Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: ladypink88    06/12/2021    3 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Laura e Serena camminavano l’una al fianca dell’altra mentre si avvicinavano all’Aula del Giudizio per poter assistere alle lezioni del pomeriggio.
Erano entrambe assorte nei loro pensieri, quando ad un certo punto la biondina, dopo aver dato una rapida occhiata all’orologo, ruppe il ghiaccio:
“ Che ne dici se ci prendiamo un  caffè? Abbiamo ancora 20 minuti di tempo!”

La brunetta sorpresa la osservò incuriosita e indagò :
“ Un altro? Ma mica lo stavi prendendo poco prima di pranzo con Alessandro e la tua amica?”

Serena assunse un’espressione alquanto nauseata :
“ Con quello lì? Ma figurati! Io non l’ho preso un caffè con lui!”
“ Ah! Allora ok andiamo!” assentì Laura.

Tuttavia la sua curiosità non era stata placata, e decise di insistere :
“ Ma allora cosa ci facevi con Alessandro?”

Serena al solo pensiero di quello spilungone si spazientì e sbottò :

“ Guarda è un mistero! Me lo ritrovo sempre in mezzo ai piedi! O si scontra con me o con le mie amiche! Proprio meno lo voglio vedere, più me lo ritrovo davanti! Una specie di maledizione!”

Era talmente esasperata dalla vicenda che non si era accorta di stare quasi urlando.
La brunetta scoppiò a ridere di gusto.
Entrambe si gustarono un caffè macchiato nel bar dell’università e poi seguirono le ore di lezione pomeridiane in maniera quasi esemplare.
Serena si sentiva abbastanza in colpa per aver saltato le lezioni del mattino e cercò di stare il più attenta possibile.
Mentre uscivano dopo la fine delle lezioni Laura chiese :

“ Ma a proposito, questa mattina cosa ti è successo? Non è proprio da te saltare le lezioni!”
“ Hai ragione, ma la verità è che…” sussurrò l’amica senza avere il coraggio di terminare la frase.
“ Che…” fece il verso la brunetta.
“ Non ho sentito la sveglia! E me ne vergogno tanto!” esclamò di botto Serena intimidita.

E per la seconda volta nel giro di quel pomeriggio Laura scoppiò a ridere.
“ Non mi  dire ! Stai diventando una dormigliona anche tu?!?”
“Dai Laura non prendermi in giro! Sai ieri,come dire, è stata una giornata complicata! Ma a proposito tu come stai? Che cosa ti è successo? Spiegami tutto!” chiese la biondina concitata.

La brunetta si inseriosì.
“ Hai ragione! Mi spiace averti fatto preoccupare Sere. Ti va se andiamo a prenderci un tea assieme così ti racconto tutto?”

A Serena venne in mente un posto speciale dove portarla.
“ Ma certo! Anche io ho qualcosa da raccontarti…e il punto è che riguarda qualcuno che conosci… cioè che abbiamo conosciuto sabato sera… “  .
Serena non finì la frase. Si era bloccata un’altra volta.
Probabilmente doveva essere qualcosa di importante e perciò non voleva forzarla.
Cambiò volutamente discorso con l’obiettivo di farla rilassare :
“ Allora in che zona si trova questo posticino dove mi vuoi portare?”
“ Diciamo che si trova vicino all’Accademia delle Belle Arti!”.

Si fermò di botto.
“ L’Accademia delle Belle Arti si trova vicino all’erboristeria della madre di Andrea! Non possiamo andare lì! Proprio direi di no!!” pensò ad alta voce.
E quando si rese conto di quello che aveva appena finito di dire era paonazza in volto.
Laura ascoltò tutto e comprese al volo. Con un sorrisino furbetto le chiese :
“ E dimmi un po’ signorina, da quando sei così in confidenza con Andrea? Che io sappia lo abbiamo conosciuto 4 giorni fa!”

Punto per Laura e palla al centro.
Serena si arrese e le raccontò tutto.

“ Non è che siamo in confidenza, l’ho incontrato ieri nel tardo pomeriggio. Ci siamo messi a chiaccherare e mi ha detto che sua madre ha lì l’erboristeria. Ci siamo scambiati il numero e mi ha chiesto di andare a prendere un aperitivo domani.”
Ce l’aveva fatta. Aveva sputato il rospo.

La brunetta saltò di felicità e l’abbracciò :
“ Ah Sere è fantastico! Ad onor del vero mi sembrava proprio che tu gli piacessi, si vedeva da come ti guardava!” ammiccò la brunetta.
“ Ma che dici eri ubriaca fradicia quella sera! Hai perfino…. “ si interruppe.

Non voleva risultare giudicante nei confronti della sua amica, ma ormai il dado era stato tratto.
Senza rendersene conto le due amiche erano arrivate a destinazione.

La caffetteria degli Angeli era veramente un posto curato ed accogliente : tavolini e sedie bianche in vimini decorate da dei cuscinetti rosa.
Anche il menu era decisamente accurato e la scelta dei tea a dispozione era decisamente vasta.
Laura però intravide un’altra lista accanto a quella dei tea e sul suo viso si disegnò l’espressione della felicità.

“ Sere  ti dispiace se io mi dedico alla cioccolata? La preferisco decisamente di gran lunga al tea!” chiese con aria angelica.
Stavolta quella che scoppiò a ridere di gusto fu Serena.
“ E va bene tentatrice! Sappi però che avrai i miei chili di troppo sulla coscienza!”

Serena ordinò una cioccolata fondente all’arancio, mentre la goduriosa Laura non si fece mancare nulla e ne chiese una bianca alla panna con retrogusto al gianduia.
“ Siamo veramente due golosone!” esclamò la brunetta con fare furbetto.
“  Davvero! “ le venne dietro l’altra.
“ Ecco, Sere, lo so che ho baciato Alessandro, e mi sento tremendamente in colpa! Ieri c’erano momenti in cui non riuscivo a guardare Manuel in volto!” ammise la ragazza con fare sconsolato.
“ Credo che sia stata colpa dell’alcool o sbaglio?” indagò la biondina.
“ Non saprei. Ero anche triste e abbattuta e confusa. So solo che se dovessi rovinare il mio rapporto con Manuel per questa storia… io… “
“ Devi stare lontana da quel tipo!!” sentenziò Serena.
“ Ma frequenta la nostra stessa università e a quanto pare lui e Manuel si conoscono! Non ho indagato ma mi sembra che abbiano qualche amico in comune!” ammise Laura.
“ E quindi? Non vedo perché tu debba avere a che fare con lui! Tu stagli lontana il più possibile e basta!“ replicò l’altra.
“ Ci proverò Sere! Sai, non hai idea di quanto mi dispiace avervi fatto spaventare ieri!” sussurrò sconsolata.

E proprio in quel mentre la cameriera portò in due variopinte tazze in ceramica bianche e azzurre le tanto desiderate cioccolate calde.
“ Se ti senti sconsolata hai di che consolarti!” le disse Serena con un sorriso dolce.
“ Certe volte Serena sa essere di una dolcezza infinita” pensò la brunetta.
“ Seguirò volentieri il tuo consiglio!” esclamò Laura.

Entrambe si fiondarono senza pietà sulla povera cioccolata che nel giro di cinque minuti venne spazzolata dalle due golosone.
“ Che goduria!” esclamarono entrambe con voce estasiata all’unisono.
E scoppiarono a ridere per la loro sintonia.
“ Siamo veramente incorreggibili!” disse Serena.
“ Puoi dirlo forte! Senti Lau, sono un po’ impanicata : domani non so come vestirmi : Andrea non mi ha detto dove mi porterà e quindi….   sai , non vorrei risultare fuori luogo!”
“ Tu fuori luogo? E quando mai? Non diciamo sciocchezze! Se con lui stai bene, molto difficilmente ti sentirai fuori luogo!” le consigliò Laura senza pensarci troppo.

La biondina rimase colpita. Non l’aveva mai vista in questo modo. Questa nuova prospettiva da una parte la rilassò, ma dall’altra parte la incuriosiva, perché era sicura di non aver compreso appieno.
“ Cosa significa esattamente stare bene con qualcuno?” chiese con fare confuso.
Laura si soffermò un momento per riflettere.
“ Vediamo, lasciami pensare, come faccio a spiegartelo? Ecco, io e te! Hai presente quando stai con una persona e non hai bisogno di pensare a dove andrai o a cosa farai? Perché semplicemente hai voglia e piacere di stare con lei! Come tra me e te! Sì te stessa! Di sicuro è la cosa migliore!”la rassicurò.

Serena non era molto convinta. Dopo averci rimuginato un attimo affermò :
“ Io ho una tremenda paura di essere me stessa! E se poi risulto poco interessante?”
“ Sere, lo scorso week-end, quando stavamo festeggiando il tuo compleanno eri te stessa?” chiese la brunetta.
“ Oh sì! E mi sono divertita moltissimo!”
“ Bene, ad Andrea piaci così! Quindi niente maschere! Vedrai che andrà benone!” la rassicurò Laura.

Ora si sentiva meglio. Parlare con la sua amica non aveva prezzo. Nessuna delle sue amiche riusciva a capirla così come faceva Laura.
Con estrema semplicità le mostrava sempre le cose da un altro punto di vista.

Ad un certo punto la osservò e le disse :
“ Tu sei preziosa per me sappilo! Ma ora desidero che tu sia sincera con me : perché sei svenuta ieri? Qual è il problema alla base? Perché Manuel si è così spaventato?” chiese Serena impulsivamente.

Non voleva risultare invadente, ma aveva bisogno di sapere quante più informazioni possibili se voleva aiutare la sua amica.
La brunetta si inseriosì nuovamente. Chiuse le mani a pugno e abbassò lo sguardo:
“ Credimi, vorrei raccontarti tutto, ma è un vero casino. Prometto di dirti le cose mano a mano ma per ora accontentati di questo : ho una dipendenza da un farmaco, si chiama xanax,  e in pratica se non lo prendo la notte non dormo.Quello che è successo domenica sera è che, dopo aver fatto pace con Manuel, non ho preso neanche una goccia e ieri mattina, mentre andavo in università mi sentivo un po’ fra le nuvole… e non pensavo che sarei svenuta!”
Serena rimase di sasso. Non si aspettava proprio una cosa del genere.
“ Ma Manuel la sapeva questa cosa? E poi, un farmaco per dormire credo che te lo debba ordinare un dottore, o sbaglio ?” era veramente basita e non sapeva nemmeno cosa dire.

La cosa che più la sconvolgeva era il contrasto tra ciò che aveva appena finito di ascoltare e l’immagine che aveva della sua amica, ossia quella di una ragazza sempre sorridente.
“ Sì Manuel lo ha scoperto leggendo il mio diario, ed è esattamente quello il motivo per cui ci eravamo allontanati. Ma ora non gliene faccio più una colpa, perché so che lo ha fatto perché è preoccupato per me! Me l’ha ordinato una dottoressa quel farmaco, da me ribattezzato “ le maledette”

Serena stava registrando mentalmente tutti i dati che l’amica le stava fornendo. E se li sarebbe anche segnati quando sarebbe tornata a casa, vista la reticenza nel voler parlare di sé.
“ Se Manuel ti ha preso il diario di nascosto sicuramente si sarà accorto che gli stavi nascondendo qualcosa. O sbaglio forse? E poi forse potresti farti aiutare dalla stessa dottoressa che quel farmaco te l’ha ordinato . Chi meglio di lei potrebbe consigliarti sui terribili effetti collaterali?”
Laura si stizzì.
“ Non è così semplice! Quella donna non la voglio più vedere nella vita!” esclamò con rabbia.
“ Ok, la dottoressa che ha ordinato le maledette a Laura ha creato qualche guaio” si annotò mentalmente Serena.

Si rese conto che per giorno era andata troppo oltre con le domande.
Doveva andare necessariamente a piccoli passi e decise che era il caso di cambiare strategia.
“ Scusami se sono stata invadente Laura. Per qualunque cosa, anche la più banale sai che puoi contare sempre su di me vero? “ si alzò e l’abbracciò stretta.

Il viso della brunetta si inondò di lacrime. Stava raccontando la sua parte sporca e non solo non era stata giudicata ed evitata.
Addirittura Serena la stava abbracciando.
Ricambiò il suo abbraccio e le sussurrò :
“ Ti voglio un saccon di bene Serena!”
“Anche io Lauretta! Anche io!”.

Rimasero così per qualche istante. Quei momenti erano stati toccanti per entrambe.
Quando le due ragazze uscirono dalla cioccolateria il cielo stava imbrunendo, e perfino l’erboristeria della mamma di Andrea era già chiusa.
“ Si è proprio fatto tardi! Devo correre a prendere il treno!” esclamò Laura che non si era proprio resa conto dell’ora.
“ Ti accompagno in stazione non è troppo lontana da qui!” la rassicurò la biondina.
E mentre si stavano avviando una voce alle spalle le fermò.
“ Ragazze, volete bracciale amicizia? Realizza desiderio di amicizia e felicità!” esclamò il ragazzo di colore alle loro spalle.
“ Perché no? “ disse Laura “ Ti va se ci prendiamo entrambe un bracciale rosso?”
“Va bene, mi sembra un’altra cosa plebea, ma va bene!” assentì Serena.
“ No no, in nostro paese quando due persone si mettono bracciale, se esprimono desiderio con intenzione prima di mettere questo si realizza!”
“ Va bene, dammene due rossi!” disse Laura .

Il ragazzo li prese e fece per metterlo attono al polso della brunetta.
“ Esprimi desiderio!” sussurrò prima di allacciarlo.
Lei chiuse gli occhi e non li riaprì fino a che non ebbe espresso il suo desiderio.
“ Fatto!” esclamò quando ebbe finito.

Il ragazzo si rivolese alla biondina :
“ Ora tocca a te!”
“ Ok allora desidero che…” stava per dire Serena.
“ No deve essere un segreto !” dissero Laura e il ragazzo di colore all’unisono.
“ Ok…” e si concentrò su se stessa.

Ed espresse il suo desiderio.
Quando ebbe fatto riaprì gli occhi e sorrise soddisfatta.
“ Quanto ti dobbiamo ?” chiese Laura.
“ Niente niente” e sorridendo il ragazzo di colore se ne andò.
“ Che strano! “ esclamò Serena “ Di solito non rifiutano mai un’offerta!”.
“ Si vede che questi bracciali sono realmente magici!” sussurrò la brunetta con fare misterioso.

Scoppiarono entrambe a ridere mentre si avviavano allegre verso la stazione di Milano Cadorna che a quell’ora era un via vai tumultuoso di persone stanche da una lunga giornata di lavoro che desiderava tornare a casa e staccare la mente.
Ma le due ragazze erano totalmente estranee a tutto ciò.
Erano state bene in reciproca compagnia, e non avevano voglia di separarsi.
Ma nonostante i sentimenti contrastanti era giunto il momento di salutarsi :

“ Grazie per avermi riaccompagnata! Ci rivediamo domattina allora!” sussurrò la brunetta.
“ Puoi contarci, domani ti chiederò gli appunti di stamattina sappilo!” le ricordò Serena.
“ Tu pensa che per quelli della prima ora contavo su di te!Gli altri te li passo volentieri”
“ Anche voi dormiglioni?”
“ Non proprio!” arrossì Laura al pensiero della dichiarazione di Manuel di quella mattina.
“ Manuel mi ha regalato questo!” e mostrò l’anellino che le aveva regalato lui con una certa timidezza.

Serena lo osservò in preda ad un mix di sentimenti contrastanti, ma si limitò a dire :
“ Davvero bello! Ha buon gusto Manuel! Ci vediamo domani , scappo, penso che mio padre sia già tornato a casa!” E senza attendere oltre se ne andò.
Laura non fece troppo caso al saludo frettoloso di Serena, aveva paura di perdere il treno.
La biondina invece si sentì profondamente in colpa nei confronti dell’amica, ma si disse che era solo una questione di tempo.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: ladypink88