Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Shily    30/10/2021    2 recensioni
1977
È il 24 Dicembre. James, Sirius, Remus e Lily sono in fuga dal professor Lumacorno e dalla McGranitt.
Corrono nei corridoi dei sotterranei, aprono una porta e si ritrovano in una stanza completamente vuota.
Una sfida, un gioco e un boato.
Poi il buio.
--
2023
"Ma che è successo?" chiede Sirius, tentando di alzarsi con difficoltà dal pavimento.
Un grugnito alla sua sinistra gli indica che anche James sta riscontrando i suoi stessi problemi.
"Coraggio, andiamo," li esorta un dolorante Remus. "Sembra non esserci più nessuno fuori. Usciamo, andiamo a dormire e dimentichiamo questa storia."
I quattro ragazzi si avviano velocemente verso l'uscita.
"Ragazzi," James si guarda intorno, una volta uscito dalla stanza. "Non sembra anche a voi che ci sia qualcosa di diverso?"
Gli altri si stringono nelle spalle, e si dirigono a passo spedito verso la torre di Grifondoro.
Genere: Angst, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, I Malandrini, James Sirius Potter, Lily Evans, Lily Luna Potter | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un futuro di troppo


Remus piega il numero della Gazzetta del profeta su se stesso e sospira.

Lily li ha raggiunti quella sera prima di cena, lo ha preso gentilmente per un braccio e, sotto gli occhi curiosi di James e Sirius, ha mostrato il giornale tra le sue mani.

"Sono riuscita a trovare una copia," ha detto. I tre ragazzi si sono scambiati uno sguardo e, in silenzio, hanno imboccato il corridoio opposto alla Sala Grande.

"Cosa dice?" mormora, titubante, Sirius.

"Niente di che..." Remus si schiarisce la voce. "Cioè... si parla di alcuni manufatti di Arte Oscura che... é un Auror, ha ventiquattro anni e... ed è mio figlio."

"Beh... benvenuto nel club dei papà," é il commento più che infelice di James.

Il licantropo reprime una smorfia e si lascia andare contro lo schienale della sedia, sconfortato.

"Remus..." Lily gli stringe una mano sul polso e sorride. "É una cosa bella... voglio dire, avrai un figlio."

Ma lui scuote la testa. Sospira rumorosamente, si passa le mani tra i capelli e li stravolge. Come ha potuto? È sempre stato consapevole della sua condizione, di ciò che è ma soprattutto che non sarebbe mai stato.

Un padre, un marito, un uomo felice.

Ha accettato questa sua condizione da tempo ormai, l'unica possibile. E ora scopre che invece in un futuro molto lontano avrà un figlio, che sarà un Auror e un... Scuote la testa, Remus.

Dilaniato dall'incertezza, dal senso di colpa e dal dolore di ciò che é: un mostro che, in preda all'incoscienza, ha messo a rischio ben più di una vita.

"Rem..."

James prova a farsi in avanti ma viene respinto con forza. Viene intercettato da un sorprendentemente silenzioso Sirius, che si limita a fare un cenno di diniego e abbassare la testa.

Conosce l'amico troppo bene per cercare di parlargli in quel momento: è consapevole, Sirius, che verrebbe scacciato, insultato e molto probabilmente anche picchiato. Gli viene quasi da ridere nel pensare come tutti abbiano una visione mite e dolce del loro amico, che non potrebbe essere più lontana dalla realtà.

"Remus..." inaspettatamente, a parlare non é stato un apprensivo James né un recalcitrante Sirius. Lily si é spostata i capelli dal viso e, ferma nella voce, ha attirato l'attenzione su di sé. "Tesoro... dovresti sederti e respirare, stai diventando innaturalmente bianco."

Remus annuisce quasi impercettibilmente, non dando segno di aver realmente compreso le parole appena ricevute. La ragazza sospira, guarda i due Malandrini e continua: "Sembra un bravo ragazzo. Magari é stato anche lui un Grifondoro, proprio come te... ed è un Auror, citato sulla Gazzetta! É una cosa bella..."

"Divertente," gli sfugge una risata sprezzante, "Che a dirmelo sia proprio tu. Sbaglio o sono due settimane che scappi e non guardi in faccia nessuno di noi dopo aver scoperto del tuo, di figlio?"

Lily sgrana gli occhi, mormora un "Sono solo dieci giorni" flebile e incassata la testa nelle spalle.

James, invece, si alza di scatto. Il volto rosso e gli occhiali storti sul naso. "Non prendertela con lei, non c'entra niente!"

Anche Sirius sposta la sedia da parte, imitando l'amico e facendo un passo in avanti. "Non scaldatevi, ora. Non di nuovo... non é tra di noi che dobbiamo litigare... se c'è qualcuno con cui prendersela, quello é l'unico non presente. Se proprio volete sapere la mia, dovremmo andare da quella fogna di..."

"Sirius!" Sono tre le voci che si alzano contro di lui.

Una spazientita, James.

Una sconfitta, Remus.

Una poco convinta, Lily.

"Va bene, continuate a litigare tra voi... bravi! E intanto Minus..."

"SIRIUS!"

James gli indirizza uno sguardo fulminante e indica il terzo Malandrino con il mento: "Ti sembra il momento?" Dopodiché, lancia un primo sguardo deciso su Lily - non riesce a non sospirare, perché gli sono mancati quei suoi occhi così familiari e avvolgenti, che per giorni non é riuscito a incrociare. "Moony... mi dispiace! Non volevo risponderti male ma... ma devi capire che non puoi prendertela con noi. Sirius ha ragione," alza una mano aperta per fermare l'altro, "Non su tutto! Ma sul fatto che dobbiamo restare uniti sì."

Remus annuisce lentamente, il volto nascosto tra le mani. La voce gli esce spezzata, affannosa. "Mi... mi dispiace. Lily, scusa! É solo che voi non capite. Tu non sai cosa vuol dire... io sono un mostro!"

Il volto di Sirius si deforma in una maschera di rabbia, mentre James, impotente, stringe maggiormente la presa sulla spalla del licantropo.

"Senti, coglione..."

"Sirius!" protesta debolmente James.

"Io so..."

E improvvisamente cala il silenzio. Tutti e tre i ragazzi - Sirius con un pugno alzato, Remus con del leggero muco che gli solletica il labbro superiore e James pronto a porgergli un fazzoletto - si voltano con lentezza verso di lei.

"Scusa?"

"Cosa sai, Evans?"

"Lily..."

"Io... io so. Di te, Remus," arrossisce violentemente e distoglie lo sguardo. "Mi dispiace davvero tanto, di saperlo e tutto quanto. So che non sono affari miei, hai tutto il diritto di arrabbiarti perché io..." prende un respiro profondo e comincia a torturarsi le mani in grembo.

"Da... da quanto lo sai?"

"Dal quinto anno," si stringe nelle spalle. "Da quanto Sev...Piton ha cominciato a fare allusioni. Sosteneva di non potermi dire niente di chiaro perché non poteva... e io non capivo. Eravamo amici, com'era possibile che non poteva dirmi qualcosa? Poi però è diventato insistente, quasi sfacciato nel modo in cui cercava di farmi capire." Si morde il labbro inferiore, Lily, e sposta gli occhi su James.

Il ragazzo ha le labbra strette in una linea sottile e un pugno abbandonato lungo il fianco: le nocche però sono violentemente sbiancate. "Quel gran figlio di... ha giurato! Silente gli ha fatto promettere."

"Ce l'aveva ci te," ammette Lily, infine, senza distogliere lo sguardo. "Cioè, intendo dire che ovviamente ce l'ha sempre con te, non ti sopporta. Ma quella volte era diverso, odiava che tutta la scuola pensasse che tu gli avessi salvato la vita."

Ma James non fa in tempo a rispondere perché uno spasmo attira la sua attenzione. Remus si é alzato di scatto e ha fatto un passo indietro, poi un altro e altri cinque. "Sai tutto?" Ha le labbra tremanti, gli occhi lucidi e le gote bagnate. "Sai che io sono..."

"Un lupo mannaro, sì. Davvero, Remus, sono mortificata. Non sarebbe dovuta andare così, saresti dovuto essere tu a scegliere se e quando dirmelo. Ho violato la tua privacy ma... ha un certo punto lui é diventato così chiaro ed é stato davvero semplice far tornare i conti. Vi ho avuto sotto gli occhi per sette anni e improvvisamente tutto quadrava e... scusami, Remus! Puoi perdonarmi?"

Ma il ragazzo sgrana gli occhi, scuote la testa incredulo e fissa i due amici. Entrambi sorridono, mentre un peso sembra scivolare via dalle spalle di tutti e tre.

"Tu chiedi scusa a me?"

"Certo!" la ragazza si alza in piedi ma, quando prova a raggiungere il Grifondoro, lui non fa che appiattirsi maggiormente contro la parete. "É la tua vita, un tuo dolore... un tuo segreto. Tu sei sempre stato molto rispettoso della mia vita mentre io ho ficcato in naso e..."

"Dal quinto anno," la interrompe Remus, come assorto. "Sai che sono un lupo mannaro da due anni," Lily annuisce mentre lui non fa che diventare sempre più confuso. "E hai accettato di condividere le ronde con me, quando eravamo soli e tu... Lily, era pericoloso! Dannazione, avresti dovuto chiedere un cambio di compagno, un allontanamento... prendere provvedimenti. Lo sai da due anni e... non hai fatto niente."

La ragazza si porta una mano a coprire le labbra mentre sgrana sempre di più gli occhi. "Santo cielo, Remus! Ma di cosa stai parlando? Sei mio amico, e dico sul serio! Se non ho smesso di parlarti quando ti divertiti ad appendere gente per aria con i tuoi amici idioti..."

"Ehi!" interviene Sirius, offeso, ma James gli tira silenziosamente un pugno per farlo zittire.

"Lily, é pericoloso. Io sono pericoloso."

"Tu sei mio amico," replica lei. "E non vedo perché quello che ti succede una volta al mese dovrebbe cambiare le cose. A pensarci bene, avrei potuto passarti i miei appunti molto prima del quinto anno se solo avessi saputo."

"Impossibile," borbotta Sirius, da sotto una mano di James che cerca invano di farlo smettere, "Ci odiavi."

"Non odiavo Remus, però." Lily a questo punto si rivolge completamente al ragazzi, ancora schiacciato contro il muro, gli occhi sorprendentemente lucidi, "Non ti odiavo, Remus, e non lo faccio neanche ora."

"Non hai paura?"

"Ho appena scoperto di avere solo quattro anni di vita davanti, perdonami ma il tuo problema mi sembra infinitamente più ignorabile."

"E non pensi che io sia pericoloso?"

"Non quanto la guerra che ci aspetta una volta diplomati."

"E non ti faccio ribrezzo, orrore o..."

"Nulla di tutto ciò. Ora pensi che posso abbracciarti?"

E mentre i due ragazzi si stringono, o per meglio dire: mentre Lily si fionda tra le braccia di Remus, il ragazzo non può fare a meno di sentirsi il cuore più leggero e la vita più facile.

E mentre si stringono forte, Sirius non può che notare che forse - ma proprio forse - é il caso di rivalutare quella pignola della Evans.

E mentre il suo amico scoppia in lacrime, silenzioso ma grato, e Lily cerca di sdrammatizzare, James non può che sorridere. La consapevolezza lo colpisce in pieno petto, in pieno viso. É come svegliarsi da un brutto sogno, come tornare a respirare dopo una vita di apnea. É come trovare la luce dopo mesi, anni di buio.

É la certezza che potranno essere solo quattro anni o una vita intera, ma Lily é é sarà sempre la donna della sua vita.

 

⚡️

 

I giorni passano veloci e un'altra settimana si conclude alle loro spalle. L'autunno ha ormai lasciato il posto all'inverno e sono cominciate le prime scommesse sulla prima nevicata: James Sirius non fa che sostenere che "ormai mancano solo poche ore, fidatevi e preparate i galeoni" da almeno tre giorni consecutivi; Fred Weasley, più largo di manica, ha detto che avrebbero dovuto aspettare almeno l'inizio di Dicembre mentre Lily Luna, serafica e decisa, ha proclamata il quindici di novembre come data decisiva.

Nonostante ciò, e sebbene la famiglia Potter-Weasley abbia cercato di coinvolgere quanti più Grifondoro possibili nella loro scommessa, non tutti sono entusiasti del freddo in arrivo: gli studenti ormai si affollano nei corridoi e nelle aule vuote, trovando puntualmente un clima inadatto allo studio e al ripasso pre-vacanze. La Sala Comune, almeno quella di Grifondoro, é sempre caotica e gremita di allievi da rendere impossibile anche solo rilassarsi.

Uscire nel parco, neanche a dirlo, risulta ai più un'impresa degna di un eroe... o di un idiota, come ha sottolineato Albus Potter dopo che suo fratello si è fatto due notti di fila in infermeria, la temperatura che sfiorava i quaranta e la voce persa nei meandri del lago nero per il troppo freddo.

Eppure, tra tutto il malcontento e i malesseri che si diffondono a macchia d'olio, i Malandrini sembrano essere gli unici immuni.

Dopo la scoperta dell'esistenza di un Lupin di troppo - come si diverte a chiamarlo Sirius per infastidire Remus - i quattro ragazzi hanno convenuto di dover mettere da parte qualsiasi dissapore, per concentrarsi su questioni più importanti. Quali siano, tuttavia, a distanza di una settimana sembra ancora poco chiaro: le loro giornate, infatti, passano indisturbate tra lezioni, allenamenti di Quidditch osservati dagli spalti e pomeriggi con i giovani Potter-Weasley.

Certo, James e Lily evitano accuratamente di parlarsi in modo diretto. Ovviamente, l'argomento figli e genitori sembra essere una specie di tabù tra tutti e quattro i ragazzi. E no, Sirius non ha messo da parte l'astio nei confronti di Peter Minus. Neanche un po', ci tiene a sottolineare di tanto in tanto.

Ma tutto sommato, si ritrova a pensare Remus quel sabato mattina, diretto verso la Sala Grande per la colazione, hanno trovato un certo equilibrio: basta solo evitare i silenzi imbarazzanti e carichi di sottintesi, o ancora tenere a mente la lunga lista di argomenti off-limits per il loro benessere collettivo e individuabile.

E, a pensarci bene, Lily ha cominciato a essere parecchio perplessa anche sul dove spariscono tutti e quattro nelle notti di luna piena, invece che solo il povero, indifeso, dolce Remus (come ha ormai preso l'abitudine di chiamarlo).

Ma, alla fin fine, sono dettagli del tutto trascurabili e che dopo ben sette giorni di silenzio diplomatico, Remus ha cominciato ad accogliere quasi con normalità.

Tuttavia, non ha fatto i conti con la giornata che gli si presenta davanti: e pensare - che ingenuo! - che si é addirittura svegliato sereno e propositivo verso il mondo.

"Buongiorno!" si siede accanto a Sirius, intento a sfogliare il Cavillo. "Che si dice?"

"Niente di che, a quanto pare hanno trovato uno strumento all'avanguardia per individuare i Ricciocorni Schiattosi."

"I cosa, scusami?" James lascia la forchetta a mezz'aria, perplesso.

"I Riccioc... oh, lascia perdere. Non é niente. Ormai non si dice nulla negli articoli, niente a che vedere col bollettino mortuario con cui abbiamo a che fare noi."

"Accidenti, Pad," gli batte una mano sulla spalla, "Che tatto e che delicatezza!"

"Capita," si stringe nelle spalle, arrotola il giornale e sbuffa. "Hai saputo l'ultima?"

"No, cosa? Passami un po' il caffè, intanto... non quello, l'altro... esatto, grazie."

"Tieni, c'è anche la torta di zucca che ti piace. È l'ultima fetta," gli passa un piatto. "James oggi non viene a Hogsmeade."

"Cosa... perché... che è successo? Sei in punizione?"

James sbatte le palpebre, confuso e leggermente offeso. "Perché dai per scontato che mi abbiano vietato di venire?"

"Quindi non é così?"

"Certo che no!" si guarda freneticamente intorno e abbassa la voce di qualche ottava. "Se non l'avessi notato, c'è stato richiesto di volare basso. Pur volendo, non c'è nulla che io possa fare per essere messo in punizione."

"Oh, questa é una cosa... sorprendentemente matura da parte tua. Ma allora perché non vieni?" Remus guarda Sirius, sempre più perplesso, "Perché non viene?"

"Perché un idiota!"

"Ascoltate..." James prende un respiro profondo e poggia i gomiti sul tavolo, facendosi più vicino. "Le cose stanno tornando a posto, Grace e io siamo tornati a parlare... più o meno, insomma. Non lo facciamo mai direttamente, ma ora parliamo con le stesse persone e in contemporanea. Non mi va di rovinare quest'uscita a tutti ed è ovvio che lei passerà la giornata con tutti voi. Insomma, con chi dovrebbe stare sennò?"

"Sai che dico io? Che dovrebbe rimanerci lei al castello," sbotta Sirius. "Insomma, lei ti ha dato un due di picche... sono anni che lo fa. E tu sei fin troppo buono con lei."

"Sirius!" James, di scatto e terrorizzato, si porta una mano sulla bocca. Si guarda attentamente intorno, assume un'espressione mortificata e si morde la lingua prima di continuare.  "Kyle, ti assicuro che la prospettiva di sapere lei al castello da sola non é meglio dell'alternativa per me." A questo punto, si rivolge verso il terzo Malandrino, in cerca di appoggio e comprensione. "È spaventata e a essere sincero lo sono anche io. E allo stesso tempo mi girano costantemente a mille, quindi non sarei un'ottima compagnia. Semplicemente non mi va di uscire."

Remus annuisce lentamente, assimilando tutto quel turbine di notizie e informazioni. E pensare che si é addirittura svegliato felice e ottimista. Quanta ingenuità.

"Lo capisco," intercetta lo sguardo contrariato di Sirius. "Non ho detto che lo condivido, ma che capisco. Vuoi che rimaniamo con te?"

"Sinceramente?" si lascia andare in un sospiro. "No, ragazzi, in realtà no. Vorrei stare un po' per conto mio, credo che andrò al capo. Mi sembra di non salire su una scopa da un eternità." Prende una pausa, poi un leggero sorriso Malandrino gli increspa le labbra: "Come se fossero quarantatré anni che non gioco."

A Remus e Sirius sfugge, finalmente, una risata.

 

⚡️

 

Quando James varca la soglia del campo da Quidditch chiude gli occhi. Ha preso una scopa dal ripostiglio della scuola, che per quanto possano essere considerate tra le più scarse, per lui - ben più indietro - saranno sempre più veloci di qualsiasi altra scopa a cui abbia mai messo mano.

Chiude gli occhi, prende un respiro profondo e lascia che l'aria fredda di Novembre gli entri fin dentro i polmoni, trapassando le ossa e arrivandogli dritto al cuore.

Ha salutato i Malandrini. Li ha accompagnati fino al portone d'ingresso, cercando di mostrarsi il più spensierato e leggero possibile. Si è imposto di non voltarsi, di non farsi catturare da quelle fiamme rosse che ormai costellano i suoi sogni da anni.

Non sa se Lily si è girata, se ha chiesto di lui, se ha anche solo notato la sua assenza. James non si è dato il tempo di scoprirlo, ha dato un'ultima pacca sulla spalla a Sirius e ha voltato la schiena a tutti loro.

I suoi amici, la ragazza che ama - la sua futura moglie, madre dei figli... vittima di un amore che finirà per ucciderli - e tutto quel DNA Potter che gli è capitato fra capo e collo.

Non ha dato il tempo neanche a Lily Luna di avvicinarsi e fare domande. James si è voltato ed è fuggito via, verso il primo dei rifugi che lo ospitano da ormai sei anni: il campo da Quidditch.

Tuttavia, tutto si sarebbe aspettato meno di scoprire che il suo posto, quella mattina, é già occupato.

A occhi improvvisamente sgranati e labbra disuse, osserva James Sirius volare davanti a lui. Non sa ancora del suo arrivo e continua a colpire le pluffe incantante con tutta la forza e la rabbia che sembrano essersi impossessati di lui.

James si schiarisce la voce, lancia uno sguardo alla scopa abbandonata nella sua mano e sospira. Dannazione!

"Ehi... eh... EHI!"

James Sirius si ferma a mezz'aria, schiva all'ultimo un bolide incantato diretto verso di lui e lo squadra sorpreso. Dopodiché agita la bacchetta per aria: pluffe e bolidi cadono dolcemente sul prato, disincantante, e lo raggiunge con circospezione.

"Che ci fai qui?"

"Suppongo la stessa cosa tua," James alza la scopa a mo' di spiegazione. "Pensavo fossi andato a Hogsmead con gli altri."

"Lo pensavo anche io di te," mormora il ragazzo, scendendo elegantemente dalla scopa e fa una piccola smorfia con le labbra arricciate. "Mi sembrava un po' masochista andare in Paese col rischio di trovarmi davanti Lyn e Boots da Madame Piediburro."

"Sarebbe stato abbastanza spiacevole effettivamente, sì," conviene James.

"E tu?"

Il Grifondoro valuta di deviare la domanda, ma infine si lascia andare. Abbassa le spalle, rilassa i muscoli e opta per un po' di sincerità - la prima da quando sono arrivati.

"Non mi andava di rovinare la giornata a tutti."

"Con Grace va ancora male, eh?"

"Diciamo che non va proprio."

James Sirius annuisce e si gratta il naso, palesemente in imbarazzo. "Beh... effettivamente stava diventando stancante giocare da solo, non sono poi così bravo a incantare le cose. Come te la cavi a Quidditch?"

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Shily