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Autore: lmpaoli94    11/12/2021    0 recensioni
Annalise e Bonnie sono in viaggio verso New York per un grande ricevimento organizzato dal sindaco della città nonché vecchio amico della Keating.
Ma durante quel tragitto, le due donne incrociano tre giovani ragazzi autostoppisti bisognosi d’aiuto.
Quell’incontro, che inizialmente sarebbe stato un viaggio di ricordi e di spensieratezza, presto si trasformerà in un resoconto della vita che Annalise e Bonnie non avrebbero mai pensato potesse accadere.
Genere: Avventura, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annalise Keating, Bonnie Winterbottom
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo, Annalise si alzò di buon mattino.
Le conversazioni avute con i suoi ex studenti gli avevano fatto ricordare i suoi anni passati, soprattutto di quell’estate in mezzo a campi di fragole e alla spensieratezza che doveva assolutamente essere ritrovata.
Prese le sue poche cose che aveva con sé, richiamando Bonnie per la ripartenza.
< Chiama anche Wes, Laurel e Asher. New York ci aspetta. >
Inizialmente Annalise non riusciva a capire perché Bonnie la stava fissando in quel modo, ma quando la bionda cominciò a parlare, lo sconforto dell’avvocato fu palpabile.
< Annalise, cosa stai dicendo? Siamo solo io e ete in questo viaggio? >
< Ma cosa dici tu. Ieri sera abbiamo caricato tre dei miei ex alunni sotto la pioggia dirompente e abbiamo alloggiato in questo motel… Quindi ti prego, evita di farmi perdere tempo. >
< Annalise, ti giuro che qui non c’è nessun a parte noi e il titolare di questo posto. >
Con lo sguardo confuso, Annalise cercò delle informazioni che solo corrompendo il titolare sarebbe riuscita ad avere.
Controllando le prenotazioni del posto, Annalise capì che Bonnie aveva ragione.
< Ma non è possibile… io ieri sera… >
< Ti sarai sicuramente sognata, Annalise. Senti qualche volta la mancanza dei tuoi studenti? >
< Io veramente… >
Il giovane avvocato non riusciva a parlare, capendo che stava succedendo qualcosa di surreale che non riusciva a spiegarsi.


Una volta ripartiti, Annalise non riusciva a star lontano da quel pensieri.
Il suo premio che la stava attendendo a New York, fu solo un piccolo pretesto per cercare di nascondere le sue intenzioni.
Voleva arrivare in fondo a quella storia, ma come avrebbe fatto se non avesse trovato nessun indizio che si sarebbe potuto ricongiungere alla sera precedente? Davvero era stato tutto uno strano sogno?
Annalise ormai credeva che la sua mente stava impazzendo, a causa degli eccessi avuti in passato ma anche nel presente.
< Annalise, tornando a quello che sostieni… >
< Lascia perdere, Bonnie. Non ne voglio parlare. >
< Credo che tu abbia bisogno d’aiuto. Hai toccato alcol questa notte? >
< Cosa vuoi insinuare? Che sono una pazza ubriacona? >
< Come ti ho appena detto, voglio solo aiutarti. >
< Ebbene, non ne ho bisogno. Grazie. >
Interrompendo bruscamente la loro conversazione, sul cellulare di Annalise gli venne recapitato il posto in cui avrebbe ritirato il suo prestigioso premio.
“Perché tra migliaia di avvocati americani molto più in gamba e seri di me, hanno scelto…”
Era tutto strano per lei.
Un viaggio che si trasformava in un sogno insignificante.
Oppure i suoi tre ex ragazzi volevano fargli capire che la vita era ancora importante per lei e che doveva viverla alla sua maniera?
Troppe domande senza risposta, adesso che New York era più vicino.


Giungendo al Plaza Hotel dove si teneva il ricevimento per la consegna del premio, Annalise e Bonnie volevano rilassarsi alcuni minuti.
Volevano godersi le bellezze dell’albergo e dopo che avessero festeggiato il premio, anche godersi le bellezze della città.
Ma tutto ciò non capita mai per Annalise, troppo concentrata e pazza per pensare al suo presente.
E nel mentre si distendeva sul suo letto per cercare di tornare alla realtà, qualcuno bussò alla sua porta dicendogli che gli avevano consegnato una lettera per lei.
< Ma nessuno sa che io sono a New York > mormorò con un filo di voce al fattorino.
L’uomo naturalmente non sapeva trovare nessuna risposta, facendo solo quello che gli era stato ordinato.
La situazione stava diventando surreale sotto molti punti di vista e quando Annalise scartò la lettera ricevuta, l’ennesimo colpo al cuore a causa di un tuffo nel passato, la rese alquanto nostalgica.
Una foto che ritraeva i momenti passati.
Quando lei era felice in quel campo di fragole.
Quando il presente e i suoi crimini erano assenti nella sua esistenza e la vita doveva prendere un’altra piega.
“Che cosa ho fatto per meritarmi questo?”
E nel pensare ciò, si accasciò a terra prendendo tutto l’alcol disponibile in quella camera d’albergo, uccidendosi definitivamente e sparendo in quella vita che l’aveva trasformata in un mostro senza cuore.
   
 
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