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Autore: rocchi68    01/11/2021    1 recensioni
Un lungo sogno con risvolti inattesi porta i due a un incontro insolito.
Era destino?
Era soltanto un sogno comune?
Quell'incontro era già previsto o si è trattato di un semplice incidente?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Dawn, Scott
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Non sapevano com’erano finiti in quel posto.
Ricordavano solamente che erano in macchina, che erano finiti fuoristrada e poi il nulla.
Dawn sapeva soltanto che dopo quella curva maledetta c’era un bello strapiombo, anche se gli pareva impossibile di essere in piedi, senza un livido e con solo un po’ di emicrania.
Il loro bolide non c’era e non erano nemmeno a bordo strada, sempre che fosse avvenuto un miracolo tale da evitargli un bel volo, né erano rimasti intrappolati con le classiche fiamme ed esplosione da film di serie B.
Scott se ne stava fermo a fissarla, guardandosi intorno e non riconoscendo nessun ospedale che potesse assomigliare anche solo vagamente a una misera camera scura con un televisore da 20 pollici, un divano all’apparenza molto comodo e il classico arredamento da soggiorno.
Il solito tavolo, la bella credenza con bicchieri e altro, alcuni mobiletti con libri e souvenir: non c’era niente di così eccezionale.
 
“Dove siamo?” Esordì Dawn, fissando il fidanzato che si grattò confuso la nuca.
 
“Te lo stavo giusto per chiedere.”
 
“Stavamo andando dai tuoi genitori.” Soffiò lei, guardandosi intorno.
 
“Ricordo solo di aver tagliato l’ultima curva.”
 
“Perché?”
 
“Hmm?”
 
“Come hai fatto a salvarci?” Domandò curiosa, pensando che fosse stato tutto merito suo.
 
“Credevo fossi stata tu, magari con un teletrasporto o come quando parlavi agli animali…qualcosa di simile.” Soffiò, pensando che magari qualche uccello gigante avesse approfittato del tettuccio abbassato per afferrarli o che magari una balena avesse fermato l’impatto con l’acqua grazie alla sua mole.
 
“Niente affatto.”
 
“È stato così improvviso che non mi sono mosso di un millimetro.”
 
“Ma…”
 
“Stavi guardando il cellulare, Dawn.” Borbottò serio, ma non trovando una spiegazione per quel piccolo flash che aveva subito sputato fuori.
 
“Io…”
 
“Pensavo mi stessi tradendo.” Mormorò, abbassando il capo.
 
“Ti sbagli.”
 
“Mi sono distratto a guardarti e poi il nulla.” Si scusò, portando una mano ai suoi jeans e sentendo l’anello che aveva intenzione di regalarle al termine del pranzo con la sua famiglia e solo per chiederle, come se fosse poco, di sposarlo.
 
“È stata colpa mia?” Domandò lei rabbuiandosi.
 
“No, no, no…non dirlo nemmeno per scherzo.” Soffiò, abbracciandola.
 
“Ma io…”
 
“Io dovevo solo guardare la strada e non combinare questo casino.” Replicò lui insofferente, sentendola singhiozzare.
 
“Ma…”
 
“Sono un impiastro.” Commentò, incolpandosi di quell’incidente, sentendo come se quella non fosse stata nemmeno la prima volta.
 
“Ti sbagli…sei prezioso per me.”
 
“Non credo sia il momento per il romanticismo, anche perché non sappiamo nemmeno in quale angolo di mondo siamo capitati.”
 
“Non hai mai visto questa casa?” Chiese dopo qualche minuto di assoluta quiete.
 
“Mai.”
 
“Nemmeno io.”
 
“So che è un’idea scema, ma tanto vale cercare qualcuno.” Propose Scott, pensando che se erano sopravvissuti a un incidente in auto, non potevano poi correre altri rischi.
 
“Qui dentro?”
 
“Per forza…almeno ci darebbero una spiegazione.”
 
“Ma se fosse come in quel film dove c’è un matto che c’insegue con un’ascia?” Chiese preoccupata, iniziando a tremare per la paura.
 
“Le possibilità sono due: o abbiamo sempre sognato e qualcuno ci ha rapito, magari drogandoci in qualche modo per poi chiedere un riscatto oppure dobbiamo trovare chi ci ha salvato dalla morte.” Borbottò nervoso.
 
“Vai avanti tu, però.” Obiettò spaventata, porgendo al fidanzato il manico di una scopa, mentre lei si armava di un vecchio vaso impolverato.
 
 
 
Quella che credevano essere una villetta, era un semplice appartamento e dopo essersi fermati in cucina a mangiucchiare qualcosa, la loro attenzione fu catturata da un lieve picchiettio su una tastiera.
Qualcuno, a loro dire, stava scrivendo al computer e non si era accorto della loro presenza. Oppure sapeva benissimo che erano presenti, ma non li reputava degni d’attenzione o capaci di minacciarlo in qualche modo.
Seduto comodamente con le gambe incrociate, intento ad ascoltare una canzone con le cuffiette, trovarono un ragazzo intento a scrivere.
Sembrava alquanto tranquillo, anche se secondo Dawn nella sua testa c’era molta confusione.
Infatti lo vedevano digitare su quelle povere lettere per poi cancellare tutto in pochi istanti, grattandosi la nuca e trovando un senso a quel casino.
Toltosi le cuffie, soddisfatto di essersi sparato l’intera compilation dei Queen, ritornò a scrivere, sorridendo divertito.
 
“Avete bisogno di qualcosa?” Domandò, facendoli tentennare, senza dare loro la benché minima attenzione.
 
“Tu…”
 
“Credo sia scomodo stare sulla porta a fissare un panzone per almeno cinque minuti.”
 
“Ma come…”
 
“Siete arrivati sul finire di “The Show Must Go On” e siete rimasti lì senza disturbarmi finché “Under Pressure” non ha dato le ultime note.” Soffiò divertito, dimostrando come fosse molto esperto nelle canzoni dei Queen per sapere l’esatta durata.
 
“Senti vogliamo sapere alcune cose.”
 
“Vi ascolto.” Borbottò, non dimostrandosi minimamente sorpreso della presenza di due perfetti sconosciuti.
 
“Chi sei? Dove siamo? Perché siamo qui?” Sputò Scott, vedendolo interrompere il suo lavoro e portandolo a sfilarsi gli occhiali che indossava solo per il lavoro a computer.
 
“Subito dritto al bersaglio, eh Scott?” Sorrise, invitandoli a sedersi su quello che era un letto, riciclato a semplice divano.
 
“Avremmo bisogno di una spiegazione.”
 
 “Lo so, Dawn.”
 
“Come fai a conoscerci?” Seguitò la giovane.
 
“Sono il vostro fan numero uno.” Minimizzò, scrollando le spalle.
 
“Il nostro fan o uno stalker?” Brontolò Dawn.
 
“Un semplice fan…ho visto le vostre avventure nel reality di Chris.”
 
“Quel maledetto presentatore.” Ringhiò il rosso.
 
“Ha già avuto quello che si meritava.” Lo rassicurò il giovane, sfoggiando un lieve sorriso che non lasciava presagire nulla di buono.
 
“Anche una persona come Chris non merita di morire.” Obiettò la ragazza.
 
“Non l’avete ancora capito? Voi non morirete mai.”
 
“Come?” Domandò Dawn.
 
“Finché anche un solo fan si ricorderà di voi, continuerete a vivere nei nostri cuori…bah bella frase a effetto che potevo usare in passato.”
 
“Non è solo questo, vero?” Domandò Scott che aveva intuito ci fosse molto altro.
 
“Diciamo che io e lui scriviamo spesso sul vostro conto.” Borbottò una figura scheletrica rannicchiata che li aveva fatti trasalire e che, a causa dell’oscurità, non avevano proprio notato.
 
“Vi presento Ryuk…uno dei miei amici più cari…forse l’unico che mi è rimasto.” Soffiò il giovane, riprendendo a scrivere alcune righe sul computer, salvo allontanare la tastiera bruscamente.
 
“Non sta andando capo?”
 
“Storia difficile: come faccio a rendere figo uno poco credibile come Tyler che sarebbe capace di pungersi anche con l’ago del pagliaio?” Si domandò retorico, chiudendo quel documento e credendo fosse molto più saggio virare su un cambio completo del personaggio oppure affibbiare quel ruolo a un tipo che fosse tagliato per quel compito.
 
“Un momento voi due…Tyler…scrivere sul nostro conto?” Chiese Dawn visibilmente confusa.
 
“Ho scritto molte avventure con voi protagonisti e alcune sono state un buon successo.”
 
“Ma?” Obiettò Scott.
 
“E niente…io sono il Creatore delle vostre avventure.”
 
“Quindi anche l’incidente di poco fa?” Domandò il rosso, facendolo sussultare.
 
“Volevo solo conoscervi un po’ meglio.” Spiegò, annotando un pensiero su un pezzetto di carta e abbandonandolo sulla sua scrivania, in mezzo ad altro caos.
 
“E per fare questo quasi ci ammazzavi.” Ringhiò Scott, facendo annuire anche la fidanzata.
 
“Con alcuni di voi non ho mai avuto un buon rapporto, ma dovete considerare queste avventure come gli ultimi sforzi.”
 
“Che significa?” Domandò Dawn.
 
“Il capo vuole dirvi che non è sua intenzione abbandonarvi senza un saluto adeguato.” Spiegò lo scheletro, afferrando una mela che aveva su un vassoio argentato.
 
“Purtroppo o per fortuna non ho molto tempo davanti a me…sì lo so è melodrammatico e no, non sto per morire.”
 
“Ma allora…”
 
“Lavoro, stanchezza, noia: non avrò sempre molto tempo da dedicarvi e lo faccio oggi che è l’unico momento di riposo che avrò da qui a forse il 2025.”
 
“Perché hai scritto su di noi?” Domandò Dawn.
 
“Perché mi state simpatici.”
 
“Tutto qui?”
 
“Voi avete quel rapporto che v’invidio: non vi siete mai piaciuti all’inizio, poi avete litigato, vi odiavate e poi siete cresciuti.”
 
“E tu?” Chiese Scott, facendolo tentennare.
 
“Bah…sto fermo con Ryuk a guardarvi combinare disastri.” Sorrise, prendendo una bottiglietta d’acqua alla sua destra e sorseggiando con calma.
 
“Il resto della tua vita?”
 
“Le solite cose…lavoro, musica, desiderio di ammazzare qualcuno con una bottiglia di vetro.” Minimizzò, scrollando le spalle.
 
“Perché hai cominciato?”
 
“Ah…ho sempre dato una risposta diversa, vero Ryuk?” Domandò divertito.
 
“Dovresti dire la verità.”
 
“Avevo bisogno di un po’ di compagnia: mi sentivo un po’ solo.” Mormorò, ritornando a scrivere sul pc, vergognandosi di quella debolezza.
 
“Poi?”
 
“Avevo iniziato quando andavo ancora a scuola e oggi sono qui a scrivere nei brevi momenti di pausa dal lavoro…diciamo che la situazione non è migliorata molto.”
 
“Ma…”
 
“Scott, Dawn, ma anche Chris, Owen, Mike o Zoey…non vi dimenticherò mai.” Soffiò, sorridendo debolmente.
 
“Forse dovresti uscire.” Propose la giovane, facendolo annuire.
 
“Chi vi garantisce che questo Creatore non sia soltanto un fantoccio?”
 
“Sembri sincero.” Soffiò Dawn.
 
“Nella vita non sempre si riesce in tutto e questo non è un discorso da perdenti o qualcosa di cui vergognarsi.”
 
“Quindi continuerai così?” Domandò Scott, guardando ciò che stava scrivendo.
 
“È un modo come un altro per salutarvi.” Spiegò, invitandolo ad avvicinarsi per confidargli un segreto o un consiglio.
 
“Devi dirmi qualcosa?” Lo interrogò con un pizzico di acidità e solo perché non sembrava voler seguire i pochi consigli ricevuti.
 
“Fuori di qui ci sono molti altri Creatori, alcuni buoni, altri un po’ meno…non lo dico per vantarmi o per seminare zizzania, anche perché potrebbe essere il mio ultimo intento, ma per quanto mi riguarda…voi due state bene insieme.”
 
“È merito tuo?”
 
“Merito o colpa. Desiderio o follia. Logorante assurdità o fantastica realtà…puoi vederla come più preferisci Scott.”
 
“Io…” Soffiò, interrompendosi subito dinanzi allo sguardo fiero del giovane.
 
“Tecnicamente ho portato avanti sempre le solite coppie e raramente ho cambiato idea.” Bisbigliò, spostando il mouse e mostrando orgogliosamente tutti i documenti e gli appunti buttati giù in quegli anni con impegno e dedizione.
 
“Quindi io sto con Dawn per merito tuo?”
 
“Altri ti vedono bene con Courtney, qualche folle forse con Zoey, ma le vostre discussioni sono divertenti e non avrei mai saputo come incastrarti con un’altra ragazza.” Spiegò, facendolo arrossire.
 
“Io…”
 
“Forse con Courtney avevi del potenziale, ma non avevo troppe idee e i miei progetti sarebbero stati un fiasco perché la storia aveva un senso solo con Dawn nel ruolo della protagonista.”
 
“E lei?” Domandò, mentre la ragazza li fissava intenti a confabulare, chiedendosi cosa ci fosse di tanto segreto.
 
“Dovresti renderla felice, anche perché sinceramente è troppo ingenua e pura per stare con quello stoccafisso di Beverly o con qualche delinquente come Duncan.”
 
“Dovrei ringraziarti?”
 
“Lo faresti seriamente?”
 
“Potrei anche prenderti in giro.” Replicò freddo.
 
“Non c’è bisogno che tu dica qualcosa o che ti metta a esternare i tuoi sentimenti a un povero Creatore…ti conosco molto bene.” Borbottò divertito, mentre tutto svaniva dinanzi gli occhi di Dawn e Scott che si risvegliarono distesi a letto e abbracciati, pensando che quello fosse sempre stato un lungo e strambo sogno.








Angolo autore:

Buonasera lettori...ho solo due piccoli appunti o forse tre

Ryuk: Crediamo sarà l'ultimo incontro con il Creatore o con uno stile come questo

Non ho dimenticato che dovevo uscire con l'altra serie, ma ho avuto dei piccoli inconvenienti.

Ryuk: Poi...adoriamo i Queen e non è una bugia

E mi sembra che siamo apposto così
Alla prossima!

 
   
 
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