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Autore: lmpaoli94    30/10/2021    0 recensioni
Non si può riassumere i pensieri di un unico scrittore.
Ma se la sua mente è così lontana dalla realtà, allora certe volte il presente può essere nefasto, imprevedibile e maledetto.
Genere: Drammatico, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Anime roventi in uno miscuglio di silenzio in attesa di uno scoppio che poteva compromettere ancora una volta il destino di una coppia.
Ma in quell’improvviso giorno di primavera il giungersi di un misterioso amico di Sarah scombinerà ancora quella vita così amplificata da momenti bui dove non si poteva più uscire.
< Anche oggi rimarrai rinchiuso nel tuo studio? > gli domandò Sarah incrociando suo marito.
> Perché lo vuoi sapere? Non t9i è bastato quello che è successo ieri sera? >
< Per me è tutto dimenticato > mentì la donna nascondendo il suo stupore < Volevo solo saperlo perché oggi ho invitato un mio vecchio amico che non vedo da molto tempo. Ci ho parlato stamattina al telefono e mi ha dato subito la sua disponibilità a venire. >
L’uomo, che non rispose alla decisione di sua moglie, fece l’indifferente prima di rientrare nel suo mondo.
< Oltre ad essere diventato maleducato, hai deciso di fare l’associale? >
< Fai pure quello che vuoi, Sarah. Libera di farlo. >
< Voglio solo sapere se posso contare sulla tua presenza. >
< Non lo so. Dipende se avrò voglia di continuare a scrivere oppure no. >
< Potresti anche interrompere la tua fame creativa per un pomeriggio. Vincent, il nome del mio amico, non vede l’ora di conoscerti. >

< Dal mio punto di vista gli ho subito detto che non si perderebbe nulla, ma è talmente gentile che vuole sapere tutto sui tuoi romanzi. >
< Allora gli consiglio di compare i miei racconti. Capirà molto sulla mia persona. >
< Certo. Che sei uno sciocco superficiale. >
< Contento che tu mi sottolinei così > rispose l’uomo con tono sarcastico.
< Va bene, ho capito: gli dico che non puoi essere disponibile perché sei troppo impegnato con le tue sciocchezze. >
< Sciocchezze che mi hanno fatto diventare ricco. Non scordarlo. >
< Sono abbastanza indipendente per andare avanti con i miei soldi. >
< Ahahah da quando in qua? >
< Da sempre, caro mio. >
< Certo. Lasciamo perdere che è meglio. >
Sentendo una macchina che stava entrando nel vialetto della villa, Sarah decise bene che continuare a discutere era inutile con un marito dove era impossibile farlo ragionare.
< Vai pure a divertirti, Sarah. Sono sicuro che quel Vincent sarà un’ottima compagnia. >
< Puoi ben dirlo, maritino mio. >
< Odio quando mi sottolinei così. >
< Perché? Ti do’ forse fastidio? >
< Odio solo essere preso in giro. >
< Se solo tu mi rispettassi… >
< Rispetta prima il mio lavoro, Sarah. È meglio. >
Con il fumo che gli usciva dalle orecchie per la rabbia, Sarah accorse subito verso Vincent abbracciandolo stretto stretto per provare a fare ingelosire suo marito.
< Ciao, Vincent! È bello rivederti! >
< Ciao, Sarah. Grazie di avermi invitato in questa bellissima dimora. >
< Sono davvero contenta che tu abbia accettato la mia proposta. Prego, ti faccio accomodare nel salone. >
Per non incontrare l’ospite, Matt si rinchiuse nel suo ufficio con la consapevolezza che avrebbe spiato sua moglie di nascosto.
“Non occorre che io sia presente personalmente, cara mogliettina. Posso vederti anche da lontano… Tu non sarai mai libera per quanto mi riguarda.”


Mentre Vincent si guardava intorno con fare circospetto e molto curioso, Sarah invece cercava di attirare la sua attenzione per sapere molto su di lui.
< Non ti vedo da molti mesi > fece la donna < Come te la passi-. >
< Non ci vediamo dal matrimonio, se vogliamo essere precisi. Avevi davvero un bellissimo vestito ed eri tutta sorridente… Cosa che in questo momento mi risulta molto difficile inquadrare dai tuoi occhi. >
< Perché dici così? > domandò sorpresala donna. Sei appena arrivato e già hai capito… >
< Tuo marito non è qui con te... Posso immaginare il perché. >
< Lasciamolo perdere. Da quando siamo andati a vivere qui insieme, non è più lo stesso. >
< Me ne vuoi parlare? >
< Sì. Da molto tempo ho bisogno di qualcuno di cui davvero posso fidarmi per trovare tutto l’aiuto possibile. >
< Allora è proprio vero che la situazione è grave. >
< Molto più di quanto immagini. >
< Allora raccontami pure. Sono tutto orecchie. >
silenzio a contemplare il vuoto, Sarah non poteva immaginare che aveva gli occhi addosso di Matt.
L’uomo con furbizia e spietatezza, non riusciva a credere in nessun modo a sua moglie.
< Sarah, va tutto bene? >
< Forse rimanere qui in giardino non è una buona idea > rispose la donna < Che ne dici se andiamo in camera mia? >
< Che cosa? Perché mi porti in una stanza… >
< Per intimità, Vincent. Non mi sento a mio agio all’aria aperta. >
Vincent, che non credeva che la donna potesse arrivare a tradire suo marito, accettò con accortezza guardandosi intorno.
Incrociando lo sguardo di Matt, anche Vincent si sentiva a disagio.
> Sarah, non credo che sia una buona idea. >
< Perché? Hai forse visto mio marito? >
< E tu come fai… >
< Questo vuol dire che sta funzionando >
< Funzionando che cosa? Io non capisco. >
< Voglio solo farlo ingelosire > replicò la donna sottovoce < Tutto qui. Voglio che lui si innamori ancora di me. Ed è per questo che ho bisogno del tuo aiuto. >
< Ma io… non capisco. >
< Vieni con me e lo scoprirai. >
Trascinato in camera di Sarah contro la sua volontà, Vincent non poteva immaginare di immergersi in una spirale di tradimento dove a farne le spese sarebbe stato uno di loro.
Chiudendo la porta a chiave, Vincent sentiva il suo cuore martellare all’impazzata e non era amore e passione, ma profonda paura.
< Sarah, stai sbagliando tutto. Io non sono quel tipo di uomo. >
< Ti sto chiedendo di salvarmi, Vincent. Matt è cambiato moltissimo e solo la realtà può riportarlo ad essere l’uomo di un tempo. >
< Vuoi forse che noi facciamo sesso? >
< Sarebbe un’ottima motivazione. Glielo faremo solo credere. Ci faremo trovare in atteggiamenti intimi. >
< E tu come sai che verrà proprio nel momento… >
< Conosco mio marito, Vincent. Tu devi solo ascoltarmi e seguirmi. Al resto ci penso io. >
Ma Vincent, non riconoscendo nemmeno più quella donna che un tempo era la sua amica, non aveva nessuna intenzione di rischiare per una sciocchezza del genere.
< Mi dispiace Sarah, ma non posso farlo. Io non posso credere che tu… >
< Mi dici così perché hai paura. Ma ti prometto che non ti accadrà niente di male. >
< Mi dispiace, ma non riesco a fidarmi. >
< Come puoi non fidarti di me? Sono Sarah, la tua vecchia amica. >
Volendo fuggire da quel luogo diventato simbolo di oscurità e timore, Vincent cercò di forzare la porta, ma l’ostilità e la resistenza di Sarah lo fecero desistere.
< No! tu non te ne andrai adesso! >
< Sarah, sei pazza! >
< Voglio solo ritrovare la libertà agognata e tu sei il mio unico lasciapassare. >
Spogliandosi del suo vestito, Sarah prese a baciare con passione Vincent cercando di fargli cambiare repentinamente idea.
L’uomo, che non riusciva a sopportare la sua insistenza e la sua passione, alla fine dovette cedere incredibilmente.
< Nessuno ci farà del male. Adesso siamo una cosa sola. >
< Vuoi forse dirmi che siamo uniti da un male comune? >
< Siamo felici, Vincent. Ed è questa l’unica cosa che conta. >
on capendo come Sarah potesse parlare di felicità, ingelosire suo marito sarebbe stato tutto inutile, anche se non credeva che stava ascoltando proprio da dietro la porta.
Mugolii, passione, baci e sesso allo stato estremo, non scalfirono minimamente lo scrittore, rimanendo vigile per tutto quel tempo infinito.
Fino a quando la porta non si aprii e il corpo nudo di sua moglie completamente appagato si avvicinò a lui.
< Che cosa volevi dimostrarmi? > domandò l’uomo.
< Adesso puoi scrivere qualcosa di nuovo nei tuoi stupidi racconti. >
   
 
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