Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: Duchessa712    13/12/2021    2 recensioni
Se Sansa fosse stata più grande quando ha dovuto sposare Tyrion?
Se le cose tra di loro fossero andate diversamente?
Cosa accadrebbe adesso che si trovano alla fine del mondo, a combattere contro la Morte, separati dal ghiaccio e dal fuoco e da una vita che non hanno vissuto?
Genere: Guerra, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sansa Stark, Tyrion Lannister
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'ultima notte del mondo

(-Pensaci-, ma ci ha pensato troppo a lungo e, adesso, in prigione, mentre risponde a Jon Snow dicendo che il dovere è la morte dell'amore, si chiede se non sta parlando a se stesso.
Pensa a quella notte, Tyrion, quella magica e stupenda di dopo la battaglia, quando hanno parlato del passato e mai del futuro, quando avrebbe voluto stringerla e fare l'amore. Gli anni gli hanno fatto scordare le curve del suo corpo, la consistenza della sua pelle sotto le sue dita ruvide e tozze. Non ricorda il colore dei suoi occhi anneriti di lussuria, ma prova ugualmente a immaginarlo, mentre Jon Snow lo ascolta e uccide la sua Regina).

Sansa si chiede che cosa si aspettano da lei, tutti quanti, Arya che ha lo sguardo spezzato e annebbiato di cenere e Jon che le bacia le mani e finalmente le dice avevi ragione e la supplica di perdonarlo.
Sansa lo perdona: per amore gli uomini compiono follie.
Quella di Jon ha solo avuto la sfortuna di essere più distruttiva di altre.

Non è quello che dice, però, quando gli Immacolati chiedono la sua testa e nemmeno quando per lui viene scelta una punizione che è clemenza. Nessuno lo chiamerà Sterminatore di Regine e la verità morirà con tutti loro.
Lasciare andare Jon è facile.

(Uno: ti prego, perdonami.
Due: riavvolgiamo il tempo.
Tre: guardami.
Quattro: parlami.
Cinque: dimmi perché non sono stata abbastanza.

Tyrion inventa una storia, che è talmente raffazzonata da farla sorridere. Tutti hanno una storia da raccontare e non ce n'è una migliore o peggiore. La sua scelta ha senso, però: Bran vede e sa; Bran è al di sopra di invidie e fame di potere; Bran è perso per sempre).

(Sperava che facesse il suo nome, perché lo vuole vicino, perché le manca, perché i fantasmi a Grande Inverno sono tanti quanti alla Fortezza Rossa, perché alla fine vuole ancora una corona a cingerle il capo.
Piange lacrime di amarezza e disprezzo. È quasi sollevata che Cersei non possa vederla, non possa porre le mani anche su questi suoi sogni che non è riuscita a scalfire.
Oh, colombella, la vede talmente bene, la sente con tanta chiarezza che si volta a cercarla, non ne ho bisogno. Hai già fatto tutto da sola).

Lo cerca la notte prima di partire e cerca anche una scusa per sollevarlo dai suoi doveri, cerca crimini commessi verso il Nord che siano più gravi di quelli commessi contro tutti quanti.
Non ne trova. Non è mai stata una storia pensata per durare.

-Avevi ragione-
-Riguardo a cosa?-
-A tutto. Hai sempre avuto ragione riguardo a tutto e tutti siamo stati troppo idioti per capirlo. Una volta ho detto che ci saresti sopravvissuta-
-Lo credi ancora?-
-Non l'ho mai creduto come adesso-.
Sansa prende un respiro: è la sua ultima possibilità di essere egoista.
-Vieni con me-
-Dove?-
-Grande Inverno. Castel Granito. Un posto dove nessuno ci conosce. Dovunque vorrai. Vieni con me-
-Sarebbe una bella storia-
-Sono seria-
-Lo so- (e li terrorizza più di tutto il resto).
Lei annuisce. - Perché non hai scelto me?-.
(Cersei sorride vittoriosa da qualche parte nella stanza, ma Sansa è troppo stanca per darle peso).
-Perché devo rimediare ai miei peccati-
-Credi che non te lo avrei permesso?-
-Averti accanto me li farebbe dimenticare tutti, renderebbe il tutto un sogno che non merito-
-E io? Io non lo merito?-
-Meriti tutto il mondo, Sansa-
-Ma non te-
-Io non sono degno di nessuno, tesoro mio-.
Lei annuisce ancora e c'è un groppo in gola che la sta soffocando e artiglia i braccioli della poltrona come se fossero zattere di salvataggio in mezzo alla tempesta.
-Una volta mi hai detto che a candele spente diventi il Cavaliere di Fiori-
-È cenere e polvere, Loras Tyrell. Io sono ancora qui-
-Sto finendo le scuse-
-Lo so. Non piangere, cara. Hai sempre meritato meglio di me-
-Ma io non l'ho mai avuto meglio di te. Non l'ho mai voluto. Da quando mi hanno trascinata via da qui non mi sono capitate che sventure, una folle fuga verso una meta sempre più lontana-.
Le da le spalle. Le si mette alle spalle. Le passa le dita tra i capelli.
-Purtroppo non ho una spazzola-.
Ed è allora che Sansa scoppia in lacrime.

(Uno: fa che duri per sempre.
Due: non lasciarmi.
Tre: fammi restare.
Quattro:

-Fai l'amore con me un'ultima volta-.
Il suo corpo è pieno di cicatrici, ma vuole che lui gliele baci una ad una, che sovrapponga l'amore e la devozione al dolore.
Tyrion non le chiede se è sicura, ma le prende la mano e la fa sdraiare sul letto e non interrompe mai il contatto visivo.
-Mi puoi fermare quando vuoi-, perché lo sa che cosa le è stato fatto e si odia più per non averlo impedito che per aver lasciato la capitale bruciare).

(Cinque: che il sole non sorga.
Sei: che la notte sia eterna.
Sette: amami come se il mondo finisse domani.
Otto: portami via.
Nove: baciami ancora).

-Raccontami la storia che avevi iniziato prima-, mormora ore dopo tra le sue ciocche di fuoco.
Sansa ride, senza fiato, e gli narra di due sposi in fuga da tutto e da tutti che vissero per sempre felici e contenti.

(Dieci: dimmi ti amo senza spezzarci il cuore).
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: Duchessa712