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Autore: Clessidrus    15/11/2021    0 recensioni
Dopo aver scoperto l'amara verità sul suo conto, il nostro eroe dovrà affrontare il suo passato per creare un radioso futuro...............e chissà se riuscirà a confessare il suo amore nei confronti della sua migliore amica.
Genere: Comico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Grandi Storie Di Clessidrus'
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Quando la principessa le consegnò il libro, Clessidrus rimase alquanto confuso.

Clessidrus: Che cos'è?

Princess Celestia: Qualcosa che potrebbe spiegare in parte la storia del tuo popolo.

|Poi il clessidriano lesse il titolo.|

Clessidrus: "Diario Della Vita Di Un Buon Clessidriano."

Princess Celestia: Diciamo che apparteneva a colui che ha permesso la tua nascita.

Clessidrus: Clamaximus?! Quindi mio nonno ha scritto tutto quello che accadde nella sua vita?

|Celestia lo rispose annuendo. Poi il clessidriano notò che sul libro c'era stampato il cutie mark della principessa.|

Clessidrus: Perché c'è il tuo cutie mark?

Princess Celestia: Perché non lo scopri leggendo. Ti lascio un po solo, ho una riunione con i delegati di Trottingham. A fra poco.

|Celestia se ne andò lasciando solo Clessidrus che con molta impazienza iniziò a leggere.|

Per chi sta leggendo il mio diario mi presento subito, io sono Clamaximus, vengo da una delle famiglie più prestigiose di tutta Infernia, infatti mio nonno Cleprimus fondò la città. Da quando la mia gente venne esiliata nelle terre più remote di Equestria era come se nell'aria tirasse un aria oscura. Io non sapevo la causa di tutto ciò ma di una cosa ero certo, il nostro popolo era famoso perché riservava rabbia e rancore. Mio padre, il prode Clemagnus, insegnò a me e a mio fratello gemello Cleminimus di non fidarci mai dei pony perché nonostante il loro aspetto molto colorato e buffo erano esseri senza cuore che approfittavano delle gentilezze degli altri. Tutto il popolo pensava la stessa cosa, e in quel momento pure io cominciai a farlo. Negli anni della mia gioventù frequentai con Cleminimus la "Clexcalibur Academy", un'accademia che sfornava i più grandi guerrieri di tutta Infernia, ovviamente io e mio fratello eravamo i migliori in assoluto. Un giorno si tenne il torneo dell'accademia, in cui venivi eliminato quando il tuo avversario ti faceva cadere dal quadrato di gioco. Dopo aver superato diversi turni, giunsi in finale e dovetti affrontare mio fratello.

Cleminimus: Non hai possibilità di battermi.

Clamaximus: Lo dici sempre e poi accade che ti batto.

|I due cominciarono a combattere a colpi di spada. La folla esultò visto che questo scontro era sentitissimo ed fu avvincente. Alla fine Clamaximus disarmò suo fratello.|

Clamaximus: Mi sa che ho vinto di nuovo.

Cleminimus: Non stavolta.

|Prese dalla tasca un sacchetto di sabbia e accecò suo fratello, poi recuperò la spada e con un colpo ben assestato lo fece cadere fuori dal quadrato. La folla esultò per il vincitore ma Clamaximus protestò.|

Clamaximus: Non vale, hai barato!!!

|La folla fischiò Clamaximus e gli lanciarono addosso alcune cose. Più tardi alla sala del trono suo padre lo criticò.|

Clemagnus: Ha fatto fare una figura da niente a tutta la tua famiglia.

Clamaximus: Ma padre io.......

Clemagnus: Silenzio! Lo sai il motto dell'accademia qual è? I Bravi Ragazzi Arrivano Sempre Ultimi.

Clamaximus: Penso che sia un motto stupido, se dobbiamo vincere le battaglie non ci servono questi sporchi trucchetti.

Clemagnus: Ora basta! Vattene immediatamente da qui! Tu non sei mio figlio!

Quel giorno mio padre mi ripudiò perché secondo lui non ero un vero clessidriano. Così me ne andai negli angoli remoti del regno d'Infernia per starmene un po da solo, quando all'improvviso sentì un pony che piangeva. Era una piccola pony dal manto bianco, molto più piccola d'età rispetto a me. Nonostante le avvertenze che mi aveva dato la figura patriarcale, io mi avvicinai a lei.

Clamaximus: Che succede piccola?

|Il pony si spaventò visto che era un clessidriano.|

PiccolaPony: Fermo, non ti avvicinare.

Clamaximus: Non voglio farti del male. E' solo che ti ho vista piangere e mi sono preoccupato.

PiccolaPony: Beh se proprio ti interessa, sono stata sgridata dai miei genitori, ok?

Clamaximus: Come mai?

PiccolaPony: Ho fatto un brutto scherzo alla mia sorellina e sono scappata di casa perché mio padre ha detto che era molto delusa da me. Di sicuro adesso mi odia.

Clamaximus: Nah non credo, gli adulti difficilmente odiano i loro figli. Tuo padre ci tiene molto a te e se ti ha sgridato è perché forse vorrebbe che tu diventassi un pony più saggio e responsabile.

|La puledrina, sentendo le sue parole, iniziò a tranquillizzarsi e sorrise al clessidriano.|

PiccolaPony: Grazie. Forse è meglio che me ne vada prima di farli preoccupare.

|E diede a Clamaximus un bacino sulla guancia e se ne andò.|

In quel momento capì che mio padre mi aveva detto quelle cose perché voleva essere orgoglioso di me, così ritornai al castello e chiesi scusa a tutti per il mio indegno comportamento.

|Suo padre lo abbracciò.|

Clemagnus: Tu hai un grande futuro alle tue spalle figliolo, ma solo se seguirai i miei saggi consigli riuscirai a realizzarlo.

Clamaximus: Certo padre.

Clemagnus: Spero che non ti comporterai mai più in quel orribile modo.

Clamaximus: Ti prometto che non succederà più.

Gli anni passarono e ben presto diventai capitano delle guardie reali di Infernia. Un giorno però mio padre partì con l'esercito per attaccare la capitale di Equestria, Canterlot. Tuttavia non si fece sentire per settimane, poi un giorno l'esercito ritornò, ma era più o meno un quarto di quello che era partito. Mia madre, preoccupata, parlò con una guardia superstite......

Clalcidia: Dov'è mio marito?

Soldato: Purtroppo l'assedio al castello è stato un fallimento e, mi duole informarla, che il re è stato ucciso da Queen Aurora.

|La clessidriana abbracciò Cleminimus dalla disperazione mentre Clamaximus iniziò a piangere.|

Soldato: Prima della battaglia ci ha detto che qualora dovesse passare a miglior vita, di nominare come suo successore Cleminimus.

Cleminimus: I-i-io?! Io non so.

Clamaximus: Devi rispettare la volontà di nostro padre.

Cleminimus: Va bene, ma solo se tu sarai il mio consigliere e generale del mio esercito.

Clamaximus: Ma certo. Quei pony la pagheranno per quello che ci hanno fatto!

Cleminimus: Ora si che ti riconosco!

E così io e mio fratello giurammo vendetta contro i pony di tutta Equestria. Gli anni passarono e io divenni padre, visto che quando muore un clessidriano ne nasce subito un altro. Decisi di chiamare mio figlio Clecesirus e quando nacque gli feci la promessa che avrei fatto qualunque cosa per farlo vivere in un mondo migliore. Per anni io e mio fratello cercammo un modo per poter conquistare il regno di Equestria. Tuttavia i nostri continui attacchi risultavano un completo fallimento. Un giorno Cleminimus mi mandò in avanscoperta per trovare il punto debole di quelle creature multicolor. Durante la mia ricerca notai una creatura bizzarra che stava vagando ai limiti del regno di Equestria, come se non sapesse dove andare. Alla fine cadde stremato a terra, così decisi di soccorrerlo e lo portai nel castello dell'Impero. Piano piano si riprese.

Cleminimus: Mai vista una creatura così.

Clamaximus: Di sicuro non è un pony.

???: No, non lo sono.

|Disse lo straniero mentre prese delle aspirine da dentro al suo orecchio.|

???: Un po' d'acqua per favore?

|Con uno schiocco di dita Clamaximus ordinò ad un servitore di obbedire all'ordine e gli portò immediatamente un bicchiere d'acqua.|

???: Molto gentile.

Cleminimus: Dicci cosa diavolo sei?

???: Sono un draconequus, l'ultimo della mia specie. Il mio nome è Discord. E voi a ben guardare siete dei clessidriani.

Cleminimus: Esatto.

Clamaximus: Che ci facevi ai confini di Infernia.

Discord: Giusto una piccola passeggiata.

Cleminimus: E da quanto tempo stavi camminando?

Discord: Chr giorno è oggi?

Clamaximus: Martedì.

Discord: Mmmmm vediamo.

|Poi come per magia si vestí da contabile e prese un pallottoliere.|

Discord: Dunque riporto di due......per la radice quadrata di trentasette.......da almeno duecentoquaranta lune.

Tutti e due: Cosí tanto?!

Discord: Sapete come si dice, il tempo passa in fretta quando ti diverti. E io adoro divertirmi, soprattutto a rendere la vita dei pony tremenda.

|Disse Discord ridendo mentre fece levitare tutti gli oggetti presenti nella stanza.|

Cleminimus: Quindi anche tu come noi detesti i pony?

Discord: Da morire, sono stato emarginato da quei cavallini perché sono anormale.

|Cleminimus ebbe un idea e parlò in privato con suo fratello.|

Cleminimus: Ho trovato la soluzione ai nostri problemi.

Clamaximus: Cosa?

Cleminimus: Ci faremo aiutare da questo stramboide. Hai visto cos'è in grado di fare, può modificare la realtà a suo piacimento.

Clamaximus: E come pensi di convincerlo?

Cleminimus: Non sarò io a farlo, ma tu.

Clamaximus: Io? Oh no voglio stare il più lontano possibile da lui.

Cleminimus: Sono il tuo re, devi obbedirmi.

Clamaximus: Va bene.

|Poi si due tornarono dal draconequus.|

Cleminimus: Abbiamo deciso che puoi trattenerti qui quanto vuoi.

Discord: Oh che splendida notizia.

Cleminimus: Clamaximus ti farà fare un tour del nostro regno, e per festeggiare il tuo arrivo stasera faremo una cena in tuo onore.

Discord: Allora si va a fare shopping.

|E uscí dal castello velocemente con Clamaximus che lo seguì controvoglia e sospirando.|

Clamaximus: Sarà una terribile giornata.

Così Cleminimus mi disse all'orecchio che se avessimo avuto Discord dalla nostra parte avemmo potuto avere la nostra vendetta. Così m'incaricò di passare del tempo con lui, e andammo a fare shopping di cappelli.

Discord: Devo dire che voi clessidriani avete dei gusti molto particolari in quanto a cappelli. Posso provare il tuo?

Clamaximus: Assolutamente no!

Discord: E dai, che cosa ti potrà mai accadere se stai senza cappello per un po.

Clamaximus: Fidati, succederebbe qualcosa di catastrofico.

Discord: Ok ho capito.

|Disse mentre si provò un cappello da pirata.|

Discord: Comunque sono dalla vostra parte.

Clamaximus: Cosa?

Discord: Suvvia non fare l'ingenuo, vi aiuterò a conquistare Equestria.

Clamaximus: Ma come hai fatto a.......

Discord: Ho gli occhi dietro alla nuca.

|E glieli mostrò letteralmente.|

Discord: Vedi?

Clamaximus: Scusa ma tu cosa ci guadagni?

Discord: Solo il piacere di avere Equestria sul palmo della mia zampa da leone.

Clamaximus: Beh a noi ci basta solo che i pony soffrano per ciò che ci hanno fatto.

Discord: Fantastico. E poi una piccola microscopica richiestuccia.

Clamaximus: E cioè?

Discord: Promettimi che quando la mia vita sarà in pericolo tu farai qualsiasi cosa per proteggermi.

Ero molto indeciso perché mantenere la parola data era uno dei miei fondamentali principi però darla a uno che conoscevo da poco era un rischio molto azzardato, ma lo dovevo fare per il mio popolo.

Clamaximus: Ti do la mia parola che ti proteggerò.

Quella sera a cena lui e mio fratello raggiunsero un accordo, Discord sarebbe diventato il sovrano indiscusso di Equestria mentre i clessidriani avrebbero tormentato tutte le creature viventi del regno. Il giorno dopo partimmo per la conquista di Equestria e arrivati a Canterlot, la capitale del regno Discord usò i suoi poteri per alterare il clima, prima coprì il Sole con nuvole di zucchero filato che facevano piovere latte al cioccolato, poi eliminò completamente la legge di gravità e fece volare tutte le abitazioni del regno, inoltre attraverso degli inganni, e anche grazie alla nostra partecipazione, alterammo completamente i caratteri dei pony che non provavano più i sentimenti di onestà, lealtà, allegria, gentilezza e generosità ma solo ipocrisia, odio, gelosia, egoismo e infelicità. Alla fine conquistammo Canterlot che venne ribattezzata con il nome di Chaosville e i clessidriani festeggiarono la vittoria portando caos e infelicità dappertutto. All'inizio ero molto contento che finalmente avevamo ottenuto la nostra vendetta, ma poi quando vidi i miei simili che ridevano dei pony tristi, anch'io inspiegabilmente mi rattristai, più tardi al centro della capitale mondiale del caos feci compagnia a Discord che continuò a ridere per ciò che aveva fatto.

Discord: Non è meraviglioso? Il caos è decisamente la cosa più perfetta che possa mai esserci.

|E rise malvagiamente, ma poi notò l'espressione cupa di Clamaximus.|

Discord: Qualche problema.

Clamaximus: Nah niente, forse non capiresti.

Discord: Beh, posso provarci.

Così gliene parlai.

Clamaximus: Non lo so, cioè dovrei essere felice perché abbiamo vinto, ma vedere tutto questo non mi rende felice. Cioè è questo il posto dove voglio far crescere mio figlio, un mondo dov'è divertente farsi sentire inferiori gli altri? Forse sto dicendo delle stupidaggini.

Discord: Lo credo pure io.

Clamaximus: Ma sì forse è così, cioè se pensassi queste cose non sarei un vero clessidriano.

Discord: Un vero clessidriano?

Clamaximus: Ma sì, noi siamo cattivi, spietati, senza cuore, che non proviamo nessun sentimento buonista.

Discord: Quindi dici che se nascerà un clessidriano buono, sarebbe una vergogna per la vostra gente?

Clamaximus: Sì.

Discord: Affascinante. Allora facciamo così, se tu mi tradirai, farò in modo che la tua reincarnazione diventi buona.

Clamaximus: Hahahaha buona questa.

|Ma per la prima volta Discord non scherzava. Poi sopraggiunse Cleminimus.|

Cleminimus: Ehy Discord, ti stai divertendo? Posso rubarti mio fratello per pochi secondi.

Discord: Ma certo.

|Disse prendendo un sacchetto pieno di strane caramelle nere.|

Discord: Fate con comodo.

|I due clessidriani si allontanarono ma stavolta il più lontano possibile per evitare che lui scoprisse cosa si stavano dicendo.|

Cleminimus: Le nostre guardie sono andate in avanscoperta nella Everfree Forest, mi hanno riferito che due alicorni hanno trovato dei preziosi cristalli in grado di annientarci e si stanno dirigendo qui. Dobbiamo batterci in ritirata.

Clamaximus: Perché non le combattiamo, c'è la possiamo fare.

Cleminimus: Troppo rischioso. Dobbiamo batterci in ritirata prima che il nostro popolo venga decimato.

Clamaximus: Va bene, fammi avvertire Discord e..........

Cleminimus: No, solo noi. Lui è il nostro caprone espiatorio.

Clamaximus: Ma ho dato la mia parola che l'ho avrei protetto ad ogni costo.

Cleminimus: Per favore, non fare il moralista e segui i miei ordini.

Clamaximus: Ma........

Cleminimus: Così ho deciso.

Alla fine accettai con molto riluttanza la sua decisione, così io, mio fratello e il nostro esercito c'è ne andammo, durante il viaggio di ritorno sentimmo un boato e tutto quello che aveva fatto Discord svanì come se nulla fosse, significava che lui era stato sconfitto. Tornati ad Infernia io parlai insieme alla mia famiglia e a mio fratello.

Clamaximus: Saremo dovuti rimanere la.

Cleminimus: E fare la sua stessa fine. Ma e poi mai! Senti il danno è fatto, troveremo un altro modo per conquistare Equestria.

Clamaximus: E se invece stavolta non usassimo qualcosa di eccessivo. Ci sarà un modo per conquistarla senza usare le maniere forti.

Cleminimus: Che sta insinuando.

Clamaximus: Sto insinuando che ci sono modi più pacifici per ottenere quello che vogliamo.

Cleminimus: Ti sei bevuto il cervello?! Noi siamo clessidriani! Non saremo più gentili con loro!

Clamaximus: Ma pensaci per un attimo. Vogliamo davvero far crescere i giovani clessidriani col pensiero che noi dovremo schiavizzare chiunque invece di farle diventare nostre "amiche"?

In quel momento mi tappai la bocca, avevo usato una parola proibita. E ovviamente mio fratello non la prese molto bene.

Cleminimus: Che cosa?! Noi di nuovo amici dei pony?! Questo è troppo! Sei sollevato dal tuo ruolo di generale! E ti proibisco di mettere di nuovo piede ad Infernia! Chiaro?!

Clamaximus: Non me ne importa! Tanto me ne sarei andato comunque! Andiamo via Clesinia.

|Ma sua moglie e suo figlio non lo seguirono.|

Clesinia: Non ti voglio vedere mai più.

Clamaximus: Cosa?

Clesinia: Come puoi affezionarti ai pony dopo quello che ci hanno fatto?

Clamaximus: Ma cara.....

Clecesirus: Non hai sentito la mamma?! Vattene, non vogliamo nel regno un clessidriano buonista qui, noi siamo creature superiori alle altre e che non permettiamo ai buoni sentimenti di metterci i bastoni tra le ruote.

Cleminimus: Per fino tuo figlio ha più sale in zucca di te, e adesso sparisci.

Ormai avevo perso tutto, la mia famiglia e i miei buoni principi. Passai quasi mezzo secolo a vagare senza meta, senza un posto dove stare e senza sapere cosa fare. Tuttavia non furono anni buttati al vento, perché passai le mie giornate a studiare i pony, per capire per quale ragione erano sempre felici e non erano pervasi dall'odio come il mio popolo. Un giorno, grazie alle mie capacità camaleontiche, mi mischiai tra quei quadrupedi e vidi arrivare la sovrana del regno, una certa Princess Celestia. Per gran parte del tempo la spiai per scoprire come comandava. Una notte la vidi che stava sul suo letto a piangere, mentre guardava la luna. Io non capii il motivo, però non so perché ebbi una specie di dejavu, come se quella scena l'avessi già vissuta, ma non ci feci caso. Poi durante un certo Gran Galà Galoppante un giornalista gli chiese come faceva a regnare un territorio così vasto. Lei rispose che un vero sovrano doveva porre le esigenze degli altri al primo posto, e mai quelle personali, la cosa mi fece molto riflettere. Dopo aver passato un anno a viaggiare in tutte le terre di Equestria arrivai ad una conclusione, che per tutto questo tempo la mia gente era stata accecata dalla rabbia e dall'odio e che mio fratello, così come aveva fatto mio padre, avevano posto il bene personale a quello degli altri, ma avevano fatto in modo che questa esigenza fosse d'importanza pubblica. Così decisi di tornare a casa e provare a cercare una soluzione pacifica che poteva permettere al nostro popolo di ottenere quello che voleva dai pony. Ma arrivai nel momento sbagliato, infatti in quel momento nel mio regno si stavano facendo i funerali per la scomparsa di un membro della famiglia reale. Così decisi di andare al castello per avere delle spiegazioni, lì incontrai la mia ex moglie che stava piangendo.....

Clamaximus: Clesinia, che succede?

Clesinia: Se ne andato!!!!

Clamaximus: Chi?

Cleminimus: Tuo figlio.

|Disse suo fratello mentre gli mostrò l'elmo da generale di Clecesirus. Clamaximus era impietrito nell'aver scoperto così una notizia terribile.|

Cleminimus: Quando te ne sei andato ho nominato mio nipote generale. Avevamo stabilito un alleanza con i Mutanti. Durante la battaglia a Canterlot Princess Celestia ci ha sconfitti e nella fuga Queen Chrysalis ha usato Clecesirus come scudo vivente e la principessa gli ha trafitto il cuore. Mi dispiace fratello.

In quel momento mi misi a piangere per la scomparsa di mio figlio, ma poi venni pervaso da un sentimento talmente forte che non avevo mai provato, era come se avessi avuto voglia di polverizzare tutto quello che avevo sul mio cammino. Quel sentimento era la rabbia, infatti ero talmente arrabbiato che abbandonai pienamente i miei principi da buon clessidriano, prima avevo perso mio padre, e adesso avevo perso mio figlio.

Clamaximus: Adesso basta! Pensavo che c'era un altro modo per risolvere questo problema, ma mi sbagliavo!!!!!

|Per la prima volta in vita sua Cleminimus aveva paura di suo fratello.|

Clamaximus: Fammi tornare generale! Voglio uccidere Princess Celestia!

|Cleminimus in quel momento sorrise malignamente.|

Cleminimus: Sicuro che stavolta abbandonerai i tuoi disgustosi principi?

Clamaximus: Te lo giuro.

Cleminimus: Allora ben tornato a casa fratello.

Per circa cinque anni addestrai duramente e senza briciolo di compassione i soldati che sarebbero venuti con me per la spedizione. Avevo trasformato dei soldati semplici, in macchine da guerra ponycide e finalmente potemmo partire per Canterlot e spodestare una volta per tutte Celestia. Quando arrivammo ci aspettavano tantissime guardie così iniziò una battaglia sanguinolenta, forse la peggiore a cui avessi partecipato. Ma il piano era un altro, mentre mio fratello e l'esercito tenevano a bada le guardie, io potevo entrare nel castello indisturbato cosi avrei trovato la sovrana e annientarla. La cercai in tutte le stanze del castello, ma non riuscì a trovarla. Poi notai che c'era qualcuno nei giardini reali, ed era proprio Princess Celestia.

Princess Celestia: Ti stavo aspettando.

Clamaximus: Pagherai per tutto ciò che hai fatto.

|Il clessidriano attaccò ma Celestia sembrava che non volesse combattere, infatti usava la magia per lo più per proteggersi dagli attacchi.|

Princess Celestia: Fermo, non ti voglio combattere. So perché sei qui, è per tuo figlio?

Clamaximus: Cosa?! Come fai a sapere che Clecesirus era mio figlio?

Princess Celestia: Avete gli stessi occhi.

Clamaximus: Che vuoi dirmi che ti sei divertita ad ucciderlo?!

|Continuò ad usare la spada ma Celestia cercò di parlare con lui.|

Princess Celestia: Non sono stata io a ucciderlo. Chysalis l'ha usato come scudo e io non sono riuscita a evitare di infilzarlo.

Clamaximus: Bugiarda!

Princess Celestia: E' la verità, non farei mai del male ai clessidriani, perché una volta uno di voi mi aveva consolata quando ero piccola.

In quel momento capì che la puledrina che avevo incontrato tanti anni fa era proprio Celestia, scoperto tutto ciò l'abbracciai e piansi.

Clamaximus: Ma che sto facendo? Io non voglio tutto questo? Io non voglio ferirti, io voglio solo che tutto questo finisca.

|Poi giunse Cleminimus e assistette a tutta la scena.|

Cleminimus: Ma che cosa fai?!

Clamaximus: Ascolta Cleminimus è finita, è stato tutto un equivoco lei non vuole farci del male.

Clemininus: Ancora una volta mi hai deluso fratello. Adesso fatti da parte, se non vuoi ucciderla tu, lo farò io.

|Ma il clessidriano si mise davanti all'alicorno per proteggerla.|

Clamaximus: Vorrà dire che eliminerò prima te.

|Dopo tanto tempo i due tornare a combattere tra di loro. Lo scontro era alla pari e, come accadde l'ultima volta, Cleminimus gli lanciò la terra negli occhi e con un colpo di spada li mise a tappeto. Poi si avvicinò alla principessa.|

Cleminimus: Finalmente, la vittoria è mia!!!!

|Usò la magia della sua spada per colpirla, ma all'improvviso Clamaximus intervenne e usò tutti i poteri a sua disposizione incanalandoli nella sua lancia, ci riuscì e il colpo divenne talmente potente che bucò completamente il petto di Cleminimus, questo pose fine alla sua esistenza. Intanto la principessa creò un varco che risucchiò tutti i clessidriani e li rispedì da luogo in cui erano venuti. Poi si avvicinò a Clamaximus.|

Princess Celestia: Grazie per avermi salvato.

Clamaximus: Figurati.

|Poi cominciò a tossire.|

Mi portò nelle stanze reali per le cure. Tuttavia i dottori dissero che siccome avevo fatto un enorme sforzo avevo perso quasi tutta la mia energia vitale e che non mi rimaneva molto tempo da vivere. Nonostante stavo per raggiungere i cieli, in quel momento mi sentii in pace con me stesso, non mi ero mai sentito così felice in vita mia.
Celestia mi chiese cosa avrebbe potuto fare per sdebitarsi con me, così le feci vedere il mio diario personale, dentro al quale c'era la sintesi di tutto quello che mi era capitato dal giorno in cui ero nato fino al giorno prima della grande guerra tra pony e clessidriani. Il mio ultimo desiderio era quello di terminare quello che avevo cominciato, la principessa chiamò alla sua corte una rinomata scrittrice, una certa Twilight Velvet e le incaricò di terminare la scrittura del mio diario. Ovviamente l'unicorno ci riuscì e io finalmente potetti essere in pace con me stesso, non vedevo l'ora di riabbracciare mio padre e mio figlio. Prima però chiesi a Twilight di scrivere una lettera infondo al diario. E così mio caro lettore questa è la storia di come un clessidriano abbia sacrificato la sua vita per un bene pubblico.


|Appena finì di leggerlo, Clessidrus trovò alla fine del diario la lettera scritta da Clamaximus. Dopo aver tolto il sigillo, lesse la lettera.|

Se stai leggendo questa lettera significa che tu sei un clessidriano molto particolare. Scommetto che sei un clessidriano di buon cuore dato che hai letto dall'inizio alla fine il mio diario. Ho una richiesta per te, aiuta la mia gente ti prego. Io sono sicuro che c'è del buono in tutti noi, anche nei clessidriani. Devi scoprire il motivo per cui ci siamo ridotti in quel modo così orribile e trovare una soluzione per far sì che pony e clessidriani possano ritornare a vivere in armonia tra loro. So che sarà un impresa ardua per un solo clessidriano, ma se avrai degli amici dalla tua parte vedrai che ce la potrai fare. Io credo in te.

CLAMAXIMUS

PS: Anche e non ho avuto l'opportunità di conoscerti, ti voglio bene nipote


|Clessidrus iniziò a piangere, mentre giunse Celestia.|

Princess Celestia: Vedo che sei arrivato alla fine.

Clessidrus: Mio nonno aveva pensato proprio a tutto, come se sapeva che tu mi avresti salvato dal mio triste futuro.

Princess Celestia: Voleva essere previdente. Quindi adesso cosa vorrai fare?

Clessidrus: Mio fratello un giorno potrebbe ritornare e devo essere pronto quando questo succederà. Io voglio realizzare il sogno di Clamaximus, voglio che pony e clessidriani tornino amici.

Princess Celestia: Pensi che sia fattibile?

Clessidrus: Vale la pena provare, mi gioco tutto ciò in cui credo.

Princess Celestia: Comunque ti consiglio di tornare a casa, c'è un treno che parte tra venti minuti per Ponyville, ti stanno aspettando tutti con pazienza. Ma prima..........

|Gli consegnò una lettera inviata dall'Impero di Cristallo, la prese e corse via mentre Princess Luna si avvicinò a sua sorella.|

Princess Luna: Allora come sta?

Princess Celestia: Molto bene, credo che adesso percorrerà una strada molto particolare. E la prossima volta tu mi dovrai aiutare.

|Mentre stava tornando a Ponyville, Clessidrus lesse la lettera.|

Shining Armor: Twilight mi ha raccontato tutto, ottimo lavoro. Hai la mia benedizione, ma trattale bene altrimenti io........

Princess Cadance: Tesoro? Mi avevi promesso di non essere più iperprotettivo

Shining Armor: Scusa cara. Proteggila da ogni pericolo mi raccomando

|Tornato a Ponyville ricevette un caloroso benvenuto dagli abitanti della città e si fece una festa rumorosa nella biblioteca di Twilight. Lì Clessidrus spiegò tutto a Twilight.|

Twilight Sparkle: Caspita, ti ha dato un compito arduo. Ma sono sicura che c'è la farai.

Clessidrus: Lo so, adesso so che cosa devo fare, anche se mi ci vorrà molto tempo per trovare la soluzione.

Twilight Sparkle: E io ti sosterrò in questa tua nuova impresa.

Applejack: Anch'io.

|Poi giunsero tutte le altre.|

Pinkie Pie: Anch'io, anch'io, anch'io qualsiasi cosa abbiate detto.

Fluttershy: Farei qualunque cosa per renderti felice.

Rainbow Dash: Avanti dimmi chi dobbiamo prendere a calci.

Rarity: Conta pure su di me, purché non devo sudare, sporcarmi, bagnarmi, affaticarmi..........

|E tutti loro risero.|

Rarity: Che ho detto di buffo?

Clessidrus: Grazie ragazze, sono felice di avervi come amiche.

E si abbracciarono, Clessidrus capì che qualsiasi cosa avrebbe affrontato in futuro le sue amiche sarebbero state la ad aiutarlo.
  
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