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Autore: terryoscar    03/11/2021    4 recensioni
AUTRICI: Aizram_g e Terryoscar
Con il solito ritardo pauroso - che mai come in questo caso pauroso è il termine più indicato - siamo giunte anche noi con la nostra storiella per Halloween 2021. E allora ..... buona lettura a tutti!
Le solite due pigre in eterno ritardo!!! Lavorate ARPIE!!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Fantasmi a Palazzo Jarjayes
 
 
E’ ormai notte, a palazzo Jarjayes è appena terminata la cena, tutti si sono rinchiusi nelle loro stanze, anche André, ma io non ho sonno e ho voglia di divertirmi.
Apro un cassettone dove la nonna ripone le lenzuola, ne prendo due, uno per me e uno per André, però decido che il primo ad essere vittima del mio scherzo sarà proprio lui.
Apro il cassetto dello scrittoio, afferro un paio di forbirci, mi siedo sul pavimento e comincio a ritagliare un paio di occhi al primo e al secondo lenzuolo.
“Ecco fatto! … Così potrò coprirmi e potrò vedere senza andare a sbattere. Nessuno mi riconoscerà, penseranno che sono un fantasma! Ih ih …” indosso il lenzuolo mi guardo allo specchio. “Perfetto, nessuno saprà che sotto al lenzuolo ci sono io!” poi afferro l’altro lenzuolo, lo stringo tra le mani ed esco dalla mia stanza senza che nessuno mi veda. “André, stasera ci divertiremo a spaventare tutti!”penso tra me e me sorridendo felice della mia idea!
 
I fantasmi, questa notte a palazzo ci saranno due fantasmi in giro! Ih ih ih.
 
Percorro il corridoio fino ad arrivare nella stanza di Andrè, non busso, giro la maniglia, apro la porta e in punta di piedi entro, allargo le braccia e con voce roca e camuffata dico: “Andrèèèè …. Andrèèèèè …” mi guardo intorno ma non lo vedo.
 
Ma dove sarà? … Forse starà già dormendo? Vado a vedere! … Eccolo il dormiglione, è già nel mondo dei sogni ma adesso ci penserò io a svegliarlo!
 
Continuo a passo leggero, spalanco le braccia, mi avvicino al letto, quasi gli parlo nell’orecchio con tono grave: “Andrééééé … Andrééééé …. Svegliati …. Lo spirito ti chiama!”
 
 
Dormo profondamente, sento una strana voce, sembra quella di Oscar ma … starò sognando. Mi giro sul fianco, continuo a dormire. “Uhm …. Ronfff….”
 
Vedo André rigirarsi, porto le mani ai fianchi e protesto sottovoce: “Accidenti a questo dormiglione! Ma non è possibile! Ma io non mi arrendo! … Andréééé … Andrééé … svegliati!”
 
Con  gli occhi chiusi e la voce impastata dal sonno ribatto: “Oscar ti prego lasciami dormire, ho sonno …”
“Non sono Oscarrrr … sono un fantasmaaaaa …”
Sento una voce alle spalle, apro lentamente gli occhi, sussurro: “Sto sognando Oscar ma possibile che non debba lasciarmi tranquillo nemmeno quando dormo?!”
“Andréééé, non sono Oscarrrrr …”
Sussulto dal letto e con uno scatto deciso mi giro verso la voce, vedo una figura bianca, è un fantasma, urlo: “AHHHHH … CHI SEI?”
“… Sono il fantasma del palazzoooo ….”
Per pochi istanti rimango in silenzio, poi scoppio a ridere. “Ah ah ah … Oscar credevi davvero di spaventarmi?”
Mi sollevo il lenzuolo e lo lascio cadere a terra.
“Uffa, non vale, mi hai scoperta! Ed io che volevo spaventarti!”
“Ah ah ah … Ma ci sei riuscita, solo che la tua voce … ah ah ah …”
“Quindi se non parlassi nessuno mi riconoscerebbe!”
“Esatto! Ah ah ah …”
Porgo l’altro lenzuolo e dico: “Presto, indossalo anche tu!”
“Cosa?! Ma perché?”
“Come perché?! Voglio spaventare tutti qui a palazzo, le mie sorelle, mio padre, mia madre, la nonna … insomma tutti, compreso lo zio Armand!”
“La tua è in bella idea ma se ci scoprono saranno guai! Tuo padre ci metterebbe in punizione!”
“Si, certo ma chi ti dice che ci scoprano? … Su avanti, indossa il tuo lenzuolo!” ordino mentre indosso il mio.
“Ma almeno fammi mettere le scarpe, non vorrai che vada scalzo!?”
“Io non ho le scarpe, ho solo indossato le calze.”
“Ma Oscar, il pavimento è freddo!”
“Ma le scarpe fanno rumore e noi dobbiamo fare i fantasmi. André, le calze sono più che sufficienti! Presto muoviti!”Rispondo decisa con tono imperioso. “Quante storie che fai Andrè!”
“Uff … e va bene!” dico mettendo le calze. “Hai ritagliato al lenzuolo un paio di occhi anche per me?”
“Ma che domanda!? Certo che si, altrimenti saresti un fantasma cieco! Ah ah ah … Dai muoviti André, ho voglia di divertirmi!”
Mi copro con il lenzuolo, mi sistemo le fessure degli occhi, mi specchio e dico: “Sono pronto, possiamo andare! Ma prima dimmi dove?”
“Dalle mie sorelle. Sono tutte riunite nella stanza di Joséphine, poi andremo da mio padre, dallo zio Armand  infine dalla nonna! Ih ih ih …”
“Passi per le tue sorelle, tua madre e tuo zio Armand ma tua padre e la nonna mi fanno paura ..”Rispondo sincero. “ Tra i due non so davvero chi mi faccia più paura.”
“Ah ah ah … ma dove si è mai sentito che un fantasma ha paura!? Ah ah ah … Dai muoviti! Andiamo!”
“Mi chiedo  come ti vengano certe idee!?”
“Mi annoio e ho voglia di divertirmi.” Rispondo mentre lasciamo la stanza. “André, non debbono scoprirci, quindi cammina in punta di piedi!”
“Agli ordini Comandante!”
“Ma quale Comandante? Io non guiderò mai un esercito come mio padre.”
“Davvero? E cosa farai da grande?”
“Adesso non voglio pensarci, so solo cosa voglio fare stasera: spaventare gli abitanti di questo palazzo … ih ih …”
 
Nella stanza di Joséphine
 
 
“Marianne, sapessi quanto è affascinante il mio corteggiatore!”
 
Osservo mia sorella Joséphine, ha un’aria sognate, tutta avvolta nella sua vestaglia da camera rosa, piena di pizzi e voulant, mentre parla del suo corteggiatore.
 
“Ti riferisci a Charles de Liancort?”
“Ma certo! E’ il più bello di tutti! Ma hai visto che fisico, che portamento, e quanti capelli! E’ un vero schianto!”
“Si, un bel ragazzo.”
Luisa ribatte: “Ma è mai possibile che tu non debba altro che parlare di Charles?”
“E di cos’altro dovrei parlare? Ormai siamo quasi tutte in età da marito.”
“A me non interessano i ragazzi ma solo i vestiti. A proposito, domani mattina andrò con nostra madre in sartoria! Voglio un abito all’ultima moda, uno di quelli che indossano le dame a Versailles … e anche un cappello.”
Joséphine continua: “Io invece comprerò un poco di biancheria intima, voglio rifarmi il corredo.”
“Biancheria intima?” Domanda Antoinette.
“Si, intima. Voglio sorprendere il mio futuro marito! Ah ah ah …”
“Ah ah ah … Joséphine sei irrecuperabile!”
 
 
 
Siamo dietro la porta di mia sorella, sussurro: “André, le senti? Non fanno che ridere, parlare di vestiti e cappelli e poi Jo non fa che dire: Charles di qua, Charles di là. Ma se non sa impugnare nemmeno la spada!”
“Ma piace a tua sorella!”Rispondo deciso.
 
Possibile che Oscar non la capisca?
 
“Si, vabbè ma adesso teniamoci pronti!”
“Ma cosa dobbiamo fare?”
“Spaventarle. Rimani al mio fianco, dobbiamo farci vedere nella penombra dell’anti camera, tanto lì sono accese solo due candele.”
“Dobbiamo dire qualcosa?”
“Nulla! Dobbiamo solo passeggiare avanti e in dietro finché almeno una non ci avrà visti e poi scappiamo.”
“Ih ih … Davvero divertente!”
“Dai André, entriamo nell’anticamera”
 
André ed io entriamo a passo leggero, camminiamo fianco a fianco in punta di piedi,strusciamo piano i piedini a terra in attesa che qualcuna di loro ci veda.
 
 
 
 
Marianne dice: “Si è fatto tardi, vado a dormire.”
“Come sei noiosa! Rimani ancora un po’!”
“E’ stata una serata movimentata e sono stanca e poi sento freddo, preferisco mettermi a letto. Buona notte!”
Tutte in coro: “Buona notte!”
Mi giro, il mio sguardo cade appena verso l’anticamera, vedo delle figure, sollevo lo sguardo, vedo l’ombra prodotta dalla luce delle candele, due figure bianche camminano con lentezza, sono  fantasmi.
“AHHHHHH AHHHHH …”
 
“André, scappiamo!”
“Si, vaiiii …” Rispondo preoccupato mentre fuggiamo la stanza.
 
 
 
Sentiamo Marianne urlare, ci precipitiamo.
 
Joséphine domanda: “Cosa succede? Perché hai urlato?”
“I … i … fantasmi … ho visto i fantasmi …”
In coro: “COSA?!”
Luisa sussurra spaventata: “Ho paura! AHHHHH …”
“Ma cosa dici? I fantasmi non esistono!”
“Silvie, ti assicuro che li ho visti, erano due.”
“Marianne, sarà stata la luce delle candele ..”
“NOOO ti giuro che ho visto i fantasmi!”
“AHHHHH AHHHHH”
“Smettila di urlare Luisa!”
“HO PAURAAAA!”
“Luisa se continui a urlare, sveglierai tutti.”
 
 
 
Sono nel letto abbracciato a Marguerite, sussurro: “Stasera eri bellissima. Quanto ti desidero … ti voglio …”
“Augustin ah ah ah …”
 
“André, entriamo!”
“Ma se tuo padre ci scoprisse?”Domando preoccupato.
 
Il Generale fa davvero paura, con quello sguardo di ghiaccio, tutto fiero ed impettito.
 
“André, è lui che deve avere paura di noi, non viceversa. Su apriamo piano la porta …”
“Ma è chiusa a chiave …”
“Ho pensato a tutto …” tiro fuori la chiave dalla tasca. “Questa apre tutte le stanze del palazzo …” infilo delicatamente nella serratura, la giro, apro.
 
Oscar ed io entriamo di soppiatto nel salottino del Generale, sentiamo delle voci.
 
“Oscar, sono svegli, meglio andare via …”
“Non ci penso nemmeno!”
“Ti prego!”
“Sei una femminuccia …”
“Non è vero!”
“Dimostramelo!”
 
 
“Marguerite … mia Marguerite …”
“Augustin …”
 
 
Faccio capolino nella stanza del Generale, mi giro verso la mia compagna di giochi e sussurro: “Oscar, tuo padre abbraccia tua madre …”
“André, cominciamo a camminare avanti e indietro per il salotto ma appena si accorgeranno di noi scappiamo.”
“E va bene, ma sono sicuro finiremo nei guai!”
“Zitto! Comincia a camminare!”
Oscar ed io camminiamo in punta di piedi ma il Generale è indaffarato ad abbracciare Madame, non si accorge di noi.
 
 
“Marguerite sei bellissima!”
“Oh Augustin sei un adulatore ih ih ih …”
“Sei una donna magnifica, unica! … Sei la moglie perfetta!”
“Grazie caro!”
“Baciami, Marguerite … baciami!”
 
Mi impossesso avidamente delle labbra di mia moglie, si abbandona, la stringo ma all’improvviso le sue mani mi spingono con forza.
 
“Cosa ti succede?”
“Augustin, ho sentito uno strano rumore …”
“Ma no, è stata una tua impressione.”
“No, no! C’è qualcuno nel salotto.”
“Impossibile, ho chiuso la porta a chiave.”
“Ed io ti dico che c’è qualcuno. Togliti!” Dico spostando con forza mio marito. Indosso la vestaglia, metto le ciabatte e mi dirigo verso il salotto.
“Vieni qui! … Dove vai?”Quasi supplico mia moglie.
 
 Accidenti, io la voglio, la desidero da impazzire.
 
A passo lento vado verso il salotto privo di luce, solo una candela sul mio comodino riflette appena un poco di luce, prendo in mano la candela, mi addentro nel salottino a passo leggero, mi guardo attorno, cammino piano attratta da alcuni rumori, sembrano delle risate acute, assopite, dei gridolini .... ma cosa sta succedendo?
 
"Oscar, tua madre sta arrivando, scappiamo!"
 "Shhhh .... non parlare e cerchiamo di raggiungere la porta", piano piano ci spostiamo, io davanti, Andrè dietro, con passo leggero, acquattati a terra, camminando carponi, con i lenzuoli a coprirci per bene.
 
Cammino e sposo un poco la candela, quando vedo delle ombre bianche muoversi.
"AAAAAHHHHHHH!!! AUGUSTIN!!!!! CORRI!!!”
Scosto con forza le coperte e salto giù dal letto, raggiungo mia moglie, domando allarmato: "Marguerite cosa succede?"Osservo Marguerite, sembra quasi spaventata.
"Lì!!! Guarda lì!!!!! " Rispondo indicando due ombre che scappano via leste.
 Volto la testa nella direzione indicata da mia moglie e sussurro perplesso: "Ma non c'è nessuno! ... Marguerite sei sicura di sentirti bene?"
“Certo che mi sento bene!!! Io .... li ho visti!! Erano lì!! Erano due .... due ombre ..... Augustin, sei sicuro che in questa casa non ci siano i fantasmi, vero?"
"Ma quali fantasmi!? ... Su vieni a letto mia cara, vedrai che ti farò passare tutte le tue fantasie!"
 "Augustin, io non sono affatto convinta. Controlliamo meglio!"
 "E va bene, come desideri! ... Vado a vedere!" mi aggiro per il salottino poi dico: "Ti assicuro che non c'è nessuno. Su, andiamo a letto che sei fredda, ti riscalderò io!"
"No no ..... vado a prendere una tazza di latte! Sono così agitata, Augustin!"
 "Ma non è il caso che vada tu, te la fai portare dalla servitù."
 "Eh, si si .... forse hai ragione. Però è tardi .... mi dispiace svegliare Nanny! Augustin, potresti andare tu in cucina ....."
"E va bene! .. Sig ... povero me, cosa mi tocca fare per amore!" Indosso la vestaglia e lascio la mia stanza.
 
 
"Uff ...  Andrè, ci è mancato davvero poco che mia madre ci scoprisse!"
"Oscar, davvero vuoi andare nella stanza di tuo zio? Lui è così ... così ... è un sacerdote!"
"E allora? Noi lo spaventiamo!!"
 
 
 Nella camera di Armand
 
Sono piegato sulle ginocchia, stringo tra le mani il rosario, prego: "Signore, Vi chiedo di perdonarmi. So che persevero con i miei peccati carnali ma non riesco a stare lontano dalle tentazioni .... come posso fare a non ... non ... ecco Signore, le donne mi piacciono e molto e non resisto. Perdonatemi, punitemi se Volete ma io non posso farne a meno e poi molte di loro mi provocano ed io sono solo un uomo ...."
 Piano piano apriamo la porta della stanza dello zio Armand, facendo attenzione a non fare rumore, ci nascondiamo dietro ad un grosso vaso ed osserviamo da lontano lo zio, sull'inginocchiatoio, intento a supplicare Nostro Signore. "Andrè, hai sentito lo zio? Ih ih ..... quasi quasi potremmo fargli uno scherzetto ancora peggiore!"
 "Sei davvero una peste!"
 
"Signore abbiate pietà della mia anima. Sarò dannato per l'eternità, forse finirò nel girone dei lussuriosi ma io ... non posso farne a meno, la mia è una necessità ..."
 "Armand ......" cerco di fare una voce bassa, profonda, voglio proprio fare spaventare lo zio. "Tu Andrè cerca di fare rumore dall'altro lato della stanza .... cerca delle campanelle ...."
"Subito! Ih ih ih ..."
 
Continuo a pregare, all'improvviso ho l'impressione di udire una voce celestiale, mi piego ancora di più su me stesso, continuo a pregare: "Mio Signore, perdonatemi ... abbiate pietà ..."
"Armaaaaaaaaand ...... devi resistere alle tentazioni ..... "
"Non posso ... Fate di me ciò che Volete ma non posso ..."
 "Armaaaaaaaand ...  tu .... sarai Papa ........ resiiiiiisti ....... o lo spirito di tuo nonno ti puniràaaaaa"
"Non posso ...."
 "AAAAHHHHHHHH" Poi soffio cercando di fare muovere i capelli dello zio, anche se sono troppo lontano.
 Sento il suono del vento, quasi mi rannicchio per pregare. "Signore, davvero non posso ... non riesco a resistere ..."
"E allora ..... avrai solo guai .... Armaaaaand ......" Poi piano piano faccio segno ad Andrè di allontanarci, mentre lo Zio inizia a sudare.
"Metto la mia anima nelle Vostre mani, Fate di me ciò che volete!"
"Sarai  dannato per l'eternitàaaaa  aaaaaaa!"
Stringo con più forza il rosario e sussurro: "Non posso farci niente, se è questa la Vostra punizione, l'accetto."
 Chiudiamo la porta, osservo Andrè e scoppio a ridere.
"Ah ah ah ah ah!! Oh Andrè ... ma lo zio è tutto matto!! Ah ah ah ah ah!"
"Ma tu hai capito di cosa parlava? Ma che peccati avrà mai commesso?"
 "Boh? A noi non importa .... basta che si sia spaventato un pochino ..... ih ih ih ih!"
"Adesso tocca alla nonna. Su presto andiamo!"
"Si si .... forza! Raggiungiamo la nonna!! Ma lei .... dovrà urlare, Andrè!!! Ih ih ih!"
 "Ih ih ih ..."
 
Entro in cucina per preparare una tazza di latte caldo a mia moglie, mi sorprendo a vedere Nanny intenta a preparare un dolce. "Ma si può sapere cosa fai a quest'ora in cucina?! Ma tu non dormi mai?"
"Oh, Generale! Ma cosa ci fate Voi qui? Questo posto non è adatto alla Vostra persona! Vi serve qualcosa?"
"Mia moglie desidera una tazza di latte."
"Ci penso io, Signore. Voi tornate di sopra!"
"No, ormai sono qui, aspetterò che riscaldi un poco di latte."
 "Si, certo. Ma forse, Madame non si sente bene?"
 "Sente solo un po' di freddo, nient'altro."
 "Madame Marguerite ha freddo? Ma, il caminetto è acceso? Volete forse che porti una coperta in più?"
"Beh ... forse ... si, una coperta in più va sempre bene."
"Bene ..... ecco il latte! Adesso vado a prendere la coperta e arrivo!" Porgo il vassoio con la tazza di latte fumante al Generale.
Prendo il vassoio e lascio la cucina.
 
 
Sbirciamo da dietro una colonna, sussurro al mio amico: "André, mio padre ha lasciato la cucina, adesso tocca a noi!"
"Si, anche se io ho paura della nonna .... lei usa il mattarello!"
 "Non ci scoprirà, vedrai! Dai, entriamo!"
"Si .... ti seguo" rispondo timoroso, passi tutto, ma la nonna a me fa davvero paura.
 
Vedo la nonna uscire rapida dalla cucina e raggiungere la stanza delle coperte, entra sicura con un lume in mano. Oscar la segue a passo leggere e si affaccia dalla porta.
 Apro un cassetto e afferro una coperta. "Che strano, Madame sente freddo ... solitamente ha caldo ..."
"Uhm ... si, questa coperta bianca, morbida, andrà benissimo per il letto di madame! Non vorrei che non si sentisse bene ...." Borbotto tra me e me quando vedo un'ombra alle mie spalle. Sussulto appena, mi volto di scatto e urlo. "AAAAAHHHHH"
 "UUUUUUU UUUUUU ..."  Urliamo in coro.
"AAAAAHHHH!!!!" urlo spaventata, esco rapida dalla stanza e fuggo su per le scale!! "AIUTO!!!!"
 
 In breve tempo tutti gli abitanti della famiglia Jarjayes escono dalle loro stanze e si precipitano nel corridoio.
Vedo mio padre spalancare la sua porta e urla: "MA SI PUO’ SAPERE COSA STA SUCCEDENDO? COSA SONO QUESTA GRIDA?"
"Oh Signore, ho sentito dei rumori strani, la sotto!!" Rispondo un poco impaurita.
 Mia moglie ribatte: "Augustin, forse ... davvero ci sono i fantasmi a palazzo, io li ho visti, erano  due!"
 "I fantasmi non esistono! Su donne, smettetela di agitarvi tanto. Ora vado di sotto e vi dimostro che non c'è nulla! Nanny, dimmi, dove avresti sentito questi ..... fantasmi?!"
"In ... in cucina ... AHHHH che orrore!" vedo Armand avvicinarmi. "Figliolo prendi il tuo aspensorio e benedici questa casa, ci sono i fantasmi!"
 "Nanny, i fantasmi non esistono ...... le anime dei defunti vagano nel Purgatorio in attesa di essere ammesse alla vista di Nostro Signore. Le anime Sante invece giungono direttamente in Paradiso e gioiscono della vicinanza con l'Altissimo. Le anime dannate invece .... espiano i loro peccati nell'Inferno. Nessuna di loro è qui, sulla Terra! E nella pace della preghiera possiamo udire la voce profonda di Nostro Signore"
 
Osservo Armand, possibile che davvero creda a queste cose?
 
"E ... e allora perché ho sentito quegli strani rumori?"
 "Sarà la casa!" Rispondo mentre alzo le spalle.
 Luisa ribatte: "Ma quale casa?! Zio, anch'io poco fa ho visto i fantasmi!"
Mia madre mi abbraccia e continua: "Anche tu, figliola? ... Armand, credo che questa volta ti sbagli, i fantasmi ci sono, io li ho visti!"
 "Oh, povero me! Ma vi pare che i nostri defunti perdano tempo con noi? Certo, considerato il suo caratteraccio .... Nonno Augustin ne sarebbe pure capace .... uhm ... in fondo, tu Augustin lo hai deluso!"rispondo ridendo.  Il caro nonnino, armato del suo bastone, non ha retto alla nascita di ben sei femmine!”
 "Armand non dire idiozie!" lo afferro per un braccio e lo trascino con me. "Andiamo a caccia di questi fantomatici fantasmi!"
 "Ma certo, Augustin! Come desideri! Ih ihih .... però io me lo immagino, il nostro caro nonno!"
"Non è possibile! Riconosco che i tuoi trascorsi da prelato ti abbiano dato di volta al cervello!"
"Trascorsi da prelato? Dico, ma sei diventato matto? Guarda che io sono un giovane sacerdote a servizio di Sua Santità! A soli ventitre anni ricopro una carica di tutta importanza, mio caro generale!"
"Si, un prelato che guarda un po' troppo le fedeli! Credi forse che non lo sappia? Forse la tua coscienza, non certo pulita, ti porta a pensare che in questo palazzo aleggi il fantasma del nonno! Ahhh come vorrei che fosse vero! Gli chiederei due cose: la prima che Marguerite mi desse l'erede e la seconda è farti diventare Papa."
"Ah ah ah ah ah ah!! Augustin!!! Non vorrei deluderti .... ma Lassonne è stato chiaro: niente ulteriori gravidanze per Marguerite. In quanto al tuo secondo desiderio ..... chissà! Le mie quotazioni stanno salendo!"
"Appunto perché so che ci vuole un miracolo affinché i miei sogni si avverino che vorrei che il nonno si aggirasse per il palazzo! Ah ah ah ... Ma sono un uomo molto pratico e so perfettamente che i fantasmi non esistono!"
 "Ecco, quindi andiamo di sotto e tranquillizziamo le donne!! Ih ih ih ... Povero te, sei femmine hai prodotto .... ih ih ih"
 "Ridi, ridi pure ... tanto questo enorme fardello è toccato a me."
"Beh certo ....  a me è toccato il sacerdozio ..... l'obbedienza ..... la castità ...... ih ih ih ih .... su su, muoviamoci!" Rido fragorosamente mentre scendiamo le scale. Mentre raggiungiamo il corridoio che porta alla stanza delle coperte, vediamo delle ombre ergersi davanti a noi.
 
 
"André, sta arrivando qualcuno .... fai rumore, devono spaventarsi! Ih ih ..."
 "Si si ...." prendo le campanelle ed inizio piano a farle tintinnare.
Arresto il passo, afferro il braccio di Augustin e sussurro: "Hai sentito? Che strano rumore.”
"Si, ho sentito ..... ti sei forse spaventato, fratellino?!"
 "Io?! Ma no, cosa dici?"
"Bene .... andiamo allora verso queste ombre ...."
 
"Oscar, i passi diventano sempre più vicini."
"Shhh ..... ulula, forza! Fai come me! AAUUUUUUU"
 
 "Augustin ma ... ma ... è un finto ululato!"
 "Uhm ...  fai silenzio e seguimi!" rispondo piano, a voce bassa.
 "André, riconosco il passo di mio padre ..."
"Ecco .... meglio scappare Oscar, se ci scopre ....."
"Sei pauroso! Sta zitto, lascia fare a me!" simulo una voce tenebrosa. "Geeneraleeee ... Generale Jarjayesss .... mi sentite?"
 "Uh" sussulto appena. "Chi è che mi chiama!! Vieni fuori o sarà peggio per te!"
 "Generaleeeee ... volete conquistarvi il paradisooo?"
"Uhm ... certo! Ma tu ....chi sei?!" Domando perplesso, questa voce ha qualcosa di familiare.
 "Un vostro antenatoooo .... il primo Françoissss ...."
 "Uhm .... un fantasma quindi?!"
 "SIIIIIIII ..."
"Uhm ...  e dimmi .... cosa vorresti da me .... François?" Domando mentre mi avvicino con passo leggero alla voce.
"Dovete essere meno severo con Vostro figlio Oscar ...."
 "Uhm ... meno severo? Ma io non lo sono affatto .... anzi, sono un padre permissivo ......"
 "Dovete concedergli di andare a cavallo ogni qualvolta che lo desidera e poi ... dovete cambiargli il precettore di storia perchè è moltoooo antipatico!"
"E vediamo ... magari ..... dovrei anche sospendere le lezioni di religione, con la zia Clotilde?"
 "Siiiiii ...."
"OSCARRRR!!! FALLA FINITA E VIENI FUORI PRIMA CHE PERDA LA PAZIENZA!!!" Urlo furioso, ma che peste di figlio che ho!
 
 
"AHHHHHH André, mio padre ci ha scoperti,scappiamo!"
 Vedo due schegge uscire da dietro una colonna, con indosso dei lenzuoli, e correre rapidi su per le scale.
"Armand, hai visto cosa succede ad essere troppo permissivi?"
 "Ih ih ih ... Vedo vedo! Ah ah ah ... Oscar è davvero tremenda! Ah ah ah ..."
 "Già ..... un vero flagello, ecco cos'è!!! Ma ora .... mi sentirà!! E saranno guai!!  E poi Oscar è mio figlio, non dimenticarlo!"
"Si, certo ed io sono una femmina! Ah ah ah ... Augustin smettila con questa storia! Anche se vuoi negare l'evidenza, Nostro Signore ti ha donato sei figlie femmine, non cinque!"
 "Uff ... certo, ma è tutta colpa tua!!! Ora che mi ricordo .... sei stato tu ad augurarmi di avere solo figlie femmine!!! ARMAND!!!! ARGH!!"
 "Ah ah ah ... Si, si ... mi ricordo ah ah ah ...ma ero solo un bambino!"
 "Un bambino che ha portato solo guai!!! Ed ora muoviti, saliamo di sopra!"
 "Augustin lascia perdere! Forse hai dimenticato le marachelle che facevamo? Oscar è una bambina che ha voglia di divertirsi! Ah ah ah ..."
 Saliamo di sopra a passo spedito, vedo Oscar correre veloce schivando le sue sorelle, Marguerite e Nanny, seguita senza dubbio dal suo fido compagno di guai, Andrè. "Correte correte ..... tanto con voi due farò i conti domattina!!!"
 "Corri Andrè! ... Andiamo in camera mia!"
"Si si ..... ma io prevedo guai, Oscar!"
Afferro la mano di André e lo tiro in camera mia e chiudo a chiave. "Sta tranquillo ... puff ... puff ... lo sai che mio padre brontola ma in fin dei conti non fa ci fa nulla se non farci allenare alla spada! ... Puff ... puff ..."
"Si si .... ma mia nonna ..... lei usa il mattarello!!!"
"Siamo chiusi dentro, nessuno può entrare!" afferro nuovamente la mano del mio amico, ci avviciniamo al tavolo e dico: "Guarda quanti dolci ho portato! ... Sono così tanti che mangeremo tutta la notte e nessuno potrà dirci niente!"
"E va bene ..... abbuffiamoci ora .... che domani saranno solo guai!!"
Afferro una fetta enorme di torta e comincio a mangiarla e tra un boccone e l'altro rispondo: "Vedrai che mio padre ... ci farà allenare per almeno un’ora in più ... ma in fondo non mi dispiace, a me piace tirare di spada ma non glielo diciamo altrimenti potrebbe pensare di punirmi con altro! Ah ah ah ..."
"Oscar ... sei tremenda!! Ah ah ah ah ah!"
 Afferro un biscotto, lo mangio continuo: "Uhmmm ... questi sono buonissimi!" ne prendo un altro e lo infilo in bocca al mio amico. "Mangia André!"
"SI si ... ma non è il caso che mi imbocchi ..... "
"Ma perché no?! Forse ti vergogni!" Rispondo afferrando un altro.
 "Coff. coff ... no no ... è che .. coff ... soffoco così!"
 Afferro la brocca, riempio il bicchiere d'acqua e dico: "Su, presto bevi! ... André stasera rimarrai a dormire con me!"
"Uh ... ma Oscar .... la nonna .... non vuole, lo sai!"
"André, fuori da quella porta sono tutti furiosi, pronti a saltarci addosso, è questo che vuoi? Propongo di non uscire di qui fini a domani mattina, vedrai che avranno sbollito la rabbia... ah ah ah ... André assaggiamo la torta alle mele."
 "E va bene .... meglio goderci questa serata ora che possiamo ....."
Sentiamo inveire dietro la porta, è la mia famiglia.
 
"OSCAR ... OSCAR ... APRI LA PORTA!"
“NIPOTE .. ANDRE' ESCI FUORI DI LI'!"
"OSCAR DOMANI FAREMO I CONTI! .. TI PUNIRO' DOVRAI ALLENARTI CON LA SPADA PIU' DEL SOLITO!"
 
"Oscar, ma li senti? Sono tutti furiosi. E poi non hai pensato che tuo padre possa aprire la porta con l'altra chiave?"
"Impossibile! Il fabbro mi ha insegnato un trucco per non fare aprire la serratura dall'esterno, sta tranquillo e continua a mangiare! ... Uhm .. che buona la torta di mele!"
"Oscar ..... sei davvero impossibile!! Ah ah ah ah"
"OSCARRRR APRIII! MI HAI SPAVENTATA! ADESSO DEVI APRIRE!"
 
"Oscar, è tua sorella Luisa, è davvero arrabbiata."
"OSCAR!!! Sei una vera peste!!! Non sono scherzi da fare!!!"
"Apriiii!!!"
"Uffa! Ma le senti le mie sorelle? Possibile che non siano capaci di divertirsi?"
 "Beh, magari perchè loro sono più grandi?!"
"Allora io voglio rimanere piccolo!" Rispondo ingurgitando l'ennesimo pezzo di dolce. "Ma che buoni sono!"
"Slupr .... buonissimi!!"

 
   
 
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