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Autore: Shade Owl    05/12/2021    1 recensioni
Nel lontano Sistema Helios esiste la confraternita dei Figli del Sole, un'organizzazione grande e potente che, tra i suoi svariati compiti, si preoccupa anche del mantenimento della pace tra i vari mondi, affidando ai membri più idonei compiti anche rischiosi volti al bene comune.
Tra di essi c'è Leon, che malgrado non abbia mai voluto abbracciare la loro causa, si trova costretta a seguire la strada impostale, e durante i propri viaggi incontrerà un nemico ben deciso ad ucciderla, ma anche nuovi compagni che l’aiuteranno nella lotta per la sua sopravvivenza.
Spostandosi di pianeta in pianeta tra tigri selvagge, orsi giganti, boss mafiosi e paludi, Leon dovrà arrivare a patti con la propria vita e trovare la propria strada, in un percorso di crescita che non è quello che si aspetta, e che potrebbe finire nel peggiore dei modi...
Genere: Avventura, Drammatico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Drake finì di parlare e si voltò verso i due ragazzi, che per tutto il tempo lo avevano ascoltato in perfetto silenzio, senza mai interrompere. Entrambi lo fissavano ad occhi sgranati, pendendo dalle sue labbra, Gareth con un’espressione stravolta e pallido in volto, quasi la sola idea lo avesse colpito profondamente.
Leon, per parte sua, se ne stava ancora con le braccia serrate, ingrugnita: non le piaceva quella storia, come non piaceva a nessun Figlio del Sole.
- L’hanno ammazzato?- chiese Marie in un sussurro - Cioè… il bambino incarnato… o quello che era… è morto?-
Lui si strinse nelle spalle.
- Non si sa.- rispose semplicemente: al contrario di tutti loro sembrava non dar molto peso alla storia che aveva raccontato. Forse essendo un soldato ne aveva viste così tante che ormai per lui storie come quelle non erano una novità - Forse sì, forse no, ma in ogni caso sono passati molti secoli, da allora.-
- Circa novecento anni.- precisò Leon, scura in volto, lo sguardo al pavimento - O almeno, così si dice, perché nessuno ha mai conosciuto la verità. Non si sa nemmeno se Letar sia mai esistito.-
- Come?- esclamò Gareth - Non sai se è esistito o no? È impossibile!-
- Letar era un pianeta esemplare, Gareth.- spiegò lei - Dicono che fornì molti ottimi Figli del Sole al nostro ordine, ma non esiste alcuna traccia di questo, perché ogni documento è stato distrutto, o almeno così dicono. Inoltre, la confraternita non mantiene traccia scritta dell’identità dei singoli Figli del Sole Attivi: non ci sono prove registrate, tra di noi, del nostro passaggio nel corso della storia. I nostri nomi vengono trasmessi quasi solo per cultura orale, e solo le imprese compiute contano qualcosa. Di conseguenza, nessuno può dimostrare l’esistenza di Letar, visto che non compare nemmeno in un qualche documento di geografia astrale.-
-Sì, ma… un pianeta?- chiese Marie - Insomma… esiste sempre, no? Non basta cercarlo col telescopio o roba simile? Non si può semplicemente… nascondere!-
- Hai sentito Drake.- rispose Leon - Il pianeta è sparito. Non ha lasciato alcuna traccia: dovrebbe essere tra Narthill ed Ohl Mahen, ma non c’è. Secondo alcuni di quelli che credono nella sua esistenza è uscito dall’orbita, mentre secondo altri si è soltanto dissolto nel niente. Altri ancora dicono che esiste sempre, ma tutti i passaggi sono stati fatti sparire per impedire all’orda di riversarsi su altri mondi, tutti meno potenti di quello che, pur essendo il più forte, è stato cancellato senza alcuna possibilità di sopravvivenza, e che per impedire a qualche folle di ripristinare il collegamento noi Figli del Sole fingiamo che non esista. In ogni caso, Letar non viene segnato in nessun libro di cartografia planetaria, ed io ne ho studiati molti. In realtà, la sua storia è solamente un monito… uno spauracchio che la confraternita usa per spaventarci e per ricordarci il prezzo del fallimento. Per questo non ci piace parlarne.-
Marie e Gareth si guardarono per qualche istante.
- Non riesco a credere che sia sparito in quel modo.- disse la ragazza - Nessuno potrebbe far cambiare l’orbita a un pianeta, o farlo… evaporare.-
- Tranne un’Incarnazione.- disse Drake.
Gareth inarcò un sopracciglio, sorpreso.
- Possibile?- chiese.
- Certo.- annuì lui - I poteri di quegli esseri sono paragonabili a niente di ciò che conosciamo. I più potenti Alterati sono solo delle nullità, al confronto. Per questo ne hanno tanta paura: non aspettano nemmeno di vedere cosa potrebbe diventare un’Incarnazione, la ammazzano e basta. La sola idea li terrorizza.-
- Sì, ma… Incarnazione di cosa?- chiese Marie.
Drake scosse la testa, guardando poi Leon.
- Mai saputo.- rispose - La… persona che mi raccontò questa storia non me l’ha mai detto. Tu cosa ne pensi?-
Leon si strinse nelle spalle, senza guardare nessuno.
- Ci sono delle teorie.- rispose lei - E tutte riguardano la Psicocinesi e il motivo per cui gli umani hanno iniziato a sviluppare poteri nel Sistema Helios. Ma non ne so molto… bisognerebbe parlare con chi studia la materia in modo approfondito.-
- Va bene, ma il pianeta?- chiese ancora Marie - Drake ha detto che probabilmente è stata l’Incarnazione a farlo sparire. Come ha fatto? Insomma… è morta, no? L’ha uccisa l’orda, giusto?-
- Forse no.- rispose lo Stratega, stringendosi nelle spalle - Forse c’è riuscita prima di morire, o magari ha attraversato il passaggio e si è salvata. Chi lo sa?-
- Ma l’avrebbero saputo tutti, no?- chiese Gareth, che sembrava sudare alla sola idea - Non passerebbe inosservato, un essere come quello là.-
- Tranne nel caso in cui non cerchi di nascondere la propria natura.- corresse l’altro.
Un pensiero del genere parve procurare ulteriore apprensione nel ragazzo, che deglutì sonoramente: tutta quella storia, chiaramente, lo stava spaventando parecchio.
- Cosa ne sai tu?- sbottò Leon - Hai mai visto un’Incarnazione?-
- Io… no…- disse lentamente lui, esitante - Non ne ho mai vista una.- rincarò, più sicuro, adesso, ma lo sguardo perso nel vuoto - Non ne esiste nessuna, l’hai detto tu. Sono solo leggende, e io sto solo facendo un po’ d’accademia. È tutta teoria.-
Leon grugnì, senza dire niente. Onestamente, non le andava molto di far proseguire quella conversazione.
- Andiamo.- disse alla fine Drake, cominciando a sciogliere Marie - La navetta sarà pronta, ormai.-
Si avviarono verso il binario prestabilito, dove trovarono ad attenderli due guardie in divisa blu che li aspettavano all’entrata di una navetta dall’aria pulita, comoda e decisamente meno precaria di quelle del trasporto pubblico, sempre rattoppate e pericolanti. Era anche grande circa il doppio, e oltre la soglia era persino possibile vedere dei lindi divanetti foderati in pelle.
- Questa navetta vi è stata messa a disposizione per la durata del viaggio da qui a Sol.- spiegò una delle guardie, facendo cenno di entrare - Siamo sicuri che la troverete confortevole.-

Oggi il capitolo è uno di quelli brevi, lo so. Ho dovuto tagliarne in due uno, sennò sarebbe stato troppo lungo, e questo era il punto migliore per il taglio.
Ringrazio come sempre 
John Spangler, Easter_huit, Biscottoalcioccolato e Bindaz, che seguono la storia. A presto!
 

   
 
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