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Autore: Sakkaku    14/11/2021    3 recensioni
Altra raccolta dedicata ai personaggi originali della mia long. Ogni capitolo sarà una storia a sé, perlopiù breve e leggera, con dei momenti non collegati tra loro o con la storia principale, quindi possono anche essere letti separatamente e da chiunque sia curioso :)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Day and Night'
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Gita all'acquario

 

Dwight osservava affascinato la vasca dei pinguini. Poco importava quanto goffi potessero essere mentre camminavano, una volta in acqua erano aggraziati ed eleganti. Il giovane dai capelli rossicci si rivedeva in qui pinguini: doveva trovare il suo posto per essere apprezzato e non più considerato fuori luogo. Era passata almeno mezz'ora da quando aveva iniziato ad osservare le creature nuotare eppure non si stancava di rimanere sorpreso quanto potessero essere interessanti.
«Dovremmo andare» disse una voce bassa al suo fianco «Siamo rimasti indietro, dobbiamo muoverci a ritrovare il resto della classe.»
«Voglio restare qui» protestò il rossiccio scuotendo le spalle.
«Fratello, non fare i capricci. Non voglio essere rimproverato dall'insegnante a causa tua. Ci torniamo insieme un'altra volta, va bene?»
«Davvero? Me lo prometti?» domandò speranzoso, quando l'altro annuì, non poté evitare di dire «Ti voglio bene, Eric!» e, nonostante sapesse che il fratello non gradisse quelle manifestazione affettive, lo abbracciò.
Chiunque, a vederli, non avrebbe mai pensato che i due giovani fossero coetanei. Il rossiccio aveva un comportamento infantile e si poteva benissimo scambiarlo per un bambino di dieci anni, sebbene entrambi ne avevano dodici, forse a causa della sua costituzione leggermente più esile e bassa.
Quando raggiunsero il resto della classe, tutti li guardarono scocciati.
«Vi stavamo aspettando. Hai per caso dovuto cercare Dwight perché si era perso? Immagino sia andata così, d'altronde causa sempre problemi a tutti. Al posto di tuo fratello ti avrei abbandonato. Sei così stupido» un ragazzino spintonò il rossiccio che cadde per terra e, un attimo dopo, un pugno lo colpì in faccia.
«Nessuno può offendere o picchiare mio fratello!» il tono con cui Eric parlò era fermo, lo sguardo assottigliato fece rabbrividire il compagno di classe. «Chi ti credi di essere per giudicarlo? Lui è molto meglio di quanto pensi, al suo confronto sei solo spazzatura. Ti avviso: ti conviene tenere chiusa quella boccaccia, se insulterai di nuovo Dwight non te la caverai con così poco la prossima volta.»
Il rossiccio lo stava trattenendo per le braccia. Conosceva molto bene Eric. Detestava la violenza, preferiva risolvere con le parole che imparava dai libri che leggeva, però se qualcuno diventava aggressivo con le persone a cui voleva bene, avrebbe ripagato con la stessa moneta. Il corvino non avrebbe permesso a nessuno di fargli del male, si sentiva responsabile, nonostante fosse più grande solo di qualche mese rispetto a lui.
«Sto bene, non mi sono fatto male» Dwight sorrise al fratello «Se l'insegnante ti avesse visto, saresti finito nei guai con i nostri genitori.»
«Dovevo fargli capire che non deve permettersi di trattarti in quel modo» borbottò Eric «I tuoi parenti mafiosi irlandesi si rivolterebbero nella tomba se vedessero quanto sei scemo.»
«Ti ho già detto che non lo sono! Eravamo d'accordo che non l'avresti più detto e io non ti avrei più chiamato cinese!» protestò il rossiccio «Aspetta! Mi hai appena chiamato scemo!»
«Sono tuo fratello, posso dirlo, perché è una mia dimostrazione d'affetto nei tuoi confronti.»
«Stai dicendo che mi vuoi bene, vero?» gli occhi verdi scintillarono felici.
Eric annuì, sistemando la frangia per coprirsi la faccia. Quelle parole lo mettevano a disagio.
«Sei il migliore, lo sai? Sono felice di essere finito nella tua stessa famiglia affidataria.»
«Sarebbe stato meglio se ti avesse adottato una famiglia più amorevole» obiettò il corvino.
«No, invece» Dwight scosse con vigore la testa «In quel caso, non avrei avuto te al mio fianco.»
«Smettila di dire sciocchezze» disse Eric «Sei imbarazzante.»
Il rossiccio sorrise al fratello. Per chi non lo conosceva poteva sembrare scontroso, poco espressivo e asociale, ma, per qualsiasi cosa, non importava se fosse una cosa importante o una sciocchezza, lui era sempre disposto ad aiutarlo. Dwight sapeva che un giorno, entrambi avrebbero lasciato quella famiglia affidataria insieme.





NdA:
Buona domenica! ^^
Eccomi ad iniziare una seconda raccolta sui personaggi della mia long in corso.
Ci tengo a precisare fin da subito che aggiornerò sporadicamente, oltre alle idee che potrebbero mancare, ci sono altri fattori che potrebbero tenermi lontanta dalla scrittura. 
La mia intenzione è scrivere solo capitoli leggeri, spensierati e, perché no, divertenti. Spero di mantenere questa linea, in caso contrario, cambierò l'intro XD

  
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