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Autore: Enne2003    05/12/2021    1 recensioni
Nel 2040,un uomo inviato dalla Terra è stato incaricato di stabilirsi Marte e di esplorarne la superficie per garantire ai futuri colonizzatori la totale conoscenza della loro nuova casa.A partire dalla partenza,l'uomo descriverà tutto ciò che pensa e che vede nel suo diario,in modo da far conoscere all'umanità futura ogni singolo gesto del primo uomo terrestre su Marte.
Genere: Avventura, Mistero, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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25 Dicembre 2040
Scrivere il diario mi aiuta a tenere i giorni e a far sopravvivere la mia sanità mentale.
Ogni giorno provo la tuta che mi dovrebbe garantire la totale protezione dalle pericolose radiazioni dei raggi solari facendo attenzione a non romperla.
La tuta,che per la cronaca è color carbone con dettagli arancioni,è equipaggiata con un sistema tecnologico intelligente in grado di manipolare la mia temperatura corporea e farmi respirare la giusta quantità di ossigeno all'interno del casco.Mi aiuterà a manipolare le condizioni vitali.
Sono stato informato dalla Terra che ad accogliermi ci sarà un robot costruito appositamente per farmi da supporto durante le esplorazioni.Inoltre è già presente un veloce mezzo di trasporto a quattro ruote dalla grande flessibilità,in grado di fronteggiare l'impervio terreno marziano.
Ormai sono mesi che sono rinchiuso in questa astronave in assenza di gravità.
Sto cercando in tutti i modi di godermi la meravigliosa esperienza di volare e ruotare a piacimento.Guardare gli oggetti fluttuare è divertente ma ciò che mi soddisfa maggiormente è osservare il comportamento dell'acqua:forma delle sfere fluttuanti che ti si avvinghiano intorno al dito se lo metti in mezzo.
Ho imparato a divertirmi con poco qui dentro.Ormai la Terra è una piccola sfera che si differenzia dalle stelle dell'orizzonte solo per la sua luminosità stabile.
Laggiù è Natale,l'umanità si sta facendo regali e le persone stanno con i loro familiari,mentre io sono solo.
Ricordo quanto mi piaceva il Natale quando ero piccolo.Da infante non hai pensieri e ti godi ogni istante.Per molto tempo ho cercato di ricordare quei momenti isolati e a emularne i ricordi,ma ormai,dall'alto del miei trentasette anni,tutto ciò che il Natale può offrirmi è qualche chiacchiera in più con i parenti.
Mi chiedo se sia cambiato qualcosa nella vita dei miei cari.Per loro,la mia partenza equivale alla mia morte,con l'unica differenza che il mio corpo non potrà più conoscere la coccola della fredda terra,bensì marcirà da qualche parte su quel suolo rossiccio che già intravedo dal finestrino.
Una volta ammartato,sicuramente mi mancherà la splendida vista che si può ammirare sempre dal solito finestrino.
Come sempre ho rischiato di cambiare discorso.Ultimamente mi capita spesso e la maggior parte delle volte finisco per cancellare ciò che scrivo.
Ora non ho molto altro da dire,ma sicuramente una volta laggiù avrò di cui parlare,o almeno spero.

1 Gennaio 2041
Comincio a capire quanto sia inutile festeggiare il nuovo anno,qui che nemmeno esiste l'alba o il tramonto.

23 Febbraio 2041
Sono provato dal viaggio,ma ciò che mi distrugge di più è riscoprire la gravità,seppur in quantità minore.Mi sento come trascinato verso un unico punto sottostante e rischio molto spesso di sbilanciarmi.
L'ammartaggio è avvenuto prima del previsto ed è andato tutto bene.Qui è notte e non posso fare altro che ammirare il cupo suolo marziano dal solito finestrino.
La cupola è a qualche kilometro da qui.L'indomani preparerò lo stretto necessario e conto di abbandonare la navicella per il venticinque del mese.Non ho ancora avuto modo di mettere il piede fuori da qui e,ora che sono a destinazione,preferisco godermi i miei ultimi istanti da terrestre dentro questa bara di acciaio che ho tanto odiato e che mi ha offerto protezione per tutti questi mesi.
Ho avvertito la Terra della riuscita del viaggio.Chissà se stanno festeggiando.Comincio a pensare che per loro non sia solo uno strumento al pari dei robot che dovranno farmi compagnia per il resto della mia vita.
   
 
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