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Autore: kymyit    19/11/2021    1 recensioni
Weisz sa per certo che Laguna è la sua anima gemella. O almeno, le loro anime lo sanno, ma nessuno dei due ha mai pronunciato la Prima Frase.
Non in quella linea temporale, almeno.
Le conseguenze sono dannose per entrambi.
Questa fanfiction partecipa allo Yaoi&Yuri Weekend 2021, indetto dal forum FairyPiece - Fanfiction&Images
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Laguna, Weisz Steiner
Note: Lime, Soulmate!AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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soulmates

Banner-Y-Y-Ridimensionato


Questa fanfiction partecipa allo Yaoi&Yuri Weekend 2021, indetto dal forum FairyPiece - Fanfiction&Images col prompt Soulmates.
Era da molto che volevo cimentarmi in una Soulmate. Non sono certa del risultato, ma sono soddisfatta di averlo fatto!






The star that shines for you alone





"Io in realtà non ricordo nulla, ma è come dimenticare qualcosa d'importante.
Non hai idea di cosa fosse."



1.



Quando è l'altra metà della tua anima a parlare, le due parti risuonano.
La sensazione era stata ampiamente trattata e descritta e si erano individuati ben cinque tipi di Riconoscimento: immensa gioia, sollievo con pianto, orgasmo dei sensi, svenimento ed euforia.
Ma quello che lui stava provando non era niente di tutto ciò.
Weisz Steiner si sentiva frustrato.
Su Red Cave aveva sentito qualcosa che poteva paragonarsi ad una scossa di assestamento... ma nulla di così eclatante, tanto che pensava di averlo immaginato. O che dipendesse dal tempio. O da un vulcano sottomarino...
Insomma, da tutto, ma non riusciva a capacitarsi che dipendesse dal tizio che aveva vicino, che fra l'altro lo aveva impietosamente stroncato con un gentilissimo: "Sei così stupido, che mi fai piangere."
Era tutto sbagliato.
A cominciare dalla presenza di quello lì sull'Edens Zero!
-Puoi smettere di fare versi? Mi stai deconcentrando.-
E per finire, dovevano essere legati proprio vicini??
E Xenolith perché non si decideva a legarlo a mo' di salame come tutti gli altri?
-Credi che il nemico ti lasci concentrare?- ribatté acido verso lo Spirito dell'Acqua.
-Scusa, legato a gambe aperte non posso prenderti sul serio.- gli rispose quello voltandosi con un sorrisetto.
Rosso in volto, Weisz avrebbe voluto tirargli un calcio, ma la posizione umiliante in cui l'aveva costretto quel bastardo di Xenolith glielo impediva. Non poteva sentirsi più mortificato.
Proprio davanti ad uno degli ex-uomini di Drakken Joe!!
"Sì, ma l'ex uomo di Drakken Joe che ti ha parato il culo sul satellite" gli fece notare il proprio cervello. Weisz masticò un'imprecazione colorita.
Erano passati alcuni giorni dall'inizio dell'allenamento in realtà (mica tanto) virtuale, ma non avevano fatto molti progressi. Poi era arrivato Laguna Husert, sotto insistenza di Kleene, e se da un lato Weisz si era sentito sollevato perché poteva tenerlo d'occhio, dall'altro si sentiva frustrato dalla sua presenza in modo indescrivibile.
E umiliato, giusto.
Perché quando lo aveva visto legato a gambe aperte, allo stronzo era scappato il risolino (che per il suo standard era una grassa risata). Oltre al danno la beffa gli arrivò con un cubo dritta dritta sulla faccia.
Decisamente, una volta libero avrebbe ucciso Xenolith, eroe leggendario o meno.
-Oh, ecco, ci siamo!- esclamò il robot.
Tutti loro si voltarono e videro che Laguna stava... piangendo? No, non era un vero e proprio pianto. Le gocce d'acqua caddero copiose a terra come pioggia. Il corpo dello Spirito dell'Acqua si liquefece nell'imbracatura e scrosciò a terra, per poi rimodellarsi nella figura slanciata e disgraziatamente perfetta dell'uomo.
-Complimenti, sei stato il primo!!- esclamò Xenolith battendo le mani.
-Fantastico! Voglio riuscirci anche io!!- esclamò Shiki e aumentò il suo impegno.
-E dopo questo mi aspetta stasera...- piagnucolò Rebecca dopo aver ricevuto un cubo in testa. L'allenamento con Witch e Sister non era meno duro. Praticamente stava allenandosi il doppio degli altri!!
-Devo farcela!!- esclamò Homura.
Anche Jinn, per spirito di rivalità sembrò concentrarsi maggiormente. E ovviamente anche Kleene. Weisz stesso non voleva essere da meno. Si sentiva ad un passo dal riuscire.
-Ahia!- protestò all'ennesimo cubo -Non riesco a concentrarmi così!!- urlò rabbiosamente agitandosi.
-Il nemico non ti lascerà concentrare.- gli disse di rimando Laguna, con le mani in tasca, facendogli il verso.
Touche.
Ma non poteva accettarlo! Non da lui!
La rabbia era così tanta, che il suo Ether subì un picco critico.
-Perfetto! Perfetto!!- esclamò Xenolith, battendo le mani. Sul braccio di Weisz erano visibili i marchi eterei.
Ce l'aveva fatta!!
Faticò un poco, ma riuscì a liberarsi e quando atterrò con stile eroico davanti a tutti, marciò verso Laguna con un sogghigno.
-Ora cos'hai da dire?-
Quello non disse niente. Ma era... a disagio?
-Oh, vedo della tensione giovanile fra voi.- sghignazzò Xenolith, divertito.
-Macché tensione giovanile e tensione giovanile. Non hai idea di chi sia questo qui!- ribatté Weisz indicando lo Spirito dell'Acqua.
-In realtà lo so.- rispose il Cavaliere Celeste -Il vostro Scudo mi ha aggiornato su tutto ciò che devo sapere. Perciò, dato che vi siete liberati, che ne direste di passare alla fase successiva dell'allenamento con un bello scontro, voi due? Per appianare le vostre divergenze.-
Weisz e Laguna lo guardarono ammutoliti. Anche gli altri compagni erano tutt'occhi.
Appianare le loro divergenze? Rischiava di sfocciare in un massacro!
O almeno, quelli sani di mente pensarono questo.
-Ma non è giusto, lo voglio fare anche io!!- esclamò, invece, Shiki. Jinn sembrava dello stesso parere, ma non lo espresse se non incupendosi.
-Prevedo dolori... - borbottò Rebecca.
-Se proprio devo.- fece Laguna, sottolineando come gli pesasse.
-Oh, scusa tanto se devo essere io il tuo avversario.- lo beccò Weisz, che iniziava ad odiare quel suo atteggiamento.
Era doloroso.
Più doloroso di quanto credesse.
Doveva essere solo irritato, no?
Invece, quello lì gli mandava le emozioni in subbuglio.
-Rebecca ha detto che nel mondo 29 ci siamo scontrati.- gli disse -Vediamo come te la cavi nel mondo 30!-
Carico a mille e deciso a farsi valere sulla causa del casino che aveva in testa, Weisz indossò l'armatura di Arsenal e si presentò al suo rivale nelle vesti eroiche del suo alter ego.
Laguna non disse nulla, ma si mise in guardia, palmi aperti , grondanti d'acqua.
La tensione fra i due era palpabile, poteva tagliarsi con la lama di un coltello da burro.
-Quindi sei riuscito a ripararla.- commentò lo Spirito dell'Acqua, studiandolo.
Con un movimento fulmineo, Arsenal si portò alle sue spalle.
-Risparmiati i complimenti per dopo.-
Laguna s'irrigidì nell'avvertire la sua presenza alle spalle, ma ebbe la prontezza di riflessi per generare uno scudo d'acqua e usarlo per darsi la spinta all'indietro e allontanarsi.
-Sei il tipo che se la canta e se la balla da solo, eh?- lo guardò con sufficienza, per poi scagliargli contro una potente ondata d'acqua. Arsenal riuscì a non farsi travolgere, ma fu investito da una pioggia di frecce acquatiche.
Weisz non demordette, schivando e parando i vari dardi, e sotto gli occhi stupiti dei compagni, si preparò a scagliare uno dei suoi colpi migliori.
-Forza oscura nata dalle ombre, Drum Buster!!-
Una sfera di energia scura volò rapida verso Laguna, che riuscì ad evitarla sollevandosi per aria grazie al proprio elemento.
-Potere regale rivestito di fiamme-
Prima che Arsenal potesse inconsciamente replicare l'Atlas Flame del mondo 29, lo Spirito dell'Acqua si scagliò contro di lui con un pugno rivestito di spuntoni d'acqua.
-Water Spike Gauntlet!-
Con sommo orrore di Weisz, la potenza del colpo fu tale, che l'elmo gli si spaccò. Il pugno potenziato lo colpì alla mandibola, schiantandolo a terra con violenza.
-Weisz!- esclamò Shiki allarmato.
-Questo succede a fare le pappardelle durante gli scontri.- disse secco Laguna.
-Mi sa che quello gli ha fatto male... - ribatté Rebecca che era sicura di aver sentito un rumore inquietante dalla mandibola del biondo.
-Lagunarino si è scaldato un po'... - replicò Kleene.
Arsenal cercò di rialzarsi, tremante.
Anche Laguna rimase immobile nella sua posizione, provato.
Troppo provato per i pochi secondi che era durato il combattimento. Weisz rimase seduto a terra, ansimante e col volto arrossato. E non certo per il cazzotto. Quello faceva male e basta.
No, il problema era di ben altre proporzioni!
-Hermit, fammi uscire.- disse a voce alta con un tono che non ammetteva repliche. La Mente dell'Edens obbedì, anche se titubante.
-Ma cosa?- esclamò Rebecca.
-Esco anche io.- disse Laguna, serio, dando le spalle al gruppo -Mi spiace, è stato un errore venire ad allenarmi con voi.-
-No, che dici?- protestò Shiki dal suo bozzolo -Che sta succedendo??-
-Lagunarino, torna qui!!- gli fece eco Kleene, ma lui li ignorò entrambi e lasciò la realtà virtuale.
Kleene e Jinn si scambiarono un'occhiata, mentre Xenolith rimase silenzioso a riflettere.


2.



-Non ci posso credere!- sbottò Weisz chiudendosi a chiave nella propria stanza, dolorante. Si liberò di Arsenal e controllò i danni subiti. L'armatura andava riparata, ma non era il problema più grave.
Oltre alla mandibola dolorante... aveva una grossa e svettante erezione.
-Non è possibile! Com'è successo?!- domandò con voce strozzata, trascinandosi in bagno e afferrando una delle sue riviste per porre rimedio alla cosa. Ma la domanda PERCHÉ gli impediva di concentrarsi su una sega liberatoria.
Com'era successo?
Lo sapeva benissimo, in realtà.
La colpa era tutta di Laguna.
E no, non era perché era rimasto folgorato da lui.
Il suo pensiero lo tormentava da giorni e ora era bastato che lo toccasse per farglielo venire duro! Non era normale! Non era scritto da nessuna parte che funzionasse così! Continuò a massaggiarsi l'attrezzo per alleviare la sofferenza, ma il piacere che ne riceveva era ben poco e la sua mente continuava a rimuginare.
Perché poi proprio Laguna?
Quando era nelle sue vicinanze lo faceva sentire inquieto e un terribile senso di deja vu lo disturbava.
Rallentò il ritmo con un singhiozzo rassegnato.
"Perché proprio Laguna?" si ripeté.
Perché PROPRIO.
Weisz si alzò la manica della felpa, dove era tracciato il suo marchio.
Parla quello vestito da donna.
Poteva quasi sentire la voce dello Spirito dell'Acqua dirgliela. Era una cosa da lui. Ma non era stata quella la prima frase impietosa che gli aveva dedicato. Quindi non poteva essere la sua anima gemella.
Punto.
Risolto.
Ma il suo cervello era di tutt'altra idea!
Doveva parlarne con qualcuno, o sarebbe impazzito!!
Ma prima doveva... risolvere.
Riprese a masturbarsi, con molta, molta cura. Ci diede dentro di polso, cercando nella propria mente di rivivere le migliori fantasie erotiche del proprio repertorio. Ma niente. Non funzionava...
-Al diavolo... - mormorò.
Si vergognava come mai si era vergognato nella sua carriera di ladro e pensò allo Spirito dell'Acqua.
Come volevasi dimostrare, il suo corpo rispose bene a quel pensiero e una fitta di piacere gli colpì il basso ventre. Con un forte sospiro di sollievo si appoggiò alla parete e continuò a massaggiarsi l'erezione.
Laguna era un bell'uomo, non poteva negarlo. Aveva quella bocca così bella, così piccola e carnosa, così invitante... e i suoi occhi?
Non negava fosse stupendo, ma non glielo sarebbe mai andato a dire e non si fidava di lui.

E il suo corpo doveva costringerlo a segarsi sul cesso pensando a lui?!?

Con immensa vergogna, come se qualcuno potesse leggere i suoi più intimi desideri, immaginò lo Spirito dell'Acqua cingergli la mano ed aiutarlo a masturbarsi, mentre le sue labbra si schiudevano per baciarlo.
In quel momento capì cosa fosse quel sentimento che provava quando lo sentiva vicino.
Allungò la mano verso la lampada al neon sul soffitto mentre raggiungeva l'orgasmo, cercando di afferrare questo qualcosa che gli sfuggiva.
Mancanza.



3.



Laguna Husert era bravo a nascondere i propri sentimenti e le proprie emozioni. In genere non faceva nessuno sforzo, ma a volte queste sfuggivano al suo controllo. Accadeva rare volte. Quando affrontava gente che gli dava sui nervi a livello inconscio, per esempio. O, in quel momento, con Weisz Steiner. Era già fastidioso che quel biondino gli ringhiasse contro ad ogni occasione possibile, ma la situazione aveva subito un'escalation pazzesca. Lo Spirito dell'Acqua si passò una mano sul petto, prima di concentrarsi sul menù e scegliere cosa mangiare a colazione, ma non riusciva a focalizzarsi.
Grazie al suddetto biondo aveva passato la notte in bianco con le mani fra le gambe e l'unica soddisfazione che ne aveva avuto era stata tirargli quel cazzotto.
Strinse i pugni.
Avrebbe dovuto saperlo che sarebbe andata così dal momento in cui Witch Regret gli aveva proposto di aiutarli a recuperare la reliquia di Mother su Red Cave, anzi, avrebbe dovuto immaginarlo da quando aveva visto il nuovo marchio.
Fa' tornare come prima Shiki e Pino, idiota truccato!
Una delle peggiori frasi da anima gemella di cui aveva notizia.
Ma forse era stato quello a portarlo su Red Cave.
Niente lo aveva più smosso da quando...
Beh... sull'Edens Zero c'erano, Shiki e Pino... non gli restava scoprire quale altro scherzo il destino avesse avuto in mente per lui. Se poi quei tizi erano forti abbastanza da affrontare Poseidon Nero, tanto meglio, no?


Ovviamente il destino doveva essere un figlio di puttana, perché da quando aveva incontrato Weisz Steiner su Red Cave non aveva pace. In tutti i sensi.
Ma era tutto sbagliato.
La frase era sbagliata, le sensazioni erano sbagliate e
-Lo sai che sembri uno psicopatico?- disse tenendosi il setto nasale fra le dita, esasperato, nell'avvertire quella ben nota presenza alle sue spalle. Un'aura minacciosa, che faceva anche reagire il suo corpo in modo strano.
Weisz Steiner uscì allo scoperto ed entrò in cucina, distogliendo lo sguardo.
-Pensavo fossi tornato ad allenarti... -
-Non ci andrò.- disse, optando per un caffè -Perché non ci vai tu? L'allenamento è per voi, no?-
Weisz prese del caffelatte con cereali.
-Forse ci andrò.- ponderò -Ma prima... -
Era in evidente difficoltà.
Voleva affrontare il discorso, ma lui, Laguna, non lo voleva affatto. Lo avevano accusato di codardia numerose volte, ma non gli importava. Non voleva accadesse di nuovo. Doveva solo stare lontano da lui fino alla fine del viaggio e dato che Steiner lo odiava, era piuttosto semplice. Prese il suo caffè e lo piantò in asso.
-Aspetta!- fece Weisz, afferrandolo per il braccio e facendogli cadere la vivanda.
Oltre che a dargli una bella scarica di piacere.
Laguna corrugò le sopracciglia.
-Complimenti, genio.- gli disse monocorde.
-Al diavolo, ne prenderai un altro, ora dobbiamo parlare di quello che è successo ieri.-
-Ah, adesso vuoi parlare?- replicò incrociando le braccia al petto e sogghignò derisorio.
Weisz mise una sorta di broncio.
-Lo eviterei anche io se non  avessimo un problema comune.-
E ciò detto gli mostrò il braccio.
Parla quello vestito da donna.
Laguna lesse, poi lo guardò con sufficienza.
-Wow... quali altri segreti nasconderà Arsenal, l'eroe che si traveste per il cosmo?-
-Simpatico come un cactus in culo.- ricambiò l'interessato -Ora fammi vedere il tuo marchio.-
-Ma anche no.- rispose lui e fece di nuovo per andarsene.
Weisz gli tagliò la strada.
-Voglio sapere.- gli disse la prima cosa che gli veniva in mente, ovvero la verità -Non è normale quello che mi... no, che ci sta succedendo.-
Laguna lo fissò interrogativo.
-Credi che non mi sia accorto di quello che è successo anche a te nella stanza dell'allenamento?-
Gli occhi dello Spirito dell'Acqua si spalancarono e arrossì leggermente. Anche Weisz arrossì.
-Non è... normale... non è così che funziona, no? O le regole sono cambiate nel futuro?-
Laguna dovette arrendersi all'evidenza.
-No, le regole sono sempre quelle.- ammise e portò le dita sull'orlo della maglietta, sollevandola lentamente fino al costato sinistro. Gli occhi di Weisz brillarono di consapevolezza. Il biondo iniziò a leggere il marchio: -Fa' tornare come prima- ma con una mossa fuminea, lo Spirito dell'Acqua gli chiuse la bocca. Per l'impeto caddero a terra entrambi, proprio dove si era infranta la tazza di caffè.
Weisz gemette di dolore per l'impatto col pavimento. Il corpo dell'altro era steso su di lui. Era pesante, e dire che sembrava così leggero a vederlo. E la pelle della sua mano ancora ben salda sulla bocca era morbida e aveva un buon profumo.
Ma il volto di Laguna era cupo.
No, era spaventato, il che era... così assurdo.
Arsenal cercò di liberarsi, ma l'altro tenne salda la presa.
-Non... dirlo... - gli disse a denti stretti, prima di lasciarlo andare e fuggire via, con un forte rumore di tacchi.
Weisz rimase seduto sul pavimento a chiedersi cos'avesse scatenato quella reazione. Solo dopo qualche secondo si rese conto di star perdendo sangue dalla coscia. Aveva un pezzo di ceramica conficcato nella gamba. Lo estrasse e rimase ad osservare il frammento coperto di sangue, come se fosse la risposta a tutto.


4.



-Allora, placati i vostri bollori giovanili?- domandò Xenolith. Weisz trasalì. Quel tipo era senza peli sulla lingua! Cioè, lo era letteralmente, ma... era molto diretto, ecco.
-Ma quali bollori giovanili!- protestò. Ovviamente Xenolith, e non a torto, era fermo sulla sua posizione, quindi non lo prese sul serio. Il biondo vide che durante la sua assenza anche gli altri compagni erano riusciti a liberarsi e stavano allenandosi nell'affinamento dei propri stili di combattimento.
-Avete perso due o tre giorni di allenamento.- disse Xenolith, serio -Tu e quell'altro ragazzo dovete risolvere.-
Weisz lo guardò dall'alto, pensieroso.
-Lui non vuole risolvere e non so se sia un bene.- disse -Oggi non verrà.-
Xenolith prese a riflettere su come risolvere la questione. Davanti a loro, Jinn stava affrontando Mosco in una sfida di pura forza fisica. Sembravano avere il loro bel da fare, e così pure Kleene, che stava affrontando Rebecca ed Happy. Pino stava allenandosi lontano dagli altri a controllare i suoi EMP e Homura stava, invece, allenandosi con Shiki. 
"Potrei affinare la mia mira." rifletté Weisz.
-Lagunarino è la tua anima gemella, eh?- domandò a bruciapelo Xenolith.
Il biondo s'irrigidì.
Afferrò un fucile da un espositore e prese la mira di uno dei bersagli.
-Non lo so.- disse sparando nervosamente a vuoto. -E comunque si chiama Laguna.-
-Lagunarino è più carino.- disse Kleene e Xenolith annuì.
-Ne avete di coraggio... -
Beh, di certo non poteva parlare, lui tempo prima lo avrebbe chiamato "Idiota truccato".
Già.
Abbassò l'arma e si decise a spiegarsi. Dopotutto Xenolith aveva vissuto più a lungo di lui ed era un Guardiano Celeste. Di certo doveva sapere qualcosa, no? Con un filo d'imbarazzo confessò cosa lo tormentava, sperando che il robot non lo deridesse. Sembrava il tipo da mettersi ad urlare e canzonarlo davanti a tutti. Invece, rimase silenzioso a riflettere, annuendo di tanto in tanto. Poi gli chiese di vedere il suo marchio e lui obbedì.
-E' un fenomeno raro... - disse -Succede quando viene manipolato il tempo. E' come se l'aveste fatto, ma non è mai accaduto, quindi il vostro corpo reagisce confuso, cercando la rispettiva anima gemella.-
Weisz rifletté. Il tempo manipolato?
-E' quando ho usato il Cat Leaper... - disse Rebecca, sentendosi la causa di quanto accadeva.
I conti tornavano...
-Era quello il tempo in cui avreste dovuto riconoscervi.- disse Xenolith.
Il biondo afferrò l'amica per le spalle e la scosse.
-Cosa è successo nel mondo 29?-
-Io ho solo sentito cosa è successo.- precisò. -Avete combattuto.-
Weisz le mostrò il braccio.
-Sì, lo so, ma hai sentito se Laguna ha detto questa frase?-
Rebecca lesse il tatuaggio sul suo braccio. Weisz sembrava così serio e ansioso di sapere che era preoccupante.
-Laguna neppure gli piace.- disse Homura, per poi coprirsi la bocca.
-Non ho mai detto questo! E' una questione di fiducia!- esclamò lui di rimando, per poi coprirsi la bocca a sua volta. Rebecca, Homura e Kleene lo guardarono maliziosamente.
-Smettete di guardarmi così!- si difese, agitato ed imbarazzato, sentendosi improvvisamente nudo di fronte agli altri.
-L'ha detta o no?- insistette.
-Sì.- disse Rebecca.
Weisz sentì come il mondo fermarsi.
-E poi?-
La ragazza cercò di ricordare. Sembrò esitare.
-Tu hai pianto.-


5.


Laguna stava godendosi un bagno caldo e rilassante nelle terme edeniche. Il calore lo aiutava a distendere muscoli e nervi e il profumo delle bacche curative e dell'albero a centro vasca distraevano la mente da qualsiasi altro pensiero.
Almeno finché non sentì dei passi nella sua direzione. Si voltò nascondendo l'irritazione, ma qualsiasi frase volesse dire gli morì in gola.
Era Weisz Steiner.
Si voltò di nuovo, immergendosi fino al collo.
-Pensavo fossi ad allenarti.- disse con tono seccato.
-Xenolith vuole che torni anche tu.- gli disse -Gli altri si sono liberati.-
-Sei venuto a dirmi questo?- chiese sospettoso lo Spirito dell'Acqua.
-No.- rispose Weisz.
-Allora vattene.- disse, portandosi la mano al petto. Faceva male. Faceva male perché la sua anima pretendeva il Riconoscimento e faceva male perché lui non voleva concederglielo.
Il biondo si sedette a gambe incrociate a bordo vasca, senza guardarlo, fissando un punto davanti a sé.
-Ormai so che sei tu.- disse -E lo sai anche tu, perciò... -
-Non ho bisogno di un'anima gemella.- tagliò corto, Laguna.
-Perché?-
-Perché tu ne hai bisogno?- domandò esasperato -Perché non torni a ringhiare e ad avercela con me? Sembri una ragazzina con una cotta!-
Weisz inarcò il sopracciglio e poi sospirò.
-Perché sono stato uno schifo in questi giorni.- disse -E anche tu.-
-Posso sopportarlo finché non troverò un posto dove andare.-
-Io no.- rispose Weisz, con la voce leggermente incrinata. Laguna corrugò le sopracciglia e si voltò a guardarlo.
-Non mi aspettavo fosse proprio uno degli uomini di Drakken ma... mentre cercavo di capire... ho iniziato ad accettarlo. E a stare meglio. Sono cose a cui nessuno può sottrarsi. Né tu, né io... -
-Improvvisamente mi fai grandi discorsi e vuoi conoscermi, hai battuto la testa o sei solo incoerente?-
Weisz non rispose. Non poteva negare che quella situazione lo stesse rendendo incoerente.
-Ok, c'è un altro motivo.- ammise -E visto che non ti ho dato occasione di fiducia, lo farò adesso.-
Laguna respirò con più forza dal naso. Voleva chiaramente chiudere la questione al più presto.
-Dopo che mia madre è morta, sono rimasto solo... - iniziò il biondo - Quando è apparso il marchio ero felice, sollevato, perché qualcuno da qualche parte era lì per me.- strinse i pugni -Puoi ridere quanto vuoi, ma ora che sono qui a due passi dalla persona che ho aspettato per tutta la vita cosa dovrei fare?-
Laguna non rise. Il suo sguardo passò da Weisz all'acqua, poi tornò a sollevarsi sul braccio di Weisz. Una mano d'acqua fuoriuscì dalla vasca e lo afferrò.
-Ehi!-
Gli sollevò la manica e lesse di nuovo il marchio.
-Con questa frase?-
-Sì... -
-Per tutto questo tempo?-
-Beh, 50 anni sono passati rapidamente... - ridacchiò il biondo, strappandogli un sorriso.
Vide che lo Spirito dell'Acqua era molto combattuto al riguardo, ma alla fine, emerse, mostrandogli il petto.
Weisz rimase senza fiato: sopra il pettorale sinistro di Laguna c'era un altro marchio.
Sei stupendo!
In confronto l'altro marchio, il suo marchio, per quanto dettato dalle circostanze, era meschino...
-Sai cosa succede quando si perde la propria anima gemella?- domandò Laguna, faticando molto a pronunciare quella frase.
Weisz scosse il capo, troppo sconvolto per dire qualcosa.
Lo Spirito dell'Acqua s'indicò con la mano.
-Questo. Ci si rompe per sempre.-
-Come una fata con l'ala spezzata... - recitò a memoria Weisz. -Mi... dispiace... - disse chinando il capo.
-Non voglio sostituirlo.- disse Laguna.
Weisz annuì tristemente.
-Capisco... -
Dopo qualche attimo, qualche lungo attimo di silenzio, a corto di parole, il più giovane si alzò in piedi.
-Mi dispiace... non volevo costringerti... -
Ciò detto se ne andò piano.
Laguna rimase in acqua ad osservare la sua schiena allontanarsi.
-Mi spiace anche per il resto... - disse il biondo prima di sparire oltre la porta.
Di nuovo solo, lo Spirito dell'Acqua diede 
nuovamente le spalle all'entrata e si  lasciò scivolare sotto la superficie della vasca. Rimase a guardare l'universo stellato da dentro il suo caldo e accogliente elemento.
Faceva male.
Faceva male sentire quell'ala fantasma.
Faceva male sentire l'altra ala iniziare a spezzarsi.


6.

Da quella notte erano passati due giorni nel mondo esterno.
La mattina stessa dopo la notte in cui aveva rinunciato al Riconoscimento, Weisz si era recato ad allenarsi con gli altri, comportandosi al solito. Dopo due giorni nella sala allenamento, anche Laguna era tornato. Dopo un attimo di tensione, lui e Weisz avevano deciso di restare entrambi, ma lontani alla vista l'uno dell'altro.
Ma ai loro corpi, alle loro anime, non bastava.
Erano sulla stessa nave e si sentivano.
Per quanto loro le ignorassero, continuavano a cercarsi penosamente.
Nel mondo "reale" Sister Ivry scoccò la lingua contro il palato e fece ondeggiare la gamba che teneva accavallata sull'altra.
Era molto, molto irritata.
-Così non va!- disse -Tutto procede bene tranne per quei due!- e con enfasi indicò gli schermi con i parametri vitali e fisici di Weisz e Laguna.
-Le loro condizioni stanno colando a picco!!-
-Dobbiamo fare qualcosa prima che peggiorino... - concordò apprensiva Hermit -Non possono continuare così.-
-Forse si potrebbe creare loro la giusta atmosfera... - rifletté Witch, per poi scorgere il luccichio sinistro negli occhi di Sister e quello metallico di un paio di manette che roteavano fra le sue dita.
-Mi sembra un po' drastico, ma potrebbe funzionare.- convenne lo Scudo dell'Edens.
-Ehi, che succede?- esclamò Hermit allarmata. -I parametri di Weisz sono completamente impazziti.


-Weisz, va tutto bene?- esclamò Shiki correndo verso l'amico. Il biondo stava allenandosi con Jinn per sviluppare al meglio le potenzialità del Machina Maker, quando, ad un tratto, aveva iniziato ad ansimare pesantemente e aveva stretto le mani al petto.
-Sto bene... - mentì -Sono ad un passo dall'Overdrive... sarà questo... -
Per dimostrare la cosa cercò di forzare il proprio Ether, ma questo fu controproducente. L'Ether non era qualcosa di estraneo al corpo, era parte integrante di un organismo. Le sue variazioni influivano con quelle del corpo e dell'animo. Di conseguenza, cercare di mandare il proprio Ether fuori controllo, mandò in tilt anche tutto il resto. Coi marchi dell'Edens che fuoriuscivano e brillavano impazziti intorno al suo corpo, Weisz non resse il colpo e cadde a terra, accasciandosi come una bambola rotta. Gli amici accorsero, in panico. Laguna sentì il tafferuglio e lasciò il suo allenamento. Voltato l'angolo vide gli altri raggruppati intorno a qualcuno a terra.
Quando si rese conto di chi si trattasse, sentì una forte fitta al petto e si avvicinò a passo veloce.
-Che è successo?- domandò sudando freddo.
Weisz era privo di sensi, ma sembrava soffrire comunque molto.
-Ha accumulato molto stress.- disse con voce piatta Jinn.
-Fallo uscire subito.- ordinò all'esterno Sister ad Hermit e quella obbedì.
Laguna restò a guardare il punto in cui il biondo era scomparso.
Scomparso.
Sentì il gelo attanagliargli le viscere.
"Non... di nuovo... "
-Fammi uscire.- ordinò ad Hermit a sua volta, lasciando trasparire tutta la propria preoccupazione.
Xenolith convenne che fosse meglio interrompere gli allenamenti, così tutti lasciarono la Training Room.
Laguna aprì la sua capsula di tutta fretta. Sister stava prestando i primi soccorsi a Weisz, ma quello non sembrava rispondere all'Ether curativo.
-Devo portarlo in infermeria.- disse la Stella Brillante e fece per sollevare il ragazzo, ma lo Spirito dell'Acqua la anticipò.
-Faccio io.-
Sister lo squadrò per mezzo secondo, poi gli fece strada di corsa.


7.

Per quanto Sister cercasse di raccapezzarci qualcosa, lo stato di Weisz non migliorava. Il ragazzo aveva un febbrone da cavallo e il suo corpo era scosso da forti brividi. Si rese conto che la vicinanza di Laguna continuava a mandare in tilt i suoi parametri. Se in un primo momento era sembrato gli facesse bene, in un secondo momento aveva peggiorato le cose. Poi le aveva migliorate, poi peggiorate... gli intervalli fra i cambiamenti si riducevano così rapidamente, che il corpo di Weisz non riusciva a reggerli.
Gli altri stavano fuori dall'infermeria col cuore in gola. Tutti sapevano che la Vita dell'Edens avrebbe risolto ogni cosa, ma la verità era che lei aveva dei limiti e non poteva accettarlo.
Non poteva accettare di non poter fare nulla nonostante le proprie capacità!
-Non sarai un'altra Valkyrie!!- esclamò infondendo tutte le energie che poteva nel corpo del più giovane.
Ma senza risultati.
Una mano le si posò sulla spalla. Laguna la spostò con delicatezza e si avvicinò a Weisz. Si chinò su di lui e lo scosse un poco.
-Arsenal, svegliati.-
Sister fece per dirgliene quattro, ma vide Weisz reagire positivamente a quel contatto.
-Ehi, Arsenal... -
Il biondo aprì piano gli occhi. Non capì cosa gli stesse accadendo, né dove fosse. Nel suo campo visivo c'era solo lo Spirito dell'Acqua. E sembrava molto in apprensione.
-La... gu... na... -
Quello gli prese la mano e se la portò al petto.
-Dillo Weisz... -
Weisz capì in ritardo cosa volesse dire e scosse piano il capo.
-Dillo.- gli ordinò Laguna.
Lui si oppose debolmente, ma l'altro lo scosse.
-Dillo.-
Weisz voleva tanto dirlo, ma sentiva di non poterlo fare...
-Dillo... o morirai... -
Laguna era... preoccupato per lui?
Debolmente, iniziò a parlare.
-Fa' tornare... come prima... Shiki e Pino... idiota truccato... -
Lo Spirito dell'Acqua lo sentì, sentì il marchio pulsare. Una lacrima minacciò di rigargli il volto, ma la cancellò col pollice, prima di dire con un sogghigno tremante:
-Parla quello vestito da donna.-
E poi avvenne.
Il mondo tremò.
Ogni cosa perse significato.
Pur non avendo mai conosciuto quella sensazione, Weisz capì che fosse quella.
E Laguna la riconobbe. La sensazione che faceva perdere il senno, che gli diceva: "Ne vale la pena". Una sensazione che annullò ogni dubbio, ogni sofferenza, ogni dolore.
Quando tutto passò, Weisz sospirò profondamente, poi iniziò a piangere.
Laguna invece, prese a ridere.
Sister li guardò sconvolta.
-Eh?-
Il biondo si raggomitolò sul letto, scosso dal pianto, ma sorrideva, mentre Laguna piangeva dal ridere, in piena euforia.
La Vita dell'Edens decise di lasciarli a risolvere il resto, pur sentendo una bruciante sconfitta da parte del destino, e raggiunse gli altri.
-Come sta???- la assalirono Shiki, Rebecca e Homura.
-Starà meglio.- rispose lei a braccia incrociate. Schiuse un poco la porta, in modo che gli altri vedessero Laguna seduto accanto a Weisz sul letto, con la mano poggiata sulla sua spalla.
Mosco arrossì e si portò le mani alla bocca, mentre gli altri tiravano un grosso, grossissimo sospiro di sollievo.


8.


Weisz fissò il carrello con la cena davanti a sé. Avevano mangiato tutto con gusto, come se non mangiassero da mesi. Laguna aveva un modo di mangiare terribile e lo sorprendeva ogni volta. Avevano consumato il pasto in silenzio, ognuno perso nei suoi pensieri. Ma ora sentiva che era il momento di parlare.
-Mi dispiace... - disse il biondo.
-Di cosa?- replicò l'altro.
-Di averti costretto al Riconoscimento... -
-Non fa nulla.- rispose Laguna. Dopo una lunga pausa aggiunse -Credevo di sostituirlo... di dimenticarlo... ma non è successo.-
Weisz lo guardò negli occhi. Erano davvero belli...
-Credevo si cancellasse in un colpo di spugna, ma lo amo ancora.-
Il biondo annuì. L'altro scorse un lampo di tristezza nei suoi occhi e gli prese la mano.
-Sarà un amore diverso... -
-Non c'è bisogno che ti prenda le tue responsabilità o qualcosa del genere. Credo di poterlo sopportare. Non ho così fretta come è sembrato...- si grattò la testa freneticamente -Ero un casino in questi giorni, di solito non sono così- Laguna gli chiuse la bocca con una mano.
-Psicopatico drogato?-
Weisz distolse lo sguardo e annuì piano. L'altro gli liberò la bocca.
-Tu mi hai dato una possibilità.- gli disse avvicinandosi al suo viso -Ora voglio dartela io... Weisz.-
Schiuse le labbra sulle sue e lo baciò.
Weisz restò di sasso, col labbro inferiore prigioniero delle labbra dell'altro. Erano morbide e il suo profumo era... intenso...
Cercò a sua volta la bocca dello Spirito dell'Acqua, intrecciando le dita con le sue.
Con la lingua cercò di approfondire il contatto, ma sentì l'altro esitare, quindi riprese a baciarlo solo con le labbra. Si separarono in silenzio.
-Quindi adesso?- chiese Weisz, impacciato.
-Quindi la prossima volta mi offri la cena.- rispose Laguna reclinando il capo -Iniziamo così.-
-Ok, mi sta bene.- replicò il più giovane.
-Comunque... sono curioso di vederti vestito da donna.-
Il biondo arrossì.
-Non ero vestito da donna! Stavo usando un avatar!-
-Continuo ad essere curioso.-
Arsenal cercò il cellulare e obbedì, sfoderando l'avatar usato sia su Digitalis che nel mondo 29.
-E io che mi aspettavo una tettona sgraziata con le orecchie da coniglio.-
-Il tuo modo di fare complimenti fa schifo... - replicò Weisz mettendosi a braccia conserte. -Ora tocca a me. Non ti ho mai visto senza trucco.-
Laguna si alzò e gli andò incontro, poi gli diede una pacca sulla testa.
-Per quello dovrai aspettare di essere più intimi.-
A quel punto Weisz arrossì ancora di più.
-Merda avevo dimenticato questo dettaglio!- esclamò in panico.
Laguna sogghignò e continuò a camminare verso la porta, poi si voltò.
-Mi piace essere corteggiato.- gli consigliò, lasciandolo di sasso nell'infermeria. Scuotendo il capo e recuperando il self control, il biondo lo seguì sulla porta e affacciandosi gli urlo dietro.
-A me piacciono le bunny girl! Quindi dovrai metterti un completo!-
-Me lo ricorderò.- rispose Laguna allontanandosi.
Non fece una piega.
Weisz rimase a guardarlo tornare nella sua stanza. Quel tizio coi tacchi era la sua anima gemella e seppure nutrisse ancora dubbi riguardo alle sue intenzioni... ora si sentiva finalmente completo.
Dalla sua parte, Laguna si lasciò cadere sul letto e fissò il soffitto.
Non aveva dimenticato, sentiva che non lo avrebbe fatto... era di nuovo completo e benché ciò lo spaventasse, benché fosse assurdo come nel giro di giorni fossero entrambi impazziti per colpa di un destino non scelto, quella pace e felicità valevano la pena di essere vissuti.

Dopo tutte le lacrime versate, ogni pezzo disposto dal fato era stato rimesso al suo posto.







Note: Avendo iniziato a scrivere prima dei recenti accadimenti, non tengo conto dei nuovi capitoli, ma mi viene da sorridere che Mashima abbia avuto lo stesso headcanon mio di farli chiarire alle terme. Poi non so perché finiscono sempre in infermeria...
La citazione all'inizio viene dal film Lavender, il titolo... ero mezzo disperata, poi ho visto la mia copia della novel di Pretty Boy Detective Club e... perfetto. u.u
Volevo anche sperimentare la divisione in mini capitoli, perché la trovo scorrevolissima da leggere. E anche da scrivere. Altrimenti le varie parti mi sembravano troppo staccate...
Credo che anime gemelle diverse abbiano avuto meno seghe mentali di questi due. E anche meno problemi.
Per la cronaca, l'idea per gli altri era: Wivry, Rebecca e Labilia e.... Shiki e Kleene. Ma non sono riuscita a farci stare sta cosa, ho finito per concentrarmi solo su di loro. Quindi ovviamente ognuno si sarà fatto le sue idee, che sarei curiosa di conoscere ^^
E per la cronaca, ho immaginato il mio Marcas, come anima gemella di Laguna. Scusa Harold, alla prossima, ok?
Spero vi sia piaciuta.

Alla prossima!!

   
 
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