Anime & Manga > I cinque samurai
Ricorda la storia  |      
Autore: PerseoeAndromeda    26/12/2021    0 recensioni
Seiji e Shin sono prigionieri di nemici che ancora non conoscono, ma che già si sono dimostrati senza scrupoli. La disperazione di trovarsi inermi e senza difese troverà uno sbocco solo nel reciproco sostegno
Genere: Drammatico, Guerra, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Cye Mouri, Sage Date
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fanfic scritta per la challenge “Dammi tre parole” del gruppo Facebook Parole tra le dita
 
Autrice: Perseo e Andromeda, Marica Heather-chan Gravano
Fandom: Yoroiden Samurai Troopers
Titolo: La nostra forza
Personaggi: Seiji e Shin
Prompt utilizzati: Prigionia, destino, lacrime
Rating: Giallo per prigionia e scenario di violenza
Note: Anche questa prende spunto dal progetto di long su cui sto lavorando insieme a Silvia Gazzo. Seiji e Shin sono prigionieri di nemici particolarmente crudeli e se la vedranno terribilmente brutta

 
LA NOSTRA FORZA


 
Shin si svegliò con la testa sulle gambe di Seiji e la sua mano che gli accarezzava i capelli.
Si sforzò di aprire gli occhi e, anche se intorno era buio, il suo nakama sembrava emanare un bagliore accecante.
Era il legame, era suggestione, scorgeva i suoi occhi nelle tenebre, i suoi capelli d'oro, il sorriso con il quale accolse il suo ritorno alla coscienza.
Avrebbe voluto ricambiare quel sorriso, ma il dolore che pervadeva le sue membra, il pulsare lancinante del capo, la confusione che lo dominava, facevano prevalere l’incertezza e lo sconforto.
Mosse le labbra nell’intento di pronunciare il nome del nakama, ma nel momento stesso in cui provò a far uscire la voce, tutto il suo corpo venne scosso da un violento colpo di tosse che lo portò a contorcersi, acutizzando il dolore provocato dalle ferite.
Le braccia di Seiji furono leste a sorreggerlo, tentando di controllare i suoi movimenti.
“Buono Shin… tranquillo… fai piano”.
Il guerriero dell’acqua si accasciò contro di lui, ansimante, poggiando le mani contro il suo petto. Si rese così conto che Seiji non aveva addosso né la yoroi, né l’undergear e anche lui era del tutto disarmato: entrambi indossavano solo un paio di pantaloni ed erano nudi e scalzi, sembrava che qualcuno li avesse spogliati per cercare qualcosa.
Il panico lo assalì e scattò verso l’alto, ignorando dolore e capogiro.
“Le… le sfere?”.
Seiji si affrettò ad impedire che i suoi movimenti si facessero incontrollati:
“Sei ferito Shin, sei debole. Non agitarti”.
La stretta di Seiji si accentuò e Shin lo lasciò fare, abbandonandosi a lui. Il samurai di Korin sospirò e gli posò un bacio tra i capelli.
“Ce le hanno tolte… ci hanno tolto tutto e ci hanno rinchiuso in questo posto. Sembra una grotta, un luogo molto profondo sottoterra impregnato di energia negativa”.
Shin, la fronte contro il petto di Seiji, annuì:
“La sento anch’io. Mi opprime… è come una gabbia nera intorno al cuore”.
Seiji strinse un attimo le labbra, in preda allo sconforto, prima di rispondere:
“Sei ferito… i miei poteri qui sono offuscati e non sono riuscito a fare molto”.
Shin si sforzò di muoversi, quel tanto che bastava per sollevare il viso e cercare il suo sguardo e, pur con la vista annebbiata, sorrise:
“Sto meglio invece. L’ho sentito il tuo calore”.
“È solo perché sei forte e sei riuscito ad assecondarmi”.
Shin scosse il capo:
“Non sono forte… la mia forza l’ho sempre trovata solo in voi. Senza di voi non sarei nulla”.
Seiji gli sorrise, gli accarezzò una guancia:
“Sei così in grado di conoscere a fondo le altre persone, ma non sai mai essere obiettivo su te stesso”.
Le membra di Shin furono scosse da un tremito e il ragazzo si strinse con maggior forza al nakama, come se volesse ritrovare quel calore di cui aveva parlato.
Seijj lo abbracciò con tale intensità da sentire male alle braccia.
Faceva freddo lì sotto, erano in una situazione disperata e tutto quello che avevano era la reciproca vicinanza.
“Sai… Seiji…”.
“Dimmi, pesciolino”.
“Vorrei essere forte adesso… perché temo che sarai solo tu a farmi coraggio e io non sarò in grado di sostenerti altrettanto e…”.
“Shin!”.
Il guerriero dell’acqua si zittì subito, sollevò lo sguardo, a cercare di nuovo quello di Seiji e, nello stesso istante, le mani del nakama trovarono le sue guance, le avvolsero, attirarono il suo viso verso l’alto.
Poi fu solo uno scambio di sguardi, le loro labbra che si avvicinavano, il sussurro di Seiji:
“Smettila”.
Il bacio fu dolce, ma tra le labbra scivolarono le lacrime salate che entrambi, senza rendersene conto, avevano cominciato a versare.
Si separarono con un ultimo tocco, ma Seiji tenne il viso di Shin vicino al proprio, i nasi che si sfioravano, i capelli che si intrecciavano, rosso e dorato, luminosi, spiccavano nelle tenebre di quel luogo.
“Il destino ci ha voluti insieme. Tu sei la mia forza, io sono la tua… e Ryo, Touma, Shu, saranno la forza di entrambi”.
 
 
 
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > I cinque samurai / Vai alla pagina dell'autore: PerseoeAndromeda