Oggi ho deciso di imbucare nella tua cassetta della posta un anemone blu, come blu sono i tuoi occhi.


Con le mani tremanti e lo sguardo assente ho infilato piano lo stelo nella fessura, lasciando che i petali malinconici spuntassero fuori in tutto il loro struggente splendore. Poi me ne sono andato, sono scomparso all’orizzonte senza più lasciare tracce, senza più pensarti o desiderarti. Lascerò che quel fiore muoia travolto dal gelo invernale, che appassisca e si disintegri; lascerò che muoia fino a quando non sarai tu a notarlo, fino a quando non sarai tu a ridargli vita col tuo sguardo che porta negli occhi lo stesso colore dei suoi petali. Io rimarrò nascosto in un angolo col cuore in frantumi, sperando che il vento porti con sé le mie lacrime e le vada a donare al fragile anemone blu - sperando che esse possano riportarlo ancora alla vita, sperando che esse possano arrivare a te come pioggia che ti bagna il viso e ti rende cupa l’anima.

Lei è bella come quel fiore delicato dai petali blu, fragile come quel fiore del vento; la guardi e non posso sopportare il tuo sguardo sul suo viso di porcellana. I suoi occhi felini, le sue labbra rosse bramano le tue. La guardi e non posso sopportarlo.

Nella mia eterna notte e nella mia inconsolabile sofferenza, io vi guardo e mi sembrate così finti e così veri, così carichi di passione e così carichi di niente, di niente. Vi guardo danzare dentro un vortice di morte, e siete così belli e così mostruosi che la vostra vista mi è insopportabile. Siete così belli e così mostruosi che vorrei cancellare entrambi dalla mia vita, vorrei cancellare te e lei dagli occhi felini, dagli occhi bramosi, dagli occhi perversi, lei alla quale frantumerai il cuore - lei, che non voglio possa godere dello stesso calore che un tempo hai donato a me.

E prego, prego come un dannato, affinché quel fiore del vento porti con sé tutto l’amore che non sono riuscito a darti, tutto l’amore che non sono riuscito a dirti. È quell’amore che mi esplode nello sguardo e che non riesci a vedere perché così irrimediabilmente cieco, perché così insofferente e così crudele - così crudele come la fredda pietra che mi hai scagliato al cuore, così duro, così tremendamente violento ma incommensurabilmente bello. Prego affinché il vento porti con sé queste parole, e le faccia arrivare alle tue sorde orecchie che non odono sillabe d’amore da troppo tempo a questa parte.

E quando l’anemone blu - il fiore del vento - porterà a te le mie lacrime, la mia sofferenza e le lettere dalle mie labbra pronunciate, lascerò che queste ti colpiscano senza in realtà scalfirti. Saranno roccia le lacrime che ti scorreranno sul viso, e sarà diamante tornato carbone l’anima che non avrà pace. E quando l’anenome blu - il fiore del vento - morirà sepolto dal gelo e dall’insofferenza, con sé si porterà un pezzetto di me che non farà mai più ritorno.


Oggi ho deciso di imbucare nella tua cassetta della posta un anemone blu, come blu sono i tuoi occhi.