Autore: __aris__ 
Parola Chiave: 67, la fine
Fandom: The Originals, personaggi Klaus e Camille
Warnings: morte di un personaggio
 
 


I will cary you with me, 554 parole
 
 



Era tutto perfetto: la musica, la folla attorno a loro, perfino le luci delle candele sui tavolini dei bar della piazza in cui si trovavano. Camille sa di trovarsi distesa sul letto di Klaus, sa di essere stata avvelenata e di stare morendo lentamente e dolorosamente; ma quell’illusione creata dalla magia di Klaus è talmente perfetta che Camille preferisce dimenticare la realtà, anche solo per pochi istanti. “È la sera in cui ci siamo conosciuti!” continua a guardarsi attorno con occhi meravigliati, non può farne a meno “Deve essere stata una sera indimenticabile.”
“Sai bene che lo è stata.” Per un istante anche il vampiro si concede un sorriso.         
Camminano tra la folla, osservano un pittore di strada che dipinge uno sfondo, ma quando la realtà irrompe in quel momento perfetto è troppo presto. All’improvviso Camille si sente terribilmente stanca, le gambe cedono e Klaus la sorregge prima che cada. Le luci attorno a loro iniziano a spegnersi, la folla è diventata immobile. “Cosa sta succedendo?”
I sensi del vampiro si concentrano sul cuore di Camille, nel mondo reale lo ascolta per qualche istante guardandola con preoccupazione. Ormai il momento sta arrivando. Ha provato in tutti i modi a salvarla, anche sapendo che l’unica cosa che poteva davvero fare era restare con Camille fino alla fine. “Il tuo cuore sta rallentando, ma batte ancora. Stai combattendo perché vorresti vivere.”
Adesso lo sente, il veleno che è strisciato lentamente in ogni parte del corpo e si avvicina al cuore, e Camille si sente come una bambina spaventata con gli occhi pieni di lacrime. La musica è finita, la folla è sparita e quasi tutte le luci sono spente, quella è davvero la sua fine; ma Klaus la sorregge ancora e anche nella penombra riesce a trovare conforto negli occhi della creatura millenaria che è con lei. “Non sono pronta …” ormai non prova a trattenere le lacrime, che senso avrebbe fingere adesso? “Ho detto che ero pronta ma mentivo … volevo affrontarla con dignità … ma ci riesco… non voglio andare via … ho paura …”
Altre luci si spengono attorno a loro e Klaus si avvicina di un passo tenendola ancora più stretta a sé. “Sono qui.”
Camille si sforza di respirare profondamente ma il tempo è scivola via inesorabile. “Sai … avrei voluto fare più cose che servire qualche drink e essere un completo fallimento come tua psicologa.”
“Non pensare nemmeno per un istante di avermi deluso!” la sua voce perentoria sembra quasi un ruggito nel silenzio che li circonda. “Hai placato la mia rabbia, hai ispirato il bene in me e, a differenza delle innumerevoli anime che ho incontrato e dimenticato nei secoli, io ti porterò sempre con me.”
Camille si appoggia al petto di Klaus, inspirando per l’ultima volta il suo profumo. Si sente così stanca e senza forze, se non fosse per il vampiro non riuscirebbe a reggersi da sola. Inesorabilmente anche gli occhi si chiudono e Camille non può fare nulla per impedirlo. “E questo mi renderà immortale.”
Klaus la culla per qualche istante, mentre anche il lampione sulle loro teste si spegne e l’illusione svanisce. “Non aver paura. Stai andando dove tanti altri sono andati prima di te, dove anche io andrò un giorno. Sappi che non ci saranno né sofferenza né dolore. Sappi che troverai la pace.”