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Autore: curlywriter    01/12/2021    0 recensioni
Hailey e Jay dopo un caso particolarmente difficile si rilassano e si amano a casa, dimenticandosi di dover andare a cena con Will. una storia piena di Fluff , amore e sensualità.
semplicemente una coppia che non riesce a fare a meno di amarsi.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jay Halstead
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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A.A.A: Cercasi Upstead disperatamente 

 

 

Note autrice: Hailey e Jay tornano a casa dopo un lungo caso che gli ha resi impegnati e che li ha coinvolti molto e per staccare da quelle folli giornate decidono di staccare i cellulari e godersi la reciproca compagnia, dimenticandosi però di una cena a cui dovevano partecipare. Molto fluff, molto amore e molto divertimento. Nella mia serie natalizia “Luci di Natale e tradizioni ho menzionato il fatto che una volta Will è rimasto da solo a cena perchè gli Upstead si sono dimenticati di lui: ecco come è andata!

Come sempre ci tengo a specificare che i personaggi di Hailey, Jay e il personale del Med non mi appartengono, ma sono frutto dell’immaginazione degli autori della One Chicago.

Come sempre vi ringrazio e vi auguro una buona lettura. Curlywriter 

 

 

Hailey e Jay erano in una delle stanze di emergenza del Med e stavano aspettando Will e il dottor Scott per avere novità sulla piccola Nancy la bambina di tre anni che Hailey aveva recuperato dalla riva del lago Michigan, salvandola da annegamento certo. La bambina era stata rapita dal socio del padre in cambio di una grossa somma di denaro e per ripicca, dato che aveva deciso di estrometterlo dalla società a causa dei traffici illeciti, aveva innescato il rapimento chiedendo una grossa cifra in cambio. 

Hailey si era tuffata dall’imbarcazione dell’uomo quando per scappare aveva gettato la bambina in acqua. Grazie ad un’intuizione di Jay avevano immaginato che stava tenendo la bambina su quell’imbarcazione abbandonata a nome della ultima ex del rapitore e riuscirono a trovare la piccola Nancy prima che partisse per il Canada. L’uomo aveva sostenuto che era stato un incidente e che non voleva affogarla, ma i due detective sostennero il contrario e lo inserirono come ennesimo capo di imputazione. In carcere non avrebbe avuto vita facile dato che chi tocca i bambini viene screditato e preso di mira dagli stessi carcerati. Ora stavano aspettando di sapere come stava la bambina che nella caduta aveva sbattuto il braccio contro l’imbarcazione e se lo era rotto, la stavano operando per metterglielo a posto mentre Hailey stava per essere controllata per precauzione, sotto estrema insistenza di Jay che era preoccupato del suo benessere dato che l’acqua del Lago Michigan a fine novembre erano gelide. Aveva tirato su Hailey mentre Kevin e Adam si occupavano dell’arresto e avevano immediatamente tolto gli indumenti fradici della bimba che Hailey coprì con il giubbotto di Jay che nel frattempo si era sfilato la sua felpa e gliel’aveva messa addosso al posto del suo giubbotto che era zuppo d’acqua. 

Hailey era infreddolita, ma aveva paura che anche Jay lo fosse e mentre aspettavano che un medico arrivasse, essendo soli nella stanza erano abbracciati e jay cercava di tenerla calda nonostante avesse delle coperte addosso.

“Come ti senti? Sei sicura di non avere male da nessuna parte?”

“Mi sento solo un po’ intorpidita, ma sto bene, muovo le dita, non ho dolore da nessuna parte, la testa sta bene, ho solo freddo. L’unica cosa che sento addosso oltre al freddo e la sensazione di umidità. Jay sto bene, tranquillizzati. Sono qui, fra le tue braccia, sto bene” cercò di calmarlo stringendolo e baciandolo sulla sulla clavicola coperta dal tessuto della sua maglia.

“Vorrei sapere perchè ci mettono così tanto a venire” imprecò il detective continuando a tenerla stretta osservando il suo orologio al polso. 

Quando la porta finalmente si aprì la dottoressa Hammer, una vecchia compagna di università di Will che aveva iniziato a lavorare al Med e che anche Jay aveva conosciuto in passato, li sorprese in atteggiamenti affettuosi. Hailey sbuffò sul petto di Jay e con riluttanza si allontanò dal suo partner che rideva sotto i baffi.

“Scusate l’interruzione. Will mi ha chiesto di venire per un consulto, appena si libera ci raggiungerà. Sono la dottoressa Stevie Hammer, Jay noi già ci conosciamo è un piacere rivederti anche se avrei preferito che avvenisse in circostanze migliori. Tu devi essere la detective Upton, allora come ti senti?”

Hailey osservò la bionda e onestamente non le andò molto giù sul fatto che aveva sottolineato di conoscere Jay. Non vedeva il motivo per cui avrebbe dovuto evidenziarlo.

“Sto bene, mi sento solo un po’ infreddolita ma non ho dolore da nessuna parte, non mi sento affaticata, vorrei solo andare a casa e godermi le mie prossime 72 ore di riposo dal lavoro” ribadì un po’ esasperata dalla situazione, perchè anche lei come il suo fidanzato odiava gli ospedali. 

“Ti prometto che sarà una cosa veloce, vorrei solo controllarti così da escludere qualsiasi cosa. Jay se vuoi lasciarci soli ti chiamo una volta che la tua collega si sarà rivestita” .

“No lui rimane” disse Hailey proprio nel momento esatto in cui anche Jay rispondeva al medico che non si sarebbe mosso di li. 

La dottoressa li osservò e fu un po’ imbarazzata dal comportamento dei due partner. 

“Fai dei respiri profondi” chiese per prassi e la giovane detective prima di fare ciò che le venne richiesto, alzò gli occhi al cielo un po’ stizzita e fece sorridere Jay perchè in quel momento sembrava una bambina che voleva scappare. 

In quel momento entrò Will e vide che suo fratello e sua cognata stavano comunicando con i loro occhi.

“Sempre a comunicare con il vostro codice segreto voi due. Allora come sta la mia cognata preferita?” Disse Will facendo sorridere ma anche imbarazzare Hailey e pure suo fratello, mentre la dottoressa Hammer spalancava gli occhi dalla sorpresa.

“Oh quindi tu sei la compagna di Jay, Will aveva accennato che stavi facendo sul serio.” Osservò Jay che sorrise imbarazzato, ma felice.

“Mai avuto dubbi che questi due avrebbero fatto sul serio”

“Va bene, tutto molto divertente, potreste dimettermi dato che sto bene?!” Disse Hailey non volendo mettere al centro dell’attenzione la sua relazione con Jay, dato che c’era anche la collega di Will.

“Per me stai bene, secondo il mio parere può andare.” Disse la dottoressa Hammer.

Will le ordinò di non muoversi, prese la pila e controllò le sue pupille. “Non vorrei mai che il freddo abbia innescato qualcosa. Solo precauzioni, hailey. Non vorrei mai che la meno impavida della coppia avesse delle ripercussioni.. chi lo controlla Jay sennò”. 

Hailey rise, Jay invece mise il broncio per l’affermazione di suo fratello e obbiettò la sua presa in giro dicendo: “Guarda che la più intrepida della coppia oggi è stata Hailey. Si è tuffata senza pensarci per recuperare la piccola Nancy, hai fatto un grande gesto, avventato, ma le hai salvato di vita, mentre io penso di aver perso dieci anni. Mi è mancato il respiro finché non ti ho vista tornare in superficie.” Disse avvicinandosi e accarezzandole il dorso della mano guardandola amorevolmente.

“L’abbiamo salvata entrambi: se tu non avessi avuto l’intuizione della barca a questo’ora chissà cosa sarebbe successo”. Continuò facendogli gli occhi dolci. Erano orgogliosi di loro e della loro partnership, erano orgogliosi di compensarsi nella vita e sul lavoro ed erano felici di aver portato a casa sana e salva la bimba.

La dottoressa Hammer, trovandosi di troppo, si congedò e quando il trio rimase da solo, Hailey gridò un “Halleluhia”. Entrambi i fratelli Halstead risero e si scambiarono un’occhiata.

“Will non potevi arrivare subito tu?! avrei voluto evitare di essere visitata da una dottoressa che non vedeva l’ora solo di vedere il fratello Halstead che aveva già conosciuto. Pensavo fossi un mio alleato!” Disse facendo finta di offendersi.

“Scusami stavo controllando un paziente che dovevo dimettere e sono stato poi con il dottor Scott per avere notizie della bambina. Tra l’altro sta bene, le hanno messo a posto il braccio, brutta frattura ma poteva andare peggio. La terremo in ospedale almeno per due giorni per controllarla al meglio e per farle fare un consulto psichiatrico con il reparto di psichiatria infantile. Quando si sveglierà sarà terrorizzata. Dovevo mandarti qualcuno e Stevie era libera e si è offerta. Mi doveva un favore.”

“Voleva mandarlo via Will…” continuò Hailey accigliata perchè tutti al Med erano ormai a conoscenza della loro relazione. 

Jay guardava rimanendo al di fuori lo scambio di battute fra Hailey e suo fratello, contento del rapporto schietto e sereno che si era instaurato fra loro. Si conoscevano da tempo, e Will aveva ammesso di aver capito che tra loro non era solo amicizia da quando Jay era stato rapito. Vedere Hailey in quella sala d’attesa notte e giorno al fianco di suo fratello, la sua disperazione e la sua determinazione nel ritrovarlo gli aveva dato la conferma di ciò che già pensava: Hailey sarebbe diventata sicuramente parte della loro famiglia, in qualche modo lo era già, ma stava aspettando il momento in cui sarebbe diventata la stabilità di Jay, non solo a livello lavorativo ma anche a livello privato e fu felice di scoprire l’anno precedente che finalmente questi due testardi avevano deciso di mettere da parte orgoglio e insicurezze diventando finalmente quel qualcosa in più che in fondo erano già.

Jay gli aveva riferito quanto Hailey fosse caparbia, ma ora Will aveva stimolato il cane che dormiva, in un momento in cui lei voleva essere dimessa per andare a. Casa sua e godersi i suoi tre giorni di riposo e il primo Ringraziamento con il suo fidanzato. 

“Hailey ti assicuro che sarebbe stato impossibile farmi uscire” le disse Jay ghignando un po’ e facendole l’occhiolino.

“Non ghignare tu!” Disse puntando il suo indice contro di lui mentre Will le controllava il collo.

“Dico solo che è entrata ed eravamo beh abbracciati, e due semplici partner non si abbracciano come facciamo noi. Sono donna e conosco le altre donne. Non ci credo che non si sia accorta di niente. E voi due non alleatevi fra di voi. Jay smettila di ridere, oh facciamo i conti a casa!” Disse hailey un po’ stufa ma prendendolo in giro.

“Adoro vederti gelosa. Lo adoro” continuò cercando di nascondere il suo sorriso compiaciuto.

“Non sono gelosa. Vorrei solo non essere presa in giro, dato che tutti qui dentro sanno di noi, non mi frega se è arrivata da poco. Poi ci sono modi e modi, poteva chiedermi più carinamente se ti volessi con me o no. Ora Will puoi dimettermi, vorrei farmi una doccia e buttarmi nel mio letto per tre giorni”

“Ok ok Hailey, sei a posto, ti trovo in forma però se hai mal di testa, se inizi a sentirti strana chiamatemi oppure chiamate un’ ambulanza. Però credo che il riposo sarà la medicina migliore. Cerca solo di stare al caldo.”

“Quello non è assolutamente un problema” osservò Jay ammiccando verso di lei facendola arrossire. Con Will non aveva problemi ad essere se stessa, ma Hailey si intimidiva nonostante jay fosse sempre garbato e non faceva mai allusioni troppo esplicite. Era il loro modo di comunicare e amavano che questo linguaggio fosse solo loro.

“ A proposito per farmi perdonare vi aspetto a cena, siete di riposo, io stacco il turno fra otto ore, voi vi rilassate e io vi offro la cena dato che abbiamo tutti lavorato per il ringraziamento quindi che ne dite di recuperare e festeggiare?”

“Paghi tu Halstead, devi farti perdonare questa attesa. Questa biondina mi ha rovinato l’inizio del mio primo giorno di ferie”.

Jay sapeva che Hailey stava scherzando a metà. Hailey non aveva dubbi  che jay avesse occhi solo per lei, ma le mancanze di rispetto le detestava, e effettivamente la dottoressa Hammer era stata un po’ invadente; ora desiderava solo di andare a casa sua con il suo compagno che l’avrebbe tenuta al caldo fra le sue braccia, nella loro quiete domestica.

Jay sapeva che Hailey stava scherzando, ma si stava divertendo a vedere suo fratello un po’ confuso e impacciato dalla freddezza della sua compagna, e quando suo Will lo guardò in cerca di aiuto, lui alzò le mani in segno Di resa e gli disse: “Non cercare il mio aiuto. È un problema tuo: ora assaggerai la caparbietà di Hailey. Auguri!” Lo prese in giro, aiutando Hailey a indossare il giubbotto del dipartimento che Trudy le aveva portato, insieme al cambio che si trovava nell’armadietto della bionda.

“Andata, offro io se è ciò che serve per deporre l’ascia di guerra. Meglio non avere hailey Upton contro, l’ho già vista in azione e so che avrei anche te dalla sua parte. Vi aspetto alle otto puntuali, miraccomando” disse firmando il foglio per dimettere sua cognata.

I tre si salutarono e Jay, fregandosene del pronto soccorso pieno le mise un braccio sulla schiena scortandola verso l’uscita. 

Una volta fuori, senza occhi indiscreti che osservavano, anche per non mettere in imbarazzo la sua partner, le mise il braccio attorno le spalle e continuando a camminare verso il pick up le disse prima di baciarle il capo: “Andiamo a casa che ti scaldo io!”

“Non chiedo altro” gli rispose sorridendo.

Quando entrarono in auto, Jay accese il riscaldamento, aumentandolo più del solito. Prima di mettere in moto si sporse verso hailey e baciandola debolmente sulle labbra le chiese come stesse.

“Sto bene Jay, davvero sto bene, ho solo bisogno di riposare, stare al caldo sentendo il tuo corpo appiccicato al mio e passare le nostre ferie assieme”. Continuò mettendogli una mano sulla nuca e spingendolo verso di se per iniziare a scaldarsi con un bacio più coinvolgente.

“Tecnicamente Will ha ragione, abbiamo perso il nostro primo ringraziamento quindi che ne dici di festeggiare il nostro ringraziamento speciale? gli ultimi tre li abbiamo passati a lavorare insieme, ma questo è un ringraziamento dove non siamo semplici partner” osservò uscendo dal parcheggio del Med sorridendo felice del loro nuovo status, ancora un po’ incredulo che da circa un anno fosse sua. Vide  che Hailey aveva freddo e dal porta oggetti centrale le passò i suoi guanti. “Mettili ti terranno le mani più calde.” Le propose nonostante sapesse che quei guanti le stessero enormi. “Grazie, sei speciale” , gli confessò prima di baciargli la guancia.

“Mi piace la ta idea  è il primo non ringraziamento che passiamo fra le mure di casa, al caldo, con del buon cibo, del buon vino e dove posso finalmente avere qualcosa per cui festeggiare e dire grazie.” 

Jay sorrise e la guardò esterrefatto. Da poco meno di un anno quella donna lo aveva scelto ogni singolo giorno e lui aveva fatto la medesima cosa, anche quando le situazioni si erano complicate, avevano deciso di superarle insieme, la guardava felice di averla con se ogni giorno e in quel momento, nonostante avesse il naso rosso e ogni tanto batteva i denti per il freddo era felice. 

“E sentiamo per cosa devi dire grazie?” Domandò curioso.

“Oh non lo saprai fino a quando non arriveremo a casa nostra” rispose ghignando appoggiando la testa al finestrino tenendo un sorriso stampato sul volto.

“Eccoci a casa nostra” ripetè usando le sue parole. “Adoro come suona” continuò parcheggiando nel loro posto riservato.

Una volta arrivati nel parcheggio sotterraneo del loro palazzo dove si erano trasferiti Da qualche mese, Jay l’aiutò ad arrivare all’ascensore e una volta entrati nel loro appartamento alzò il termostato del riscaldamento a pavimento e le sfilò la giacca. 

Jay la stava accudendo, ma hailey in quel momento aveva bisogno di fare una sola cosa: si fermarono davanti al loro divano, in piedi fra l’isola della cucina e lo schienale di quel divano che gli aveva visti coccolarsi e divertirsi più volte e alla fine lo abbracciò. Strinse il tessuto del suo giubbotto talmente forte che sentì il tessuto far rumore. Jay di riflesso la strinse a se e la riscaldò col suo profumo, il suo corpo e la sua stretta che la faceva sentire al sicuro.

“Sai cosa cercava di dirmi mentre la riportavo verso la barca? Aveva paura Jay, una bambina di sei anni così terrorizzata e infreddolita..e poi è svenuta dal freddo. Pensavo avesse battuto la testa, pensavo le avesse fatto qualcosa.” Esternò le sue sensazioni mentre si rannicchiava e stringeva sempre di più il corpo di Jay.

“Hai fatto un grande gesto, le hai salvato la vita. Mi hai battuto sul tempo Hailey, ero pronto a buttarmi se non ti avessi visto tornare verso di me.” Continuò tenendola forte a se perchè in quel momento voleva solo sentirla vicina. “Ma ho anche avuto paura” continuò a sussurrare sulla sua spalla prima di posarle un lieve bacio.

“Sto bene Jay sono qui, con te. Sono solo un po’ stanca, ma dentro di me sento che se non lo avessi fatto non avrei fatto il mio dovere. Dovevo salvarla, così fragile e indifesa” si sfogò continuando a sentirsi protetta dalle sue forti braccia e scaldata dal respiro sul suo collo. “Prima che svenisse mi ha detto che aveva paura. E Jay io so che a sei anni quando provi paura, è una paura che ti pietrifica, che ti segna.

“SEi stata una grande poliziotta HAiley. Tu sei una grande persona e un grande detective non dimenticarlo mai e io ti amo anche per questo. E sappi che non dovrai più provare paura con me al tuo fianco, mi prendo io cura di te, così Come tu lo fai con me.”

“Anch’io ti amo, ti amo cosi tanto Jay che non so nemmeno come spiegarlo a parole. Non so cosa abbia fatto di così bello per meritarti. E anche tu sei stato fenomenale, senza la tua intuizione e l’accostamento del nome della barca a quello della ex fidanzata non l’avremmo mai trovata. Siamo una bella squadra, non vorrei altro partner all’infuori di te” manifesto la detective guardandolo dritto negli occhi.

“Non avrai nessun altro partner Hailey, lo prometto e oggi hai fatto un gesto avventato ma di cuore, le hai salvato la vita e forse io sono il tuo premio e tu sei il mio perchè nella vita abbiamo scelto di fare del bene e di proteggere le persone oltre che il nostro partner” le disse baciandola una seconda e terza volta facendola sorridere.

“Sono le nove del mattino, abbiamo praticamente fatto il giro dell’orologio. Credo sia meglio recuperare un po’ di sonno, ma penso tu debba scaldarti sotto il getto bollente della  nostra fantastica doccia” le propose baciandola sulla punta del naso.

Hailey però gli prese la mano e intrecciò le loro dita “vieni con me” sussurrò implorante.

“Hailey sai che non disdegno mai e abbiamo preso questa casa perché tra quelle che abbiamo visto aveva la doccia più grande, ma hai sentito Will, dovresti riposare senza affaticarti, e sappiamo come va finire ogni volta che ci dividiamo il getto dell’acqua” disse a denti stretti alludendo ad ogni volta che avevano fatto l’amore nel loro bagno.

“Potremmo solo coccolarci” propose mordendosi il labbro e facendogli gli occhi dolci prima di baciarlo di nuovo.

Jay rise sulle sue labbra e si fece spingere fino al bagno. “Come faccio a dirti di no se mi guardi così” disse sorridendo e vedendo i suoi occhioni dolci, Aprì il getto dell’acqua e una volta raggiunta la temperatura ideale la fece entrare per prima.

“Sempre così galante” si complimentò lusingata di essere sempre vezzeggiata e viziata.

“TU mi vizi” continuò, quando lui iniziò a massaggiarle il cuoio capelluto con il suo shampoo alla camomilla,  mettendogli le mani sui fianchi e, avvicinandolo a se chiuse gli occhi per godersi le mani del suo uomo che la facevano rilassare.

“Non ti sto viziando, ti sto amando” disse sciacquandole la schiuma dal capo e baciandola in modo più ardente. Hailey godette il calore dell’acqua ma anche delle sue labbra e del suo amore. 

“Dio è il paradiso” disse facendo giocare le loro lingue e assaporandone il gusto. Quando si staccò prese il bagnoschiuma  e iniziò ad emulsionare il gel sul corpo del suo compagno, massaggiandogli le spalle e facendolo rilassare. Sentiva la sua tensione scivolare via jay chiuse addirittura gli occhi perchè la sensazione di Hailey , le sue mani morbide e seducenti su di lui lo portavano a sciogliersi. Averla al suo fianco era relax puro, era godimento puro, era felicità. Hailey lo stava baciando sulla mascella e sentiva che con quelle mani si stava spostando nella sua zona intima, provocandogli sicuramente una reazione di puro piacere. 

“Avevamo detto riposo Hailey, disse bloccandole i polsi 

“Beh io mi sto rilassando e tu?” 

“Sai quanto ami tutto questo” le disse stringendola e baciandole il collo, ma quando la sentì inciamparsi  su se stessa, segno che la stanchezza stava prendendo il sopravvento la convinse che prima dovevano dormire un po’.

“Credimi Hailey stare con te, condividere tutto con te, fare l’amore con te è ciò che di più bello  possa richiedere dalla vita, ma hai bisogno di riposare. Ti prometto che fra qualche ora sarò completamente tuo e recupereremo, anzi l’attesa aumenterà sicuramente il desiderio che già arde. Ma per adesso permettimi solo di stringerti e cullarti in un dolce riposo” Disse baciandola ancora una volta in modo sensuale e passionale. 

Hailey sapeva che i loro momenti andavano gustati e goduti e Jay aveva ragione, si sentiva stanca e avevano entrambi bisogno di dormire. Mentre Jay era andato a sistemare il letto cambiando le lenzuola, hailey si asciugò velocemente i capelli lasciandoli naturali e selvaggi. Quando raggiunse Jay nella loro stanza lo vide sdraiato appoggiato alla spalliera che l’attendeva in tutto il suo splendore: la stava aspettando a torso nudo e stava armeggiando con il suo cellulare. Hailey si infilò gli slip e una vecchia maglia del dipartimenti del suo fidanzato e prima di raggiungerlo si fermò ad osservarlo raggiante: a volte le sembrava davvero un sogno che avevano oltrepassato la linea dell’amicizia: perchè in fondo probabilmente erano sempre stati qualcosa di più.

“Non mi raggiungi?!” Le chiese sentendo il suo sguardo sopra di se, facendole segno di andare da lui.

“Ti ammiravo… e pensavo a quante volte ho sognato un momento simile. Tu ed io nella nostra quotidianità, stremati da un caso ma desiderosi di cullarsi l’un l’altro, dopo aver fatto le nostre cose tra le mura della nostra casa. Non potrei chiedere di meglio” confessò un po’ imbarazzata di essere stata sorpresa,  entrando infine sotto il loro piumone bianco latte. 

Come toccò il materasso, hailey come una saetta raggiunse il fianco di jay dove si posizionò lasciandosi andare respirando il profumo legnoso e muschiato del suo dopobarba mischiato al loro bagnoschiuma: “Ho sempre pensato che avessi una temperatura corporea alta, ma non avrei mai immaginato quanto fosse magnifico essere scaldata da te!” Continuò Hailey avendo ormai rotto il ghiaccio.

Jay sapeva che hailey non si apriva con tutti, ma dopo quel ti amo detto fra le mura della loro vecchia cucina la maschera era completamente scesa. Non c’era più nulla a frenarla dato che jay aveva dimostrato a fatti ciò che aveva promesso, però sarebbe stato un ipocrita a dire che queste sue confessioni non lo sorprendevano. Era sempre lusingato di sentire ciò che le faceva provare.

La strinse a se e prendendo coraggio le dimostrò nuovamente le sue intenzioni. “Ho intenzioni di scaldarti e tenerti al sicuro per un bel po’ di tempo” disse muovendo le sopracciglia e illuminando il suo sguardo osservandola in quel modo che riservava solo a lei.

“Tipo per sempre?!” Domandò raggiante sapendo già qual era la risposta, ma che amava sentirsi sempre ripetere.

“Direi che il per sempre è il giusto compresso. Non ti libererai di me” ripetè sulle sue labbra

“Non voglio liberarmi di te. Ti amo troppo!” Continuò Hailey sussurrando di rimando prima di baciarlo nuovamente. Jay la baciò dolcemente e quando a malincuore si staccarono le rispose: “Ti amo anche io Hailey, ti amo da molto tempo!”

Hailey gli baciò il mento e gli regalò un ultimo sorriso stringendosi a lui e cullata dal suo calore insieme caddero fra le braccia di Morfeo lasciandosi alle spalle i giorni difficili e faticosi.

 

*****

 

Hailey si svegliò sola nel tardo pomeriggio di quello stesso giorno, al suo fianco pensava di trovare Jay e invece si era ritrovata con un lato gelido che solitamente veniva occupato dall’uomo che amava. Guardò fuori dalla finestra e vide che ormai la luce era calata, mentre la porta della loro camera era accostata e dal quale riusciva ad intravedere uno spiraglio di luce. Decise di alzarsi e infilando solo la sua felpa color glicine, rimanendo in slip, raggiunse il loro open space. 

Quando si era alzata non immaginava di poter vedere il suo fidanzato, il detective senior dell’unità di Intelligence di Chicago, che aveva prestato servizio nei ranger, e che era in grado di sparare con un fucile da cecchino a metri di distanza, in piedi nella loro cucina a torso nudo con solo i suoi pantaloni grigi della tuta infornare biscotti. Il profumo di mele e cannella sovrastava tutto l’ambiente ed Hailey non era sicura di essere davvero sveglia.

“Sono venuta qui pensando a come mi sono sentita spersa a svegliarmi da sola, però se è il prezzo da pagare per godere di questa visione, mi rimangio le lamentele.”

“Ben svegliata, dormito bene?” Disse avvicinandosela e baciandola dietro l’orecchio rivolgendole un ampio sorriso, contento di vederla riposata, anche se un po’ stupita.

“Sto ancora dormendo o davvero sei qui a torso nudo a preparare biscotti alla cannella e mele cotte caramellate?” Disse guardando i biscotti cotti che aveva riposto in un piatto.

“Quanto abbiamo dormito?” Chiese Hailey passandosi una mano tra i capelli mentre si sedeva sullo sgabello che le permetteva di osservare lo spettacolo del suo uomo ai fornelli. 

“Io mi sono svegliato due ore fa, tu hai dormito otto ore, sono le sei del pomeriggio. Mi sono svegliato ed ero praticamente il tuo nuovo materasso” disse ridendo per come lo stritolava nel sonno, cercando il suo calore.

“Non è colpa mia se la tua schiena è enorme così come il tuo pettorale e sei caldo e comodo” disse prendendo un biscotto e portandoselo alla bocca per assaggiarlo.

Jay rise vedendo quanto gustava il biscotto e come velocemente ne divorava un altro.

“Felice che ti piacciano…Come ti senti?” Le chiese dandole un leggero bacio a fior di labbra. 

“Sto bene, sicuramente più calda e questa vista aiuta, però ecco forse avrò bisogno ancora di qualche coccola…tu hai dormito bene?”

“Ho dormito da dio, se provavo a staccarmi mi rincorrevi nel sonno, ma per la mia autostima e il mio ego sapere che la mia fidanzata ti sceglie anche nel sonno è un toccasana.” Disse prendendola bonariamente in giro, tirandola dalla felpa verso di se. “Ti piace ciò che vedi?” Chiese Jay mentre Hailey aveva iniziato a giocherellare con il cordino dei suoi pantaloni dopo averlo squadrato dall’altro al basso.

“Mi piace tutto: i biscotti, le mele calde, tu a petto nudo che mi guardi in questo modo: questa è il miglior modo di festeggiare il nostro NON Ringraziamento. E mi piace che tu mi definisca la tua fidanzata, di solito usiamo partner perchè sappiamo che dietro a questo termine c’è più del significato letterale, ma mi piace sentirmi dire che sono la tua fidanzata, perchè tu sei il mio fidanzato, la persona migliore che potessi incontrare”

Jay era scioccato ma anche orgoglioso di come Hailey in quel momento, nonostante un inizio difficile, riusciva a esternare i suoi sentimenti verso di lui. Sapeva di non essere bravo con le parole quindi la fece alzare per baciarla il più calorosamente possibile e farla sedere sul bancone per guardarla dritta negli occhi.

“Ti amo, e sarò ripetitivo ma ringrazio che tu sia entrata in quella banca”

“Lo faccio anche io, nonostante pensassi che avevi una faccia da schiaffi!”

Jay rise pensando a come invece su quel viso hailey riponeva baci, carezze, sussurri… “ Comunque questo è il nostro personale Ringraziamento.” Obbiettò servendole un po’ di mele con i biscotti.

“Mi piace questa definizione perchè è solo nostra!” Le disse ringraziandolo accarezzandogli la mano, prima di iniziare a mangiare con gusto.

“Buono?” Chiese Jay guardandola divertito.

“Molto buono. Grazie di averci preparato la merenda. O forse direi il primo pasto caldo delle ultime 24 ore.” Osservò legando le sue gambe alla vita del proprio compagno di vita; lui a sua volta si lasciò trattenere e si godette la sensazione dei piedi di Hailey che accarezzavano il suo fondoschiena in modo goliardico.

“Ho pensato che era troppo tardi per il salato, quindi quando ho visto che dormivi come un sasso ho acceso il forno e mi sono messo all’opera: era  il modo migliore per iniziare a festeggiare e soprattutto per dirti grazie. Sai non sei l’unica ad avere delle ottime motivazioni, che tra l’altro vorrei sapere, per poter festeggiare questo personale Ringraziamento.”

“Non hai nulla di cui ringraziarmi. Sono io che lo faccio perchè hai dimostrato una pazienza incredibile con me. Lo so di essere complicata, so di avere dei traumi che probabilmente riaffioreranno, so di aver fatto degli errori ma tu ci sei sempre stato e continui ad esserci. Ti amo immensamente Jay” confessò prima di prendergli la ciotola e posarla vicino alla sua sul ripiena della cucina, per poter infilare il suo viso nel collo di Jay dove iniziò a posare piccoli baci tra spalla e clavicola.

Jay rise fra se e se sapendo quale tipo di ringraziamento Hailey voleva dargli, ma prima di amarla con tutto se stesso, le prese il viso fra le mani e disse: “Hailey non sei l’unica ad essere complessa, mi hai conosciuto che ero un trauma vivente, mi hai accettato per quello che sono e senza di te forse non sarei la persona di oggi e forse non sarei neppure qui. Non devi ringraziarmi perchè Ti amo. Amarti è la cosa più facile a questo mondo. Siamo due persone con un passato, ma tu sei la mia persona: sei stata il mio passato, sei il mio presente e sarai il mio futuro. Ora mi sembra di averti promesso delle coccole anche per ringraziare che non ti sei ibernata. Quindi vieni qui che ho una promessa da mantenere” disse iniziando a baciarla caninamente.

Sentendo queste parole Hailey si staccò dalle sue labbra e gli sussurrò più che altro a se stessa: “Tu mantieni sempre le tue promesse”. Jay le sorrise con quel sorriso che dedicava solo a lei, e ancorandola bene a se, continuando a baciarla, giocando e passando le sue mani fra i capelli biondi della sua partner, la portò nella loro camera da letto per coccolarla come meritava.

Hailey era trasportata dai suoi baci morbidi che avevano iniziato a essere sempre più frenetici e desiderosi, le mani di Jay avevano iniziato ad infilarsi sotto la sua felpa e a massaggiare la sua pelle, quando la sentì irrigidirsi.

“Tutto ok?” Chiese un po’ confuso, non capendo il motivo della sua rigidità, dato che Hailey aspettava questo momento da quando erano rientri a casa.

“Dov’è il tuo cellulare?” Domandò rendendolo sempre più confuso.

“In cucina” le rispose aggrottando la fronte mentre raggiungeva al di sotto della sua maglia il suo reggiseno per giocarci, ma che in realtà non trovò perchè non lo indossava.

“Aspettami qui” disse sgusciando via contro le sue lamentela.

“Hailey dove vai!? Proprio ora..” Impreco’ sbuffando rimanendo sdraiato come una stella cadente non sapendo cosa tramasse la sua compagna.

Quando tornò con un sorriso compiaciuto, Jay aveva una confusione enorme in testa e Hailey parve accorgersene, così sfilando  la sua felpa e rimanendo in topless facendolo boccheggiare gli rispose, mettendosi a cavalcioni su di lui: “Ho messo i nostri telefoni in modalità aereo, non voglio che nessuno ci disturbi. Non abbiamo alcun impegno, non c’è motivo per cui debbano cercarci. Sono stufa del telefono che si frappone tra noi” gli rispose iniziando a massaggiare il suoi cuoio capelluto e posizionandosi il più comodamente possibile su di lui iniziò a strusciare i loro corpi per iniziare un leggero attrito. Aveva iniziato ad aiutarlo a sfilare i suoi pantaloni cosi da rimanere in intimo entrambi, Jay si stava godendo la vista del corpo di hailey che continuava a baciarlo intensamente e che spesso infilava i suoi polpastrelli fra le sue possenti scapole rendendo l’atmosfera il più sensuale possibile e accrescendo il loro desiderio.

“Dobbiamo festeggiare il nostro risultato positivo al lavoro” le disse mordendole e succhiandole il suo labbro inferiore.

“Uhm uhm” rispose Hailey troppo concentrata a sentire i muscoli sotto le sue mani.

Jay sorrise e tenendola ancora a se cambiò le posizioni facendola aderire al materasso.

“Va festeggiato il tuo gesto da eroina Marvel” disse facendola ridere mentre osservava quello corpo che aveva bramato per troppo tempo e a cui oggi si chiedeva come aveva fatto a resisterle tutto quel tempo. 

Con le braccia ai lati della sua testa completamente tese per evitare di pesare troppo su di lei, la baciò legando le loro lingue e iniziando un duello in cui entrambi si stavano divorando le sussurrò che l’amava follemente. 

Jay le aveva promesso delle coccole così dopo altri baci vogliosi, iniziò a mordicchiarle l’orecchio per poi lasciare qualche bacio con labbra schiuse sulle sue spalle. Scivolò un pochino su di lei e unendo le loro mani ai lati della testa della detective iniziò ad assaporare la pelle del suo seno che ogni tanto succhiava e faceva suo. Hailey aveva iniziato a sospirare fortemente lasciandosi sempre più andare, ogni tanto si sistemava sotto di lui godendo di ogni sua attenzione che le provocava immenso piacere e che aveva iniziato anche a farle fare qualche vocalizzo più intenso. È quando jay arrivò al suo interno coscia che iniziava ad essere impaziente: il freddo che aveva provato quella mattina era definitivamente scomparso, sentiva il sudore che iniziava ad appiccicarsi sulla sua pelle e sentiva il calore del desiderio che cresceva fra loro, percependo anche da parte di Jay le stesse sensazioni. 

“Non staccare quelle labbra da me” disse Hailey quando aveva sentito Jay spostarle gli slip mentre continuava a baciare il fianco del suo gluteo. Jay sorrise sulla sua pelle e hailey non seppe più quantificare il bisogno che avesse del suo compagno, gli tirò i capelli ma Jay non voleva abbandonare quel luogo del suo corpo. Sorrise sulla sua pelle e la solleticò con la leggera barba che aveva sul volto.

“Jay…” pronunciò il suo nome con voce strozzata ma lui era intento a coccolarla e metterla al primo posto come le aveva promesso. Le strappò lo slip a causa dell’impeto. 

“Credo che per natale ti debba un completino intimo” scherzò chiedendole scusa con lo sguardo.

Hailey parve però fare finta di nulla, troppo eccitata da quelle labbra che si stava occupando di lei e che la stava mandando in cortocircuito, facendola sospirare e ansimare allo stesso tempo. Non sa quantificare per quanto tempo Jay si occupo’ di lei, però era lusingata di queste attenzioni dal suo uomo che sentendola tremare sotto di se, con ancora la sensazione del suo essere sulle proprie labbra, tornò a guardarla intensamente chiedendole come stesse con la sola forza dei suoi occhi.

“Ti amo e non posso fare a meno di te” continuò prima di baciarlo e attirarlo verso di se tenendogli la nuca.

“Non succederà, non farai a meno di me, solo cerca di non farmi perdere altri dieci anni di vita” disse alludendo a quanto l’avesse fatta preoccupare.

“Ora sai cosa si prova” rispose facendogli tornare in mente a tutte le volte che aveva rischiato sul lavoro.

“Prometto che starò più attento” disse tornando a posarle alcuni baci piuttosto sonori. 

“E tu mantieni sempre le promesse” ripetè quello che ormai stava diventando un promemoria.

“Tornerò sempre da te”

“Anche io Jay..ho bisogno di te, di noi” disse spingendolo sul materasso e ribaltando nuovamente le posizioni.

Come Jay si era dedicato al suo corpo anche Hailey voleva fargli provare quanto lo desiderava nonostante entrambi lo avessero capito da come il corpo reagiva e dai suoni provocati.

Così si sistemò su di lui e piano piano una volta connessi come un’unica cosa fece lei il ritmo.

Jay le stringeva la vita e la teneva incollata a se, staccò la schiena dal letto e si mise seduto, lasciando hailey libera di fornire il ritmo. Si stava godendo le sue mani sulla schiena, quando intensificando sempre di più il piacere hailey graffiò il centro della sua colonna vertebrale e ciò fece gemere e grugnire ancora di più Jay che sopraffatto dalle emozioni, unito ancora a lei continuava a ripetere quanto l’amasse e desiderasse. 

Stava sentendo Hailey perdere la presa così nuovamente tornarono a cambiarsi di posizione: la fece sua più volte quel tardo pomeriggio perdendo il conto di quanto si stavano dimostrando il desiderio. Jay anche quando facevano l’amore la metteva sempre al primo posto così quando la sentì arrivare al culmine del piacere rallentò, ma Hailey lo baciò e gli fece segno di non abbandonare il ritmo solo perché lei era appagata.

Jay l’amò ancora un po’ sentendosi definitivamente felice ed estasiato. L’abbraccio’ e una volta soddisfatti entrambi li coprì con il loro piumone caldo.

“Adesso ti uso io come letto personale” le propose mentre si appoggiava al suo seno e ascoltava il battito del suo cuore mentre lei gli grattava la nuca.

“Mi sembra giusto, non mi lamento anzi, mi piace” disse tirando un po’ i suoi capelli che lo portarono ad incrociare il suo sguardo. E alla fine non resistette e la baciò ancora una volta ridendo nel loro bacio.

“Sono felice” esternò alla sua compagna a cui si illuminarono gli occhi.

“Anche io” rispose guardandolo e sorridendo a sua volta prima di solleticargli la barba. 

“Promettimi che anche i prossimi Ringraziamenti saranno così con te che prepari biscotti e mele cotte e che mi ami in questo modo.” Gli sussurrò baciandogli il capo continuando a massaggiarlo.

“Sarà cosi’ Hailey.” Disse portandola su di se e tornando ad essere il suo cuscino personale.

“Jay”

“Uhm” disse inspirando il suo profumo.

“Credo di avere bisogno di un’altra doccia” esplicò facendo riferimento al sudore che si sentiva addosso. 

“Si anche io, però credo che le gambe non mi reggono. Stiamo così ancora un po’, poi ti raggiungo sotto la doccia.”

“Se ti do un po’ di tempo per riprenderti pensi che le tue gambe reggeranno perchè vorrei amarti ancora un po’” disse passando il suo dito sul suo capezzolo facendolo rabbrividire di piacere. 

Jay la baciò e le disse “sei insaziabile”.. hailey rise e prima che potesse rispondere si sentì dire: “sei fortunata che lo sia anche io”.

E alla fine non aspettarono e tornarono sotto la doccia per amarsi ripetutamente.

 

*****

 

“Jay ti va se ordiniamo la pizza?” Chiese Hailey dalla cucina mentre aspettava che il suo fidanzato si mettesse in abbigliamento casalingo.

La sessione sotto la doccia era durata molto più di quanto immaginassero, erano ormai le nove di sera e dopo tutta quell’attività fisica entrambi erano affamati.

Quando rientrò in cucina infilandosi la sua maglietta verde oliva, Jay le baciò il capo e pese il suo telefono per ordinare la sua pizza.

“Come la vuoi?” Le chiese

“Tu come la prendi?”

“Con il salame piccante”

“Allora se io la prendo con i formaggi facciamo metà e metà” gli propose facendo gli occhi dolci.

“Affare fatto” disse abbracciandola con il braccio libero mentre sbloccava il suo telefono.

Appena lo fece il suo smartphone sembrava impazzito e Hailey si chiese da chi provenisse quella serie di messaggi.

Jay si trovava un sacco di messaggi di Will.

“Che succede” chiese hailey non capendo perchè era scoppiato a ridere tenendosi l’addome. 

“Hailey ci siamo dimenticati della cena che Will doveva offrirci”.

Hailey spalancò gli occhi e scoppiò in una grassa risata quando Jay azionò uno degli ultimi vocali che gli aveva mandato.

Vi ringrazio di avermi lasciato solo soletto a mangiare facendo pensare a Marco, Lo storico bartender che ci conosce da quando eravamo bambini che una ragazza mi ha dato buca. Mi ha sfottuto per tutta la sera! Me la dovete voi ora una cena! Hailey da te non me lo sarei mai aspettato. Capisco che vi siete desiderati tanto ma almeno avvisate!” Imprecò in uno dei tanti vocali.

“Mi raccomando non mandate a fuoco il palazzo a causa degli ormoni e mi raccomando non traumatizzate i vicini. Nemmeno aveste 16 anni.” Continuava in un altro audio.

Hailey era sconvolta. Si erano dimenticati completamente di Will e il suo invito a cena, perchè erano troppo presi dalla loro passione e dalla voglia di amarsi. Jay ordinò le pizze e poi sedendosi sul loro divano con hailey premuta al suo fianco, avviò un audio per suo fratello.

“Scusaci Will, abbiamo perso la cognizione del tempo, però avevamo di meglio da fare.. hai detto tu che Hailey doveva rimanere al caldo! diciamo che eri l’ultimo dei nostri pensieri… ci faremo perdonare promesso. Solo che ora non riuscirò a smettere di pensare a te che mangi la tua tagliata da solo imprecando contro di noi. Permettiamo che la prossima volta non ti daremo buca!” Disse scoppiando a ridere nonostante hailey di sottofondo chiedesse scusa a sua volta.

“Jay, basta ridere!” Disse Hailey nonostante fosse stata contagiata.

“Hailey, non lo faccio apposta: questa è il solito mai una gioia alla Will: io e te c’è la spassiamo presi dalla passione e lui che incazzato nero mangia nervosamente la sua bistecca!” 

Hailey sorrise divertita al pensiero della scena. “Dovremo farci perdonare” gli fece eco.

“No, non devo farmi perdonare da nessuno: non perchè ti stavo amando e ti stavo coccolando” riposo jay baciandola. 

La strinse a sè e mentre Hailey stava cercando un film da guardare mentre aspettavano le pizze, Jay non poteva pensare a suo fratello da solo seduto al tavolo, eppure non si sentiva in colpa perchè lui era proprio dove voleva essere: tra le braccia dell’amore della sua vita che aveva deciso di amare e accudire ogni singolo giorno.

 

 

 

 

   
 
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