Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Segui la storia  |       
Autore: Made of Snow and Dreams    26/12/2021    1 recensioni
I nostri ragazzi si comportano in modo molto strano. Lei non ha idea di cosa stia succedendo e chiedere non serve a niente. Raffaello non è bravo con le parole, ma...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Zucchero, latte e panna
1: Una strana proposta

 

 

'Chiara, la tua presenza qui ci fa onore. E' un piacere averti tra di noi oggi. ' annunciò Splinter chinando leggermente il capo. E lo intendeva davvero. Era stata una settimana molto più faticosa del previsto per tutti, sia per lei che per le tartarughe. Splinter lo sapeva bene. Quel periodo dell'anno era arrivato – con grande trepidazione da parte di Michelangelo e orrore da parte di Leonardo e Donatello. Raffaello si limitava a masticare con più violenza del solito il suo stuzzicadenti e, a giudicare dalla quantità di cadaveri legnosi sparsi per la cucina, il suo nervosismo stava crescendo a dismisura – e ciò significava solo una cosa: guai in vista. Quanto a Chiara, doveva essere reduce da un'intensa sessione di esami all'università, a giudicare dal suo aspetto disordinato. I suoi capelli erano legati in uno chignon che lasciava cadere morbidamente alcune ciocche rosse sulla base del collo. Gli occhiali dovevano essere stati indossati in fretta e furia, a giudicare dalla montatura storta. Il trucco era sbavato e il viso corrucciato. I suoi figli non erano da meno: Donatello passava lunghe ore nel suo laboratorio e si vedeva sempre più raramente in giro. Leonardo si rinchiudeva in camera sua per ore, probabilmente a meditare. Raffaello non faceva altro che picchiare il suo sacco di boxe. E Michelangelo... la sua vivacità aveva raggiunto livelli estremi. Era diventato molto più attivo, la sua voce si era fatta più profonda e il suo sfogo principale era il cibo. Questo, unito alla stanchezza di Chiara, era l'ingrediente perfetto di un cocktail esplosivo. Urgevano misure preventive.

'Ti vedo molto stanca. Ti propongo una seduta intensa di meditazione. Ti farei da guida spirituale, proprio come faccio con i miei figli. ' disse Splinter, agitando leggermente la coda. Era una proposta logicamente allettante, nonostante in cuor suo sapesse bene che sarebbe stata rifiutata. Il motivo era ovvio. Il gioco di sguardi tra Raffaello e Chiara era inequivocabile e nell'ultimo mese si era fatto molto più intenso di prima.

'Magari un'altra volta, maestro Splinter. Michelangelo mi ha chiesto di fare la spesa per lui... ' rise lei. Era vero. La sua mano sinistra reggeva una pesante busta bianca con il logo del supermercato più vicino. 'Con il suo permesso vorrei portargliela subito. E' piuttosto pesante. '

Splinter si limitò ad annuire per poi farle strada verso la cucina, dove il fragore di pentole e posate annunciava la presenza dei quattro mutanti. Con un ultimo cenno del capo, Chiara s'incamminò verso la fonte di quei suoni molesti.

 

 

 

Farina. Zucchero. Latte. Uova. Panna. Gli ingredienti perfetti per il dolce perfetto. Michelangelo era stato piuttosto vago a riguardo.

'Ciao, zucchina! Mi servirebbe un favore grande grande... domani è un giorno speciale, specialissimo! Mi servirebbero tutti questi ingredienti... '

L'aveva svegliata alle tre del mattino e solo la lunga serie di mugugni e gemiti assonnati potevano essere interpretati come una risposta convincente.

'Oh, allora è perfetto! ' aveva riso Michelangelo, ma anche nel suo stato vegetativo Chiara era riuscita a registrare le voci profonde e maschili di Raffaello e Leonardo che cercavano di strappargli il cellulare dalle mani. 'No, no, ragazzi, no, sto parlando con Chiara, è importante... '

'Chiara? Hai detto Chiara? ' si era intromessa una voce fin troppo familiare.

'Tanto più se è lei! Non disturbarla a quest'ora, Mikey. '

'Fratello, sai benissimo per cosa la stia chiamando! '

'Non ha importanza, possiamo sopravvivere anche senza. Non è un buon motivo per svegliare una persona così occupata e responsabile come lei nel cuore della notte... ' aveva ribattuto Leonardo. Nonostante lei non potesse vederlo si immaginò il fratello più grande lanciare una delle sue occhiate – dei muti rimproveri – al più piccolo di casa. Il solo pensiero le strappò un sorriso.

'Pff, come se non l'avessimo già fatto prima! '

'Hai sentito Leo, cervello da gallina? Chiudi quella chiamata prima che venga io e lo faccia al posto tuo. ' Raph. Quello era sicuramente Raffaello. Lui e le sue minacce velate, lui e il suo cuore buono e spaventato nascosto da una coltre di muscoli, quel fisico che la faceva sciogliere e che le aveva fatto mancare alcuni battiti molte volte, prima della rivelazione finale: si era innamorata, sì, lei che era umana. Innamorata di una tartaruga mutante alta quasi due metri, un ninja che rischiava la vita ogni volta che usciva per proteggere lei e il resto del mondo. Raffaello, il protettore, il suo eroe personale, la sua testa calda. Era così che lo incontrava nei suoi sogni e la visione era così realistica e dettagliata – la cicatrice all'angolo della bocca, le squame a punteggiare i bicipiti scolpiti e gli occhi screziati di verde – che puntualmente si svegliava con la consapevolezza di dover cambiare le lenzuola per la notte successiva. E quella dopo. E quella dopo ancora. In un modo o nell'altro, che lui sapesse o meno, Raffaello le era entrato nella testa e nel cuore, le aveva tolto il respiro e monopolizzato ogni suo più intimo pensiero, e non c'era verso di scacciarlo via. Ma Chiara non era neanche certa di volerlo fare. Quell'incantesimo era dolce come il miele nonostante l'incertezza e il dubbio che i suoi sentimenti non fossero ricambiati.

'Ehm... scusaci tanto, Chiara. Fai conto che Mikey non ti abbia detto niente e scusaci tanto per il dist... '

Lei era scattata in piedi con la velocità di un felino, la sonnolezza diradatasi come nebbia al sole. 'Domani ci sarò. Dite pure a Michelangelo che porterò tutto quello che ha chiesto. ' aveva detto, perentoria. E aveva chiuso la chiamata, una semplice azione che aveva richiesto tutta la sua determinazione. Avrebbe voluto continuare a sentire quelle voci così sensuali, anche senza partecipare alla conversazione. Tutto nel suo essere chiedeva di poter stare con loro, e con questo presupposto la scelta era stata fatta.


'Oh, patatina! Ce l'hai fatta, finalmente. Neanche ci credevo più! ' gridò Michelangelo non appena la vide entrare in cucina.

Sbaglio, o la sua voce è completamente diversa?, pensò Chiara. Il mutante più giovane corse ad abbracciarla e lei si limitò a ridacchiare, felice come una bambina, quando lui le sfiorò i capelli con la punta delle sue tre dita, arricciandosi una ciocca sul pollice.

'Adoro la tua acconciatura, micina. Quando taglierai i capelli la prossima volta? Me ne daresti un pochino, solo un pochino? Potrei farci una parrucca! La indosserei per spaventare Donatello... no, lui no, troppo logico, ma magari Leo e Raph sì! Uno spasso! E potrei finalmente dire di non essere stato l'unico artefice del piano... '

'Parla piano, tu! ' lo interruppe lei e nella la mano destra scattò a coprire la bocca dell'arancione. 'Ti darò quello che vuoi, a patto però di non infilarmici dentro. '

Chiara osservò con fascinazione come le pupille di Michelangelo s'ingradissero, come a volerla mettere ancora più a fuoco, fino a nascondere le iridi azzurre. Sembrava che i suoi occhi fossero completamente neri... e quella visione non la rassicurò per niente. C'era altro che bolliva in pentola.

'Ehm, ehm... ' tossì qualcuno. Era Leonardo. Rendendosi conto di essere ancora avvolta tra le braccia del fratello minore, Chiara accennò una piccola spintarella per scrollarselo di dosso. Ma lui non mollò la presa.

'M-Mikey... c'è Leonardo qui! ' balbettò la ragazza, imbarazzata. Michelangelo la stava fissando negli occhi dall'alto del suo metro e ottanta abbondante, e i suoi polpastrelli premevano, seppur con estrema gentilezza, sulla sua schiena. Quelle mani la stavano tenendo stretta a lui, quelle mani che avrebbero potuto ucciderla facilmente, farla a pezzi, sbriciolarla... e toccarla come se fosse la cosa più preziosa del mondo.

'Michelangelo! ' tuonò poi il fratello maggiore. A quel richiamo il più piccolo chinò il capo frettolosamente, come se volesse scusarsi di qualcosa. Le sue guance si tinsero di un curioso magenta. Michelangelo imbarazzato? Pura utopia. Eppure sembrava che stesse accadendo davvero.

'Ti prego di scusarlo, Chiara... ' disse Leonardo, massaggiandosi le tempie. 'Ultimamente siamo tutti un po' stressati, c'è tanto lavoro da fare. '

'Ma di che, figurati! ' rispose lei, agitando una mano e abbozzando un sorriso di circostanza. 'Vi capisco proprio, ci sono dentro anche io, e fino al collo. '

'Vedo che hai fatto la spesa per noi. Ti ringrazio a nome di tutti. ' continuò il blu. 'Soprattutto a nome suo. ' E a quelle parole, Michelangelo parve ritrarsi dentro il suo guscio come se fosse un bambino sorpreso con le mani nella marmellata. 'Almeno prendi il sacchetto, Mikey. '

'Lo faccio io. ' s'intromise un'altra voce, e nell'aria si respirò un forte odore maschile. Chiara non aveva bisogno di voltarsi per sapere chi fosse il proprietario di quel profumo che tanto le piaceva, o da chi provenisse quel calore maledettamente piacevole.

Una gigantesca mano – la stessa che massacrava chiunque si mettesse nella sua strada – sfiorò la sua, molto più piccola e delicata, e lei arrossì furiosamente quando si rese conto di quanto le sue dita fossero vicine a quelle di Raffaello, e di quanto la voglia di giocarci - per fargli capire che sì, un'umana era chiaramente interessata a lui e sì, che lo voleva da morire – superasse il bisogno fisico di respirare a intervalli regolari. Lui sembrò non accorgersi del suo dibattito interiore perchè, una volta presi i lembi di quel benedetto sacco della spesa, tutto ciò che si vide di lui furono il carapace, le spalle massicce e i polpacci forti.

Ma non mi hai neanche salutato!

'Cos'avete intenzione di fare con tutta quella roba? A parte un dolce, intendo. ' riuscì ad articolare Chiara, immergendo le mani nelle tasche della felpa.

'Chiedilo a lui. ' rispose Raffaello indicando Michelangelo, che sembrava essersi ripreso dal suo stato di trance.

'Dolci, dolci e ancora dolci! In special modo le PopTarts. Oggi è il nostro Mutation Day e quindi ci prendiamo una meritata vacanza di un giorno. Grazie ancora patatina, sei davvero la migliore! '

'Qualcuno ha detto PopTarts? '

Chiara rise, di gusto. Non era un segreto al rifugio che Donatello amasse leccare la glassa da quei biscotti di marca americani e che poi li rimettesse nella loro confezione come se niente fosse. L'ultimo scontro con Schredder lo aveva forzato a confessare quel suo vizio, e da allora gli altri tre fratelli facevano a turno per nascondere i dolcetti nei posti più impensabili – una volta la ragazza aveva sorpreso Leonardo e Raffaello rimproverare Michelangelo per aver nascosto la confezione sotto la sua pila di mutande sporche.

'Bentornato nel mondo dei vivi, cervellone. ' disse Raph con un sorriso sarcastico. 'Vieni sempre nei momenti che ti convengono. '

'Non è affatto così. ' disse il mutante più alto di tutti, spingendo gli occhiali al loro posto, sopra la maschera viola. 'Visto il periodo, è meglio adottare le misure adeguate. '

'Che periodo? ' chiese Chiara, confusa. Che c'entrasse qualcosa con la bizzarra proposta di Splinter? Che c'entrasse qualcosa con lo strano comportamento di Michelangelo?

'Niente! ' fu la calorosa risposta dei quattro.

'Ehm, quello che volevamo dire, Chiara... ' continuò Leonardo, e lei non mancò di notare lo strano scambio di occhiate da fratello a fratello, '... è che ti vediamo stanca. Forse sarebbe meglio che tu andassi a riposare... '

Non mi vogliono? Sono entrata nel momento più inopportuno?

'Se non mi volete tra i piedi, ragazzi, basta dirlo. ' rispose lei, con una punta d'irritazione e dispiacere. Non la volevano e quella era palesemente una scusa per togliersela di mezzo. Poteva capire da parte di Donatello, sempre preso dal suo lavoro; da Raffaello, col suo carattere – che lei adorava, ma non era quello il punto; ma Leonardo e Michelangelo? Che cosa avevano contro di lei?

'No, non è affatto come credi! ' si lanciò quasi Michelangelo su di lei. 'Non fare caso a quello che dice Leo, è lui quello stanco tra di noi! '

'Michelangelo, ti ho già spiegato che... '

Tuttavia quella giornata, cominciata decisamente col piede sbaglio, divenne ancora più bizzarra quando Raffaello afferrò con veemenza la spalla di Chiara, stringendola quasi con più forza del necessario. E poi un sussurro, appena accennato. 'Non andartene, perfavore. ' Gli occhi verdi si fissarono in quelli scuri della ragazza e lei fu certa che il suo cuore mancò qualche battito. Il respiro si era fatto accelerato – e, cosa molto più imbarazzante, era certa che tutti in quella stanza potessero sentirlo.

'Mi dispiace, non intendevo dire questo. ' aggiunse Leonardo, avvicinandosi di un passo verso i due fratelli e lei al centro. Tuttavia Raph in quel momento si spostò con una lunga falcata, bloccando la visuale al fratello maggiore. Cosa stava succedendo? Raffaello non si era mai comportato così prima d'ora. Che anche lui avesse capito, che anche lui ricambiasse? O quella era solo una farsa?

'Hai detto abbastanza. ' si limitò a dire il rosso.

'E' vero, mr. Muscolo qui presente ha ragione. Perchè non ti fermi a dormire qui per stanotte? Ti presterò la mia stanza, è la più calda della casa! ' disse Michelangelo con la sua solita allegria. I suoi occhi erano rimasti gli stessi, scuri e indecifrabili, ma almeno l'intensità di prima era scomparsa.

Chiara ci pensò su per qualche minuto. Il suo primo impulso fu quello di rifiutare l'offerta, ma poi si addentrò la tentazione, quella dannata, e la speranza, e la curiosità di sapere cosa stesse succedendo e come avrebbe reagito Raffaello alla sua presenza per così tanto tempo. 

'Mi piacerebbe molto, ragazzi. Sì. ' concluse lei con voce più acuta e tremante del normale. Per un attimo le sembrò di vedere gli angoli della bocca di Raffaello contrarsi in un minuscolo, timido e passionale sorriso.









Note dell'autrice:

Qesta è per te, Chiaretta - o Ciarax, o come vuoi farti chiamare qui - come regalo di Natale - in ritardo, come mio solito, ma vabbè... A tra poco con il secondo capitolo di questa e il regalo per Elenatmnt - non mi sono dimenticata di te, fidati! ;)
Spero che vi sia piaciuta questa prima parte, e niente, a domani.

Made of Snow and Dreams
 

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: Made of Snow and Dreams