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Autore: Khailea    03/12/2021    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
Annabelle
 
 
 
 
 
 
 
 
All’interno dello chalet si respirava un’aria completamente diversa, si poteva percepire ancora il pericolo e il sangue, ma si era mischiato al brivido della caccia, e i passi degli intrusi che rimbombavano tra i corridoi desolati non facevano altro che aumentarlo.
-Merda… ragazzini psicopatici, non ne vale la pena!-
Uno di questi, era stato ferito al braccio, e tamponandosi la ferita per fermare il sangue correva cercando un luogo dove nascondersi.
Non se ne parlava di uscire dalla finestra, troppo in alto e troppo pericoloso in quelle condizioni, per di più fuori la tempesta cominciava a soffiare.
Anche altri suoi compagni avevano deciso di scappare, almeno quelli che non erano morti, ma nei dintorni non ne vedeva.
Interruppe la propria corsa solo quando avvertì una voce in fondo al corridoio.
-Tonight I'm gonna have myself a real good time. I feel alive.
And the world I'll turn it inside out, yeah!
I'm floating around in ecstasy.
So, (don't stop me now)
(Don't stop me)-
​Ailea camminava a passo lento, indossando ancora solo la maglia di Khal e tenendo tra le mani due coltelli.
La lama luccicava nelle tenebre del corridoio, colpita dalle poche luci presenti, e bastò quel bagliore a fare venire un brivido lungo la schiena dell’uomo, disarmato.
-Merda merda merda…-
Cosa doveva fare?
Nascondersi? Era chiaro quella ragazza non ci stesse con la testa, e non voleva rimanere bloccato in una stanza con lei, ma prima o poi la strada sarebbe finita.
Voltandosi guardo nuovamente il sorriso della giovane, e il rosso sangue dei suoi occhi gli fece prendere una decisione.
Avrebbe continuato a correre ancora per un po’.
-'Cause I'm having a good time, having a good time.
I'm a shooting star leaping through the sky like a tiger-
Defying the laws of gravity.
I'm a racing car passing by like Lady Godiva.
I'm gonna go, go, go, there's no stopping me!-
Voleva vendicarsi, quell’uomo l’aveva colpita più volte mentre era legata, e non c’era andato piano.
Avrebbe potuto raggiungerlo facilmente, ma voleva godersi un po’ la situazione, vedere la paura negli occhi dell’uomo, il suo disperato tentativo di salvarsi, prima di ucciderlo.
-I'm burnin' through the sky, yeah.
200 degrees, that's why they call me Mister Fahrenheit!
I'm travelling at the speed of light.-
L’uomo aveva raggiunto le scale e correva senza sosta, facendo attenzione se ci fossero altri ragazzini nei paraggi.
La voce di Ailea gli dava un’idea su dove si trovasse, eppure per quanto corresse non riusciva a distanziarla, anzi era sempre più vicina, e la cosa cominciava a spaventarlo.
-I wanna make a supersonic man out of you.
I'm having such a good time.
I'm having a ball.
(Don't stop me now)!-
Era solo una ragazzina, però l’idea di fermarsi e provare ad affrontarla non lo stuzzicava per niente, non importava quanto fosse più grosso rispetto a lei. Era chiaro sapesse usare i coltelli, e a prescindere c’era fin troppa gente libera in quel posto.
Ormai era arrivato al penultimo piano, e la consapevolezza di ciò lo bloccò nuovamente.
-Che cazzo…-
-If you wanna have a good time, just give me a call!
(Don't stop me now).
'Cause I'm having a good time!
(Don't stop me now).
Yes, I'm havin' a good time.
I don't want to stop at all, yeah!-
Forse se si fosse nascosto lei sarebbe passata avanti, e lui avrebbe potuto tornare indietro.
In ogni caso non aveva molto tempo per decidersi.
-I'm a rocket ship on my way to Mars on a collision course.
I am a satellite I'm out of control! I am a sex machine ready to reload like an atom bomb!
About to oh, oh, oh, oh, oh, explode!
I'm burnin' through the sky, yeah!
200 degrees, that's why they call me Mister Fahrenheit.
I'm travelling at the speed of light!
I wanna make a supersonic woman of you!-
All’ultimo secondo, prima che la ragazza raggiungesse il piano, l’uomo entrò in una delle camere, lasciando la porta aperta per non destare sospetti.
Non poteva controllarle tutte e per come si erano inseguiti fino a quel momento probabilmente non l’avrebbe nemmeno fatto.
Evitò di nascondersi nell’armadio o sotto al letto, ma solo al fianco del mobile, trovando il punto abbastanza lontano dalla porta e sicuro quanto bastava per combattere in caso lei fosse entrata.
Magari avrebbe potuto giocarsi l’effetto sorpresa in quel modo.
-Hey, hey, hey!
(Don't stop me, don't stop me, ooh, ooh, ooh) I like it!
(Don't stop me, don't stop me) Have a good time, good time!
(Don't stop me, don't stop me) Woah!
Let loose, honey, all right!-
Ailea superò la stanza dove l’uomo si nascondeva, e quella dopo e quella dopo ancora, mentre l’altro tratteneva il fiato sentendo il cuore martellargli nel petto.
Si concesse di respirare solo quando Ailea fu ormai lontana, ma non aveva tenuto conto di una possibilità molto importante, ovvero che qualcun altro avesse potuto seguirlo, almeno fino a quando non fu troppo tardi e delle dita premettero contro le sue orbite, accecandolo.
Le urla dell’uomo erano angoscianti, ma Khal non abbandonò la presa, e anzi lo colpì con un calcio allo stinco facendolo inginocchiare, incastrandogli la testa tra l’anta dell’armadio e l’interno.
Ailea nel frattempo cantava ancora nel corridoio, stavolta accompagnata dal suo amato.
-Oh, I'm burnin' through the sky, yeah.
200 degrees, that's why they call me Mister Fahrenheit (hey)!
I'm travelling at the speed of light!
I wanna make a supersonic man out of you (hey, hey)!
I'm having such a good time!
I'm having a ball.
(Don't stop me now)
If you wanna have a good time (ooh, alright)
Just give me a call!
(Don't stop me now)!
'Cause I'm having a good time (hey, hey)!
(Don't stop me now)!
Yes, I'm havin' a good time!
I don't want to stop at all!
Ah, da, da, da, da!
Da, da, ah, ah!
Ah, da, da, ah, ah, ah!
Ah, da, da!
Ah, da, da, ah, ah!
Ooh, ooh-ooh, ooh-ooh!
A ogni nota Khal schiacciò la testa dell’uomo, fino a renderla una poltiglia irriconoscibile.
Il sangue e le cervella si sparsero tra i vestiti scivolando lungo il pavimento, e il corpo dell’uomo cadde senza vita ai piedi dei due.
-Ti ho mai detto quanto amo la tua voce?- sussurrò Khal in un sorriso, abbracciando Ailea scavalcando il cadavere.
-No.- ridacchiò lei dandogli un bacio.
-Dovrei rimediare…-
-Non dovremmo andare ad aiutare gli altri?- chiese lei lasciando gli baciasse il collo, anche se ormai si stava già facendo trascinare verso il letto.
-Se la caveranno, non posso dire lo stesso per te invece.-
-Che paura ahah, cosa vuoi farmi?-
-Tutto.-
 
 
( canzone:   https://www.youtube.com/watch?v=KKny_ia8Fvo )
 
 
 
 
 
 
 
-Per favore, state tutti calmi! Non uscite dall’edificio e rimanete dove vi trovate!-
Anche se alcuni del gruppo erano corsi a inseguire gli uomini fuggiti la maggior parte degli altri aveva preferito restare, e proteggere chi era ferito o in difficoltà.
Questo comprendeva anche tutti gli altri ospiti, che ormai erano a un passo da una crisi isterica.
Hope faceva del proprio meglio per rassicurarli, con l’aiuto di alcuni, ma si stava rivelando più dura del previsto.
-Hope, devi riposare anche tu.- disse Alexander preoccupato.
Purtroppo non era in grado di aiutarla a calmare la gente, Khal era bravo in questo genere di cose, il suo carisma e la sua parlantina avevano la meglio praticamente su tutti, lui invece era un disadattato che a malapena parlava durante le interrogazioni.
-Non posso, guarda quanti ragazzini ci sono.-
C’erano anche delle famiglie in vacanza, e alcuni dei bambini erano evidentemente traumatizzati.
-A questo serve la cioccolata calda, bellezza!- sorrise allegra Nadeshiko sbucando dalla cantina con delle tazze di cioccolata in mano.
Anche se la sua allegria poteva sembrare fuori luogo in un momento simile era proprio quello che serviva per alleviare la tensione.
-Ecco a te Sammy! Una buona cioccolata calda per alleviare la tensione.- sorrise la ragazza porgendole una tazza.
-Grazie…-
-Coraggio! Niente musi lunghi! Abbiamo vinto!-
-Tecnicamente non ancora. Alcuni di loro stanno scorrazzando chissà dove.- s’intromise Vladimir facendo per prendere una tazza, ma Nadeshiko si ritrasse all’ultimo.
-Ripeti scusa?-
-Ho detto che ci sono ancora…-
-Ero retorica. Ti sembra veramente il caso di dire una cosa simile?- sibilò lei con la coda che cominciava a gonfiarsi.
-Beh, è solo la verità. Non puoi arrabbiarti se qualcosa è vero.- continuò lui senza alcuna preoccupazione.
-Ah sì? Vuoi vedere che invece mi arrabbio se continui così?-
-Nadeshiko, credo che anche quei ragazzi vogliano della cioccolata.- disse Milton indicandole un gruppetto tremante.
-Oh! Vado subito!-
Milton la guardò con un sorriso, ma appena fu abbastanza lontana si rivolse a Vladimir. -Devi proprio punzecchiarla?-
-Ero solo oggettivo. Tu diresti siamo al sicuro?-
-Io eviterei di scatenare il panico nella gente…-
-Il panico si scatena se la gente non è preparata. Noi invece sappiamo cosa potrebbe accadere. Pensiamo prima di agire. E ora, se non ti dispiace, anche io voglio la mia cioccolata calda.-
-Vado a prendertela io, altrimenti c’è il rischio Nadeshiko te la lanci addosso.-
-Grazie mille!-
Alla fine per lui era comunque una vittoria, sempre se otteneva la cioccolata calda, alcuni invece non erano proprio in vena di pensarci.
-Mi ha fatto male alla coda nya…-
Lacie se ne stava raggomitolata in un angolo, tra la furia e la vergona per ciò che era successo, e Astral e Seraph le erano vicino per consolarla.
Più Astral che Seraph, visto Lacie voleva stare in disparte per il momento, concedendo d’avvicinarsi solo al fratello.
-Prenderò quei tizi e taglierò loro le mani.- ringhiò il ragazzo pronto ad alzarsi.
-No nya! Dovrei essere io a fargliela pagare, non tu nya!-
-Ma che stai dicendo! Sono tuo fratello!-
-Appunto nya! So cavarmela da sola!-
-Astral, forse è meglio lasciarla stare…- tentò di dire Seraph, venendo ignorata.
-Io sono il tuo fratellone e avrei dovuto proteggerti.-
-Già nya, hai ancora il sudore dalla sauna che ti cola dalla fronte nya.- era evidente fosse indispettita, e non le faceva certo piacere rispondere in quel modo al fratello, ma non era in condizione di pensare lucidamente. -Perché devo aspettare qui nya?!-
Stavolta fu Seraph a risponderle. -Non sappiamo se ci sono altri tizi nascosti chissà dove, dobbiamo difendere chi ne ha bisogno.-
-E allora perché Ailea e Khal sono andati via nya?!-
-Perché sono due idioti.-
Per tutta risposta Lacie sbatté i pugni a terra.
-Non è giusto nya!-
-Andiamo calmati Lacie, puoi andare a giocare con Sammy e gli altri bambini. Sono sicuro che gli farebbe piacere.- disse il fratello cercando di distrarla, attirando solo la sua furia.
-Mi stai paragonando a dei bambini nya!-
Beh, in un certo senso aveva ragione, era la sua sorellina, anche a quarant’anni sarebbe rimasta una bambina per lui. Non in senso negativo ovviamente, ma non poteva evitare di provare un istinto protettivo ogni volta che la vedeva in difficoltà.
Stava per risponderle, quando venne interrotta da Grace.
-Non urlare, spaventi i bambini.-
-E cosa dovrei fare nya…- borbottò l’altra incrociando le braccia, abbassando comunque il tono della voce.
-Fai quello che ti pare, basta non li agiti.-
-Ehi, non parlarle così. Non sta bene.- ringhiò Astral alzandosi, venendo colpito dalla sorella con un calcio.
-Stai giù nya. Non parlare al posto mio nya.-
-Ragazzi per favore, non litigate…- disse a sua volta Ryujin, avvicinatosi per lo stesso motivo di Grace.
-Astral, andiamo a prendere qualcosa da bere. Tua sorella ha bisogno di un momento per sé.- disse Seraph afferrandolo per un braccio.
-Ma…-
-Niente ma. Andiamo.-
Capiva volesse starle vicino, in quel momento però era meglio così.
-Avevi così tanta sete da dovermi trascinare via?- brontolò per l’appunto il ragazzo.
-No, ma devi lasciarle un po’ di respiro.-
-Cosa avrei fatto di male stavolta?!- cominciava ad essere irritato da tutti i commenti gli altri facevano. Era sua sorella, doveva ignorare che stava male?
-Niente Astral, ma guardala. Non è una bambina e ha bisogno dei suoi spazi. Quando avrà bisogno di te lo dirà.-
-Ma io devo esserci sempre…-
Non era una cosa a cui era abituato, e forse non ci sarebbe mai riuscito, ma almeno con Seraph che continuava a tenergli la mano era più facile contenersi.
-… va bene. Cosa vuoi bere?- si arrese alla fine con un sorriso.
-Un po’ d’acqua andrà benissimo.-
Yume e Zell avevano appena finito di controllare la cantina, bloccando l’ingresso dal quale Astral era passato, e ora barricavano la finestra che si era rotta nello scontro e l’ingresso principale.
-Almeno così possiamo sperare le uniche sorprese vengano da sopra.- disse Zell una volta spostato l’ennesimo mobile contro la porta.
-Già, e se qualcuno entrasse dalle finestre ce ne accorgeremmo.- sorrise la ragazza annuendo.
-Sicuri che sia stata una buona idea chiudere l’ingresso? E se dovessimo uscire?- azzardò Annabelle che aveva cercato di aiutare come meglio poteva.
-Alla fine nessuna soluzione è quella giusta. Non pensarci troppo.-
Le parole di Zell non erano certo di aiuto, anche se sincere, per questo Yume cercò di tranquillizzarla.
-Tranquilla Annabelle, in un modo o nell’altro ce la caveremo.-
-Va bene, pensiamo positivo. Dite che dovremmo cercare di recuperare almeno le armi?-
-Sarebbe una buona idea, magari in gruppo.- annuì stavolta Zell. -Meglio non fare i kamikaze come è solita Cirno.-
Nonostante tutto però il piano dell’amica aveva funzionato, e ora si stava crogiolando nella vittoria assieme ad Alex e Andrea.
-Avete visto? Era tutta opera mia, un piano brillante tanto quanto me. Sono o non sono fantastica?-
-Sei stata spettacolare.-
-Grazie per averci soccorso.-
Annuirono i due timidamente, ammirati dal coraggio della ragazza.
-Eh sì, sono spettacolarmente unica al mondo. Perfetta, se non di più!-
A quanto pare nessuno dei due sembrava infastidito dall’egocentrismo di Cirno, anzi lo nutrivano con lodi e complimenti.
Jack da lontano la guardava con un piccolo sorriso. -Secondo voi quanto può andare avanti prima che il suo ego esploda?-
-All’infinito.- disse subito Daimonas.
-Già, come un buco nero.- annuì Johanna ridacchiando. -Però se li merita, senza di lei non saremmo qui a ridere.-
-D’accordo, altri quindici minuti di gioco.- scherzò Jack annuendo.
Purtroppo non tutti erano in grado di passare il tempo così, scherzando e aspettando la situazione migliorasse.
Ayame batteva compulsivamente il piede a terra, fissando continuamente Lighneers che cercava di togliersi il proiettile dal fianco senza l’aiuto di nessuno, e più fissava la sua espressione più la rabbia si accumulava, fino a quando non esplose.
Non disse niente a nessuno e non fece scenate, si limitò a camminare dritta verso le scale, ignorando chiunque le parlasse.
-Ma che sta a fare quella…- disse Zell cercando di raggiungerla, ma Ayame era già andata. -Stai qui! Dobbiamo proteggere queste persone!-
Niente, solo i passi della ragazza che correva al piano di sopra.
-Qualcuno va a recuperarla o la lasciamo fare?- chiese il biondo scocciato.
Gli altri rimasero qualche istante senza dire nulla, non sapendo cosa fosse meglio fare, in fondo Ayame era perfettamente in grado di cavarsela da sé.
Lighneers però non sembrò pensarla così.
-Che palle…-
Alzandosi dopo essere finalmente riuscito a togliersi la pallottola il ragazzo andò verso le scale, ma ancora stava sanguinando.
Annabelle notandolo gli si avvicinò. -Dovresti riposare…-
-Sì, quando sarò morto magari.-
Era difficile fermarlo quando si metteva in testa qualcosa, e ormai aveva deciso avrebbe seguito Ayame.
-Sarà meglio che non si riveli un altro dei suoi flirt del cavolo.-
   
 
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