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Autore: Shade Owl    14/11/2021    1 recensioni
Nel lontano Sistema Helios esiste la confraternita dei Figli del Sole, un'organizzazione grande e potente che, tra i suoi svariati compiti, si preoccupa anche del mantenimento della pace tra i vari mondi, affidando ai membri più idonei compiti anche rischiosi volti al bene comune.
Tra di essi c'è Leon, che malgrado non abbia mai voluto abbracciare la loro causa, si trova costretta a seguire la strada impostale, e durante i propri viaggi incontrerà un nemico ben deciso ad ucciderla, ma anche nuovi compagni che l’aiuteranno nella lotta per la sua sopravvivenza.
Spostandosi di pianeta in pianeta tra tigri selvagge, orsi giganti, boss mafiosi e paludi, Leon dovrà arrivare a patti con la propria vita e trovare la propria strada, in un percorso di crescita che non è quello che si aspetta, e che potrebbe finire nel peggiore dei modi...
Genere: Avventura, Drammatico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Poco prima che il sole cominciasse a calare poterono dire di aver praticamente terminato il lavoro di riparazione sulla navetta. Il solo problema rimasto, come dichiarò Marie, era che mancavano le candele d’avviamento.
- Il motore è quasi intatto e c’è abbastanza carburante per alimentarlo. Ci permetterà un solo viaggio, ma non partirà mai senza le candele che generino una scintilla.- spiegò la ragazza, accendendo il quadro comandi - Per questo ho chiesto che poteri avevi, o mi sarei dovuta inventare qualcos’altro.-
Leon, ben legata al sedile accanto al suo, annuì.
- D’accordo. Cosa dovrei fare?- chiese.
- Un secondo…- si chinò sotto il pannello e trasse due cavi di rame avvolti nella protezione per tutta la loro lunghezza tranne i capi, scoperti e sfilacciati - Tieni, prendili.- disse, porgendoglieli - Se dai un briciolo di corrente quando te lo dico, dovrebbe partire.-
- Va bene.- rispose Leon - Ma non c’è il rischio di un’esplosione troppo potente?-
- Oh… è probabile.- ammise tranquillamente Marie, con noncuranza anche troppo evidente. Si affacciò alla porta della cabina e guardò Gareth e Drake, legati agli unici due sedili rimasti: avevano tolto tutti gli altri perché il loro viaggio doveva essere il più leggero possibile, essendo tanto rattoppata e malandata la navetta, o il passaggio sarebbe stato assai più pericoloso di quanto già non lo fosse - Com’è là dietro?- chiese.
- Scomodo.- rispose Gareth.
- Beh, questi cessi su rotaia sono sempre scomodi.- replicò lei - Tenetevi, stiamo per partire.- mise il dito sul bottone d’avviamento - Al tre.- disse, rivolgendosi a Leon - Uno… due…-
Nell’attimo in cui Marie finì di dire “due”, la navetta venne scossa da un colpo che per poco non la rovesciò, facendola tremare tutta quanta.
- Ehi!- gridò Marie - Ma che cavolo…?-
Un altro colpo, e stavolta si rovesciò davvero sul fianco sinistro, piegandosi lentamente fino a ribaltarsi, come se qualcosa la stesse spingendo, e Gareth lanciò un grido. Quando fu capovolta completamente ci fu un attimo di calma, in cui si ritrovarono tutti e quattro appesi a testa in giù, legati ai sedili.
- Cosa accidenti sta succedendo?- sbottò Marie - Questo non è opera mia, no no!-
Slacciatasi la cintura e chiedendosi se sarebbe mai riuscita a fare un viaggio privo di incidenti, Leon scese a terra non senza qualche difficoltà, furiosa ed anche timorosa di sapere cosa stesse accadendo lì fuori.
- Resta lì.- disse alla ragazza.
- Eh, certo…- borbottò lei - Dove vuoi che vada, tanto? Ho la cintura bloccata, accidenti…-
Ignorandola, Leon prese il prisma e gettò uno sguardo al vano passeggeri, dove Drake aveva fatto scendere Gareth, il quale si era rannicchiato vicino alla porta della cabina di comando, e si stava avviando al portello in fondo, doppia ascia in mano.
- Dà una mano a Marie.- ordinò la Figlia del Sole al ragazzo, raggiungendo Drake.
Lo Stratega afferrò la maniglia e guardò Leon.
- Pronta?-
- Spada.- disse lei per tutta risposta.
Aperto il portello, l’uomo diede un’occhiata all’esterno.
- Sabbia smossa.- decretò - Deve essere lui. E credo che sia Geocinetico. È troppo bravo e veloce, non credo che si sposti scavando.-
Grandioso… Pensò amaramente Leon: la terra era un isolante, e se l’Alterato era Geocinetico la poteva usare per contrastarla. Se gli avesse dato la scossa non sarebbe servito a niente: un Geocineta abbastanza potente possedeva un isolamento naturale contro l’elettricità.
Uscirono lentamente e con circospezione, guardandosi attorno: il sole aveva iniziato la discesa oltre l’orizzonte, e la luce non era dunque massima. Inoltre, iniziava già a fare freddo. Tutto intorno a loro non si vedeva un’anima, e anzi l’insediamento pareva più silenzioso che mai, come se gli abitanti si fossero rintanati al coperto quando la navetta si era rovesciata di nuovo.
- Lo vedi?- chiese Leon.
Drake scosse la testa.
- No. E questo mi preoccupa.-
Rimasero in silenzio un paio di secondi, cercando il loro nemico con lo sguardo, pronti a rientrare in caso di bisogno. Un rumore strano, basso e singhiozzante, risuonò attorno a loro.
- Cos’è?- chiese Drake.
Leon scosse la testa.
- Non saprei. Somiglia… a un pianto, forse.-
- No… è più una risata trattenuta…-
I due si scambiarono un’occhiata e alzarono di scatto lo sguardo: sopra di loro, sulla cima della navetta ribaltata, c’era ciò che li stava inseguendo.

Leon non poté non indietreggiare atterrita di fronte a tanta ferocia animale e bestiale combinata con le fattezze di un uomo di grande bellezza. Aveva un aspetto cangiante e indefinibile, di impossibile inumanità.
Era in piedi a gambe lievemente divaricate, le braccia incrociate sul suo petto largo e forte, le spalle dritte e ferme. Era muscoloso, anche se meno di Drake, e alto quasi altrettanto. Il suo volto perfetto era atteggiato in un cipiglio arrogante e sicuro che gli donava in un modo inaudito, mentre li osservava dall’alto in basso, con i suoi tratti un po’ squadrati e simmetrici. Se non avesse saputo cosa fosse davvero, Leon lo avrebbe preso per un uomo sulla quarantina come Drake, ma più affascinante e magnetico dello stesso Stratega.
I folti capelli neri e ondulati gli ricadevano morbidamente sul capo, mentre una frangia accennata gli copriva elegantemente la fronte.
In qualche modo le ricordava un professore per il quale, qualche anno prima, aveva avuto una mezza cottarella, soffocata solo dal pensiero che si trattava di un insegnante, ma che le era ugualmente rimasta nel profondo senza mai andarsene, sepolta ma non dimenticata.
Ma la sua faccia, per quanto fosse bella, non nascondeva ciò che era realmente: un istante prima era l’affascinante uomo con l’aspetto da ribelle che la scrutava da lassù, un attimo dopo era un orribile diavolo dagli occhi di fuoco e le zanne in bocca. Più lo fissava, e meno capiva: l’aspetto di lui le mutava davanti mentre ancora cercava di definire come fosse avvenuto il cambiamento, addirittura prima che si rendesse davvero conto di avere assistito a una variazione. Era impercettibile, impossibile da vedere mentre si svolgeva, eppure chiaro ed evidente, una volta terminato.
Addosso portava abiti leggeri e non adatti al freddo incipiente: un semplice gilet aperto che mostrava il petto muscoloso e l’addome, stivali e un paio di lunghi calzoni di cotone, assolutamente inutili per la notte di quel deserto. Non c’era niente di particolare in quei vestiti, eppure gli donavano in un modo che nessuno avrebbe mai potuto sperare per se stesso. Leon era certa che fosse lui l’Alterato dal quale si doveva difendere, eppure non poteva distogliere lo sguardo. Arrivò persino ad abbandonare l’arma lungo il fianco, il braccio molle e inutile. Se l’avesse aggredita, sarebbe morta.
Drake, invece, non pareva affatto essere in quelle stesse condizioni, e ostentava un’espressione concentrata e preoccupata, le mani ben salde attorno alla propria arma.
- Ti saluto, Alterato.- disse con voce alta e forte, guardandolo in volto - Sono onorato di fare la tua conoscenza.-
Lui portò lo sguardo sullo Stratega e sorrise con la stessa arroganza che aveva nell’osservare Leon.
- Il piacere è unicamente mio.- disse lentamente. Aveva una voce bassa e morbida, priva di imperfezioni - Tu sei lo Stratega.- non era una domanda - Mi complimento con te per l’idea di attirarmi contro la roccia. Ho sentito il colpo fin nelle ossa.-
- Dunque mi conosci.- constatò Drake - Io, tuttavia, non conosco te.-
L’altro sorrise ancor di più.
- Il mio nome è ciò che accade in questo momento.-
Drake parve non comprendere che cosa volesse dire. Di certo, Leon non riuscì quasi a registrare neanche mezza parola.
- Temo di non aver capito.- disse lo Stratega - Comunque, non importa. Ora, per favore, vorremmo lasciare questo luogo.-
Lui, inaspettatamente, annuì.
- Ma certamente.- rispose, scendendo con incredibile agilità, atterrando in piedi di fronte a loro.
Drake allungò un braccio per spingere indietro Leon, che non credeva di essere neanche in grado di muoversi. Era come se la sua testa si fosse totalmente svuotata all’improvviso di ogni pensiero razionale. A malapena riusciva a seguire la conversazione.
- Ci lasci andare, dunque?- chiese lo Stratega - E a cosa dobbiamo tanta cortesia?-
Lui rise piano, senza scomporsi.
- Al fatto che io non ho motivo di odiarti, Stratega.- spiegò - Sei un valente guerriero. Io rispetto la tua fama e le tue capacità, e non oserei toccarti con un dito senza una ragione valida. E puoi portare al sicuro i ragazzi che sono con te in quanto non ho interesse nel prendermi la loro vita. Il piccolo Guaritore non ha niente che mi attragga, e la giovane che vuole vendetta non può costituire minaccia per me.-
- Ma vuoi lei, scommetto.- aggiunse Drake, sapendo bene che non c’era bisogno di accennare a Leon, immobile al suo fianco.
L’Alterato sorrise anche di più.
- Sì.- rispose - Oggi vi lascerò in pace, come gesto di buona volontà, e vi permetterò di lasciare il pianeta. Presto tornerò, e reclamerò la Figlia del Sole. Se non me la consegnerai, non potrai più contare sul mio rispetto per te.-
Poi, in uno sbuffo di sabbia, mentre il sole scompariva, il loro incredibile avversario si dileguò.

Finalmente lo vediamo di persona, questo fantomatico nemico... e non sarà l'ultima volta.
Ringrazio John Spangler, Easter_huit, Biscottoalcioccolato e Bindaz, che mi seguono. A presto!

 

   
 
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