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Autore: _kookieo    06/12/2021    0 recensioni
Taehyung è un giovane ricco e cinico per cui il Natale non significa niente. Alcuni avvenimenti straordinari lo porteranno ad una nuova consapevolezza sulla propria vita.
[Liberamente tratto da "Canto di Natale" di Charles Dickens]
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A BTS Carol 


23 dicembre - h 22.50


In una sera di qualche anno fa, più precisamente quella prima della Vigilia di Natale, in una piccola città sperduta tra i monti, se qualche curioso avesse osato mettere il naso fuori dalla finestra avrebbe potuto veder scivolare per la via come un’ombra scura un giovane dall’aria molto distinta, con alle spalle un pesante mantello. Non sarebbe stato necessario scorgere il suo viso per capire chi fosse: il suo passo deciso, caratteristico di chi non ha tempo da perdere, avrebbe tradito in un attimo che si trattava di Kim Taehyung di ritorno alla sua abitazione. In questo periodo dell’anno infatti, nessuno girava per le vie del quartiere a quell’ora tarda: ristoratori e commercianti chiudevano ben prima di cena per tornare al più presto presso il calore delle proprie famiglie, e Kim Taehyung era il solo ad attardarsi ogni giorno nello studio di sua proprietà per controllare e ricontrollare i registri contabili della sua attività. Registri che, per inciso, il suo scrupoloso assistente teneva sempre aggiornati con certosina precisione. 

“Fidarsi non è bene e non fidarsi è il meglio” era il suo motto. Non si poteva mai essere del tutto sicuri delle persone e Taehyung viveva nel terrore di svegliarsi un giorno e scoprire che i suoi beni, accumulati in anni di fatica, erano stati fatti fuori fino all’ultimo centesimo. Il buon lavoro che Jungkook aveva svolto come suo segretario negli ultimi otto anni non faceva per Taehyung da garanzia: in fondo, lui stesso aveva pugnalato alle spalle il proprio socio in affari nonché migliore amico non appena ne aveva avuta l’occasione. Dunque perché non aspettarsi qualche giochetto simile anche dal ragazzo? Tanto più che lui e Jungkook non erano amici e la loro relazione si consumava tutta nel rapporto professionale tra superiore e subalterno. 

La campana della piccola chiesa al centro dell’isolato rintoccò undici volte: un suono che parve minaccioso e spinse Taehyung a guardarsi intorno con circospezione e affrettare il passo. Non lo avrebbe ammesso ad anima viva, ma da qualche giorno era pervaso da un senso di inquietudine a tratti così forte da fargli correre un brivido freddo dalla punta dei piedi alla cima dei capelli. Si sentiva osservato, e se non avesse deriso gli sciocchi che credevano a storie del genere, avrebbe pensato di essere seguito da qualche spirito maligno.

Quando entrò in casa si lasciò scappare d’istinto un sospiro di sollievo e maledì la propria stupidità. 

“Spiriti! Fantasmi! Come se queste cose potessero esistere! Sei un idiota, Kim Taehyung” e su queste note andò al piano superiore per prepararsi un bagno. 

Percorse i corridoi bui e freddi della villa. Era la più grande di tutto il quartiere. Con la sua fortuna avrebbe potuto permettersi schiere di domestici pronti ad accoglierlo, candelieri colmi di luce fiammeggiante e stufe piene di brace alte fino al soffitto. Ma sarebbe stato uno spreco di soldi: era dovere dell’uomo ricco fare economia dove si poteva e solo un incosciente avrebbe potuto pensare di scialacquare il proprio patrimonio in futilità come maggiordomi, paggi e cuochi. Perchè dare ad altri il proprio denaro per fare ciò che poteva benissimo far da solo? In fondo non viveva con nessun altro, per fortuna, e non aveva grandi esigenze. I pasti che consumava frettolosamente non erano elaborati e consistevano del necessario. Sarebbe stato anche lì uno spreco di soldi. Per quanto riguardava poi candele e stufe, sapeva muoversi per casa alla perfezione anche al buio e nei mesi invernali aveva le sue fidate vestaglie in pelliccia per tenersi al caldo. Il bagno freddo certo non era gradevole, ma durava poco - l’acqua aveva pur sempre il suo prezzo - e doveva servire uno scopo funzionale, non essere un momento di sollievo come tanti stolti invece credevano. 

Il vero sollievo Kim Taehyung lo provava quando, scorrendo tra le pagine dei registri in ufficio, constatava che il suo capitale era al sicuro e in crescita. Mai avrebbe pensato che qualcosa avrebbe potuto portargli più gioia di un conto pieno di zeri, e sarebbe stato pronto ad uccidere per difenderlo. D’altronde, era quello che aveva fatto, almeno metaforicamente.

L’orologio scoccò la mezzanotte e i suoi rintocchi sembrarono confondersi con misteriosi colpi, come se qualcuno bussasse al di là della parete. Taehyung si portò le lenzuola fin sopra le orecchie e si preparò ad una notte tormentata. 




Note dell’autrice: Ciao! Non so nemmeno io esattamente dove voglia andare a parare con questa mini storia (come al solito), so solo che avevo bisogno di distrarmi dai miei pensieri. Così ho messo giù questa paginetta word, tanto per fare qualcosa, immaginandomi i BTS nella storia Canto di Natale (originale: A Christmas Carol) di Charles Dickens. Forse il tutto è nato anche dalla malinconia di non aver trovato Canto di Natale di Topolino su Disney+, uno dei miei cartoni natalizi preferiti fin da quando ero bambina… 

O forse ero stanca di non riuscire più a scrivere da troppo tempo (la mia ultima OS risale all’ agosto 2020!) e volevo di nuovo fare qualche esperimento, perché rivisitare una storia è sicuramente più facile che creare una di sana pianta.

Non assicuro - qualora pubblicassi altri capitoli - una trama 100% coerente, potrebbero esserci delle incongruenze perchè la sto scrivendo un po’ a sentimento, così come viene. Anche il setting è vago, immagino una cittadina di primo ‘900 ma in quanto a location andate pure a fantasia, “sperduta tra i monti” è tutto ciò che dirò ahah Non è importante onestamente. Voglio solo dar vita a qualcosa e tornare a far muovere dei personaggi, ed ho deciso di condividere il tutto fin da subito - nonostante iniziali ritrosie - giusto per avere una piccola spinta in più. Per uscire da questo torpore che dura da davvero troppo tempo.

Come al solito scrivo note lunghissime e per di più sconclusionate, mi fermo qui. 

Grazie per aver letto questo misero capitolino, non è niente di che, ma è giusto per fare un po’ di compagnia a me e a voi.

Alla prossima,

Elle ~

   
 
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