Passarono meno di tre ore, durante le quali il fuoco si spense e la temperatura calò ancora di più. Avvolta tra coperte e sacco a pelo, Leon rabbrividì un poco, insonne e agitata, ancora piena di adrenalina per lo scontro e il successivo litigio. Soprattutto per lo scontro.
Non era abituata a lottare in quel modo per la propria vita: fin da quando le avevano imposto l’esistenza da Figlia del Sole, all’età di pochissimi anni, non aveva mai fatto niente di diverso che studiare, allenare il proprio corpo, imparare a conoscere le armi e sviluppare la Psicocinesi, il potenziale nascosto della mente umana che consentiva alle persone di sfruttare capacità altrimenti inaccessibili. Sì, a volte aveva sostenuto prove piuttosto dure, come parte dell’addestramento aveva imparato a lottare e a sopravvivere in ambienti ostili, ma a parte qualche animale selvatico, creature che uccidevano per fame o difesa, non aveva mai dovuto sostenere un vero scontro in cui il suo avversario mirava a uccidere perché sì.
Dopo tanto tempo passato a rigirarsi sulla sabbia, decise infine di smetterla di provare ad addormentarsi e si tirò su, stringendosi meglio le coperte attorno al corpo; rabbrividendo ulteriormente si avvicinò a Drake, anch’egli imbozzolato in vari strati protettivi per resistere al freddo, il capo chino sul petto, ma seduto e, lei ne era certa, perfettamente sveglio.
- Vai a letto.- gli disse - Faccio io la guardia, ora.-
- No.- disse lentamente Drake - Sei a pezzi, Figlia del Sole, sia fisicamente che psicologicamente.-
- Non ho sonno.- borbottò lei.
- Beh, nemmeno io.- sorrise lo Stratega, alzando la testa per guardarla - Ma se proprio non vuoi andare a riposare, allora siedi accanto a me. Sarò ben lieto di averti al mio fianco.-
Lei non rispose e si sistemò su una porzione di roccia libera.
- Allora…- cominciò lui, con voce tranquilla - Come hai giustamente detto, non so molto di te. Ti piacerebbe colmare questa mia lacuna?-
- Perché lo dovrei fare?- sbottò Leon - Non ti conosco. Non siamo amici.-
- Perché te l’ho chiesto.- rispose Drake - E perché vorrei diventarlo.-
Lei sbuffò e si voltò dalla parte opposta, seccata.
- Non sono affari tuoi, Drake.-
- Va bene.- disse lui, senza tradire alcuna delusione - Allora fai tu, bambina.-
Leon provò una forte fitta di irritazione, tanto che lo fissò rabbiosamente.
Bambina?
- Non sono una bambina, Drake!- sbottò - Sono una donna adulta, se non l’hai notato!-
- Fisicamente parlando non posso che concordare.- annuì lui pacatamente, senza guardarla: scrutava il cielo, immensamente interessato alle stelle sopra di loro - Come Figlia del Sole, sei appena nata.-
- D’accordo, ora basta!- esclamò, facendo di tutto per non gridare. Si alzò in piedi, furente, e le coperte caddero a terra. Il freddo la assalì subito, ma lei lo ignorò - Basta così! Smettila di dire che sono una Figlia del Sole! Non ne posso più!-
- Perché mai?- chiese con estrema educazione lo Stratega, abbassando finalmente lo sguardo su di lei - Non è forse ciò che sei? Ti hanno cresciuta per questo, in fondo.-
- Sì.- ringhiò sdegnosamente - Mi hanno cresciuta per questo. Per essere una schiava, una vita sacrificabile! Non l’ho voluto io, Drake! Nessuno si è mai preso la briga di chiedermi cosa volessi fare!-
- Quindi sei sempre dovuta sottostare agli ordini altrui?-
- Sì! In vita mia non ho mai potuto decidere niente!- esclamò con estrema amarezza - E adesso è stato anche deciso come dovrò morire! Non puoi pretendere che me ne stia tranquilla ad aspettare, accidenti!-
Marie si agitò nel sonno, disturbata dalla discussione, e Leon, in un lampo di lucidità, si accorse del tranello tesole da Drake: lui non l’aveva chiamata “Figlia del Sole” perché la reputava tale, ma soltanto perché aveva previsto la sua reazione. L’aveva fatta arrabbiare perché gli dicesse ciò che voleva sapere, sfruttando i suoi punti deboli a proprio favore. Non per niente era lo Stratega.
Evidentemente lui sapeva che lei sapeva, perché fece un sorriso di scuse e distolse lo sguardo.
- Mi dispiace.- disse - Volevo solo capirti un po’ meglio. Ti prego di non arrabbiarti.-
A dire il vero, Leon aveva tanta voglia di prendere la sua doppia ascia e di spaccargli l’asta sulla testa. Comunque, raccolse le coperte e si sedette accanto a lui, avvolgendosi di nuovo nella lana. Non se n’era accorta, ma stava davvero tremando: aveva le braccia blu.
- Mia madre era una Figlia del Sole.- disse dopo un po’ - Riteneva la sua una sacra missione, una specie di compito imprescindibile, e niente le poteva far cambiare idea, nemmeno…-
- … sua figlia?- terminò Drake.
Lei annuì.
- Ero solo un altro pretesto per servirli meglio.- spiegò - Una figlia da offrire loro come sua erede. Niente di più onorevole, secondo lei.-
- Ed è stata tua madre a dirtelo?- chiese lo Stratega.
- Non è mai stato necessario.- rispose Leon - A che le servivano giustificazioni?-
- A non odiarla, tanto per cominciare.-
Lei sospirò ed alzò lo sguardo al cielo. Era incredibile quante stelle ci fossero.
- Beh, non tornerò a chiederglielo.- disse amaramente - Non l’ho mai fatto prima, e non lo farò ora.-
Drake inarcò un sopracciglio.
- È ancora viva?-
- Sì.- rispose Leon, guardandolo - Credevo che sapessi tutto dei Figli del Sole.-
- No, non proprio tutto.- ammise lui, sorridendo mestamente.
- Non tutti rimangono fino alla morte.- spiegò - Il servizio termina non appena il fisico mostra segni di cedimento. Alcuni resistono fino alla veneranda età di ottant’anni, per esempio. Aulos è un caso a parte… ha servito come Attivo per oltre sessant’anni, e ora credo ne abbia più di novanta… e credo che a volte gli capiti di combattere ancora. Le donne, invece, vengono indotte a ritirarsi poco dopo essere rimaste incinte.- fece una pausa per sbuffare di nuovo - Ecco un altro ottimo motivo per mettermi al loro servizio: supplire la sua assenza.- altra pausa, stavolta più lunga - Non ci parlo da più di dieci anni.-
Drake non disse niente, ascoltando uno sfogo che lei sentiva come dolorosamente necessario, e non aprì bocca nemmeno dopo che la scontenta Figlia del Sole ebbe terminato. Lasciò che si appoggiasse con la schiena alla sua spalla, e non fece una mossa nemmeno quando lei si addormentò in quella posizione. Rimasero così per il resto della notte.