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Autore: dalidean    26/10/2021    1 recensioni
Dean è un ragazzino trans e l'ha sempre saputo. Ma adesso, a 13 anni, crede che sia il giunto il momento di stare meglio con se stesso e smettere di tenere segreta la sua identità.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Kidfic | Avvertimenti: nessuno
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Dean aveva tredici anni, capelli biondo cenere che gli arrivavano alle spalle ed un corpo che si stava trasformando in qualcosa di completamente estraneo; le rare volte in cui si guardava allo specchio voleva strapparsi via la pelle.

Erano passate due settimane dal suo compleanno. Il suo desiderio, silenzioso e sommerso dalla vergogna, era quello di diventare un ragazzo. Voleva che le sue spalle diventassero larghe e forti, i suoi fianchi stretti e rigidi. Voleva diventare Dean, il nome che aveva silenziosamente scelto per sé anni prima. Ma soprattutto, voleva che le…cose che aveva sul petto sparissero per sempre.

Non era un desiderio nuovo. Anzi, aveva sempre voluto essere un bambino prima ed un ragazzo poi. Il ruolo di “graziosa bambina” gli andava stretto fin da quando aveva memoria. Per questo motivo il fatto che uno dei pochi ricordi che aveva della madre era lei che gli spazzolava i capelli biondo scuro e lo chiamava la sua piccola principessina lo riempiva di rimpianto e amarezza. Non sarebbe mai stato la figlia tanto amata dalla madre.

Dean sospirò. Erano le tre di notte, e lui e Sam stavano aspettando il ritorno del padre in uno squallido motel. Sam stava dormendo tranquillamente, ma il peso che aveva Dean nel petto non gli faceva prendere sonno. Stava diventando sempre più consapevole del fatto che avrebbe dovuto fare qualcosa; non accettava assolutamente l’idea di acquisire un’identità femminile in futuro.
Ma la cosa che sopportava di meno era il fatto che tenesse segreta la sua identità a tutti, anche al fratello. Stava iniziando a prendere in considerazione l’idea di rivelargli il suo segreto, però. Nelle eterne settimane in cui John era assente, Dean aveva sorpreso Sam a rubare e successivamente mettersi dello smalto nero. Inoltre parlava fin troppo spesso di Kurt Cobain in tono adorante.  Forse anche Sammy nascondeva qualcosa?

Il ragazzo si alzò dal letto, dopo essersi rigirato almeno una decina di volte. Si diresse verso il bagno e cominciò a scrutare attentamente il suo viso lentigginoso contornato dai folti capelli. All’improvviso un’idea gli balenò in testa.
Di solito non era ribelle nei confronti del padre; era sempre stato obbediente, un soldatino perfetto.  Dean aveva già chiesto più volte al padre di fargli come regalo un taglio corto di capelli dal barbiere, e lui, dopo averlo ignorato, alla fine aveva sbottato: - Deanna, i capelli corti sono per i maschi. Sai che è già tanto se ti do il permesso di indossare camicie di flanella e pantaloni larghi che si addicono più ad un maschio piuttosto che ad una ragazzina come te. Non forzare la mano.

Dean non ce la faceva più; odiava il suo nome di battesimo, odiava il suo corpo, odiava venire percepito come una ragazza. Era ora di iniziare a muoversi per stare meglio con se stesso.
Il giovane cacciatore si allontanò dal bagno per recuperare delle forbici e vi tornò nuovamente, posizionandosi ancora una volta davanti allo specchio.  Prese un respiro profondo ed iniziò a tagliare.
Dean sorrise. I suoi capelli adesso erano corti. Certo, non era un taglio perfetto perché anche se tagliava spesso i capelli al fratello, Sam si rifiutava di averli troppo corti quindi non aveva mai fatto un taglio corto su nessuno.
Ma Dean non cercava la perfezione; gli bastava quel taglio irregolare e leggermente arruffato per sentirsi meglio. Certo, avrebbe passato i guai con il padre; nel migliori dei casi si sarebbe beccato una bella strigliata e nel peggiore qualche schiaffone. Niente che non avesse già affrontato.
Dean tornò a letto, gli occhi che gli brillavano ed uno di quei sorrisi che non aveva da molto tempo.
 
 
Erano le dieci e mezza di mattina. Dean si svegliò, notando il fratello che dormiva ancora. Sbadigliando, si alzò per preparare la colazione, passandosi una mano tra i capelli. Era una sensazione bellissima; ecco qual’era il primo passo verso la sua felicità.
Dean aprì il frigo e notò che era rimasta solo una bottiglia di latte e gli avanzi della sera prima; fuori c’era solo una scatola di maccheroni e formaggio istantanei. Il ragazzo sospirò; i soldi rimasti bastavano a malapena per fare un’ultima spesa. Se John non fosse tornato presto avrebbe dovuto rubacchiare qualcosa dal minimarket locale. Una parte di lui lo sperava, venire beccato dalle guardie del supermercato sarebbe stato meno spaventoso della strigliata che lo aspettava.
Con un volto contrito, Dean prese un paio di scodelle e vi versò dentro i cereali ed il latte, dopodiché si diresse verso il letto di Sam per svegliarlo.
- Ancora cinque minuti, Dee…
Dean gli tolse le coperte di dosso. – Andiamo, Sammy, sono già le dieci e mezza.
Sam si stropicciò gli occhi. – Beh ma papà non c’è, possiamo fare come vogliamo no? – disse sbadigliando. Poi scrutò Dean. – Uh, Deanna…cosa hai fatto ai capelli?
 Dean tossì, a disagio. – Beh, io ecco…non sono mai stata a mio agio con i capelli lunghi. Averli corti è molto più comodo.
Sam lo guardò con interesse. – Stai bene, Dee.
- Ok dai, andiamo a fare colazione ora.
 
Sam era concentrato sui suoi cereali, mentre Dean rifletteva. Forse era il momento di condividere la sua vera identità con la persona di cui si fidava di più al mondo. E se non avesse capito? E se avesse detto tutto a John?
Dean guardò il fratello trangugiare i cereali e sorrise. No, era sicuro che avrebbe potuto fidarsi di lui.
- Sammy. – iniziò. – Devo dirti una cosa.
Sam alzò lo sguardo con un’espressione interrogativa. – Dimmi pure, Deanna.
Dean per tutta risposta abbassò il suo di sguardo ed iniziò a tamburellare le dita sul bordo del tavolo. – Uh. E’ da parecchio tempo che ci penso a questa cosa ma…non ho mai avuto il coraggio di dirtela. Prima mi hai chiesto perché mi sia tagliata i capelli e la verità è che non l’ho fatto per semplice comodità. Sammy, l’ho fatto perché  mi sento un ragazzo. Non considero Deanna il mio vero nome ma Dean….e penso a me stesso al maschile. Non voglio essere una ragazzina, voglio essere un ragazzo, Sammy.
Silenzio. Dean non aveva il coraggio di alzare lo sguardo. Dopo una manciata di secondi sentì le braccia di Sam intorno a sé.
- Allora significa che sei il mio fratellone ora, Dean. – esclamò il fratello più giovane.
Dean lo guardò, un sorriso che gli illuminava il volto. – Davvero, Sammy? Uh…non so cosa dire. Grazie.
Sam ricambiò il sorriso. – Come potrei mai giudicarti, Dee? – rispose, tornando a sedersi. Poi abbassò la voice. – Sai, anch’io ho un segreto.
Il fratello maggiore lo guardò incuriosito. – Ah, sì?
Sam annuì. – Sai, io a volte mi sento un maschio e a volte una femmina. Mi piacerebbe tanto potermi truccare ogni tanto ma papà non me lo permetterebbe mai. E’ da un po’ che ci penso; però io il nome non lo cambio, mi piace essere Sam.
Dean sorrise. – Wow Sammy, sia maschio che femmina? Sai proprio come essere speciale. Ma a parte gli scherzi, sono contento che tu riesca a capirmi in un certo modo.
Il fratello non rispose, limitandosi a sorridere.
- Beh. – continuò Dean. – Per la faccenda del trucco sai bene che papà non c’è sempre….quando manca possiamo andare a comprare un po’ di trucchi e provarli su di te. Posso truccarti io anche se non ti assicuro un buon risultato.
- Grazie, Dean. Sei il fratello migliore che si possa avere.
Il fratello le diede un pugno giocoso sulla spalla. – Va bene, va bene ora basta con questi momenti da chick flick però! Che ne dici se andiamo a prendere un po’ d’aria fuori?
Sam annuì ridacchiando. – D’accordo. Il primo che arriva si mangia tutti i mac n cheese rimasti stasera! – disse, alzandosi e correndo verso la porta.
Dean sorrise, guardando il fratello che era ora anche sua sorella correre fuori dalla loro stanza. Forse il futuro non sarebbe stato così male, finché avrebbe avuto il supporto di Sam.

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hiya! è da un po' che non pubblico qui. (ed è da un po' che non scrivo). recensioni e critiche costruttive sono ben accette, commenti transfobici invece no <3 grazie per aver letto fino alla fine in ogni caso 
 
 

 
   
 
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