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Autore: la_pazza_di_fantasy    18/11/2021    0 recensioni
Per Jerome la giornata non è iniziata nel migliore dei modi e peggiora quando una belva feroce cerca di ucciderlo per una ragione a lui sconosciuta.
Questo sarà solo l'inizio di una serie di avvenimenti che faranno capire a Jerome di non essere quello che credeva.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lucas guardava Alexander steso nel letto chiedendosi se mai si sarebbe risvegliato. Erano ormai tre giorni che era in quello stato comatoso e il ragazzo stava iniziando a pensare che non ci sarebbe stata molta possibilità di sopravvivenza se avesse continuato in questo modo. Lucas era arrivato solo quella mattina a dare il cambio e solo perché erano finalmente riusciti a convincere Jeje a lasciare il capezzale del ragazzo. Il moro non aveva lasciato il fianco di Aje nemmeno per un secondo da quando erano tornati vincitori dalla battaglia e aveva davvero tanto bisogno di riposarsi. Jerome veniva da giorni di prigionia e da una battaglia, se non si riposava avrebbe fatto una brutta fine.
Per convincerlo Caleb gli aveva promesso che lo avrebbero subito avvisato in caso che Aje si fosse risvegliato ma Lucas la trovava una cosa abbastanza improbabile. Ma dovette ricredersi quando vide girarsi nel letto il rosso e poi lo sentì gemere.
Lucas sgranò gli occhi e si avvicinò al letto del ragazzo per controllare meglio e sperare di aver visto giusto. Nemmeno il tempo di farlo che si trovò gli occhi completamente bianchi di Alexander addosso.
-sei vivo- gli sussurrò con un sorriso che andava ad espandersi sul suo volto.
-eh?- la voce di Alexander era roca e il ragazzo sembrava anche non aver ancora realizzato di essere quasi morto.
-sei vivo. Abbiamo sconfitto Jerico e tu sei vivo- gli ridisse con più calma Lucas. Dopo quelle parole Aje parve realizzare quello che era successo.
-sono vivo? Ma io credevo di dover morire, nella visione morivo- continuò a dire come cantilena il rosso non riuscendo a credere di essere ancora vivo.
-a quanto pare perdevi solamente i sensi ma a te è parso di morire. È vero il destino può essere segnato ma non è detto che ci sia un unico modo per far andare le cose- gli disse con calma Lucas passandogli un bicchiere d’acqua.
-grazie, come mai sei qui?-
-siamo riusciti a mandare a dormire Jerome dopo giorni e mi sono proposto io- spiegò il ragazzo. -ti da fastidio?-
-no, era solo che non mi aspettavo di trovarti. Pensavo ti avessero rinchiuso da qualche parte- rispose sinceramente Aje che comunque era felice di vedere il suo amico al suo fianco.
-mi tengono sotto stretta sorveglianza perché hanno in parte capito cosa ho pensato ma comunque non posso fare sgarri. Sono contento che tu mi stia ancora parlando e che lo facciano anche Caleb, Clara e Jerome-
-con gli altri è difficile vero?-
-a parte gli amici di Jeje il resto della scuola mi guarda male, ma me lo merito- Lucas sospirò -devo andare ad avvisare che ti sei svegliato altrimenti Jerome sclera-
-aspetta- lo bloccò Aje alzandosi leggermente per mettersi seduto comodamente e guardare anche meglio il moro che aveva difronte -quanto tempo fa è andato a riposarsi?-
-da massimo una ventina di minuti- Aje annuì e alzò la coperta -cosa fai? Non puoi alzarti-
-e voi non potete avvisare Jeje che sono sveglio, non adesso almeno. Portami da lui- spiegò quello che gli era passato per la mente il rosso cercando di alzarsi. Luke non sembrò tanto convinto della cosa ma comunque aiutò il rosso ad alzarsi mettendo un braccio intorno alla sua vita.
-sai che non è una buona idea spostarti?- gli fece notare il moro mentre uscivano dalla camera del rosso per dirigersi in quella che Jerome condivideva con Itto, per loro fortuna però il castano non ci sarebbe stato visto che le lezioni erano ricominciate normalmente anche per chi aveva partecipato alla battaglia. Si gli avevano dato dei giorni per riprendersi ma niente di più, solo a Jerome era stato concesso più tempo.
-ma io voglio stare con Jeje e l’unico modo per faro è andare nella sua camera per non farlo spostare visto che è stanco-
-cocciuto- borbottò Lucas ma non protestò oltre accompagnando Aje fino alla camera di Jeje dove lo lasciò sedersi sul letto del moro, moro che stava dormendo tranquillamente nel letto sotto le calde coperte. Aje sorrise in direzione di quel ragazzo che sembrava davvero un angelo mentre dormiva -vi lascio soli, e non approfittarti di lui-
-per chi mi hai preso?- borbottò Aje infilandosi sotto le coperte per stare al caldo visto che iniziava a sentire freddo.
-stavo scherzando, ora riposati un po’ e chiama se hai bisogno- gli disse il moro mettendo il cellulare di Aje sul comodino in modo da far si che potesse avvisarli per qualunque problema.
-grazie- Lucas uscì dalla camera lasciando finalmente soli. Aje osservò con un sorrisetto sulle labbra il moro che gli stava dormendo affianco e facendo attenzione a non svegliarlo se lo tirò addosso per aumentare il calore e anche perché quel letto era palesemente troppo piccolo per due persone e non voleva che uno dei due cadesse.
Aje rimase in quella posizione per quelle che parvero ore, ogni tanto anche sonnecchiando, fino a quando non avvertì che il moro tra le sue braccia si stava muovendo irrequieto. Prese ad osservarlo attentamente fino a quando i suoi occhi non incontrarono quelli ambra di Jeje che lo guardarono prima confusi poi increduli.
-che ci fai qui?- chiese con voce roca il moro cercando anche di divincolarsi dalla presa del rosso.
-mi sono svegliato e visto che tu avevi bisogno di riposare mi sono fatto accompagnare qui- rispose sinceramente il rosso con un sorriso sulle labbra. Voleva svegliarsi con Jeje accanto tutte le mattine.
-dovevano avvisarmi quando ti svegliavi- protestò il moro.
-mi hanno detto che non ti sei riposato e ne avevi bisogno, maledizione sei stato prigioniero per giorni!- cercò di farlo ragionare Aje -come ti senti?-
-dovrei chiedertelo io. E poi lei sa che mi hai baciato praticamente davanti a tutti? sei un oracolo non potresti fare queste cose, nemmeno essere nel mio letto in questo momento- Alexander scoppiò a ridere per le parole del ragazzo e non solo per quelle visto che Jerome era diventato completamente rosso per l’imbarazzo.
-è stato un gesto di disperazione e comunque è vietato sposarsi e avere figli non avere un compagno. Tecnicamente è vietato anche fare sesso ma solo perché si potrebbe procreare ma essendo gay non ci sono questi problemi- gli spiegò velocemente Alexander per poi baciare il ragazzo sulle labbra.
-quindi possiamo stare insieme?- chiese confuso Jerome che non si era ancora svegliato del tutto.
-si Jeje, anzi ti considero il mio ragazzo da un bel po’-
-avrò gli occhi di tutti puntati addosso-
-li hai già, hai salvato tutti- Jerome sospirò conscio che il suo ragazzo, gli piaceva troppo considerarlo così, aveva ragione. Decise di non pensarci troppo e perdersi nelle morbide labbra di Aje.

 
   
 
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