Il compito di un eroe era salvare gli altri, ma cosa succedeva quando era lo stesso eroe ad essere in pericolo? Poteva un eroe scappare dai suoi doveri? Poteva trovare una via di fuga da quella vita?

Che l’unica via di fuga alla vita di eroi fosse la morte? Molte volte i due ci avevano pensato e molte volte si erano detti che non volevano lasciare il mondo prima di aver compito il loro dovere.

La battaglia con il villain era finita, Izuku poteva vederlo a terra e da qualche minuto aveva smesso di muoversi, sorrise appena mentre un rivolo di sangue gli colò dalle labbra, Kacchan al suo fianco digrignò i denti e sputò del sangue a terra prima di alzare lo sguardo verso il cielo.

“Anche questa volta ce l’abbiamo fatta.” Aveva sussurrato prima di fare il suo solito ghigno e poi ridacchiare, Izuku fu colto dalla stessa ilarità e annuì piano “Il Wonder Duo ce l’ha fatta anche questa volta.” Riuscì a dire prima di fare una smorfia di dolore.

Potevano sentire delle voci indistinte che chiamavano i loro nomi da Pro-Hero ma entrambi sembravano troppo stanchi per poter urlare e poter comunicare la loro comunicazione.

“Sai la tua abilità di fluttuare è migliorata, anche se ogni volta sembri più una pera cotta che un eroe.” Lo prese in giro bonariamente il biondo.

“Hey! Ci ho messo un sacco a capire come controllare quel quirk quindi apprezza almeno i miei sforzi!” Non era arrabbiato, stava semplicemente ridendo di quel commento fin troppo alla Kacchan.

“Quando ci troveranno saremo nuovamente assaliti dai giornalisti, già mi immagino la scena: il grande Ground Zero che dopo l’ennesima missione sbraita verso le telecamere e verso il Pro-Hero Deku come ogni volta.” La voce di Izuku si era fatta più lieve così come la sua risata.

Katsuki alzò gli occhi al cielo, non era mai stato bravo con le parole e quei ficcanaso non facevano altro che irritarlo con la loro miriade di domande sul quirk del villain e su quale colpo fosse stato quello definitivo per sconfiggere il villain. “Beh posso sempre mandare avanti a te se proprio insisti, alla fine io sono il braccio e a volte la mente e tu, poche volte, sei la mente e la bocca del duo.” Ground Zero ridacchiò asciugandosi un rivolo di sangue dalla bocca, erano passati cinque anni da quando avevano lasciato la UA e dopo l’ultimo anno tutto il mondo sapeva che erano una coppia sia sul campo di battaglia che nella vita, il Wonder Duo, così erano chiamati; e anche se a Kacchan quel nome non piaceva particolarmente aveva deciso di non dire nulla e lasciare che continuassero a chiamarli così.

“Sai sono contento che tu sia qui al mio fianco… Farà un po’ meno paura...” La voce di Izuku adesso era solo un sussurro e Katsuki si affrettò a stringere la sua mano con la poca forza che aveva.

“Siamo una coppia, dove vuoi che vada, nerd? In più ti avevo detto che ti avrei seguito ovunque quindi starò al tuo fianco anche questa volta.” Persino la voce del biondo si era fatta più flebile.

“Ti amo...”

“Anch’io...”

Si voltarono lentamente e si sorrisero, Izuku poggiò il capo contro la spalla di Kacchan e chiuse gli occhi, Katsuki lo osservò per qualche secondo prima di lasciar scivolare una sola singola lacrima e chiudere a sua voglia di occhi ormai stanco.

“A volte anche gli eroi si arrendono, era questa l’ultima via di fuga, giusto?” Aveva sussurrato al vento.

Quando i soccorsi arrivarono sulla scena l’intero gruppo di eroi si gelò sul posto: il villain era ormai privo di vita poco lontano dai resti di un palazzo e a pochi metri da lui i due Pro-Hero se ne stavano vicini con gli occhi chiusi come se dormissero.

Uraraka crollò in ginocchio e al suo fianco arrivò subito Iida a sostenerla mente lasciava andare tutte le lacrime che aveva in corpo.

La scena che si parava davanti a loro poteva sembrare tranquilla, due eroi che riposano dopo una battaglia, il dettaglio che però faceva accapponare la pelle e confermava loro che quel sonno sarebbe durato per sempre erano due travi di acciaio conficcate nei corpi dei due. Avevano lottano fino allo stremo delle forze e Katsuki era stato sbalzato contro la prima trave dall’ultimo colpo del villain, mentre Izuku vi era caduto dopo essere rimasto senza forze.

Il destino che li ha visti uniti fin da bambini aveva deciso di portarli via assieme anche durante la morte, ecco perché sui loro visi si poteva vedere un lieve sorriso, finalmente il loro compito era finito ed avevano lasciato quel mondo in pace.