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Autore: ONLYKORINE    23/12/2021    1 recensioni
La storia partecipa al contest 'Sette colori' indetto sul gruppo facebook 'Writer's Wing: Solo le migliori fanfiction!'
È dicembre del sesto anno a Hogwarts e Draco è nella stanza delle necessità a tentare di aggiustare l'armadio svanitore, quando il rumore di una porta che sbatte gli fa capire di non essere più solo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Un rametto di vischio

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Dicembre 1996

Draco sbatté forte l’antina dell’armadio svanitore. Quel maledetto non voleva saperne di funzionare.
Imprecò e diede un calcio a un tavolino che stava lì vicino all’armadio, facendolo cadere con un gran rumore.
Improvvisamente, la porta della stanza delle necessità si aprì e qualcuno entrò, sbattendo la porta e urlando. Draco si accucciò e cercò di avvicinarsi all’entrata senza farsi vedere. Qualcuno lo aveva seguito? Aveva scoperto il suo segreto?

 

Daphne entrò nella stanza, piangendo nervosamente e senza riuscire a trattenere un urlo nervoso: i suoi genitori avevano deciso di rovinarle la vita!
Si sedette al solito posto sul divano consunto e tirò fuori il diario da sotto il tappeto. Sistemò penna e calamaio e prese a scrivere i suoi pensieri.
Quando sentì un rumore dietro di lei si spaventò e si alzò di scatto con il diario stretto in pugno.

 

“Daphne!” esclamò Draco, sorpreso.
La ragazza si spaventò quando lui puntò la bacchetta e le cadde di mano un quaderno.
“Draco!” gridò anche lei.
Il ragazzo si avvicinò, guardingo, chiedendo: “Che ci fai qui? Mi spii?”

 

Daphne impallidì. Draco pensava che lo stesse seguendo? Oddio che imbarazzo! “No… io vengo qui per…” si interruppe, vergognandosi e guardando il suo diario per terra, aperto.
“Ferma!” gridò ancora lui, facendo girare la punta della bacchetta e avvicinandosi. No! Voleva leggerlo?

 

Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime, Draco lo vide benissimo. Quando fece levitare il quaderno e lo prese in mano, gli diede un’occhiata veloce: era un diario, il suo.
Iniziò a leggere e lei fece un passo avanti. “Draco…” Lui la immobilizzò solo muovendo la bacchetta e continuò a leggere, infischiandosene che non fosse per niente educato: i genitori della ragazza volevano combinare il suo matrimonio con uno sconosciuto.
Draco alzò lo sguardo su di lei, che abbassò gli occhi quando capì che aveva letto quella parte e il suo viso si fece rosso.
Spinto da qualcosa di sconosciuto, chiuse il quaderno e glielo porse. “Perché sei qui?” chiese prima che lei lo afferrasse.
“Lascio qui il diario così le altre non lo trovano” spiegò. Draco annuì: era credibile.

 

Daphne sentiva il viso andare a fuoco, tanto si vergognava, così prese il diario senza dire niente e si sedette sul divano, nascondendosi il viso fra le mani. “Dammi dieci minuti, poi vado via” gli disse, senza guardarlo: doveva sistemarsi, prima di uscire.
Sentì il ragazzo sedersi accanto a lei sul divano e dirle che non c’era fretta. Si voltò a guardarlo e lo ringraziò, continuando a guardarlo: Draco da un po’ era sempre nervoso, ma lei notò quanto fosse bello. Si sentì di nuovo arrossire.

 

“Anche i miei mi giocano brutti scherzi” iniziò Draco, inconsapevolmente. Aveva bisogno di confidarsi con qualcuno e lei forse poteva capirlo.
Due ore dopo, si era allentata la tensione: i due ragazzi stavano chiacchierando animatamente e più di una volta avevano riso, anche Draco, che non rideva quasi più. Si sentiva così bene. Avrebbe voluto stare nella stanza delle necessità per sempre. Con Daphne.
Quando Draco allungò una mano e le accarezzò la guancia con un dito, sopra di loro apparve un rametto di vischio.

 

Daphne alzò gli occhi e quando vide il vischio scappò dal divano fino al centro della stanza, ma un altro rametto si materializzò sopra di lei. Quando vide il sorrisino di Draco si coprì il viso con le mani. L’avrebbe presa in giro? Perché aveva desiderato baciarlo? Come probabilmente facevano tutte le altre ragazze?
Draco si avvicinò e le tolse le mani dal viso, dicendole: “Guardami, Daphne”. Lei ubbidì e notò che sopra la sua testa c’era il vischio uguale al suo.
Anche Draco desiderava baciarla? Oh.

 

Draco fece un passo e le fece una carezza. I due rametti si unirono e il vischio divenne più grande. Quando si chinò su di lei, Daphne aveva già chiuso gli occhi, sorridendo.

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***Ho trovato questa versione 'lunga' nel pc (l'altra era la versione 'flash' 500parole he ha partecipato al contest - 3 posto) e siccome mi piaceva molto e rendeva bene, ho pensato di pubblicarla qui, in un altro capitolo perchè alla fine, era la stessa storia.

   
 
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