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Autore: Allen Glassred    19/12/2021    0 recensioni
DALLA DICIOTTESIMA LUNA ( REVERSE )
Vanitas chiede alla sorella di incontrarla, dopo essere scappato dalla sua prigionia. Decide di incontrarla al porto, ma perchè? Perchè vorrà incontrare l'assassina della sua famiglia, che dice di odiare più di chiunque altro? Leggete e lo scoprirete.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Una bellissima e misteriosa donna incappucciata si reca a quello che è un vecchio porto navale in disuso: indossa un pesante mantello blu che ne cela completamente le fattezze, ma non l’abito blu che indossa. Un abito molto elegante, certamente non esattamente proprio di una persona povera. La fanciulla giunge nel luogo dell’appuntamento, completamente immerso nella nebbia. “ Non si vede ad un palmo dal naso… “. Mormora solamente la fanciulla, rabbrividendo lievemente: anche se è una vampira, sente comunque parecchio freddo. Anche se di fatto, la luna di cui è sovrana le ha conferito il potere del ghiaccio e quindi, lei dovrebbe già essere avvezza a questo clima. La donna non può fare a meno di osservare di fronte a lei: il mare non si vede, almeno non perfettamente. “ Se è un altro dei suoi scherzi… “. Mormora, ma una lieve risata alle sue spalle fa subito cadere quella sua ipotesi.

 

“ Salve, mia bella vampira “. Fa semplicemente il giovane dalla chioma corvina: da un pò è appoggiato ad una colonna, ma la fanciulla non si è accorta della sua presenza. Da prima sussulta ma, accorgendosi di chi si tratta incrocia le braccia al petto.

 

“ Ciao, cacciatore “. Sussurra semplicemente, mentre lui le si avvicina come se nulla fosse: ufficialmente sarebbero rivali, nemici giurati. Ma da un pò di tempo a questa parte, le cose stanno iniziando a cambiare. “ Dimmi: perchè mi hai voluta vedere? “. Chiede semplicemente la donna, i cui occhi sono così uguali a quelli di lui quasi per una crudele ironia della sorte. O forse non è poi così una coincidenza, certo dopo le ultime rivelazioni… il filo dei suoi pensieri è interrotto dalla voce di lui, che con noncuranza e per nulla intimorito arriva a pochi passi di distanza da lei.

 

“ Si, lo so: il nostro inizio non è stato poi molto idilliaco. Insomma, tu che mi rapisci, io che cerco di ucciderti per vendicare la mia famiglia… “. Inizia il discorso il corvino, mentre lei scuote il capo.

 

“ Quindi? “. Chiede semplicemente la giovane, mentre lui posa una mano sulla sua guancia e la guarda intensamente.

 

“ Quindi, Regina Bambina, che ne dici di togliere il cappuccio? “. Chiede lui e, con scatto fulmineo togliendole il cappuccio e rivelando così la lunga chioma corvina della fanciulla. “ Oh, così va molto meglio “. Sentenzia il corvino, sogghignando lievemente ma senza togliere la mano dal viso di lei. Lei, che avvampa violentemente ma che, di fatto non si scansa.

 

“ Vanitas “. Mormora solamente quel nome la fanciulla, riconoscendolo: è lui. Vanitas, l’Hunter che non solo ha rapito ma al quale, nel periodo di prigionia ha rivelato di essere sua sorella minore ed al quale ha confessato di essere la sua promessa sposa. Lui ha rifiutato di sposarla e di riconoscerla come sorella e, dopo l’irruzione di suo fratello a palazzo per liberarlo, se n’è andato da quella che di fatto sarebbe anche casa sua, senza rimpianti e senza nemmeno degnarla di uno sguardo. Questo, malgrado la sua natura ha ferito davvero la fanciulla: il suo promesso sposo e fratello, non solo l’ha rifiutata ma l’ha abbandonata senza voltarsi indietro. Ed ora? Ora perchè ha voluto vederla? “ Se è un altro modo per vendicarti, sappi che non funzionerà. Non più “. Sentenzia gelidamente Ivy Hikari, incrociando le braccia al petto ma non riuscendo a scansarsi da quella posizione. “ Tanto, in un modo o nell’altro ti costringerò ad accettare il tuo ruolo: Veritas, il popolo ha bisogno di un Re. E tu sei l’erede, quindi… “. Non termina la frase, perchè lui è più rapido: la attira a sè, cingendola da dietro in un abbraccio improvviso.

 

“ Ti odio con tutto me stesso “. Sibila solamente il corvino, facendo infuriare all’istante lei. “ Ti odio, perchè da quando mi hai rapito ho capito che senza di te non potrei più vivere. Ti odio, perchè hai assassinato la mia famiglia e mi hai trasformato in quello che sono: un vampiro. Ti odio perchè non riesco ad ucciderti una volta per tutte, come invece farei con chiunque altro “. Sibila, mentre con la mano libera afferra il proprio pugnale d’argento e lo punta al petto di lei. “ Ti odio perchè sei la mia debolezza più grande… sorella “. Sibila quell’ultima parola accanto all’orecchio di lei, che non pare intimorirsi nemmeno alla vista di quel pugnale puntato al suo petto. Le sue braccia sono immobilizzate dalla stretta di lui, quindi non potrebbe nemmeno reagire, e forse nemmeno lo vuole.

 

“ Allora uccidimi, che aspetti? “. Chiede solamente, mentre lui stringe maggiormente la presa su di lei, attirandola a sè come cercasse in realtà un maggior contatto.

 

“ Ti odio perchè ti amo, ma non dovrei farlo! Dico di odiarti, ma in realtà ti amo: ti amo, voglio rimanere al tuo fianco. Voglio tornare a palazzo con te, voglio accettare il mio fottuto ruolo ed essere il Re dei vampiri. Voglio farlo, tutto perchè ci sei tu! Tu, Ivy Hikari! Tu mi hai cambiato e questo mi fa incazzare da morire! Mi fa incazzare che qualcuno sia riuscito a sconvolgermi in questo modo… “. Mormora, mentre lei rimane interdetta dalle sue parole. Lui getta a terra il pugnale, cambiando rapidamente le posizioni: una velocità che solo un vampiro come lui può avere. Non è un trasformato, semplicemente Ivy gli ha restituito i suoi veri poteri: quelli che gli spettavano sin dalla nascita, ma che la madre sigillò per salvarlo. Nel giro di qualche istante, colei che tutti definiscono la regina bambina si ritrova appoggiata alla colonna, bloccata tra essa ed il fratello che, per non farla scappare porta un ginocchio tra le gambe di lei, bloccandola di fatto dal vestito.

 

“ E adesso? “. Chiede solamente lei, mentre il respiro si fa irregolare: non capisce, ma che le prende si chiede? Cosa le sta succedendo? Perchè il suo sangue scorre velocemente ed il suo cuore batte all’impazzata? Lui non le da tempo di dire altro: la guarda intensamente, per poi riprendere parola quasi con rabbia.

 

“ Adesso, io e te ritorneremo a palazzo. E lo faremo insieme “. Fa e, prima che lei possa dire qualsiasi cosa l’ammutolisce con un bacio. Un bacio così carico di passione da sorprendere persino la stessa Ivy, che per un istante rimane quasi senza fiato. In seguito tuttavia, decide di ricambiare quel bacio, per poi portare una mano tra i capelli di lui e stringendo lievemente la presa su di essi e mentre, incredibilmente, quel porto diviene il solo testimone della riunione dei sovrani del clan della Luna Blu.



Vanitas chiede alla sorella di incontrarla, dopo essere scappato dalla sua prigionia. Decide di incontrarla al porto, ma perchè? Perchè vorrà incontrare l'assassina della sua famiglia, che dice di odiare più di chiunque altro? 
   
 
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