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Autore: KaronMigarashi    22/12/2021    1 recensioni
[Predator]
[ prompt: AU!FWB ]
" Se tu fossi una yautja, piccola lama, quello che cerchiamo da entrambi non l'avremmo mai avuto. Saresti stata l'ennesima femmina del mio harem, un ventre caldo in cui riversare la mia prole futura e nulla di più. Questo feeling tra noi due... non nasce tra la mia gente. "
" Allora cosa siamo, Viper? "
" ... non lo so. "
Genere: Science-fiction, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: AU, Lime, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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" Vorrei essere nata yautja. "

Il traduttore si accese e crepitò nella camera da letto al suono della voce di Nora. Parole e suoni in yautjano invasero la camera, tradotte dal piccolo marchingegno elettronico posto sopra le loro teste, su una mensola. Vestito solo di cicatrici e ossa decorative, Viper si ridestò pigro dallo stato di dormiveglia in cui era caduto e aprì un occhio. La sua mano destra, che avvolgeva per intero la corporatura minuta dell'umana, si mosse su di lei regalandole lievi carezze sul seno esposto e il ventre nudo. Con uno dei suoi artigli sfiorò un capezzolo, giocandoci soltanto per sentirlo indurirsi sotto il proprio tocco. 

" Per quale motivo? "

L'umana non gli rispose subito, anche nella più completa oscurità della stanza poté vedere in modo chiaro come già la sua concentrazione fosse altrove, schiava di quel tocco non proprio casuale. 

" Dahdtoudi*? "

" Uhm... mi stai distraendo. "

" Per così poco? "

Emettendo borbottii e ticchettii che neanche il traduttore riuscì a spiegare in una lingua umana, lo yautja rinvigorì le carezze arrivando a palparle la carne abbondante di uno dei seni, incoraggiato dai sospiri sempre più pesanti e lunghi della donna. Ormai completamente sveglio, Viper ribaltò le posizioni di entrambi e sfruttando la naturale visione oculare nella banda infrarossa della luce poté osservare il sangue di Nora scorrere più veloce tra le gambe. Sotto di loro le molle del letto cigolarono per il peso eccessivo, ma per fortuna non cedettero.
La sua piccola lama era curiosa, Lui la trovava estremamente curiosa: riusciva ad eccitarsi con il tocco di un corpo non umano, ma non sapeva spiegargli il perché. Lo cercava, lo implorava di darle sollievo e piacere, e lui si muoveva su di lei come un Dio misericordioso. Non lo avrebbe mai ammesso, ma iniziava a piacergli come il gracile corpo della donna cedeva inesorabile sotto le sue mani. Ovviamente non poteva trarne alcun piacere sessuale, il suo prossimo calore sarebbe arrivato soltanto tra sei mesi, ma godeva personalmente nell'idea di riuscire a soddisfare una femmina. Aliena o yautja che fosse. Non era un sentimento comune tra quelli della sua razza, ma lo riempiva di quell'orgoglio del tipico maschio alpha. 
Viper aveva un harem a disposizione nel periodo di accoppiamento degli yautja quindi non provava pulsioni sessuali di alcun genere su Nora, ma trovava di conforto il suo corpo diverso, più morbido e più caldo. Per lui non era niente di diverso da una pallina anti-stress, un momento di pausa fatta di carezze e silenzio che aveva imparato ad apprezzare tra una Caccia e l'altra. La palpeggiava e la leccava, respirava il profumo delicato della sua pelle e continuava a giocare con i suoi capelli. Una cosa che all'interno del suo clan non aveva mai sperimentato. Nora era strana per lui, ma Viper lo era ancor di più nel riuscire a provare quella bizzarra tenerezza per un'umana che, per quelli della sua razza era considerata meno di un animale domestico.

" Vorrei essere una yautja per stare con te. "

" Sei con me ora. "

" Non come vorrei. "

La sentì sospirare arrendevole mentre passava la lingua biforcuta tra i seni, con i palmi aperti avvolgeva le natiche soffici e le quattro mandibole puntute lasciavano sulla pelle bianca dei solchi arrossati. Lasciò su di lei rivoli di bava scura ovunque, marchi dei quel lussurioso passaggio, e ben presto l'odore di entrambi si mescolò fino a diventare unico.

" Ci ritroviamo ogni giorno. E ogni volta ti dono piacere. Come diverso vuoi che sia? "

" Più completo Viper. Molto più di questo. "

A quella frase lo yautja si fermò un istante. Ci mise qualche secondo per capire cosa gli stava dicendo la sua lama e la risposta che le diede fu rapida e decisa, che Nora tradusse da sola ancora prima che si attivasse il traduttore linguistico.

" Impossibile. "

E, impietoso come quel rifiuto, Viper riprese la sua discesa verso il pube della donna. Lei lo lasciò fare nonostante l'evidente fastidio che le aveva dato con quella singola parola, ma non smise di parlargli. 

" Perché?? "

" Perché ti piace questo che facciamo. Tu dici di voler essere una yautja, ma hai concetti sbagliati sull'accoppiamento della mia gente. "

Le dita di Nora andarono a serrarsi su uno dei suoi dreadlocks, ma non lo tirò, sapeva quant'era sensibile per lui quella parte del corpo e ne ebbe rispetto. Ma voleva anche attenzione. Viper allora alzò lo sguardo giallo limone verso quello azzurro cielo di lei e, sistemandosi più comodamente tra i due seni e lo stomaco, le rispose.

" Se tu fossi una yautja, piccola lama, quello che cerchiamo da entrambi non l'avremmo mai avuto. Saresti stata l'ennesima femmina del mio harem, un ventre caldo in cui riversare la mia prole futura e nulla di più. Non c'è spazio per ciò che definisci amore, non c'è alcuna tenerezza nei nostri gesti, soltanto una continua lotta di dominio tra il maschio e la femmina ad ogni unione. C'è sangue e c'è dolore. Questo feeling tra noi due, questo calore... non nasce tra la mia gente. Per questo non potrai essere mai una yautja, non con la tua mente sentimentale. "

Viper rafforzò le sue convinzioni mostrandole alcune particolari cicatrici che aveva verso la zona lombare spiegandole che quei quattro cerchi più chiari erano il morso di una femmina con cui si era accoppiato nel suo ultimo calore. E di quel tipo di segni ne aveva diversi e sempre lungo tutta la parte bassa del corpo. 
Durante tutta la spiegazione lei lo fissava inorridita, ma non capiva che quella per gli yautja era la loro natura. Battaglieri fuori e dentro le lenzuola.

" Se questa è la tua normalità allora cosa siamo noi, Viper? "

Lo yautja si prese del tempo per pensare ad una risposta. Con le dita le afferrò una coscia e le aprì leggermente la gamba verso l'esterno. Ritraendosi appena scese con il volto verso il sesso umido e tremolante dell'umana. I ganci mandibolari strusciarono lungo tutto il percorso senza ferirla e, quando Nora mosse i fianchi verso la sua bocca, non esitò un solo istante in più. 

" ... non lo so. Ma mi piace così com'è. "

Ben presto la piccola stanza si riempì di gemiti umani e parole aliene.


NOTE D'AUTRICE

* letteralmente “ piccola lama “. Viene usata dai maschi yautja come soprannome vezzeggiativo da dare alle proprie compagne o ai cuccioli del clan. In questo caso Viper lo usa su Nora come una giocosa gentilezza per non offenderla con termini più aspri, riservati esclusivamente per gli umani. 
  
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