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Autore: IloveMarauders    28/10/2021    3 recensioni
Ho sempre pensato che nella saga di Harry Potter mancasse un grande amore per Sirius Black, nato ai tempi della scuola e ritrovato dopo la sua fuga da Azkaban.
Come sarebbe cambiato il suo destino, e anche quello di altri personaggi della saga, se nella sua vita ci fosse stato questo grande amore?
Non si tratta delle solite Wolfstar o Blackinnon, ma di una storia con un personaggio completamente nuovo che racconterà tutto dal suo punto di vista, dalla sua adolescenza a Hogwarts tra amicizie e amori, al suo ritorno come insegnante nel 1993 e alle vicende successive, fino al famoso "diciannove anni dopo".
La storia si svolgerà in parte nell'epoca dei Malandrini, dove verrà raccontata non solo dal punto di vista della protagonista ma anche di altri personaggi, e in parte nell'era del Golden Trio, dove sarà sempre narrata solo dal punto di vista della protagonista.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ordine della Fenice, Sirius Black, Vari personaggi | Coppie: James/Lily, Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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PROLOGO
 

"Mi scusi!" strilla un ragazzino che mi ha appena urtato con il suo grosso baule, mentre corre a raggiungere un gruppo di amici. Avevo dimenticato quanto potesse essere affollato il binario 9 e 3/4 la mattina di ogni primo settembre! C'è un sacco di gente: genitori, parenti, amici, e naturalmente gli studenti che partono con l'Hogwarts Express. I più grandi, già in gruppo con i loro amici, a raccontarsi come hanno trascorso le vacanze estive, i più piccoli a ricevere mille raccomandazioni dai genitori. Mi guardo attorno nella speranza di vedere quel ragazzino, ma naturalmente è impossibile in mezzo a tutta quella folla. Così sollevo il mio pesante baule e salgo sull'Hogwarts express, emozionata al pensiero che tra poche ore rivedrò il luogo in cui ho passato il periodo più bello della mia vita, concluso nel modo più terribile.

 

"Buongiorno a tutti, il mio nome è Amy Mancini e sono la vostra nuova insegnante di Incantesimi". Così mi ero presentata per la prima volta ai miei studenti, prima nella Scuola di Magia e Stregoneria di Boston e poi in quella di Firenze. E domani farò lo stesso a Hogwarts.

È passato più di un mese da quando Albus Silente in persona si è presentato a casa mia, nelle campagne vicino a Siena. Quando me l'ero trovato davanti, ero rimasta senza parole: mai mi sarei aspettata che venisse a cercarmi fino in Italia.

L'avevo fatto accomodare e gli avevo offerto da bere: per fortuna avevo in casa del whisky incendiario. Lui, senza troppi convenevoli, mi aveva spiegato il motivo della sua visita: il Professor Vitious, dopo molti anni di lavoro a Hogwarts, aveva deciso di smettere di insegnare e, sapendo che io già lavoravo come insegnante di Incantesimi nella Scuola di Magia italiana, aveva suggerito molto calorosamente al preside di propormi di prendere il suo posto. Ero rimasta colpita nel sapere che, dopo tutto quel tempo, il mio insegnante preferito, il professor Vitious, non solo avesse conservato un buon ricordo di me, ma sapesse addirittura cosa facessi nella vita e volesse affidare proprio a me il lavoro che lui aveva svolto con impegno e dedizione per moltissimi anni. Non avrei mai potuto rifiutare quella proposta. Tanto più che a Hogwarts avrei potuto incontrare Harry, il figlio di Lily e James, sopravvissuto a Colui-che-non-deve-essere-nominato.

La curiosità era tanta, così avevo chiesto conferma direttamente a Silente: "Professore, immagino che Harry Potter frequenti Hogwarts, non è così?". Silente aveva annuito, e io ero passata alla domanda successiva: "Che cosa ne è stato di lui dopo che... sì insomma, dopo la morte di Lily e James?". Mi ero accorta che la mia voce tremava un po' mentre pronunciavo quelle parole.
Silente mi aveva guardato al di sopra degli occhiali a mezzaluna, e aveva risposto: "Professoressa Mancini, so che lei era molto legata ai Potter, soprattutto a Lily. Dopo la loro morte, Harry è stato affidato alle cure dei suoi zii, la sorella di Lily e il marito, che hanno un figlio della stessa età di Harry. Lui frequenta Hogwarts già da due anni e quindi sarà un suo alunno. Ma la prego di non fare il minimo accenno al fatto che lei stessa ha frequentato Hogwarts e conosceva i suoi genitori. E' molto importante, sono certo che lei capirà".

Me lo aspettavo, d'altronde se a scuola si venisse a sapere che io ero stata amica dei genitori di Harry, qualcuno potrebbe accusarmi di favorire Harry rispetto ad altri studenti, e ne andrebbe di mezzo il buon nome della scuola e la reputazione di Silente, ed anche lo stesso Harry potrebbe esserne danneggiato. Quindi avevo annuito dicendo "certo, capisco".
"Bene" aveva concluso lui sorridendo "ci vediamo il primo settembre allora" e se ne era andato.

Ovviamente in quel momento non avevo idea di cosa sarebbe successo solo pochi giorni dopo la visita di Silente. Una maledetta coincidenza, un pessimo scherzo del destino, non saprei come altro definirlo.

 

Ed ecco finalmente arrivato il primo settembre 1993, ed io mi sento nervosa e inquieta come non mai mentre cerco uno scompartimento libero sull'Hogwarts Express, proprio come la prima volta che sono salita su qyesto treno, ventidue anni fa.

Sono arrivata a Londra dall'Italia solo ieri sera, viaggiando su un aereo insieme a molti babbani, cosa per me abbastanza normale, considerato che mio padre era un babbano e mi ha fatto trascorrere in viaggio su aerei gran parte della mia infanzia. Mio padre, Nicola Mancini, chiaramente di origine italiana, e mia madre, Elizabeth Fawley, una strega inglese discendente dalla famiglia purosangue dei Fawley, si erano conosciuti durante uno dei tanti viaggi di lavoro di papà, e si erano innamorati a prima vista. Lui aveva accettato di buon grado il fatto che lei fosse una strega e, dato che lei non voleva andarsene dalla Gran Bretagna, lui aveva chiesto alla sua azienda di trasferirlo nella sede di Londra, pur sapendo che sarebbe stato li solo per un periodo temporaneo. Nello stesso periodo, aveva chiesto a mia madre di sposarlo e quasi due anni dopo, il 9 gennaio 1960 a Londra, ero nata io.

Pochi mesi dopo la mia nascita, il capo di mio padre gli aveva comunicato che avrebbe dovuto trasferirsi in Spagna, nella sede di Barcellona. Mia madre all'inizio era disperata, ma per amore di mio padre aveva accettato il trasferimento e per alcuni anni avevamo vissuto in una bella casa proprio sulla spiaggia. Poi il lavoro di mio padre ci aveva costretti a trasferirci a Parigi, dove avevo frequentato i primi due anni delle scuole elementari, e successivamente a Milano, dove avevo frequentato la terza e la quarta elementare.

Durante l'estate successiva, a mio padre era stato comunicato che sarebbe stato nuovamente trasferito a Londra, per la gioia di mia madre che desiderava ardentemente che io frequentassi Hogwarts. Avevo quindi frequentato a Londra l'ultimo anno di scuola elementare, ed insieme a mia madre avevamo atteso con trepidazione che arrivasse la mia lettera via gufo, che in effetti era giunta puntuale il giorno del mio undicesimo compleanno. Ricordo ancora quanto ero emozionata e felice di poter finalmente partire e iniziare una nuova vita, in un posto in cui - mia madre me lo aveva promesso - avrei potuto restare per i successivi sette anni, un tempo che sembrava incredibilmente lungo ad una bambina che aveva cambiato scuola tre volte negli ultimi cinque anni e che, quindi, non aveva praticamente mai avuto amici.

 

Seduta nello scompartimento vuoto, non posso fare a meno di domandarmi se rivedrò qualche viso conosciuto a Hogwarts, a parte naturalmente il professor Silente e la professoressa McGranitt, che so che insegna ancora Trasfigurazione ed è ancora direttore della Casa di Grifondoro. La mia Casa. Già solo il fatto di essere seduta sull'Hogwarts express mi suscita una marea di ricordi, la maggior parte dei quali molto belli, ma alcuni anche molto dolorosi. E nonostante negli ultimi quindici anni abbia fatto il possibile per dimenticare Hogwarts e tutto quello che ha rappresentato per me, adesso non posso fare altro che immergermi in quei ricordi. Chiudo gli occhi e, mentre il treno corre verso quel luogo che è stato così importante per me ma che pensavo non avrei rivisto mai più, con la memoria ritorno indietro di ventidue anni esatti.


___________________
Ciao a tutt*! Ho deciso di scrivere qui per ringraziare tantissimo voi che state passando a leggere, o anche solo a curiosare, questa storia! È la prima ed unica fanfiction che ho scritto, e se vi andasse anche di lasciare una recensione, mi farebbe davvero molto piacere!
Grazie ancora!
Ale

  
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