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Autore: KaronMigarashi    06/12/2021    0 recensioni
Uno Yautja è sceso sulla Terra, Lei lo ha chiamato e lui ha risposto.
Genere: Generale, Introspettivo, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ogni nervo era teso, così come i muscoli. In piedi, nella più completa oscurità fumosa della notte, Viper lo Yautja scrutava i margini di una strada solitaria. I ciuffi d'erba gli solleticavano le piante dei piedi nudi, ma non ci fece neanche caso. Dall'altra parte della striscia di asfalto nero c'era stato il guizzo del passaggio di qualcosa di enorme. Più grosso dei suoi due metri di altezza e largo il doppio della sua stazza muscolare. Respirava regolare attraverso la maschera metallica e i piccoli teschi appesi ad una delle cinghie che ornavano l'armatura scricchiolarono sotto un flebile vento estivo. Era sceso sul pianeta Terra una seconda volta per risolvere un problema. Un problema per cui l'umana lo aveva supplicato, implorando fino ad inginocchiarsi. E non era da lei. Quel singolo gesto disperato lo aveva allarmato più della notizia che lo accompagnava. Così non aveva esitato un solo momento in più e aveva rapidamente cambiato rotta di volo della sua nave. L'attracco su Yautja Prime poteva certamente attendere ancora qualche giorno.
La lingua biforcuta fece capolino tra i corti denti aguzzi, se non avesse avuto indosso la maschera protettiva avrebbe perfino sghignazzato compiaciuto. C'era una preda da cacciare e Viper era pronto. I messaggi vocali mandati da Nora, divenuta da tempo la sua Dahdtoudi*, descrivevano una creatura aliena che infestava i boschi neri e chiamata da lei “ Abominazione “. I fermi immagine allegati al messaggio rivelavano ben poco per la bassa risoluzione, ma Viper aveva giurato di averci visto tratti di uno della sua stessa razza mescolati alla feccia Xenomorfa: teneva la gigantesca mole su quattro zampe e la pelle era un miscuglio di due dei colori principali che componevano gli yautja, giallo e marrone. A quanto Nora aveva raccontato, quella specie di ibrido innaturale era fuggito dai laboratori scientifici della Weyland-Yutani, una sorta di organizzazione che studiava e ampliava tecnologia aliena da incorporare a quella umana. Dalla moltitudine di informazioni ricevute Viper ci aveva capito ben poco, il traduttore linguistico aveva fatto fatica nell'elaborare tutto in ogni minima parola, ma si era limitato a farsi bastare l'essenziale. Cioè che una creatura pericolosa che non aveva ancora avuto il piacere di uccidere infestava il pianeta di Nora, e lui non vedeva davvero l'ora di bagnarsi le armi del suo sangue corrotto.
Il silenzio della notte venne rotto soltanto dal sibilare inquietante dell'acciaio delle sue lame da polso.
La Caccia ebbe dunque inizio.


NOTE D'AUTRICE

* letteralmente “ piccola lama “. Viene usata dai maschi yautja come soprannome vezzeggiativo da dare alle proprie compagne o ai cuccioli del clan. In questo caso Viper lo usa su Nora come una giocosa gentilezza per non offenderla con termini più aspri, riservati esclusivamente per gli umani. 
  
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