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Autore: ChrisAndreini    22/10/2021    0 recensioni
"Cercasi consigli su come strutturare un'apocalisse originale. No zombie! No estinzione di massa immediata. Possibilmente un gioco che possa durare almeno cinque anni. Grazie! Vi ricompenserò per l'aiuto!"
Un titolo piuttosto strano per un thread su reddit, ma Arianna aveva comunque risposto, e per un anno e mezzo ha aiutato uno sconosciuto su internet a progettare la sua ambiziosa storia su un'apocalisse a tema mitologia greca.
Senza ricevere o volere alcun compenso per il suo aiuto, Arianna chiede al misterioso scrittore solo un favore: farle leggere la storia appena conclusa, per vivere il mondo che ha costruito con lui.
...MA NON COSÌ!!
Quando si ritrova nel bel mezzo dell'apocalisse che ha aiutato a progettare, Arianna dovrà usare tutte le sue conoscenze sul progetto per sopravvivere insieme a suo fratello, alla sua migliore amica, e al resto del gruppo, superando dieci scenari ispirati a miti e leggende greci, e con gli stessi dei che osservano ogni loro mossa, sponsorizzando i sopravvissuti che preferiscono, o lanciando maledizioni a quelli che fanno loro un torto.
Genere: Angst, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Il filo di Arianna

Prologo

 

Sangue sul terreno.

Il rumore metallico di una spada che colpiva il suolo.

Confusione da parte di tutti, alleati e nemici.

Niente di nuovo, in realtà.

Arianna doveva essere abituata ormai alla morte, anche improvvisa, portata dalla tremenda violenza che si era dipanata negli ultimi mesi a causa del crudele gioco a cui era stata costretta a partecipare, insieme al resto del mondo.

Ma quella era la prima, vera sconfitta, che sentiva sulla sua pelle.

E per la prima volta, provò paura.

Non la paura agghiacciante dell’inizio, che l’aveva bloccata sul posto, e alla quale la sua mente si era ribellata cercando di distanziarsi, isolarsi, dimenticare la realtà.

No, quella era una paura reale, ugualmente agghiacciante, per certi versi, ma che la spronò ad agire. In modo diverso da prima, quando cercava solo di vivere un giorno in più per rimediare in parte ai propri errori, osservando i successi degli altri e temendo il doverli replicare.

Fino a quel momento, infatti, Arianna era stata un personaggio secondario.

No, neanche.

Piuttosto una comparsa.

Un personaggio di sfondo, disegnato per fare numero, che in un libro non sarebbe neanche stato nominato direttamente.

Si potevano contare sulle dita di una mano le persone che conoscevano il suo nome, in quel gruppo.

E una di queste, al momento, era a terra, in un lago di sangue, ed era morta.

Arianna era distante, dietro alla folla, quasi impossibilitata dal vedere la scena, ma era chiaro che la persona colpita fosse morta.

Le sue statistiche erano sparite.

E colui che aveva spento la sua vita, era immobile, ad occhi sgranati, intento a fissare l’operato che aveva compiuto come se non ci credesse, l’umanità che sembrava sparire dal suo volto mano a mano che il tempo passava ed egli sembrava convincersi di aver fatto la cosa giusta.

Di aver fatto ciò che il gioco richiedeva.

Fino a quel momento, Arianna aveva pensato allo stesso modo.

Il più forte sopravviveva, il più debole periva, non c’era spazio per i ripensamenti, per la moralità o per pensare al prossimo quando tu per primo rischiavi di morire ad ogni passo. Dovevi pensare solo a te e alle persone a cui volevi bene!

Ma in quel momento, con il cadavere della persona a terra, e il gruppo che rendendosi conto di aver perso cadeva sempre di più nella disperazione, per Arianna fu come svegliarsi per la prima volta.

No, non avrebbe più accettato passivamente dei massacri evitabili.

Non erano l’uno il nemico dell’altro.

Sapeva che non sarebbe mai riuscita a salvare tutti, ma non li avrebbe mai, mai uccisi!

E se restava in un angolo, sebbene al sicuro, sebbene protetta, non avrebbe mai potuto salvare quante più persone possibili.

Il cadavere davanti a loro era anche colpa sua.

Ma non avrebbe mai più permesso un bis.

Soprattutto, non per una mela del cazzo! 

Arianna sollevò la mano, e dei fili dorati invisibili uscirono dalle sue dita, come ragnatele di un ragno, passando attraverso il pubblico davanti a lei, e afferrando al volo la mela che l’avversario stava per afferrare.

-Cosa?!- lo sentì esclamare, sorpreso.

-Arianna!- sentì una voce al suo fianco chiamarla, preoccupata.

I fili le portarono la mela alle mani, e gli occhi della ragazza si illuminarono d’oro, mentre sentiva una potente scarica di energia attraversarle l’intero corpo.

Il labirinto l’aveva potenziata, ma quella era una potenza diversa, più ufficiale, più forte.

-Temo che lo scontro non sia ancora finito- affermò con una sicurezza che non credeva di essere in grado di esprimere, fendendo il gruppo ora immobile e silenzioso, fino a raggiungere l’arena dello scontro.

Con il filo, portò la spada della persona caduta alla sua mano, pronta a riesumare lo scontro.

Le sue statistiche erano raddoppiate grazie alla mela, ma sapeva di non poter sottovalutare il suo avversario.

Infatti, la sua sorpresa durò poco, e subito tornò a guardarla con un ghigno di superiorità.

-Ti conviene arrenderti e basta, se non vuoi fare la stessa fine- la minacciò, sguainando la spada.

-Arianna! Allontanati!- provò a convincerla qualcuno alle sue spalle, ma era troppo tardi per arrendersi.

Quella era stata la sua rinascita.

Certo, forse un po’ lenta rispetto a quella di tutti gli altri, in quel mondo ormai prossimo alla fine.

Ma meglio tardi che mai.

E poi spesso è il fiore tardivo ad essere il più forte e resistente del giardino.

-Non sottovalutarmi, piccolo Ares- Arianna accettò la sfida, sguainando la spada a sua volta.

“Avviso: hai imparato l’abilità personale: Spada (lv.1)”

Considerando che il tipo davanti a lei esibiva tra le abilità personali un “Spada (lv.7)”, i numeri non sembravano dalla sua.

Ma era arrivato il momento di abbandonare l’ombra, e diventare la protagonista della sua vita!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(A.A.)

Allora… questo è il capitolo 0, per questo è così breve, e dal prossimo si tornerà nel passato e si capirà tutto quello che è successo.

Ho già scritto i primi 2 capitoli, e il prossimo lo pubblicherò domani.

La storia è un apocalittico con elementi da videogioco, conviene leggere il primo capitolo per capire più o meno come sarà, ma vi anticipo già che è molto ispirato a manhwa tipo Omniscient reader viewpoint e Solo leveling, quindi se li conoscete troverete parecchie similitudini. Non lo nego, e anzi vi consiglio di andarli a leggere se vi piace il genere.

È la prima volta che mi cimento in questo tipo di storie, ma volevo sperimentare, e mi piaceva troppo l’idea avuta per non metterla nero su bianco.

Detto questo, spero comunque che la storia vi piacerà, un bacione e alla prossima :-*

   
 
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