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Autore: Biblioteca    17/11/2021    0 recensioni
Nel grande continente esistono 8 terre: la Telmania, gli A.S.U., la China, la Ruttia, l'Itaglia, l'Inkilterra, la Fratta e la Foresta di Nessuno.
Nella Foresta di Nesusno abita una ragazza umana: Frode Biggins, "famosa" per aver cercato di distruggere l'anello del potere. Dieci anni dopo, la giovane si ritrova coinvolta in una nuova avventura: riprendere il tesoro affidato al terribile drago Sguma.
A chiederle aiuto saranno 7 personaggi legati alla politica delle otto terre: Junk, Dunk, Sulz, il Conte Gentile, il Conte solo Conte, il re della Frattia Macaron e l'elfa Ursula Van Di Linea.
Quasi costretta a partire, Frode affronterà così un nuovo viaggio, tra canzoni assurde e incontri dal passato, fino all'incontro con il temibile mostro....
(Parodia Satirica, riferimenti alla realtà. Seguito de "Il signore dei Bordelli")
Genere: Comico, Parodia, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Avventure di Frode Biggins nel grande Continente'
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Passarono la notte in una valle ben lontana dai troll appena incontrati e ripartirono al mattino presto, arrivando verso i confini della Telmania.
“Chi è questo mago che stiamo cercando?” domandò a quel punto Frode.
“Più che un mago, un semi-mago.” Precisò Conte Conte.
“Semi-mago?”
“Ha frequentato l’accademia, ma non ha mai completato il percorso. Una tua vecchia conoscenza era così.” Disse allora Conte Gentile.
“Obamarak?” tentò Frode.
“Esatto. Anche se preferiva farsi chiamare Guerriero.” Proseguì Conte Gentile “Io ho lavorato con entrambi. Ma Obamarak sta fronteggiando altri problemi negli ASU. Quindi dobbiamo rivolgersi a… qualcun altro.”
“Non sembrate molto entusiasti di questa scelta.”
“E’ stato sulla scena dopo la caduta di tiranno per un po', ha lavorato con tutti noi ed era presente al patto per il tesoro anche se non firmò mai e quindi non fu colpito dalla maledizione. Un’ottima riserva nel caso tu…” Ursula Van di Linea stava cercando di spiegare, ma Dunk Lingua di ghiaccio le mollò una gomitata e borbottò delle onomatopee incomprensibili.
“Nel caso io?” domandò Frode.
“Beh non sarà un viaggio semplice. Non siamo neanche usciti da qui e già abbiamo incontrato due nemici…” insinuò Junk Fiascoargenteo mentre beveva un sorso dalla sua fiaschetta.
“Quello che vogliamo dire Frode, è che avere una riserva è sempre meglio…” Tusk Manodicarta le mise una mano sulla spalla come per consolarla.
“Ma scusate avete detto che avete bisogno di me perché Sguma non mi conosce! Invece a questo Renzo Mattei lo conosce eccome!”
“Sì, ma sa rendersi invisibile. Una delle cose che è stato in grado di imparare all’accademia. Alla peggio può rendersi invisibile e provare a scendere. Anche se ingannare il naso di un drago è difficile.” Spiegò Macaron.
“E comunque in ogni compagnia deve esserci almeno un mago o un semimago.” Ripeté Conte Conte. Prese un gettone e lo consegnò a Frode. “Tieni che la carica è quasi finita.”
Arrivarono proprio al confine circa un’ora più tardi. Fermarono i cavalli e si guardarono intorno.
Frode ricordava quei boschi dal suo vecchio viaggio: là dove la Terra di Nessuno confinava con la Telmania, gli alberi si facevano meno folti e più verdi, perdendo quella naturale crescita distorta che li caratterizzava verso l’interno e li portava ad essere un chiaro segnale di: “State alla larga!”
“Narratore….”
Le cose stanno così Frode e tu lo sai!
Comunque, fu in quel momento che Conte Gentile le mise una mano sulla spalla riportandola alla realtà.
“Sappiamo con certezza che Renzo Mattei è da queste parti, separiamoci e cerchiamolo tutti.” Le disse.
“Immagino che io andrò da sola.”
“Ognuno per sé. Abbiamo più possibilità.”
Frode annuì e si addentrò nella foresta. Superò il confine guardandosi intorno.
Sentì un rumore alle sue spalle.
Portò la mano al suo flauto e l’altra a Punteruolo….. Un momento, hai portato Punteruolo?
“Non proprio. Era sopra al pony, suppongo lo abbiano preso gli altri.”
Sì ok, ma negli altri capitoli sono abbastanza sicuro che non c’era!
“Beh ora sono sola nella foresta, preferisco avercelo punteruolo.”
Certo, sono d’accordo ma forse dovremmo correggere…
“Non ora.”
Estrasse il pugnale elfico e si preparò.
Vide un movimento tra i cespugli e puntò l’arma in quella direzione.
Il pugnale non brillava (segno che non si trattava né di orchi né di altre creature ripugnanti), ma Frode non abbassò la guardia.
“Vieni fuori! Vieni fuori o vengo io a prenderti!”
Lentamente dal cespuglio, con le mani alzate, sbucò un uomo dai capelli neri; aveva una faccia molto particolare, che ricordava vagamente quella di un topo, con un neo sul mento e un sorriso tirato e disperato.
“Calma, calma! non volevo fare nulla di male! Mi stavo solo nascondendo!” disse.
“Certo, come no! Uno vede una ragazza nella foresta e si nasconde proprio alle sue spalle!”
“Beh ecco… Io stavo… Volevo capire se eri innocua! Ecco tutto!”
“Fai poco il furbo e esci da lì! Con le mani bene in vista!”
Sbuffando l’uomo uscì dal cespuglio. Indossava un’armatura semplice ma poco curata e mancante di molti pezzi. Si capiva che era l’armatura di un regnante. Frode ne aveva viste di simili proprio nella sua vecchia avventura indossate da Obamarak e Who Jinzao.
“E quella dove…” stava per chiedere, ma l’uomo la interruppe bruscamente.
“Non farti venire strane idee, non l’ho rubata!” disse offeso “Una volta sono stato regnante dell’Itaglia! Per Quasi tre anni!”
“E ancora indossi l’armatura?”
“Ho nostalgia, che male c’è?”
“Un momento… Non mi hanno detto che sei stato proprio un regnante ma… Sei forse tu Renzo Mattei? Il semi-mago?”
Il volto dell’uomo si illuminò.
“Ecco! Lo sapevo che non potevi non aver sentito parlare di me! Molto paicere! Ti stringerei volentieri la mano ma vedo che è occupata a tenere la spada quindi…. Piacere a distanza!”
Lentamente Frode abbassò l’arma.
“È un pugnale in realtà, me lo ha dato Angelina anni fa…”
“La regina degli elfi? Sei amica della regina degli elfi!?”
“Veramente io…”
“Fantastico! Negli anni in cui sono stato regnante io e lei abbiamo lavorato molto bene assieme!”
“Ecco vedi io…”
“Assolutamente fantastico conoscere un’amica personale di Angelina, ho sentito che in questo periodo anche in Telmania ci sono dei problemi. D'altronde il populismo ha colpito tutti i popoli del grande continente, portando una nuova ventata di nazionalismo! Ma io ho quasi trovato la soluzione a tutto! A proposito vuoi che ci facciamo un selfie assieme?”
“Un che?”
“Dai non essere timida andiamo!”
Prima che Frode potesse aggiungere altro, Mattei le aveva messo un braccio attorno alle spalle e aveva scattato una foto puntando l’obiettivo di una macchinetta fotografica verso di loro. A Frode, quella nuova moda era del tutto sconosciuta.
“Ti piace la mia macchinetta?” Proseguì il semi-mago “Guarda stampa la foto in un attimo e ci fa automaticamente il mio autografo!”
Frode si ritrovò così con in mano una foto con la firma chiara di Renzo Mattei.
“Beh, almeno ho la conferma che è lui.” Pensò. Poi si voltò di nuovo verso di lui. “Ascoltami però adesso che devo dirti una cosa.”
“Credo di sapere già cosa mi vuoi dire.”
“In che senso?”
“Sei qui per ringraziarmi.”
“Ringraziarti per cosa?”
“Ovvio! Per tutto quello che ho fatto! Per te, per l’Itaglia per tante cose!”
“No! No io… Un momento, cos’è questa musica? Non starà mica arrivando una canzone!”
Sì. Un assolo del nostro amico qui presente. Sai, lo voleva a tutti i costi.
 
 
 

È un emozione per te
Parlare con un vero semi-mago
Capisco che provi, lo sai
È del tutto normale
È l'effetto che alla gente faccio io
Il mio nome non è sempre un piacere
Ho preso molti politici per il sedere
lo so, è uno shock ma io me lo aspetto
Perché ogni piano che faccio è perfetto
Spero davvero che tu apprezzi
Quei diritti che ora non hai
È tutto ok, lo so, stai serena
Va bene anche se non ringrazierai
Ehi, sai chi ha portato in Itaglia il job act?
Tu non parlavi ancora, io agivo già
Poi c'è stato Lotto e cacciarlo è stato un gioco
Mi ci è voluto poco
Oh, e contro ogni avversità
Non ringraziarmi
Vi ho portato Open qua!
E la mia legge elettorale, Che bravo!
Il voto non fa più contare
Ma non c'è di che, stai serena!
Non mi serve il tuo grazie perché
Ti risponderei, "Stai serena!"
É facile per uno come me!
Non serve un grazie
Ma, ripensandoci
Sai? Anche se non lo raccontano
Ecco i problemi come si scornano
Con i soldi e le parole
Oggi e domani tolgo le prove
Dammi un giornale, mi basta la testa
Guarda che diffamazione è questa
La lezione sembra chiarissima
Mattei è invincibile, sempre in formissima
Amo i miei successi perché
Ti raccontano il meglio di me
Guarda che bravo, nessuno mi ferma
Sono una bomba nel ballo, qui c'è la conferma
Non c'è di che, credi a me, stai serena
Sono meraviglioso, lo so
Un Grazie non serve lo so, stai serena
Ed ora che ci penso me ne andrò
Non dirmi grazie, ormai, stai serena
Perché ora il tuo pony prenderò!
Io devo andar via da qua, Addio!
E qui ti devo ringraziare io
Stai serena! Stai serena!
E tanti saluti!
 
Saltò sul pony e provò a spronarlo con le briglie ma quello non si mosse.
Frode lo fissava a braccia conserte e un’espressione severa.
“Va a gettoni.” Disse infine la ragazza.
Sconfitto il semi-mago smontò dal giocattolo.
 
Continua…

 
Note: La canzone parodiata è “Tranquilla” del film Disney “Oceania”. Mentre, per chi proprio non l’avesse capito, Renzo Mattei è la parodia di Matteo Renzi. Scusate per la brusca interruzione sapremmo molto più di lui nel prossimo capitolo. Alla prossima!

 
  
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