-Sono tornato a casa! Oshi-san!
Shu fu subito nella sua visuale, oltre il salottino d’ingresso pieno di manichini vestiti bene e due basse poltrone foderate di pelle: grembiule rosa allacciato alla vita e sguardo attento. Non rispose al suo saluto fino a che non si fu avvicinato e non ebbe sistemato anche l’ultimo ciuffo della sua frangia ispida.
Aveva un profumo floreale che da solo lavò via tutta la stanchezza delle sue membra – ma anche il bacio umido che gli diede sullo zigomo aiutò molto.
-Bentornato, Kagehira.