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Autore: fenris    21/10/2021    2 recensioni
Sono passati circa tre anni dal ritorno a casa di Arthur Weasley. Conclusa la battaglia contro i Gargoyle e i loro alleati in Inghilterra, le forze di Camelot decidono di fortificare la loro rete di alleati per poter liberare tutta l'Eurasia dai demoni. Ma sotto la luce di Ar'tuu, nuove mostruose ombre si muovono per stritolare il crescente regno. Riuscirà la Vendetta di Morgause a portare a termine i suoi piani?
*Successivamente sono presenti anche una manciata di elementi da Warhammer e Darksiders.
Genere: Avventura, Fantasy, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arthur Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Rifts chronicles '
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La piramide di Cheope svettava sotto il sole del deserto egiziano come aveva fatto negli ultimi cinquemila anni. La tomba dell'antico faraone aveva visto nuove guerre e tragedie, tra cui la caduta dei tanti eroi che avevano tentato di scalarla per sconfiggere la Morte in persona.

 

Un folto gruppo di guerrieri scheletrici ben armate e mummie occupavano le scale di quel magnifico monumento, occupata dall'orribile esercito personale di Morte, che attendeva l'arrivo degli altri Cavalieri.

 

Harry guardò pensieroso la cima, immaginando il momento in cui avrebbe finalmente confrontato la nera signora( o qualsiasi altro fosse il suo sesso).

 

“ Finalmente siamo arrivati. Le tre settimane più strazianti della mia vita.”, si lamentò Leisa, arrancando sulla cima dell'ultima duna, dove Harry era già arrivato. Il resto del gruppo la raggiunse subito, chiaramente sfinito dagli ultimi giorni di viaggio, passati a difendersi o nascondersi dagli innumerevoli pericoli del deserto.

 

“ Mi trovo a concordare, Leisa- sbuffò Theo, ringraziando che le armature Mega- danno avessero funzioni di sopravvivenza per simili territori- quegli scorpioni giganti sono stati particolarmenti seccanti.”.

 

“ Dai, erano carinissimi. Voglio evocarne uno alla prima occasione.”, ribattè Luna, gonfiando le guance.

 

“ Sssssssse ci conducono a un altro tesssssssssoro, approvo pienamente.”, ridacchiò Merek, che sfoggiava un paio di collane e bracciali trovati in un baule preso proprio sul luogo dello scontro con le menzionate bestiacce. Harry sorrise malinconico voltandosi verso il gruppo.

 

.“ Non è ancora finita, amici miei. Dobbiamo trovare miss Tarn e porre fine ai quattro cavalieri. Fanny, facci strada.”, disse alla loro cavalcatura, che volava sopra di loro.

 

La fenice, illuminandosi al massimo, si fece seguire dai suoi protetti fino ad arrivare a una piccola oasi, dove trovarono un gruppo di persone in loro attesa. Tra esse spiccava una signora sulla sessantina dall'aria ancora arzilla, vestita con un poncho di foglie d'Albero millenario, sotto cui nascondeva un buon assortimento di armi. Quest'ultima fu la prima ad avvicinarsi ai visitatori, rivolgendo un grosso sorriso ad Harry e Luna.

 

Dal modo in cui si muoveva, era chiaro che nonostante l'età fosse ancora abituata a combattere.

 

Non ebbe bisogno di presentazioni. Era Erin Tarn, la leggendaria esploratrice i cui scritti avevano permesso ad abitanti di tutto il mondo cosa c'era nelle più sperdute zone della Terra dei Rifts.

 

Tra i suoi altri compagni vi erano Sir Winslow Thorpe, un nativo americano e Cyber- Cavaliere dai lunghi capelli neri dall'aria molto marziale. Theodore aveva sentito delle sue gesta al servizio di miss Tarn e della giustizia.

 

Un guerriero umano ben armato dai corti capelli biondi, che emanava una strana aura psichica. Il suo nome era Victor Lazlo, lo scienziato che secoli prima aveva teorizzato l'esistenza delle Ley Lines, catapultato in questo distopico futuro.

 

Lo Fu, un grande e anziano drago Chian-ku che rivolse uno sguardo benevolo ai nuovi venuti. E infine una bella ragazza dai lunghi capelli neri e la carnagione color caffè, vestita con una canottiera nera piuttosto avvenente

 

“ Ah, Harry. Sei cresciuto tantissimo dall'ultima volta che ti vidi. Come procedono le cose a New Camelot? Le mie ultime notizie risalgono alla battaglia di Loch Ness.”, cominciò la scrittrice con un'espressione raggiante, riconoscendo subito il Mago da battaglia grazie alla sua inconfondibile cicatrice. Harry le strinse la mano, inchinandosi onorato dell'incontro assieme ai propri compagni.

 

“ Miss Tarn, anche per noi è un enorme piacere incontrarla. La nostra casa si è ripresa dalla guerra e ha prosperato, ora speriamo di guadagnare le forze per liberare tutta l'Europa e l'Asia dagli oppressori demoniaci.”, disse Harry a nome di tutti loro, che aggiunsero poi qualche altro cenno a quanto successo.

 

“ Un nobile scopo, forse finalmente la Terra potrebbe conoscere la pace dopo tanto tempo se riusciste. Ma prima bisogna pensare a Morte. Si trova sulla cima della piramide di Cheope, non l'abbiamo visto muoversi per settimane.”.

 

“ Temiamo che i suoi fratelli siano nelle vicinanze, anche se non li abbiamo visti. Non ci vorrà molto prima che si uniscano nella creatura che ridurrà in cenere il nostro già devastato mondo.”, disse sir Thorpe.

 

“ Sarebbero davvero così potenti? Sembrano peggio di uno Splugorth.”, notò Leisa, mantenendo con difficoltà un'espressione calma di fronte a una simile prospettiva. Temeva sarebbe andata ancora peggio della catastrofe che millenni prima aveva travolto Atlantide e Lemuria.

 

“ E forse anche peggiori del Signore degli abissi. La nostra unica speranza è che i Doni, una volta riuniti, possano sigillare o addirittura uccidere Morte.”, spiegò la scrittrice, guardando timorosa il cielo. Aveva viaggiato per tutto il pianeta, imparando ad amarlo e rispettarlo nonostante tutte le insidie che celava. Non poteva sopportare di vederlo distrutto.

 

“ A proposito- continuò Harry, non nascondendo un simile tono di preoccupazione nella voce- la bacchetta?”.

 

Erin, mordendosi il labbro, la tirò fuori. A prima vista non era nulla di tanto diverso dalle altre bacchette del mondo nativo degli abitanti di New Hogsmeade.

 

“ Poche volte mi sono affidate al potere di quest'arma, ognuna di essere è stato per difendere un mio compagno. Non farti controllare da essa.”. Harry la prese dolcemente dalle mani della donna e riuscì ad avvertire che razza di potere vi era all'interno. Sembrava di tenere tra le dita il nucleo di una supernova, una sensazione che si amplificò ulteriormente quando l'oggetto entrò in risonanza col mantello dell'invisibilità e la pietra della resurrezione.

 

Un'ondata di immenso potere necrotico attraversò il corpo del giovane mago. Ma non era la tipica energia oscura cui era abituato. Era come essere davvero in contatto con l'oltretomba, avvertire le anime che vi dimoravano. Una nuova consapevolezza l'avvolse, e per un istante vide Morte... non l'orribile carcassa che riposava sulla cima della piramide poco lontana, ma Morte per come sarebbe davvero dovuto essere.

 

Harry alzò la bacchetta alzò sopra gli occhi, sparando un raggio di luce nera dalla punta che parve raggiungere il sole stesso, stupendo tutti i suoi compagni, verso cui si volse mentre le nuvole venivano disperse da un alone dello stesso colore della luce da lui creata.

 

“Amici, siamo arrivati fin qui contando l'uno sull'altro. Il viaggio è stato duro, come voi più volte sono stato tentato di tornare indietro. Persino adesso... ma non siamo venuti qui per tornare indietro all'ultimo ostacolo- disse alzando il pugno- Siamo venuti qui per sconfiggere uno dei più grandi mali che affliggano il nostro mondo. E ancora una volta, uniti, trionferemo!”.

 

 

*****

 

“ Ah, sparare agli zombie è sempre divertente. Ecco perchè si chiamano zombie.”, disse deliziata Ross, puntando la sua pistola tecnomagica sull'ennesimo non morto e facendogli saltare il cervello con un singolo colpo, procedendo poi a fare lo stesso con l'orda dietro di lui e con un demone che tentò di sorprenderla dall'alto, finendo a terra con un buco al posto del cuore. Poco lontano, i suoi compagni non erano meno letali nonostante il passare degli anni e si muovevano con grande cordinazione e rapidità sulla brughiera inglese, dov'erano stati mandati a intercettare le prime squadre dei loro nemici. La loro speranza era soprattuto di farsi un'idea delle forze rivali, una rombante folla di zombie, demoni e mercenari privi di scrupoli.

 

“ Mi trovo a concordare, ma mantieni le forze per i pezzi grossi dell'armata.”, le fece eco Zhen Hi, atterrato accanto a lei con l'armatura sporca di sangue demoniaco dopo essersi messo a strappare un cranio e l'altro a mani nude o soccorrere i soldati più in pericolo, che si erano riuniti alle moltitudini di compagni, brulicanti masse che usavano il terreno a loro vantaggio.

 

“ Ma una volta ogni tanto puoi non rompere le palle.”, sbuffò la voce elettronica della pistolera, caricando un altro fiotto di energia per uccidere uno zombie arrivato alle spalle dell'amico.

 

“ Difetti di dire la verita, mia amata compagna d'avventure.”, rispose il Guerriero del fulmine avvolgendo gli arti di Chi e lanciandosi in aria contro l'abominio, trasformando la propria energia interna in una gelida corrente grazie al quale cristallizzò la faccia dell'essere prima di spaccarla in una pioggia di particelle di ghiaccio.

 

Poco lontano Arthur lanciava incantesimi a non finire, agitando la sua fidata spada sega contro i nemici che si avvicinavano troppo. La lama rotante tagliò in due uno degli scagnozzi di Ducson in una pioggia di sangue e il Tecnomago continuò ad avanzare quasi a suo agio nel chaos che lo circondava.

 

“ Koromi, Arama, avete già trovato i Mietitori?”, domandò attraverso un'auricolare, avendo inviato i due amici a cercare gli incantatori tra le file nemiche, in particolare gli adoratori di Nixla. Cosa che facevano sfoltendole con cordinata brutalità.

 

“ No, li ha nascosti bene. Quando ci si mette, Ducson sa come organizzare un esercito.”, rispose la samurai, intenta a tagliuzzare zombie dalla distanza con ondate di energia creata attraverso la sua energia spirituale, continuando a muoversi con eleganti fendenti. Gocce di sudore decoravano il suo viso mentre saettava tra una fila di mostri e un'altra, cercando i veri burattinai di quell'incubo.

 

Arama era invece intento a schiacciare un nemico dopo l'altro. Nella sua forma ibrida l'orca biforme era inarrestabile e con la sua mazza trasformava crani d'esseri più grossi di lui in pioggie di piccoli frammenti, alternandosi a volte con blast sonici grazie alla quale anche i Mietitori più potenti venivano sbaragliati, lasciando più respiro ai difensori di Camelot.

 

Una sorta di arpia corazzata si precipità sui suoi occhi, cercando di accecarlo. Sulla sua traiettoria si trovò però un arco di fulmini scagliato da Arthur per difendere il compagno, ed entrambi ripresero dunque la loro carneficina, che incitò ulteriormente le truppe di Camelot.

 

Attorno a loro gli altri soldati, qualunque fosse la loro provenienza, non erano da meno. Fiotti di proiettili Mega- danno e incantesimi d'ogni genere attanagliavano le linee nemiche con una brutalità che anche i Gargoyle e i Fomori avevano visto assai di rado. Non di poco aiuto si erano dimostrate le forze portate da Zhen Hi. In particolare i diversi mutanti, che sciamavano in feroci ma coordinati branchi, massacrando i non morti con artigli o ondate di energia psionica a cui i non morti erano particolarmente vulnerabili.

 

“ Ministro, i nemici retrocedono. Intensichiamo il fuoco?”, lo avvisò uno degli ufficiali delle truppe sudamericane, un corvo umanoide che atterrò accanto al Tecnomago con una Psi- spada tra gli artigli. Questi guardò con apparente soddisfazione le linee nemiche che si nascondevano tra gli alberi o si teletrasportavano via.

 

“ Sì. Se conosco bene Ducson e Nixla, sarà un trucco per farci abbassare la guardia.”, ordinò il Weasley, prima di prendere un piccolo mortaio in cui canalizzò le sue energie magiche per ogni evenienza. Aveva ragione, il terreno davanti a lui cominciò rapidamente a tremare per poi ricoprirsi di crepe fino a rivelare un enorme abominio fatto di cadaveri.

 

Aveva due tozze, ma robuste gambe che riuscivano a tenere eretto un muscoloso mescolare di vari corpi tenuti insieme da un'armatura d'ossa, alcune cuciture e chissà quali orribili magie. La faccia avrebbe fatto inorridire anche il mostro di Frankeinstein, essendo poco più che una bocca circolare e zannuta circondata da orecchie. Con un immenso ruggito, l'essere sputò sui suoi nemici un getto di liquido nero, che sciolse i malcapitati prima che si buttasse nella mischia, ignaro ai colpi che lo tempestavano.

 

Alcuni tigri mutanti tentarono di sartargli addosso, graffiandolo ripetutamente e sparando raggi psionici a distanza zero. L'odore di carne bruciata e sangue marcio riempì l'aria prima che le ferite inflitte all'essere si rimarginarono e si scrollò di dosso i propri assalitori.

 

“ Continua a rigenerarsi. Come lo uccidiamo?”, domandò un Cavaliere sanguinario passato accanto ad Arthur, intento a scappare e lanciare dardi d'energia psionica all'essere. Il Tecnomago aveva visto molti abomini durante i suoi viaggi in America, ma non conosceva non morti tanto potenti e per di più capaci di rigenersarsi. C'era un unica possibilità.

 

“ Dev'essere guidato da alcuni Mietitori, che lo riforniscono di energia magica. Dobbiamo trovarli e ucciderli. Ragazzi, entrate nelle macchie, si saranno nascosti lì.”, ordinò il Tecnomago, alzando poi la propria spada sega, urlando per incitare i propri uomini a resistere.

 

Mentre l'armata si riorganizzava per difendersi dal gigantesco zombie, il resto del team Morrigan si diresse nella foresta, cercando i padroni dell'essere. Ross corse sulle sue corte gambette digitali, espandendo al massimo i propri sensi psionici. Dopo pochi istanti di ricercha sparò alla propria sinistra, bucando due alberi e prendendo dritto alla fronte uno dei loro bersagli.

 

Le guardie del corpo degli altri Mietitori nascosti si fecero avanti per bloccare i quattro guerrieri. Zhen Hi si ritrovò stretto da una serie di tentacoli e zanne che cercarono di bucare la sua armatura Mega- danno prima che con un'ondata di Chi lungo il proprio corpo riuscì a liberarsi e uccidere il mostro che l'aveva catturato con un pugno infuocato.

 

“ Ci penso io a loro, voi continuate a cercare!”, esclamò il Guerriero del fulmine, continuando a muoversi con incredibile abilità tra bagliori di energia spirituale e attacchi dei demoni. I compagni si liberarono in fretta dai rispettivi avversari e si dispersero, sapendo di dover fare in fretta.

 

“ Ne ho preso uno!”, gridò Koromi dopo qualche minuto, la sua katana tecnomagica sporca del sangue di un cultista, saltando dunque da un'albero all'altro con le sue protesi per coprire più terreno, mentre Arama senza farsi troppi problemi sfondava tutta la vegetazione di fronte a lui. Ci avrebbero pensato poi i druidi a sistemare tutto.

 

 

Arthur si infilò un paio di occhiali a raggi x, scannerizzando l'intera zona attorno a lui. Riuscì a vedere un rivolo di energia necrotica che partiva dal mostro da loro combattuto alle macchie che circondavano il campo di battaglia, segno che era rimasto un unico Mietitore.

 

“ Formazione Alpha verde. Dobbiamo resistere solo qualche altro minuto.”, annunciò agli altri ufficiali prima di cambiare la sua spada con un bazooka in cui canalizzò le proprie energie.

 

I combattenti corpo a corpo indietreggiarono, mettendosi a difesa di quadrati formati dai loro migliori tiratori. All'interno di essi alcuni maghi cantarono nuove formule, evocando una serie di meteore che precipitarono sul cranio del mostro da loro affrontato, bloccando il suo ultimo assalto sul nascere. L'essere si rialzò però lentamente, formando stavolta una gigantesca sfera di energia nera, alla cui vista Arthur ordinò di preparare tutti gli scudi energetici possibili prima che fosse pronta per devastare tutta la zona.

 

All'ultimo secondo utile Arama afferrò il solo Mietitore rimasto, stringendo tra le grossa dita nere e preparando un blast sonico in bocca, il cui boato rieccheggiò per l'intera foresta, riducendo il servo di Nixla a una poltiglia di sangue.

 

Il mostro, avvertendo l'energia fornitagli dai servi di Nixla sparire, sbattè i pugni a terra un'ultima volta e vomitò una sostanza nera mentre anche la corazza gli cadde di dosso, trasformandosi in una nuvola di polvere. L'ultimo verso che emise fu forse un sospiro di sollievo.

 

“ ABBIAMO VINTO!”, esultò un soldato lanciando in aria il suo elmo, piangendo dalla gioia e aggregandosi ai compagni, inglesi e no, nel festeggiare quella piccola vittoria.

 

“ Nixla non è così forte come vuol far credere.”, commentò soddisfatto un ufficiale di Psyscape mentre i membri del team Morrigan ritornavano dal grosso delle truppe, ricongiungendosi ad Arthur.

 

“ Amici, gioite pure, ma non sottovalutate mai il vostro nemico- disse soddisfatto il Weasley- O se ne approfitteranno, la vittoria è ancora lontana.”.

 

*****

 

In uno dei numerosi rifugi di Merlino, il mago stava osservando una mappa olografica dove erano visibili i movimenti delle varie fazioni. Stava osservando per il momento l'avanzata di un corpo di Mietitori, opportunatamente bloccato dal WAAAAAGH! di Tuska. Le cose per il momento procedevano come da piano, ma bastava poco per far andare tutto a monte.

 

“ Come procede, Merlino?”, domandò Nixla, camminando verso il mago con le braccia incrociate. Il suo viso era un quadro di pura gioia, a cui la sua aura necrotica faceva da inquietante contorno.

 

“ Relativamente bene, ma il sigillo è ancora molto forte nonostante tutta l'energia che abbiamo sottratto agli Alberi millenari. Di questo passo avremmo bisogno di altri cinque giorni per manifestarci interamente- disse l'avatar di Zashan, portandosi una mano alla barba- tempo più che sufficiente affinchè la Vendetta di Morgause ci trovi.”.

 

“ Prova che c'è dietro il pantheon celtico. Peccato che Balor e Bres non abbiano voluto saperne di noi. Forse se attaccassimo i templi sparsi in giro, indeboliremo ulteriormente il sigillo e al tempo stesso saremmo più difficili da trovare.”, propose la non morta. Non era la prima volta che veniva ostacolata da qualche Pantheon. Alle volte era stata aiutata dai loro nemici giurati, ma non era stato il caso coi Fomori, che per quanto malvagi non nutrivano altro che disprezzo nei loro confronti.

 

“ No, i templi non sono altro che edifici. La vera forza degli dei è nella fede dei loro seguaci. E non mi riferisco solo ai sacerdoti, ogni soldato dell'esercito di Camelot è fermamente convinto che Lugh e i suoi colleghi siano al loro fianco in ogni momento.”, spiegò Merlino, mentre sulla mappa olografica un villaggio veniva distrutto dal loro esercito.

 

“ Sentimenti che rafforzano ulteriormente il loro blocco su di noi, dunque. Umh, nonostante i nostri alleati siamo comunque inferiori di numero e dobbiamo combattere su più fronte. L'ideale sarebbe fiaccare l'umore dei nostri nemici in qualche modo. Potremmo rivelare chi sei?”.

 

“ Te lo scordi. Se finisse male sarei costretto alla fuga. Non so dire come Ar'tuu, Ginevra e i cavalieri reagirebbero, ma di certo non sarebbe nulla di buono per me. Specie senza fonti di energia magica personali da cui attingere, sono poco più di un mago umano d'alto livello.”, spiegò l'incantatore, pensando che forse aveva plasmato Camelot persino troppo bene.

 

“ Allora la prossima volta guiderò io le truppe, sfido chiunque a non fuggire terrorizzato. Non è però che invece hai paura che il tuo pupillo lo scopra?”, lo punzecchiò però Vrena, mostrando il suo solito ghigno putrefatto.

 

“ E se anche fosse?”, replicò Merlino, con espressione più contrariata, la sua aura che fluttuava pericolosamente.

 

“ Niente, solo una prova che come molti di noi ti sei fatto influenzare troppo dal tuo lato umano.”, disse sorniona la guerriera prima di teletrasportarsi dalle proprie tutte. Merlino sospirò e mise le mani su una sfera di cristallo vicina, spaccandola con un urlo rabbioso.

                                                                                                                              ********

Salve a tutti, spero che la battaglia sia stata di vostro gusto. Personalmente mi sto ancora abituando a fare battaglie in stile più ' classico'( tante armi da fuoco, cavalleria, etc.), i duelli sono più il mio forte. Dovreste averne un pò a breve comunque, a presto.

  
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