1778, quasi diciotto anni e molte cose imparate sulla strada, non per altro, succede quando hai undici anni e poco più e devi tirare avanti la baracca, per caampare.
Sei il capo famiglia, quando tuo padre muore e lascia una moglie e una bambina piccola, la mia sorellina con i capelli scuri e le iridi color indaco, come il mare verso cui stiamo andando.
Già, il mio cognome è Soissons, preceduto da un De che indica nobili origini, da cui siamo decaduti, debiti per il gioco d’azzardo del nonno o giù di lì.. .
Non che mi interessi, tranne che Perè ha cercato fortuna a Parigi, voleva che frequentassi l’Accademia Militare e lo farò, alla fine, arruolandomi, guadagnerò più che con mille lavoretti, che a fatica metti insieme per del pane e del vino..
Il necessario, dico, mica l’abbondanza.
E sarò pagato per vigilare, all’occorrenza, ove vi fossero delle risse, con la divisa sarò sempre a prescindere dalla parte giusta..
E le donne sono attirate dalla divisa, è un fatto noto, anche se, modestamente, non mi manca nulla già adesso, in fatto di sguardi delle Madames passando per le occhiate delle fanciulle e ..
Quando andammo a Parigi, salutai i miei amici di allora, di cui ero il capo incontestato, dopo svariate zuffe, cacce ai nidi e tiri di fionda, tra cui una ragazzina, Sophie, sorella di Piquemal, compagno di zuffe
Sospiro, stiamo andando verso la coste per un piccolo lascito, un lontano parente di mio padre si è ricordato di noi e l’occasione è grata, ecco un termine adeguato, per far uscire Maman da Parigi e mostrare a Diane il mare.
“È uno specchio capovolto, Alain..” osservava Diane.
Dopo, Sophie, mi narra di essere stata sposata a 15 anni a un uomo di quaranta e..
I suoi occhi hanno l’azzurro di quelle onde.
Una vedova, senza figli, libera.
Un lento intrecciarsi di labbra e respiri, vorrei essere rassicurante, andare piano ma..
Mi precede, aspetta, rilancia …
Uno snello salice, un narciso tra le mie braccia..
La carnagione levigata dal sole, i suoi capelli sono castano chiari, profumano di cenere e noci, li ha lavati da poco.
Le copro il viso di baci, le dita tra i capelli che sciolgo, lei ride..
La divoro, la spoglio pezzo su pezzo, il vento che accarezza la pelle sudata..
La luce ambrata della lunga sera estiva batte sui nostri corpi.
Affondo dentro di lei.
E il mare romba dentro.
Era vergine, ha sanguinato, era una sposa vergine.
Chi si arruola per mettere insieme il pranzo e la cena, perché è povero.
Chi si sposa perché povera e carina attira gli sguardi ..
Ogni giorno, una battaglia.
Si può amare per un solo giorno.
O per una vita intera.
Ora lo so.