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Autore: giorgyleoo    25/10/2021    0 recensioni
"E io lo amavo. Amavo quel bambino. Amavo quel ragazzo. E avrei amato quel maledetto sorriso per il resto della mia vita, anche se quel destino sarebbe stata la mia condanna."
"Infiniti corpi celesti vi sono nel cielo, ma una sola stella, solamente una effigia il nostro amore, e mai avrei smesso di ammirarla. Perché quella tenue, fragile luce...era l'unico mezzo per far sì che le nostre iridi si incontrassero di nuovo. E quel tocco invisibile ai sensi, sarebbe stato sufficiente."
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Seguite il cammino di due giovani hobbit, prima amici d'infanzia, poi fratelli che infine, insieme, dovranno attraversare l'intera Terra di Mezzo per distruggere l'anello del potere. Solo in quel lungo viaggio capiranno entrambi che non potranno essere solamente due semplici amici, capiranno cos'è l'amore...e i sacrifici che devono esser fatti per garantire la felicità dell'altro. Niente avrebbe potuto separarli...fino a quel fatidico giorno.
Ma la loro storia verrà messa a repentaglio dal signore oscuro in persona, che si manifesterà in un modo ancor più pericoloso tramite un solo, piccolo Anello.
La mia storia è presente anche su Wattpad✌🏻❤️
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Frodo, Sam, Sauron, Smeagol
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Io, Frodo, Merry e Pipino diventammo quasi inseparabili. Ogni giorno lo passavano insieme a giocare come semplici Hobbit. Merry e Pipino adoravano giocare a nascondersi, a fare stupidi scherzi al povero signor Maggot rubandogli qualche ortaggio e a rincorrersi ogni volta che ne avevano l'occasione. Per Frodo era diverso. Lui amava avventurarsi nei boschi tra Hobbiville e la Terra di Buck, in cerca di funghi, frutta secca o osservare qualche animale che si avvicinava. Ormai conoscevamo ogni albero e ogni arbusto. Adorava far finta di essere un guerriero pronto a difendere me e tutta la Terra di Mezzo. Mi diceva sempre "Da grande, caro Sam, diventerò un esploratore in cerca di avventure come quelle di Bilbo." E io gli rispondevo sempre "E io verrò con te!" In quel momento, come quasi ogni sera prima del tramonto, Merry e Pipino si nascondevano cercando di scappare dal vecchio Maggot e io e Frodo ce ne stavamo sdraiati sulla riva del nostro affluente preferito del Brandivino. A proposito, imparai il significato di affluente, Frodo mi disse che era semplicemente un fiumiciattolo secondario al Brandivino. "Sam." Mi chiamò Frodo. "Mhm." Lo incitai io, avendo una spiga di grano nella bocca. "Pensi davvero che diventerò un esploratore?" "Se è il tuo sogno...allora diventerà realtà." "Vorrei dedicare la mia vita alle avventure. Bilbo è stato fortunato." "E lo sarai anche tu, immagino." "E tu Sam? Hai un sogno?" In effetti, non ci avevo mai pensato. Ci riflettei molto, ma in ogni caso avrei seguito Frodo fino all'infinito "Non lo so. N-non credo di avere un sogno." "Cosa ti piace fare?" "Bè mi piace...mi piacciono le piante." "Vero. E i fiori." Concordò. "Già. Forse mi piacerebbe fare il giardiniere." "Ti ci vedo sai?" Sorrise maliziosamente e si avvicinò a me. "Davvero?!" Risi. "Oh si! Sam il giardiniere!" Si mise sopra di me e iniziò a farmi il solletico sotto le braccia. Io risi a crepapelle dimenandomi, cercando di liberarmi dalla sua presa e alla fine riuscii a prendere entrambi i suoi polsi "Ti ho preso!" Dissi. "Ora non puoi vendicarti però!" Esclamò lui. Io risi maliziosamente e mi girai sulla schiena in modo che fosse lui quello sotto di me. E quando cominciai a pungolargli la pancia, lui divertito si dimenò ancora e finimmo per fare avanti e indietro ognuno sopra l'altro mentre cercavano di lottare. Non ci accorgemmo che finimmo fino al fiumiciattolo, sentii l'acqua bagnarmi la testa e lasciai Frodo velocemente. "Sam!" Mi chiamò lui vedendomi uscire dall'acqua "Che ti prende?" "Ma niente! Perché non continuiamo a giocare qui?" Lui si alzò e si avvicinò a me "Sam..." mi incitò a confessare. "I-io...non so nuotare." Pensavo si fosse messo a ridere di me, invece fece una cosa che non mi sarei aspettato. Si avvicinò ancora di più e mise una mano sulla mia spalla "Sam..." sorrise, il suo sorriso era il più dolce e il più vero che avessi mai visto "Tutti abbiamo delle paure. Per esempio io ho paura dei cani. Tutti che dicono che i cani sono degli animali dolcissimi...ma io ne ho paura. E tu non sai nuotare. Beh...non è difficile imparare." "No Frodo. Non voglio imparare. Ho troppa paura. E se ci vedessero..." "Chi ci potrebbe vedere al tramonto?! Ormai saranno tutti a cena. E se ti insegnassi?" "I-io non ne sono sicuro." "Andiamo Sam." Allungò la mano verso di me. Mi fidavo di lui più di chiunque altro, ma avevo davvero paura dell'acqua. Afferrai la sua mano con riluttanza e lui camminò fino a che i suoi piedini toccavano l'acqua. Quando anche i miei sentirono quell'acqua gelida allora i peli che avevo sul corpo, seppure pochi, si rizzarono tutti "No, non ce la faccio! Non ce la posso fare Frodo. Non ci riesco." Lui stese la braccia lungo i fianchi rassegnato, ma poi gli venne un insolito sorrisetto sul volto e guardandomi negli occhi, senza girarsi si diresse verso l'acqua "M-ma tu sai nuotare?" Balbettai spaventato dalle sue intenzioni. "Non proprio. Ma solo così potrei convincerti a venire in acqua." "No! Frodo non farlo! Non so se riuscirei a salvarti!" "Allora vedrai il tuo migliore amico affogare." Non so se ero felice perché aveva detto migliore amico o terribilmente preoccupato e spaventato perché stava rischiando la vita per farmi imparare a nuotare. Si tolse i calzoni, il gilet e la camicia mentre l'acqua gli arrivò all'altezza dell'ombelico. "Frodo no!" Provai a dire, ma sapevo già che non mi avrebbe ascoltato. Mentre si allontanava ancora, all'improvviso sprofondò e non lo vidi più "Frodo! No! Oh mamma! Frodo!" Raggiunsi la riva, ma non riuscii ad andare avanti. Il cuore mi martellava nel petto, non potevo lasciarlo morire, così strinsi i pugni e entrai a mollo "Samwise ce la devi fare..." mi dissi "Frodo! Frodo!" Lo chiamai, poi i miei piedi non toccavano più la sabbia e io sprofondai come era successo al mio migliore amico. Non mi accorsi nemmeno dell'instante in cui due mani mi presero e mi riportarono in superficie. Io mi dimenavo per reggermi a galla quando vidi di nuovo quei grandi occhi blu emergere dall'acqua. Frodo mi stava reggendo entrambi le mani. Era lui che mi stava tenendo in superficie "Frodo! Non sei morto!" "No Sam! Ti sto aiutando! Guarda! Stai nuotando!" "Come?? Tu sai nuotare?!" "Si! Ma dovevo inventarmi qualcosa per farti venire quaggiù." Vedevo le gambe di Frodo che si muovevano perfettamente sincronizzate, ma io non facevo altro che schizzare. "Frodo! Frodo non ci riesco! Frodo!" "Sam ascoltami! Muovi le gambe, ti tengo io. Cerca di tirarti su con i glutei." "C-come?!" "Sam!" Non riuscivo ad ascoltarlo, avevo troppa paura, non ci riuscivo. In qualche modo, dopo che riuscii a stare a galla grazie alle mani di Frodo che mi tenevano, riuscii a muovermi come faceva lui, ma non per molto. Ad un tratto fu come se persi l'equilibrio e non volendo, lasciai Frodo e per riprenderlo gli conficcai le dita nel petto come avrebbe fatto un gatto in acqua. Lo vidi sprofondare e pensai al peggio, ma quando riemerse stava ridendo. Rideva e rideva. "Frodo! Per favore, fammi uscire!" "Oh va bene Sam! Va bene." Mi accompagnò fino a che non sentii di nuovo la terra sotto i piedi e a quel punto sgattaiolai velocemente verso la terra ferma. Lui rideva ancora e poi riprese fiato buttandosi a terra. Con piacere, lo imitai. "Non lo facciamo più." Brontolai. "Oh Sam...così non vuoi proprio imparare?" "No. Non voglio, ti prego." "Va bene!" Rise "Ho capito." A quel punto lo osservai. Vedevo le gocce d'acqua scivolare sul suo addome, mentre il sole scaldava il suo corpo, i suoi riccioli si erano afflosciati a terra umidi e lui ancora sorrideva. Poche volte lo avevo visto senza il suo adorabile sorriso e ne ero molto grato. "Che c'è?" Mi domandò quando incontrò il mio sguardo. Io sorrisi e lo assalii divertito "Ora ti faccio vedere!" I nostri corpi ancora bagnati andavano a sbattere e a impiastrarsi con la sabbia, ma non ci importava. Ci divertivamo a fingere la lotta e a strattonarci come semplici giovani hobbit che giocavano tra loro. "Sei il mio migliore amico Sam." Disse non appena mollammo la presa. Io non potei trattenere un sorriso a trentadue denti "Anche tu." Percorrendo la strada verso casa, come ogni sera, Frodo mi propose "Ti va di dormire da me stanotte? Io vado via domani mattina." Non volevo che se ne andasse, sicuramente lo avrei rivisto dopo molto tempo, come fu la prima volta. "D-dovrei chiedere a mio padre." "A te piacerebbe?" "Certo." "Allora va a chiederglielo. Se risponderà di si allora mi raggiugnerai a casa Baggins." "Va bene." Corsi immediatamente verso casa mia e appena entrai vidi mio padre intendo a preparare la cena "Papà!" Lo chiamai io. "Dimmi figliolo." "I-io...il mio amico Frodo mi ha invitato a dormire da lui questa notte. Posso andare?" Lui mi guardò con un discreto sorriso "Dove abita?" Domandò. "A casa Baggins." Ci pensò su per un po'. "Per favore papà. È il mio migliore amico." Il suo sorriso si allargò "D'accordo Samwise. Puoi andare." "Grazie papà! Grazie infinite!" Lo abbracciai forte e un attimo dopo ero uscito di casa. Mi diressi velocemente verso casa Baggins, bussai e ad aprirmi fu proprio Frodo "Sam!" "Posso venire!" Esclamai entusiasta. "Entra, che aspetti?" Non avevo mai visto gli interni di casa Baggins, era una bellissima casa, più grande di quello che sembrava da fuori. C'erano moltissimi corridoi, io e Frodo ne percorremmo uno e arrivammo alla cucina dove ci aspettavano Bilbo, e i genitori Drogo e Primula. "S-salve." Bofonchiai. Primula mi sorrise immediatamente "Ben trovato Sam! Mio figlio è molto emozionato di averti qui questa notte." Notai che Frodo arrossì un poco e lo stesso feci io. "Piacere di conoscerti Sam." Si alzò il padre Drogo e mi strinse la mano. "Piacere mio!" Risposi. Il padre di Frodo aveva i suoi stessi bellissimi occhi azzurri, i suoi stessi lineamenti, dei capelli biondi come il miele con un ciuffo voluminoso che gli copriva metà del viso. A parer mio, era l'hobbit più bello che avessi mai visto. "Venite, vi accompagno alla vostra stanza." Ci disse e ci dirigemmo verso la camera di Frodo. Vedevo il mio migliore amico molto emozionato, ma allo stesso tempo taciturno davanti ai genitori. La sua stanza non era così grande, ma era molto accogliente e luminosa, proprio come piaceva a Frodo. In fondo alla camera c'era un lettino delle dimensioni di un hobbit, ma per noi era perfetto per dormirci in due, poiché eravamo ancora molto piccoli di statura. "Ti piace la camera Sam?" Mi chiese Drogo. "Oh si signore! Molto!" "Chiamami solo Drogo, ti prego. Siamo felici di averti come ospite." "Grazie signor Drogo. Il piacere è tutto mio." Lui mi fece un caloroso sorriso e ci incitò ad accomodarci. "Papà." Lo chiamò Frodo "Non è molto tardi. Possiamo giocare un pochino, io e Sam?" Lui sorrise ancora "Tua madre non sarebbe d'accordo..." Il sorriso di Frodo si spense. "Ma tua madre non è qui adesso. E se fate piano non vi sentirà." Anche il mio sorriso si accese ancora di più, così Frodo ringraziò il padre e mi invitò a sedermi sul tappeto, mentre lui tirava fuori dei giochi. Io mi voltai verso il padre che appena incrociò il mio sguardo mi fece l'occhiolino e uscì dalla stanza. Non mi accorsi nemmeno che Frodo mi stava chiamando. "Come?" Gli domandai. "Vieni Sam." Mi sedetti per terra accanto a lui mentre tirava fuori da una cesta degli oggetti. "Guarda. Lui è Thorin scudo di Quercia." Teneva tra le mani un modellino di un uomo molto robusto con una folta barba. "È fatto proprio bene! Chi lo ha fatto?" "Io! E beh...mi hanno aiutato papà e Bilbo, però l'idea è stata mia." "Deve essere stato una grande guerriero." Gli dissi. "Già. Avrà vissuto una vita piena di avventure, come voglio io." Mi fece vedere altri modellini di personaggi usciti dalle storie di Bilbo e ci giocammo insieme fingendo che la camera era diventata l'Intera Terra di Mezzo. Amavo la sua fantasia, solo lui era capace di inventare storie e avventure sensazionali che facevano viaggiare con la mente persino me. Ad un tratto però non riuscimmo più a giocare a bassa voce, così la madre Primula se ne accorse e ce la ritrovammo alla soglia della porta con le braccia incrociate attorno al petto. "Mamma." Se ne accorse Frodo "S-scusa...stavamo giocando." Lei sorrise "Oh lo so bene. Forza mettetevi a letto, o non ricordi che domani ci dobbiamo svegliare presto?" "Lo so mamma." Obbedimmo con riluttanza e Primula ci rimboccò gli coperte, ero un poco in imbarazzo avendo il corpicino di Frodo accanto al mio, ma ne ero felice allo stesso tempo. La madre si mise seduta ai piedi del letto, mentre ci coccolava e ad un tratto si mise a cantare una dolce canzone, la sua voce era melodiosa, era forse la donna più bella che avevo mai visto nella mia giovane vita. La strada se n'va interrotta a partire dall'uscio onde mosse. Or la strada ha preso una rotta, Che io devo seguir, come posso, Perseguirla col passo sofferto, Fino a che perverrà a un gran snodo Ove affluiscono piste e trasferte. E di poi? Io non so a quale approdo. La canzone finì e i nostri occhi si stavano per chiudere, o forse fingevamo di essere assonnati. Primula ci diede un bacio sulla fronte, ci diede la buonanotte, ma sapevo già che Frodo non l'avrebbe lasciata andare "Mamma." Sussurrò non appena la vide sull'uscio della porta. "Dimmi tesoro." "Cosa significa? La canzone." Anche io ero molto curioso, anche se non mi ero soffermato molto sulle parole. Ero incantato dalla sua voce. Lei sorrise, ma non era un sorriso amorevole, era un sorriso pieno di preoccupazione "Solo un motivetto orecchiabile" Detto questo chiuse la porta e se ne andò. Rimanemmo di stucco entrambi. Nella camera cadde un silenzio tombale, quasi dava fastidio. "Sam." Sussurrò Frodo distruggendo il silenzio. "Cosa significava?" Lo incitai, sapendo quello che mi avrebbe chiesto. "Vorrei saperlo davvero. Forse...un giorno lo capiremo." "Già. Forse un giorno." Frodo era molto curioso, ma io preferii non indagare. Le parole di Primula non sembravano del tutto vere, per questo avrei preferito non indagare. Ma questo incuriosì Frodo ancora di più, e io lo sapevo bene. "Ora dormiamo Frodo. Domani devi svegliarti presto." "Allora meglio che non ti sveglio, altrimenti mi farai fare tardi." Scherzò e ci azzuffammo nel letto. "Buonanotte Frodo." Dissi infine. "Notte Sam." Ci girammo entrambi nella stessa direzione e ci guardammo. Sorridemmo e poi Frodo chiuse gli occhi e si addormentò. Sentivo il suo respiro regolare, il suo viso puro mentre dormiva. Avrei voluto vedere i suoi occhi azzurri, ma mi limitai a sorridergli e poi mi addormentai accanto a lui. Mi svegliai con la calda luce del sole che accarezzava il mio viso, mi voltai ma Frodo non era più nel letto. -Se ne è andato- pensai. Doveva partire presto. Mi tirai su con la schiena e mi stropicciai gli occhi. Mi accorsi che dove era sdraiato Frodo c'era un foglietto di carta piegato in due con scritto -Sam- solo il mio nome. Lo aprii velocemente e trovai un disegno fatto da Frodo. Eravamo noi due in acqua, Frodo che mi teneva entrambe le mani mentre io cercavo disperatamente di rimanere a galla. Non potei fare a meno di sorridere. Avrei conservato quel disegno per tutta la vita. Uscii dalla camera e trovai solo Bilbo intento a prepararmi la colazione "Ma buongiorno mastro Gamgee." Mi disse. "Giorno Bilbo." Mangiai e tornai a casa. La mia vita riprendeva normalmente, eccetto che grazie a Frodo ora avevo due amici: Merry e Pipino.
   
 
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