Gilbert era seduto su una panchina, con la testa inclinata verso il sole, silenzioso tra le chiacchiere e le risate dei suoi compagni di scuola. Immerso nel calore, con gli occhi chiusi, desiderava solo che quel momento di relax durasse in eterno. Non poteva sperarci più di tanto dato che aveva accettato di incontrare Vincent. L'ultima campanella aveva suonato qualche minuto fa, quindi non sarebbe passato molto tempo prima che il fratellino arrivasse.
"Nii-san!"
Sentì la voce allegra da lontano e aprì gli occhi. Vincent lo salutava nel mare di studenti, con i suoi capelli dorati e il suo sorriso luminoso. Mentre si avvicinava, Gilbert poteva dire che si era messo un profumo che ricordava il caramello.
"Buon pomeriggio, Nii-san"
Cinguettò Vincent, tenendo un ghiacciolo al limone in una mano, mentre si lasciava cadere sulla panchina accanto al fratello.
"Com'è andata oggi?"
Stava per commentare il fatto che Vincent non dovrebbe trovarsi nella sua scuola, dato che è un anno più piccolo ma, avendolo così vicino, si limitò a fissarlo in tutta la sua bellezza.
"Che cosa c'è?"
Chiese Vincent con in bocca il ghiacciolo. Aveva cominciato a sciogliersi nel caldo del pomeriggio, il succo di limone appiccicoso che gocciolava sulle sue piccole dita che era andato successivamente a leccare, tornando a gustarsi il suo ghiacciolo.
Le labbra di Vincent dovevano essere fresche e gustose. Gilbert gli diede un colpetto sulla fronte.
"Ne mangi troppi ultimamente. Capisco che fa caldo, ma cerca di non esagerare o ti sentirai male"
Mormorò sorridendo un po' beffardo intanto che il fratellino metteva un tenero broncio.
"E allora? È buono!"
Gilbert ridacchiò e Vincent si tolse il ghiacciolo dalla bocca con un pop esagerato. Prima che il ragazzo potesse allontanarsi, il più piccolo si sporse per premergli le labbra macchiate e appiccicose sulla guancia in un bacio grande e umido.
"Smack"
Gilbert sbarrò gli occhi arrossendo parecchio, osservando poi Vincent che tirò fuori la lingua, facendo una seconda dolce smorfia.
"Sei così carino tutto rosso, Nii-san"
Rise allo sguardo ancora arrossato del maggiore.
Accidenti a questo ragazzo...
"Baka"
Borbottò Gilbert, con il cuore che gli batteva forte nel petto. Era difficile per lui abituarsi al modo semplice e aperto che aveva Vincent nel dargli affetto. Fu così distratto dalla stampa casuale delle labbra di Vincent, che dimenticò che molto probabilmente aveva il sapore del limone tatuato sulla guancia fino a quando Elliot li raggiunse in fretta e lo fece destare dai suoi pensieri.
Nemmeno lui dovrebbe stare qui. Di certo ha seguito Vincent di nascosto come al solito.
Pensò comunque contento di avere entrambi i fratelli minori lì con lui.
"Gilbert, cosa è successo qui?"
Chiese divertito.
"Ne vuoi un po' anche tu, Elliot?"
Vincent lo disse dolcemente, ma il suo sorriso sarcastico e il bagliore malvagio dei suoi occhi dovettero essere un allarme rosso per il ragazzino che si allontanò ridendo. Vincent si alzò dalla panchina per inseguirlo. I due erano così felici e luminosi che Gilbert non poté che sorridere.
Camminò dietro di loro, le mani nelle tasche dell’uniforme bianca della Lutwidge, cercando di non pensare troppo al formicolio che gli indugiava sulla guancia.