Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Maggiechan_75    01/12/2021    0 recensioni
Il titolo è anche il titolo di una canzone da cui ho preso ispirazione "Baci che si rubano" di Laura Pausini.
Quando l'ho sentita la prima volta mi sono ritrovata immersa nei miei ricordi estivi, voglio però precisare che questa trama non rispecchia un mio passato.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Partire quando dorme ancora la città
Nell'aria fresca con la macchina che va
Chissà se ci sarà quest'anno
Quel ragazzo in discoteca al molo


Ricordo ancora quell’estate, quando ti ho visto per la prima volta, eravamo così giovani e così diversi. Ti ho notato subito quella sera in discoteca, come credo il resto dei ragazzi che si scatenava in pista. 
Era la classica serata afosa di agosto, quella in cui si finisce tutti quanti in spiaggia davanti ad un falò dopo il bagno di mezzanotte.Fiero indossavi il tuo giubbotto di pelle, portavi gli occhiali da sole e avevi chili di gel tra i capelli. 

Ricordo questo panorama che sfreccia davanti ai miei occhi troppo velocemente per poterlo ammirare nella sua bellezza. 
Negli anni si è trasformato ma quel mare, lui non cambia mai. 
 

Come pirati che si appostano nei bar
Ragazzi mettono il tuo cuore in trappola
C'è musica che va nel buio
Chiudi gli occhi e cadi dentro a un guaio


Ricordo come ogni anno convincevo i miei a venire giù in Puglia.
In quel posto dove l’unico divertimento era quella discoteca sul molo. La musica assordante dei balli di gruppo e dei ragazzi che cantavano a squarciagola rompeva la quiete a cui erano abituati gli abitanti di quel piccolo borgo. 

Ricordo come ogni anno partivo con la speranza ritrovarti là dove ti avevo lasciato l’anno precedente; all’entrata della discoteca, a controllare le carte di identità di noi ragazzi.

Ricordo i tuoi occhi, quelli che avevi posato su di me la prima volta. Ero solo una quattordicenne tu un diciottenne. 
Ricordo quando mia sorella ti aveva convinto a farmi entrare perchè ero stata affidata a lei.
Ricordo come la guardasti, erano quegli occhi che speravo tu potessi rivolgere a me.

Baci che si rubano
E la pioggia su di noi
In questo mare dire
Amore è una bugia
Che vola via innocente

 

Ricordo lo sguardo serio che avevi mentre, da dietro gli occhiali, la osservavi ballare con il ragazzo di turno. Era lo stesso che io rivolgevo a te ogni anno quando il tuo si posava su di me e non mi riconosceva.

Lei però mia sorella te la ricordavi bene, ogni sera negli anni successivi riuscivi a rubarle un bacio sulla guancia con l’inganno. << dalle mie parti si fa così>> le dicevi prima di farla entrare nella pista da ballo.

Dietro di lei c’ero io, ma a me quel benvenuto non me lo rivolgevi mai. 

Ricordo la rabbia e la delusione che avevo ogni sera quando venivo in discoteca solo per vederti!
 

Voci che si giurano
Di non lasciarsi mai
Su quelle spiagge
Giorno e notte più affollate che in città

Ci sono voluti due anni prima che ti accorgessi di me.

Ricordo quella sera. Eravamo tutti intorno al falò della spiaggia. 
C’eri anche tu, quell’anno però non guardavi mia sorella i tuoi occhi erano rivolti a me.
Era l’anno in cui mi ero ripromessa di non pensare a te, avevo deciso di porre fine a quella storia a senso unico.
Ero quasi riuscita nel mio intento, ma quella sera, l’ultima sera delle nostre vacanze, ti presentasti in spiaggia e ti sedesti vicino a me intorno al falò.  
Era la notte del mio sedicesimo compleanno.

Ricordo quel bacio! 

Mentre tutti iniziarono a correre verso il mare per il bagno di mezzanotte, tu mi fermasti afferrandomi il polso. La tua mano tremava al ritmo del mio cuore. 
Ti avvicinasti a me e all’orecchio mi sussurrasti buon compleanno. Mi girai verso di te con le lacrime agli occhi.
Ricordo con quanta dolcezza e delicatezza le avevi asciugate con il palmo delle tue mani.
Le mie labbra le ricordano ancora le emozioni che avevano scaturito in me quel bacio che qualche secondo dopo mi avevi dato.

Ricordo le promesse che ci eravamo fatti quella sera, ricordo i 365 giorni successivi quando il mio volto si rigava di lacrime ogni sera mentre rimanevo ore con la cornetta del telefono alzata dopo le nostre chiacchierate.

Ricordo il volto sul mio viso l’anno del mio diciassettesimo compleanno. Aveva il sorriso per tutto il viaggio che mi stava portando da te, in Puglia.

Ricordo il pugno allo stomaco la stessa sera del mio arrivo al solito posto, in discoteca.
Sapevi che arrivavo quel giorno, lo sapevi eppure eri in compagnia di un’altra ragazza che appena mi aveva visto ti aveva baciato appassionatamente.

Ricordo quel dolore che per tutti questi anni non mi ha lasciato sola. 
Sola  ero in stazione con un biglietto del treno in mano con l’ultima speranza che saresti venuto a cercarmi.
Sola sono rimasta tutti questi anni intrappolata nel ricordo di quel bacio.

Sono passati molti anni, sarai sicuramente cambiato come lo sono io, siamo cresciuti.
Certe speranze non le dovrei più avere.
Eppure, dopo dieci anni sto ancora sperando di trovarti all’entrata della discoteca come quella sera, la prima volta che ti ho visto.
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Maggiechan_75