'Io... sarei onorata, davvero. Ma credo di non avere le competenze necessarie per... '

'Oh, non sia modesta, la prego! Ero presente quando iniettò il 245-X alla cavia numero quattro. Si ricorda? Fu la versione più simile che riuscimmo a produrre del mutageno usato nel progetto Rinascimento. La considero uno dei miei scienziati migliori. E' più che degna di prendere il posto. '

'Ma io... '

'Dovrà accertarsi che i qui presenti eseguano le mie istruzioni in mia assenza, che le verranno passate in seduta privata. E mi aspetto la massima collaborazione con i nostri ospiti. ' Lo sguardo di Sacks saetta da lei ai soldati. La giapponese fa un passo avanti. 'Il nostro obbiettivo è estrarre il mutageno dai fluidi corporei da quei rettili troppo cresciuti. Dovrete aumentare il tasso di produzione del sangue con dosi massicce di eritropoietina e poi drenarlo fino al limite. Ripetete questo con intervalli di massimo 24 ore. '

'E una volta ottenuta la dose necessaria di mutageno? Cosa ne dovremmo fare di loro? '

Sacks lancia un'occhiata indifferente ai tre soggetti. 'Conoscete il protocollo. '

Soppressione immediata. Amy sopprime un brivido al pensiero che quelle creature possano essere terminate prima che io abbia avuto la possibilità di studiarli. Ovviamente. L'occasione della vita. Ma quando mi ricapita?

 

 

 

Note dell'autrice:

1) Forse vi ricorderete della mia storia precedente, 'L'abbraccio dell'ombra'. Per come volevo impostarlo io avrei impiegato troppo tempo a concluderla, visto che sono un soggetto alquanto altalenante. Sarà un'impresa per un altro giorno, ecco tutto. In compenso ho trasposto i personaggi della fanfiction precedente e li ho inserito in questa nuova. Amy Robinson non è più una detective privata, ma uno degli scienziati che lavora per Sacks (film Tmnt datato 2014). Steve Brown non è più un assassino seriale (sì, era lui) ma un suo collega. Sacks è Sacks... e i nostri eroi sono i nostri eroi.
2) La citazione iniziale è tratta dal film 'La forma dell'acqua'. Gente, ho adorato quel film. Mi ha fatto sognare.
3) Lasciate una recensione se vi fa piacere, adoro ricevere critiche, positive o negative che siano, mi aiutano a crescere come aspirante scrittrice!
4) A presto, Made of Snow and Dreams.

 

  
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