Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Shily    02/11/2021    2 recensioni
La prima volta che Lily vede James Potter ha undici anni, sono sul treno per Hogwarts. Lui ha i capelli totalmente per aria, gli occhiali storti sul naso e la camicia sporca.
Con gli anni lo studia, lo vive, lo assimila e se lo scrive fin dentro all'anima.
Impara ad apprezzare il ragazzino che è, si innamora del ragazzo che lui comincia a costruire e ama l'uomo che diventa.
La prima volta che Lily vede James non sa che quello davanti a lei è l'uomo della sua vita, l'unico possibile, l'unico che abbia mai visto.
E non sa che l'ultima volta che lo vedrà James avrà ancora i capelli elettrici, gli occhiali storti e la camicia macchiata.
James è stato il suo primo amore, il primo vero amico, il primo ragazzo che abbia combattuto per lei e il suo futuro. È stato il suo primo bacio, l'unico che merita di essere ricordato come tale, e la sua prima volta. Forse chiederebbe solo un po' di tempo in piú, per dare tante prime volte al suo bambino.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
James le regalato dato una vita di prime volte

James secondo Lily


 
 

La prima volta che lo vede, James ha gli occhiali storti sul naso, i capelli sparati da tutte le parti e la camicia sporca di qualcosa di non ben identificabile.
Da quella volta, Lily vedrà James Potter quasi tutti i giorni della sua vita per undici anni della sua vita e avrà sempre gli occhiali storti sul naso e i capelli indomabili.
La prima volta che Lily vede James non sa, non può neanche immaginare: é oltre ogni umana comprensione, ma quel ragazzino tutto urla, casini e schiamazzi sarà la variante che aspettava per una vita degna di essere vissuta.
La prima che Lily vede James, lei non lo sa, non lo capisce quel ragazzino tutto ossa e arroganza, ma in lui in realtà c'è tutto un mondo da scoprire.

"Ehi, Evans, sei sicura di voler girare con un ragazzino unticcio come lui?"
"Quello che so è di non voler girare con voi, e tanto mi basta."

Quando Lily lo rivede, James non é cambiato di una virgola: ha sempre la camicia sporca di qualcosa - marmellata, esclama la sera, nel letto, dopo aver finalmente capito la provenienza di quella macchia. Ed è seduto al suo fianco, entrambi con la cravatta rossa e oro.
Ma James e Lily, la prima volta che si siedono vicini, non si parlano, neanche si vedono, neanche si vivono: lui troppo impegnato a parlare con quel Black tutto sorrisi arroganti e sfrontatezza, e lei troppo intenta a cerca Sev con lo sguardo.

"Ehi, Evans, ma lo sai che ora i tuoi capelli sono un tutt'uno con la divisa? Non si capisce dove inizi e dove finisci."
"Qualcuno ti ha detto che potevi parlarmi?"

Ci vorrà ben un anno perché James e Lily si parlino, e Lily a dodici anni ancora non lo sa ma James sarà il suo primo tutto e il suo ultimo. Ma soprattutto, Lily non lo può immaginare, ma in realtà non é mai esistito nessuno prima di James e non esisterà nessuno neanche dopo di lei.
È sempre stato James, solo che deve ancora scoprirlo.
Hanno entrambi dodici quando si parlano per davvero la prima volta: sono ancora troppo piccoli, troppo infantili, troppi ciechi. La conversazione prende velocemente una piega inaspettata, James voleva solo sapere se lei aveva appunti sull'ultima lezione di Trasfigurazione - borbotta qualcosa che ha a che fare con quell'altro, Lupin, ma Lily non capisce. Poi Black li raggiunge, e così fa anche Sev, e tutto precipita in una spirale di non ritorno.
La prima volta che si parlano Sirius lascia gli echi di una risata simile a un latrato per tutto il corridoio, Severus agguanta la bacchetta, Lily da le spalle a tutti e tre estremamente oltraggiata e James si ritrova senza appunti di Trasfigurazione.
A quella prima ne seguirà una seconda, e una terza, e una quarta e saranno ben dieci gli anni che uniranno i cammini di James e Lily.
Ma lei, questo, non lo sa e pensa davvero di poter ignorare quel ragazzino viziato e arrogante.

"Devo dedurre che non avrò i tuoi appunti di Trasfigurazione? Ehi, Evans. Evans! Mi senti? Me li puoi dare?"
"Perché non vedi di andare a sbattere la testa da qualche parte, Potter?"
"Ottimo lavoro, Sir, ora ci tocca chiedere a Jones."

La prima volta che Lily esce con un ragazzo è con un prefetto di Corvonero: ha da poco compiuto quattordici anni e lui è ben un anno più grande di lei: cose di cui andare fieri, o almeno così le sussurra la sua compagna di stanza tra i tendaggi rossi e gialli dei letti a baldacchino.
La prima volta che Lily esce con un ragazzo ancora non lo sa, ma si ritroverà a parlare per tutta la giornata di James Potter e dei suoi stupidi scherzi, e di quanto lui la irriti davvero.
Terry di Corvonero la bacia e lei non lo può immaginare, non può proprio, che anni dopo si ritroverà a considera un altro bacio il suo primo, a far finta che tutti gli altri non esistano.

"Ehi, Evans, com'è andato l'appuntamento? Siete andati da Madame Piediburro?"
"Perché non ti affatturi e fai un favore a tutto il mondo?"

La prima volta che Lily parla a Potter con toni civili sono a metà quarto anno, ma lei sa già un sacco di cose su di lui: sa che quando pensa, o è semplicemente concentrato su qualcosa, si mangia le pellicine del pollice - in quattro anni di scuola non gli ha mai visto portare un dito che non sia quello alle labbra. Sa anche che James è un accanito lettore, di quelli che sono capaci di fare l'alba per finire un libro e il giorno dopo non riescono a parlare d'altro.
Lily lo sa perché ha sentito Sirius lamentarsi, perché a lui "davvero, non mi importa se poi quel folletto ha recuperato la gemma. E neanche se si è innamorato. E neanche se faranno un seguito. Neanche un po'."
La prima volta che James e Lily hanno una conversazione che possa essere realmente chiamate tale, lei si sente in estremo difetto: si rende conto che per quattro anni non ha fatto altro che osservarlo, studiarlo e memorizzarlo.
La prima volta che si parlano per davvero sono da soli e Lily non lo sa, ma James ha un mondo dentro e lei non ne conosce neanche un po', neanche un quarto, neanche la metà di quanto vorrebbe. Si parlano nascosti dagli scaffali della biblioteca, fingono indifferenza, si impongono distanziati ma in realtà, Lily non lo sa ancora, lei lontana da James Potter non ha mai saputo starci.
Lily però una cosa la sa, e questo segreto se lo tiene ben caro dopo quel pomeriggio, ed è che James ha davvero un sorriso carino quando non é circondato dai suoi stupidi amici.
Sev però, qualche giorno dopo, le chiede perché esattamente non faccia che guardare quel pallone gonfiato di Potter. E Lily risponde che non é niente, non é davvero niente.
Ma Lily non lo sa che a quattordici anni, James é già tutto.
Poi peró Black é davvero scocciato, e loro sono proprio lì, e Severus i suoi commenti non se li tiene mai per sé.
E James e Lily litigano.

"Ho saputo di tuo padre."
"Impossibile non farlo, la Gazzetta gli ha dedicato un intera pagina."
"Mi dispiace tanto."
"Anche a me."

La prima volta che Lily sente il mondo crollare sotto i suoi piedi ha quindici anni, alcune tracce d'infantilità che proprio non la vogliono lasciar stare e soprattutto é stanca.
É stanca che quel megalomane di James Potter le chieda costantemente di uscire, é stanca perché Terry di Corvonero si é messo con una biondina del suo anno - e va bene che lui non le piace per davvero, però è stanca lo stesso.
E sono settimane che non fa che studiare, e Severus é così strano, e lei così sola.
La prima volta che Lily litiga per davvero ha quasi completato i G.U.F.O, vorrebbe davvero finire di ripassare quel capitolo così scomodo e andare a riposarsi, ma Potter e Severus non sono dello stesso avviso.
Lily ha passato un anno a ignorare il Grifondoro, e tra le pieghe dei suoi silenzi e degli inviti declinati, ha imparato a conoscerlo ancora un po' di più: a quindici anni, James ha una lealtà invidiabile anche per molti uomini molto più grandi di lui, è fedele, é sincero, é vero.
Lily, in quell'anno, ha scoperto che lei James Potter proprio non lo sopporta: però vorrebbe tanto chiedergli cos'é quel libro che legge da quasi un mese, e dirgli anche che non può finire ogni volta una busta intera di caramelle per un pomeriggio di studio - che fa male non gliel'ha mai detto nessuno?
Lily ha anche scoperto che sa essere divertente, ma divertente per davvero - a volte pensa che James si accorga delle sue risate trattenute, ma non sa perché non gliele faccia notare, sa solo che non lo fa.
La prima volta che Lily si sente morire dentro ha quindici anni, ha da poco scoperto che James sa essere incredibilmente discreto - quando vuole e quando Black non si mette d'impegno per disturbare la quiete pubblica - ma questo non basta.
E Lily lo impara a care spese che a volte non é sufficiente, a volte semplice non va e le persone non si cambiano.

"Possiamo parlare?"
"Vattene!"
"... va bene."

Lily ha sedici anni quando guarda James come se fosse la prima volta.
Non si parlano, lei e James, e se possono si evitano accuratamente. Le parole dell'estate precedente aleggiano ancora tra di loro, ingombranti e indelebili, impediscono che la situazione si aggiusti da sola.
Lily ha sedici anni quando scopre, per la prima volta, che le cose non si possono semplicemente aggiustare: lo scopre negli sguardi insistenti e timorosi di Piton, quelli schivi e pentiti di Potter, e in quelli accusatori e pesanti di Petunia.
Lily ha sedici anni quando, per la prima volta, scopre che Potter riconosce i suoi errori e, dopo attimi intensi di riflessione, va sempre a scusarsi. Perché James non ha paura di ammettere le sue colpe, ma questo Lily ancora non lo sa, e quando lui le si avvicina e con voce bassa ma sicura le chiede perdono per quanto successo durante i G.U.F.O, non può fare altro che rimanere impalata nel corridoio a guardare la sua schiena che si allontana.
Quell'anno, per la prima volta, Lily scopre anche cos'è la solitudine - perché Sev non é più Sev e tutte le sue amiche hanno lasciato Hogwarts perché fuori c'è una guerra.
Per la prima volta Lily scopre anche cos'é la guerra, che non è mai come si legge nei libri, non é neanche come la raccontano. La guerra é diversa, é viva, é reale, é sempre presente.
E per la prima volta Lily, a soli sedici anni, scopre cos'é l'insonnia, e impara a condividere le sue paure con James - che ora non é più Potter, forse non lo è mai stato per davvero  ma questo Lily ancora non lo sa.
Però ora sa che James non dorme, che non l'ha mai fatto, che il suo sonno ha un'autonomia veramente irrilevante.
Lily pensa anche sia perché James è tante cose tutte insieme, e la sua iperattività non può essere tenuta a bada per quasi otto ore di sonno salutare.
Ha sedici anni quando scopre che James è bravissimo nel prendere le sue paure e nel farle proprie, nel toglierli quel peso opprimente che ogni notte non la fa respirare.
Per la prima volta, Lily impara che James è davvero un ottimo ascoltare, e loro parlano, e parlano, e parlano - e poi una sera si addormentato, così, senza averlo fatto apposta.
È la prima volta che dorme con un ragazzo, e non sa ancora che non dormirà con nessun altro ragazzo che non sia James Potter per il resto dei suoi giorni.

"Prima mi faceva una paura folle la notte. Appena faceva buio, quando ero piccola, correvo da mia mamma e non mi staccavo fino a che non albeggiava."
"E ora?"
"Ora ci sono cose che lo fanno più paura."

La prima volta che Lily si innamora ha diciassette anni e mezzo, una futuro devastante davanti e tante paure quanti i giorni che ha vissuto. Ma cosa più sconvolgente, per lei, é che la prima volta che il suo cuore comincia a battere è per James Potter.
Lily non lo sapeva, ma é come se fino a quel momento non avesse vissuto. E poi improvvisamente le sue giornate iniziano e finiscono con James. E con i Malandrini, in cui Lily ha trovato amici molto più leali e sinceri di quelli dell'infanzia.
La prima volta che taglia definitamente i ponti col passato ha da poco compiuto diciassette anni, si dirige nei Sotterranei con passo timoroso e il cuore a mille. James é dietro di lei, nascosto sotto il mantello dell'invisibilità e non l'abbraccerà fino a quando Piton non avrà voltato il corridoio .
Lily impara, quel giorno, che tra le tante cose James é capace di dare spazio e tempo alle persone, di rispettare i loro spazi e bisogno. E Lily non lo sa ancora, ma saranno infinite le volte in cui James morirà dentro per il terrore di perderla ma non glielo dirà mai, per paura di frenarla e opprimerla.
Lily ha diciassette anni, un vestitino svolazzante e i capelli sporchi - deve fare lo shampoo già da due giorni, ma la pigrizia ha preso il sopravvento -  quando bacia James per la prima volta e le sembra di non aver mai baciato altre labbra all'infuori delle sue.
La madre del ragazzo è appena morta, vinta da una battaglia che combatteva ormai da tempo, e a discapito dell'atmosfera più che disastrosa, per la prima volta Lily si sente viva.
Ma viva per davvero. E il suo cuore comincia a battere, e sanguinare, e a vivere.
Scopre che James è passionale, carnale, irruento. I suoi baci sono una dicotomia vivente: dolci e bruschi allo stesso tempo, sono i baci di chi è stato separato per troppo tempo senza mai potersi avere.
Lily non lo sa, ma i baci di James - con la loro forza, la loro sorpresa e scoperta - sono i migliori che abbia mai dato.

"Ciao. Mi spiace, di essere piombato all'improvviso, intendo. A casa tua. Mia mamma è morta. Ieri notte. Non c'era più nulla da fare, così hanno detto."
"Jame..."
"Non sapevo dove andare, mi dispiace. Forse ho sbagliato."
"Hai fatto benissimo, invece."

La prima volta che Lily si immagina un futuro - il suo e di James - ha quasi diciannove anni e le sembra davvero che quella guerra la possano vincere.
Lo spera, lo crede, lo vuole.
Quel futuro lo vede negli occhiali storti di James, nel suo sorriso amaro ma che non lascia mai la speranza e l'ingenuità di quando aveva undici anni.
Lo vede nelle parole timide di Peter, discreto ma sempre al loro fianco. Nell'affetto irruente e prepotente di Sirius, in quello calmo e costante di Remus.
Lily ha diciannove anni e qualche mese quando immagina un futuro in tre e non più in due. James la bacia, con una dolcezza e consapevolezza che gli sono stati dal tempo.
La ama con una forza e una disperazione che la guerra gli ha stampato fin dentro le ossa, in quegli spigoli che il suo amore per lei cerca costantemente di ammorbidire.
James, Lily adesso lo sa, é come un fuoco d'artificio: è potenza allo stato puro, è meraviglia, é vita. James é mille colori insieme, un po' come la cameretta di Harry, e Lily vorrebbe che James dipendesse un quadro sul loro futuro.

"Ehi, signora Potter, a che pensi?"
"A noi, e a domani. E a domani ancora. Saranno felici, James?"
"I più felici dell'universo, ci invidieranno tutti."
"Saremo vivi?"
"Ci useranno come rappresentanti dell'Elisir di lunga vita."
"Ci ameremo ogni giorno, Jim?"
"Fino alla luna e ritorno, baby."

James ha l'arte nelle mani. Questo Lily lo sa, l'ha scoperto a quattordici anni sbirciando di nascosto delle pergamene su cui il ragazzo - ormai ora uomo - era chino da tutto il pomeriggio.
Ha un mondo dentro che lei non riesce neanche a immaginare e che lui non sa come buttare fuori: allora disegna, suona, immagina, crea.
Una volta, a diciannove anni e una pancia in crescita, gli ha chiesto se qualcuno glielo avesse insegnato, a creare le emozioni con le dita. James ha scosso la testa, non ha mai preso lezioni per nulla - lui, che dopo dieci minuti già si distrae su altro. Si é allontanato dal pianoforte trovato in quel bar babbano e l'ha trascinata via.
Lontano da lí, e nascosto dalle tende della loro camera da letto, gli ha mostrato tutti i colori che era capace di immaginare con quelle stesse dita.
James é arte, ma questo Lily non lo sa fino a quando non trova una scatola piena di disegni, scarabocchi e spartiti stropicciati. Ne prende uno, la data in basso segna ormai ben quattro anni, e lo appende nel corridoio.
Quando torna a casa, suo marito la guarda sorpreso. James è infinitamente modesto, ma questo Lily lo impara col tempo.

"Suona per me."
"Cosa?"
"Qualsiasi cosa. Per me. Per noi. Non smettere mai."

La prima volta che si sente impotente per davvero, Lily ha ventun'anni, un marito incredibile al suo fianco e un bambino indifeso tra le braccia.
Lily per la prima volta scopre cos'è la prigionia, non sogna più un futuro, ma la libertà.
La stessa libertà che incontra ogni notte tra le braccia stanche e demoralizzate del padre di suo figlio.
Lily ora non ha più undici anni e sa molte più cose sull'uomo che le dorme accanto ogni notte: sa che James è romantico, di quei sentimentalismi che in passato le avrebbero fatto storcere il naso, inorridita.
James non fa che dirle quanto è bella, quando la ama, quanto sia "lo stronzo più fortunato di tutto il pianeta" perché ha Lily, e ha Harry e non sa cos'altro potrebbe desiderare nella sua vita.
"La libertà," gli risponde lei ogni volta, "Un mondo migliore."
Lui la bacia. "Sei tu il mio mondo migliore."
E Lily lo lascia fare, perché a James non rimane altro che il loro amore. E Harry, che è più di quanto si sarebbero mai immaginati di avere in una vita intera.
Lily ha tredici anni quando scopre che James non ha mai paura di mostrare le sue emozioni - mentre lei a volte le nasconde persino a se stessa: e allora non è poi così strano trovarlo addormentato contro il petto di Remus, o intento a dare un bacio casto e veloce a Sirius come augurio di buon anno.
Ne ha diciassette quando, invece, scopre che è anche estremamente riservato. La ama alla follia, non fa che ripeterglielo nelle orecchie, negli infissi dei loro baci, ma lo sussurra perchè un amore così, un amore come il loro - non fa che ripeterglielo - non è mica per tutti.

"Ti senti mai sopraffatto?"
"Ogni giorno, sempre di più."
"E come... come ne esci? Come lo risolvi questo peso sul petto?"
"Ti guardo. E guardo Harry. E vi amo così tanto, Baby, che improvvisamente siete voi a sopraffarmi, e a quel punto vi lascio riempire la mia vita."

Lily non ha neanche ventidue anni quando muore per la prima volta e in quei pochi istanti che vanno dal panico più totale alla consapevolezza, si rende conto che non avrà più prime volte. Che quella è l'ultima e lo sarà per sempre - che strana parola, il per sempre. Un tempo così lungo, così immenso e neanche ce ne si rende conto.
Lily sí, però, e per una volta sa che lei a James avrebbe dato ogni suo per sempre.
La prima volta che Lily vede la morte piombare - infida, crudele, sottile - su di lei ha solo ventun'anni e una vita di prime volte alle spalle: James è stato il suo primo amore, il primo vero amico, il primo ragazzo che abbia combattuto per lei e il suo futuro. È stato il suo primo bacio, l'unico che merita di essere ricordato come tale, e la sua prima volta.
È stato il suo primo tutto, e Lily non riesce a immaginare una vita vissuta al meglio, una più piena della sua: le basta che quella sia la sua prima volta, la sua prima vita, perché non ha bisogno di riprovarci.
Forse chiederebbe solo un po' di tempo in piú, per dare tante prime volte al suo bambino.

"Lily, prendi Harry e scappa! È Lui! Scappa! Corri! Io cerco di trattenerlo..."*

La prima volta che Lily vede James Potter ha undici anni, sono sul treno per Hogwarts. Lui ha i capelli totalmente per aria, gli occhiali storti sul naso e la camicia sporca.
Con gli anni lo studia, lo vive, lo assimila e se lo scrive fin dentro all'anima.
Impara ad apprezzare il ragazzino che è, si innamora del ragazzo che lui comincia a costruire e ama l'uomo che diventa.
La prima volta che Lily vede James non sa che quello davanti a lei è l'uomo della sua vita, l'unico possibile, l'unico che abbia mai visto.
E non sa che l'ultima volta che lo vedrà James avrà ancora i capelli elettrici, gli occhiali storti e la camicia macchiata. Non sa che la salverà in ogni modo in cui una persona può essere salvata, anche nella morte.

"Ehi, Evans, esci con me?"


 

 

 

 

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Scrivere questa Shot è stato un po' un parto, mi sembra che l'Iliade in confronto sia una leggere passeggiata mentre a me è toccato il lavoro duro.

Ma lasciando perdere questo vaneggiamento, non ho poi molto da dire. Mi piacerebbe che Lily e James parlassero da sè senza troppe spiegazioni.
Spero siate riusciti ad arrivare alla fine di questa lunga, immensa, infinta One-Shot.
Se il testo vi appare confusionario, beh, lo è: Lily lo è, i suoi pensieri l o sono, la sua vita lo è.
Spero abbiate colto i passaggi dei cambiamenti tra i vari nomi con cui si riferisce agli altri.

Per il resto, spero davvero che vi sia piaciuta e abbiate voglia di lasciarmi un piccolo messaggio - anche se volete dirmi che vi ha fatto schifo, davvero, fatelo ma siate gentili. Alcuni dettagli della storia (l'estate prima del settimo anno in particolare) fanno riferimento a una mini long che sto scrivendo e che trovare nel mio profilo "Un guaio tutto babbano - quarantatré anni più in là".

*ovviamente la citazione è presa dalla Rowling
stessa.

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Shily