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Autore: Made of Snow and Dreams    28/10/2021    1 recensioni
Dal testo: 'In ognuna delle tre capsule di policarbonato trasparente c'è un essere dalle strane fattezze antropomorfe. Non sono dei mostri, come li definisce Sacks. Per Amy sono delle meraviglie viventi. '
Genere: Introspettivo, Noir, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sopralluogo: sguardi languidi

 

 

 

'Attendiamo un'ora. Sarà più che sufficiente per smaltire qualsiasi cosa gli abbiano iniettato. '

Questi sono gli ordini di Sua Signoria, l'eletta ape regina che da cinque minuti ronza attorno a Crowford per rimarcare la sua autorità a chi ha osato metterla in discussione. E solo perchè lui è convinto che sia ora di studiare la natura di quegli esseri con un bel prelievo conoscitivo al posto di una più cortese presentazione in vecchio stile. Il pensiero della vecchia cariatide atteggiarsi da 'sbirro buono-sbirro cattivo' strappa un sorriso ad Amy, che si ritrova ad essere ostacolata nel cammino verso la sua realizzazione personale da uno dei soldati. 'Stia indietro, dottoressa. E' pericoloso avvicinarsi oltre. '

Amy stringe i denti per l'irritazione. 'Sono ancora sedati. Il momento è più che giusto per avvicinarsi a loro. Mi faccia passare. '

Anche Crowford si intromette. 'La dottoressa ha pienamente ragione. Prima di cominciare con i prelievi bisogna studiarli approfonditamente. '

'Ho detto che è meglio aspettare. Non ha senso farlo adesso. La ketamina falsificherebbe i risultati delle analisi. ' sibila l'ape regina da dietro le loro schiene. 'Il dottor Sacks mi ha lasciato pieni poteri decisionali. Ci sarà tempo per studiarli a fondo, Crowford. E dottoressa... credo di non avere il piacere di conoscerla. '

Amy si trattiene dal riderle in faccia, ma si volta ugualmente. 'Robinson. Amy Robinson. Una semplice osservazione ravvicinata non può essere tanto pericolosa. Credo che anche lei non veda l'ora di guardarli da vicino. ' Lancia un'occhiatina velenosa allo sgherro alle sue spalle. 'Inoltre le gabbie sono estremamente resistenti. Non c'è pericolo che possano essere infrante. '

E se riuscissero ad romperle chissà cosa...

Due contro uno. Amy spera di essere stata abbastanza convincente. Ella Thompson si lascia andare ad un profondo sospiro, incrocia le braccia al petto. L'intera équipe scientifica li sta osservando. Steve Brown con aperta ammirazione. Drew con curiosità. Connor ha un'espressione indecifrabile in volto.

'Sta bene. A patto che abbiate le spalle coperte dai qui presenti. E non stuzzicate l'attenzione di quelle... cose in nessun modo. Un metro di distanza. E dopo decideremo i turni generali. ' ammette Thompson con occhi duri. La giapponese fa un cenno ai soldati. La strada è finalmente libera. Amy è sicura di avere un'espressione trionfante in volto, ma non fa alcuno sforzo per celarla. A giudicare dal suono dei passi dietro, anche Crowford e il resto della combriccola la stanno seguendo.

Meravigliosi, meravigliosi...

Ad occhio, tutti e tre i mutanti superano il metro e ottanta; il più alto raggiunge senza sforzo i due metri pieni.

Variabilità genetica. Dipenderà dalla specie d'origine o dalla diversa quantità di mutageno in corpo?

La pelle verde da rettile ricopre una muscolatura possente. Le braccia, tirate forzatamente su da delle funi in lega d'acciaio, presentano dei bicipiti scolpiti, probabilmente in grado di spezzare in due, e senza alcuno sforzo, un uomo di pari mole.

Quanto lavoro possono produrre quei muscoli in relazione al peso corporeo? Le formiche possono sollevare oggetti cinquanta volte più pesanti. Oppure prevarrà la loro parte umanoide?

Ma la parte più sorprendente è il loro volto. Dev'essere estremamente espressivo quando vigile e attento. Le loro bocche hanno labbra appena dischiuse, da cui è possibile intravedere il luccichio dei denti.

Chimere. L'unione perfetta tra due specie animali. Il prossimo passo è studiarne la capacità intellettiva.

Conoscono l'uso dei vestiti per coprirsi. Le teste sono avvolte da fasce variopinte, e altrettanti drappi riccamente ricamati li coprono dalla cintola in giù.

'So che ti sta frullando qualcosa in mente. ' la interrompe Steve Brown, ora alla sua sinistra, 'Dimmi cosa ne pensi. ' e fa un cenno verso le tre gabbie.

'Deve trattarsi di creature molto intelligenti, con un quoziente intellettivo paragonabile a quello degli esseri umani. E se Sacks... il dottor Sacks ha detto il vero e parlano la nostra lingua, ne avremo la conferma. '

'Non siamo qui per farci amicizia e giocare con loro a carte il giorno di Natale, Amy. '

'Lo so bene. Ricordi cosa ci disse Jonesy all'università? Prima lezione sui dogmi scientifici: portare volontariamente all'estinzione una specie animale è... '

'...un crimine contro la scienza. ' Un sorriso affettuoso. Pericolo. 'Lo so bene. '

'Non abbiamo creato dei mostri, Steve. Guardali bene. Le loro mani, gli arti, il... viso. Abbiamo creato una nuova specie e distruggerla senza neanche sapere come ricrearla a nostro vantaggio è... immorale, non scientifico, stupido. Sì, stupido. '

'Abbassa la voce. Ti ricordo che siamo in una stanza piena di soldati che potrebbero farci fuori in un sol colpo. O riferire le tue idee a Sacks. Non so cosa sia peggio. ' Steve soffoca una risatina nervosa.

Un leggero ed insignifante tremolio.

Ho visto bene? La mano della creatura con la fascia blu si è mossa?

Amy fissa per un secondo di troppo l'arto incriminato.

'Cosa c'è? ' continua lui. L'occhiata apprensiva che le rivolge è simile a quella di un moccioso del liceo che chiede le risposte giuste al compagno secchione durante un compito in classe. Povero, tenero Steve. Troppo buono e nobile per un lavoro del genere.

Amy trattiene un brivido. 'Non ti sembra che la mano di quel mutante si sia mossa? '

'No, io non ho visto niente. '

Devo aver visto male? Eppure il pollice si è contratto!

Un ringhio cupo, basso e gutturale serpeggia tra le pareti del laboratorio.

 

 

'Modotte, modotte! ' grida la giapponese. 'State indietro! '

'Vi avevo detto di non aizzarli in nessun modo! ' infuria Ella Thompson. I suoi freddi e rabbiosi occhi azzurri sono puntati direttamente su di loro. 'Avete fatto qualcosa in particolare? Qualcosa che li abbia stimolati? '

Amy percepisce vagamente Steve balzare all'indietro come un gatto spaventato e abbozzare una serie di scuse. 'N-no, noi... stavamo solo parlando, non abbiamo... '

'Credo che abbiano già smaltito la sbornia. ' li interrompe Amy senza distogliere lo sguardo da quello del mutante. 'E più velocemente del previsto. ' aggiunge, con gli occhi diretti a destra. Se il primo sembra star riacquistando la lucidità ad un ritmo impressionante, gli altri due non sono da meno. Il più basso ha un'espressione quasi addolorata, con palpebre pesanti. Le ricordano molto i musetti dei cuccioli di razza Beagle che sanno di andare incontro a morte certa nel reparto Vivisezione, padiglione due: i lineamenti animaleschi sono addolciti da gote rotondeggianti e il petto si gonfia stancamente, come se si fosse già arreso al suo destino.

Concentrati, vecchia mia. Non farti impietosire. E' solo un mutante.

Un mutante dal volto terribilmente umano. All'estrema sinistra giace quello più alto e stoico di tutti.

Ha un'aria molto intellettuale. Porta gli occhiali. E veste in viola. Il viola è il mio colore preferito.

Ennesimo, pessimo segnale. Come definire questo strano fenomeno? Sta umanizzando ciò che non dovrebbe essere umanizzato. E' la scienziata più vicina alle tre gabbie e l'essere umano più vicino ai tre mutanti in generale. Un odiato moto di imbarazzo la costringe ad arretrare di un passo per confondersi tra la mischia. Senza smettere di osservarli.

'Quale sarebbe il prossimo passo ora, dottore? ' chiede Stephen Drew, con quella che Amy percepisce essere una nota mal celata di sarcasmo.

'Decidere i turni. ' risponde Thompson. 'Sempre che i qui presenti riescano a concentrarsi, piuttosto che fare i voyeurs. '

Come se fosse facile. Amy si forza a rivolgere uno sguardo neutrale all'ape regina. La persona che sta rovinando il mio primo incontro con loro. Il mio primo appuntamento.

'Ecco il mio piano. Dato che la nostra équipe è composta da cinque persone, ci divideremo in tre turni. Due turni da due e il terzo da uno. Possiamo appaiarci come volete per i primi due turni, ma ci serve un volontario per il terzo. '

'Quali saranno gli incarichi da svolgere in ciascun turno? ' chiede Amy. L'imbarazzo di prima è stato completamente sostituito dall'entusiasmo. La faccenda si fa sempre più interessante.

'Il primo passo è estrarre il mutageno dai loro corpi. Uno di noi dovrà introdurre l'ago nel loro circolo sanguigno. Con l'aiuto dei nostri collaboratori, s'intende. Ho pensato che possa farlo lei, dottor Connor. E' lei l'esperto in medicina veterinaria, giusto? '

L'uomo dai folti capelli rossi annuisce. L'ape regina annuisce, apparentemente soddisfatta. 'Il succesivo sarà drenare il sangue per ricavarne il mutageno. La dottoressa Robinson e il dottor Drew si occuperanno del caso. Io studierò la loro anatomia e ciclo riproduttivo con il dottor Brown, e mi occuperò dei preparativi finali. Ma ci serve qualcuno che li controlli durante gli intervalli e studi un piano alimentare che li possa sostenere più a lungo possibile. Connor, a lei sta bene? '

'Sì. Nessun problema. Quanto dovranno durare le pause? '

'Il dottor Sacks ha detto non più di 24 ore. Magari la metà sarà sufficiente? E' lei l'esperto. '

Connor porta una mano a pizzicarsi il mento. 'Dipenderà tutto dalla loro capacità di riprodurre il sangue perso. Sarebbe meglio avere un assistente. Se qualcosa dovesse andare storto. '

Silenzio comune. Un gemito di dolore li riporta alla realtà. La possibilità che quegli esseri possano parlare la loro lingua si fa sempre più reale. E' deciso in un istante. Amy arretra di un passo, si fa più vicina ai mutanti nonostante dia loro la schiena. La tentazione di ignorare quella pagliacciata è forte, fortissima. 'Mi offro io. Molto volentieri. '

'E' sicura? Non deve affaticarsi troppo, Robinson. Dev'essere lucida per sintetizzare il mutageno. E' il suo compito primario. '

'Me ne rendo conto. Sono disposta anche a stabilirmi qui... sempre che il dottor Sacks lo permetta. Fino alla fine dell'esperimento. Glielo riferisca. '

'Sì, glielo riferisca! ' S'intromette una voce rauca ma chiaramente mascolina. 'Gli dica pure che il suo piano fallirà. Sarà questione di attimi prima che Schredder lo trovi! '

Interessante arringa. Amy si volta con uno scatto, ben oltre l'essere meravigliata. Il mutante in blu, è lui che ha parlato. E' lui che li sta fissando con furia, intimidatorio nonostante sia legato.

'Non osare parlare in questo modo del maestro Schredder! ' ringhia uno dei soldati con altrettanta rabbia. Il mutante non gli rivolge neanche un'occhiata. Sta fissando loro, gli scienziati, come se sapesse che da loro dipende la sua sopravvivenza. Con aspettativa.

'Ah, lascialo fare, ' sussurra la giapponese, 'alla fine, tutto ciò che gli resta da fare è parlare. Provocarti è fin troppo semplice. '

Ella Thompson ricambia lo sguardo dell'essere con un sopracciglio inarcato e le labbra ridotte ad una sottile linea di carne. Lo fissa per qualche secondo di troppo. Che il mutante abbia scelto lei? Il volto di Amy inizia ad incendiarsi.

'Non so proprio di cosa tu stia parlando. ' sibila l'ape regina, soffocando una risata.

 

 

 

 


Note dell'autrice:

1) Ringrazio infinitamente elenatmnt  per il gentile commento, cercherò di rendere questa storia quanto più interessante possibile! Giuro, certe volte sembra quasi che si scriva da sola!
2) Premettendo che non ho mai scritto sulle tartarughe – mi sono sempre limitata a leggere su di loro – non so come verrà la rappresentazione di ciascun personaggio. Le ambientazioni sono abbastanza cupe e come tali le voglio dipingere, compresi i caratteri dei nostri eroi. Almeno all'inizio. Ci sarà tempo per scherzi e giochi in stile Michelangelo.
Vi aspetto al prossimo capitolo!

Made of Snow and Dreams.

 

  
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