anarchia

[SASU/SAKU]
Salvo chiunque trovasse sollievo nel vedere un'incoronazione spacciata per destino, per volere del fato. Salvo chiunque non notasse la malizia nei sorrisi e negli sguardi, salvo chiunque non percepisse l'ombra dell'egoismo, l'odore dell'orgoglio e la voglia di ricchezza. Salvo chiunque non avesse il potere di notare la fiamma negli occhi di quei giovani narcisi, discendenti di divinità dalla dubbia esistenza. Sanguinari, avari, falsi, sleali, violenti e maligni, putridi d’ogni peccato che avesse un nome. (...) . Poiché nient’altro era se non quello, Sasuke, il prodotto d’un conflitto che corrode le menti e lacera i sentimenti più puri d’ogni persona. E lui per primo ne era conscio, lo sapeva bene. Lo notava nei propri gesti, nei propri pensieri, nella tentazione di lasciare la duchessa ardere tra le fiamme per non vedersi sconfitto neppure in quello che era un gioco facile da giostrare anche con una sola mano, e lo rivedeva allo stesso tempo nel desiderio di vincere se stesso, nessun altro che lui in persona.