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Autore: Anna3    24/12/2021    0 recensioni
(Reiji x Nuovo personaggio) Un giorno per caso una ragazza troverà il diario del suo compagno di classe, il temibile Reiji Sakamaki, e da quel giorno inizieranno tutte le sue disavventure con l'allegra famigliola di vampiri. Ma quell'evento pare non sia accaduto del tutto per caso...
Di nuovo, un'altra fanfiction dedicata tutta a lui, il cui scopo è solo uno: farvi innamorare di Reiji, che siate sue fan o meno!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Reiji Sakamaki, Tougo Sakamaki/Karl Heinz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La curiosità uccise il gatto,
ma la soddisfazione lo riportò in vita”.

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Dark 9

 

Caro diario,
non so esattamente come cominciare questa lettera, perché ciò che è successo in questi giorni è difficile da spiegare persino per me.
Spesso ti ho scritto riguardo a mia madre e a quanto ci tenga a lei, ma negli ultimi tempi era come se i miei sentimenti nei suoi confronti stessero a poco a poco cambiando. Non saprei spiegarti esattamente in che modo, è stato tutto lento e graduale, ma se all’inizio provavo una grande ammirazione, ora mi rendo conto che tutto questo sentimento è tramutato in odio. Non so nemmeno dirti quando sia iniziato tutto questo: forse nel momento in cui Shu è diventato completamente incapace di fare qualsiasi cosa dopo la morte del suo amico e mia madre continuava invece a sperare in lui invece che in me? O forse ancora prima, quando, ogni volta che dimostravo la mia bravura in qualsivoglia ambito, non faceva che guardarmi con sufficienza? Magari nel momento stesso in cui sono nato e mi sono illuso per anni di stimarla, quando in realtà non provavo altro che un viscerale odio? Non ne sono sicuro, ma quel che è certo è che aver dato fuoco a quel villaggio è stato completamente inutile, perché da quel giorno le cose non sono che peggiorate: Shu ha iniziato a saltare tutte le lezioni ed è riuscito a procurarsi nel nostro regno degli auricolari per la musica resistenti a qualsiasi cosa. Potresti pure incendiarli e loro continuerebbero a riprodurre la loro stupidissima musica: d’altronde sono maledetti. Così, mio fratello passa tutte le giornate in divano, ascoltando ad occhi chiusi brani di violino (quello stupido strumento che ama così tanto) et similia per tutto il tempo. Nostra madre ha cercato più volte di persuaderlo a fare il suo dovere, addirittura arrivando a perdere la sua solita compostezza, ma senza risultati. Tuttavia, a me non ha mai chiesto niente, nemmeno di convincere mio fratello e, quando anche le ho confessato di essere stato io la causa dell’incendio del villaggio, l’unica reazione che ho avuto da parte sua è stata un:
“Ah davvero?”. Poi, è tornata a rivolgere la sua attenzione al suo lavoro a cucito.
Assolutamente nessuna reazione degna di nota.
A volte mi chiedo se
mai riuscirei ad ottenere la sua attenzione comportandomi come Shu, ma ho paura di conoscere già la risposta: non le importerebbe. Probabilmente potrei pure dare fuoco all’intero Makai e non ci sarebbe nessuna risposta da parte sua perché io sono solo il suo secondogenito. Pertanto, non è importante ciò che faccio io, perché a lei importa solo di Shu.

Vorrei poi evitare di scriverti riguardo quest’ultimo, ma solo qui posso dire onestamente ciò che penso, per cui porta pazienza per questo spreco di carta e inchiostro. Per tutto questo tempo, mio fratello ha dimostrato solo una cosa per quel che mi riguarda: irresponsabilità. Passi anche il fatto che ha avuto tutte le attenzioni di nostra madre, cosa per cui lo invidio, ma non si è mai degnato di prendersi le sue responsabilità di primogenito, figlio e soprattutto di mio fratello. Non ho nemmeno un ricordo di io e lui che facciamo qualcosa insieme. Certo, non è di certo una grossa perdita ma ciò che voglio dire è che… ho cercato di fargli capire quanto fosse un’irresponsabile con quell’incendio, ma pare che le mie lezioni gli siano completamente inutili. Però ora non rifarò lo stesso errore: dopotutto, cercare di avere una relazione con lui è come parlare con un muro.
Una perdita di tempo.
Ammetto che con quel gesto volevo anche impressionare nostra madre, però è andata in questa maniera e ora mi sembra che mia madre sia soltanto presa dalla competizione con la seconda moglie di nostro padre. Da quando è arrivata Cordelia, non è più la donna di classe di prima, si comporta come una bambina viziata e ho iniziato a provare un certo fastidio in sua presenza.

All’inizio era solo un po’ di irritazione, che poi è diventata risentimento e poi disprezzo, fino ad arrivare all’odio più assoluto. Per fare un paragone, mi sento come la Medea di Euripide: dapprima follemente innamorata di Giasone, una volta scoperto il suo tradimento ha cominciato ad odiarlo e volerlo uccidere insieme ai suoi figli… cosa che di fatto poi farà. Prima ero tanto combattuto per questi sentimenti che sentivo cambiare sotto i miei stessi occhi, finché poi non mi sono reso conto che non è rimasta nessuna traccia di amore nei confronti di Beatrix.

Ho preso così infine una decisione, di cui poi mi sono pentito a lungo: ho ingaggiato Seiji di ucciderla. Sai, si dice che tra noi vampiri uccidere è un grande atto di amore, perché la morte è l’unica forma di arbitrio che tu possa avere. Quando nasci come figlio di un vampiro, non hai molte alternative se non quelle di cibarti di sangue umano, senza nemmeno avere il privilegio di morire di fame come gli umani. Puoi solo vivere una vuota esistenza immortale. Non credo che in questo caso si possa definire un omicidio di questo tipo, anche perché volevo soffrisse davvero tanto morendo. Invece, non mi è stata concessa nemmeno questa soddisfazione perché mia madre era lì e quando veniva uccisa stava sorridendo, fiera di me. Ho cercato così a lungo la sua approvazione che ho iniziato ad odiarla e quando alla fine non avevo più bisogno che mi riconoscesse, lei ha osato farlo in quel singolo momento. Quanto collera ho provato!
Ogni volta che ci ripenso, mi viene in mente quel suo sorriso felice e mi viene da vomitare.
Ho sbagliato a farla uccidere su commissione;
la prossima volta sarò io a ucciderla con il mio veleno, ma per farlo devo prima capire come poterla far rinascere e qui si pone un problema perché non è semplice fabbricare un medicinale del genere.

Comunque sia, al momento non ci voglio pensare perché, come se non bastasse, è successa un’altra catastrofe in questi giorni. Come ben sai, io e Shu eravamo in due classi diverse a scuola perché lui è più grande di me, ma quest’anno, avendo saltato buona parte delle lezioni e non avendo passato gli esami, è stato rimandato e infine bocciato. In altre parole, il prossimo anno me lo ritroverò in classe, sempre se così si può dire, dal momento che non si trova quasi mai in aula. Tuttavia forse non è detto che questo accada: nostro padre infatti sembra molto arrabbiato per questa cosa, arrivando a chiamarlo nel suo ufficio di preside. Addirittura, corrono voci strane tra le domestiche della casa, come ad esempio che potrebbe essere spedito al polo sud… Non so quanto siano veritiere queste dicerie, ma è abbastanza divertente immaginarmi Shu tra gli orsi polari mentre cerca di non morire assiderato! Sì, so che per un vampiro è impossibile, ma questo non significa che sia piacevole. Quindi chissà, magari se le cose andranno per il meglio eviterò di vederlo in classe il prossimo anno e ovviamente questo mi fa molto piacere.

Ad ogni modo, mi piacerebbe stare qui e continuare a scriverti, ma pare che abbiano bisogno di me in cucina: come al solito Raito ha portato una sua “amica” con le più ovvie intenzioni, ma noi dobbiamo fingerci una bella famiglia felice quando chiede che vengano e questo significa anche consumare un pranzo e una cena. Peccato che solo io so cucinare in questa casa e non posso lasciare questo lavoro ai domestici dal momento che i piatti preparati al Makai non sono esattamente come quelli umani… purtroppo.

Mit herzlichen Grüßen*.
Tuo, Reiji Sakamaki
10 dicembre 1995

P.s. Piccolo aggiornamento dell’11 dicembre: alla fine Shu è davvero stato spedito al polo sud! Non ci posso credere, finalmente ottiene quel che si merita quel buono a nulla. Sono troppo felice!


 

Michiyo interruppe la sua lettura, dal momento che sentì bussare suo padre per chiederle come stava. Infatti, dopo l’accaduto in infermeria, Michiyo non era più andata a scuola, fingendo di stare male per ciò che le era successo, anche se in realtà lo faceva perché non sapeva come affrontare la situazione. Dopo che aveva capito che erano davvero tutti vampiri si era chiusa in camera, disperata, senza sapere cosa fare. A qualunque soluzione pensasse, il risultato variava da Reiji che la uccideva all’essere venduta al mercato nero del Makai e più si sforzava, meno sapeva che fare. Aveva deciso di prendersi qualche giorno di pausa, lontana dalla scuola, per riuscire a pensare una soluzione, ma dopo tre ore che si scervellava non le venne in mente nulla. L’unica cosa razionale che le era venuta in mente era quella di continuare a leggere il diario, per sapere con chi avere a che fare. Così aveva fatto. Dire che ormai conosceva Reiji meglio di se stessa era un eufemismo: aveva imparato cosa gli piaceva e cosa odiava, i suoi limiti, i rapporti con i suoi fratelli e persino come funzionavano i vampiri. Per esempio, ora aveva capito che usare un rosario o dell’aglio era completamente inutile o che non si sarebbero sciolti al sole come la neve. Insomma, sapeva tutto ciò che Reiji aveva scritto nel suo diario e l’unica cosa che non le era ben chiara era la faccenda delle spose sacrificali, ma pareva che nemmeno il secondogenito fosse ben informato a riguardo.

A quel punto però si chiese a cosa le servisse sapere tutto questo e a che cosa la avrebbe condotta una cosa del genere: aveva conosciuto Reiji e il suo segreto, ma le sembrava strano che in tutto questo tempo lui non avesse mosso dito, quindi aveva un pessimo presentimento a riguardo. Fosse stato in lei, con il diario contenente le sue emozioni e il fatto di essere un vampiro disperso in una biblioteca piena di umani, avrebbe iniziato a smuovere mari e monti. Invece Reiji, tranne quella domanda alla bibliotecaria, non aveva fatto nulla. Che sapesse già tutto per caso? Al solo pensiero le si gelò il sangue nelle vene. Si pentì di avere preso quel diario e voleva quasi tornare indietro nel tempo per cambiare le cose, ma ormai sapeva già tutto e non riusciva a resistere alla sua dannata curiosità. Inoltre, non aveva la più pallida idea di come affrontare Reiji e dirgli la verità. Si immaginava già la scena, con lui arrabbiato che preso da un momento di pazzia la aggrediva e la uccideva succhiandole tutto il sangue a scuola. Poi suo padre, il preside della scuola, avrebbe nascosto tutto dandolo per un incidente e così sarebbe finita la sua vita, dimenticata da tutti; magari, avrebbero pure cancellato a tutti la memoria con il suo ricordo. Rabbrividì al solo pensiero e chinò di nuovo la testa sul diario, finendo di leggerlo una volta per tutte.

* trad. "con affetto" usato nelle lettere

NOTE DELL'AUTRICE:
Chi mai direbbe no a un viaggio al polo post bocciatura a dicembre? XD 
Comunque, prometto che questo sarà l'ultimo capitolo con il diario di Reiji, anche perchè ormai sappiamo più cose su di Reiji che non sulla protagonista, ma magari chissà un giorno su qualche extra potrà apparire il suo POV... per ora torniamo a Michiyo, la quale, capendo che persona si trova davanti, inizia a temere per la sua vita.
Non preoccupatevi, Reiji si farà sentire molto presto!
Ringrazio come sempre tutti quelli che leggono e commentano la storia: in particolare Vidu e lila love per il loro sostegno <3
Buon Natale e buone feste!
Anna3
 

   
 
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