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Autore: terryoscar    26/12/2021    5 recensioni
AUTORI: Aizram-G Terryoscar
Un piccolissimo racconto per festeggiare il compleanno della nostra amata Oscar.
Senza troppe pretese, con tanta leggerezza.
Buona lettura.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un magico abete
 Buon natale andrè buon natale oscar | Buon natale, Oscar, Cartoni animati
Credito all'Autore


"Andrè!!! Andrè!!! Accidenti, si può sapere cosa stai combinando? Madamigella Oscar si è chiusa in camera e non intende uscire e tu ..... cosa ci fai con questo ..... albero?" Domando mentre mi sistemo meglio gli occhiali sul naso. Possibile che mio nipote non abbia di meglio da fare che tagliare un albero?
“E' Natale. Ho deciso di rallegrare il giardino con l'abete e poi è il compleanno di Oscar, voglio farle una sorpresa."
"Ho capito ma ..... dove pensi di mettere questo abete? Non vorrai portarlo in casa!! Qui non siamo alla Reggia!!"
 "Ah ah ah  ma cosa dici Nonna?! Voglio metterlo sotto il balcone di Madamigella Oscar!"
 "Uhm ... e poi? Intendi forse metterci le candele e tutte quelle chincaglierie che si usano alla Reggia?!"
"Esatto! ... Non credi che Oscar meriti una bella sorpresa per il suo compleanno?"
"Ma .... non sono certa che apprezzerà .... e neppure il generale! Comunque fai come credi, vedi solo di non ammalarti, oggi arriveranno tutte le sorelle di Madamigella .... con mariti e figli ..... in questa casa tornerà il caos!"
"Soprattutto i nipoti! ... Sono delle pesti, sarebbero capaci di demolire questo povero albero ed io intendo decorarlo prima del loro arrivo. Almeno Oscar avrà il tempo di vederlo allestito."
"E va bene .... io comunque tutte queste idee così .... moderne, proprio non le sopporto!!" borbotto mentre osservo mio nipote iniziare a sistemare l'enorme abete.
"Piuttosto, tu sai cos'ha la mia bambina? Non vuole uscire dalla sua stanza .... non le avrai fatto qualcosa!"
"Cosa vuoi che ne sappia!? ... Oscar è così riservata."
 "Come sarebbe! Tu dovresti sapere tutto!!! Andrè, tu sei il suo attendente!! Devi prevenire ogni suo desiderio ..... cosa le hai fatto? Forse l'hai .... delusa? Messa in difficoltà?"
 "Ma ti pare che io potrei deluderla? Nonna, Oscar è ormai una donna, come ogni donna chissà cosa le passa per la testa!?"
"Come ogni donna ..... o Signore .... forse ... intendi dire che Oscar .... si è innamorata?! Parla, veloce!"
"Innamorata?! Oscar innamorata! Ma cosa dici nonna? Ah ahah ..."
"Semmai cosa dici tu! Oh ..... basta, torno dentro, ho una casa da mandare avanti, io!"
"Ah ahahah ... Vai nonna! Stasera a palazzo ci sarà il cenone di Natale!"
"Già ..... e domattina tutta la famiglia andrà a Versailles per la Santa Messa con le loro Maestà. Ho dovuto sistemare la divisa di gala del Generale ..."
"Anche quella di Oscar?"
"Uhm ...  si, io l'ho preparata ...anche se lei non mi ha detto nulla."
"Ma tu sai di cosa ha bisogno, non hai bisogno che ti chieda nulla .... come me. ah ahah ..." Nascondo la mia tristezza dietro una sonora risata.
 "Uhm ... sarà come dici .... ma non mi convinci affatto!"
Vedo mia nonna allontanarsi, sussurro: "Oscar ... mia Oscar ... dimentica il conte di Fersen!"
 
 
Sono seduta nella mia camera, una cameriera mi ha appena portato la mia tazza di cioccolata calda. E' tutto il giorno che non vedo Andrè .... e non riesco a capire dove si sia cacciato. Sorseggio la mia cioccolata sconsolata, accidenti a lui! Non intendo di certo chiedere dove sia ..... lui è il mio attendente ... e poi .... oggi sono in licenza, non dovrei avere bisogno di nulla però .....
"Dov'è André?"
 "Madamigella .... non lo so, anche Madame Grandièr lo cerca da questa mattina ...... temo che quando lo troverà ...."
 "Che strano!"
 
Forse sarà andato a Parigi, ma perché non mi ha detto nulla?! ... Mi sarei ubriacata volentieri.
 
 
"Se non necessitate di altro .... io andrei, Madamigella!"
 "Vai pure!" Rispondo sorseggiando la mia cioccolata calda.
 
Accidenti Andrè, ma dove ti sarai cacciato ...... a Parigi ..... in qualche bettola o ....... ma no, Andrè non frequenta certi brutti posti ..... però, potrebbe avere una vita .... forse una donna .... a Parigi?
Penso mentre faccio roteare il liquido nella tazza osservandolo con attenzione.
 
 
 
Ho sistemato l'abete sotto il balcone di Oscar, lo decoro con tutte le candele che ho trovato a palazzo. Vedo tra i cespugli i fiori invernali, li raccolgo e pazientemente li sistemo sulle punte dei rami. Spero che apprezzi il mio regalo e dimentichi lo svedese! ... Non sopporto vederla soffrire per un uomo che non la merita. Oscar merita di essere amata, è la donna migliore del mondo, se solo si accorgesse che esisto!
 
 
Sbuffo insofferente mentre rientro nella mia stanza, è quasi mezzanotte, la cena con le mie sorelle è stata un vero supplizio, i miei nipoti sono dei veri disastri, impiccioni, non stanno mai fermi né zitti! E poi Andrè non si è fatto vedere neppure per il servizio della cena. Accidenti ..... ma non ho intenzione di chiedere a Nanny dove sia.
Sbuffo, mi sfilo la giacca ed allento lo jabot, poi mi lascio cadere su una poltrona davanti al camino.
 
 
Sono tutto infreddolito ma in compenso ho allestito l'abete e ho acceso tutte le candele. Spero che Oscar lo veda dalla sua stanza, ma io adesso vado in cucina a mangiare qualcosa e soprattutto a scaldarmi.
 
Vedo entrare mio nipote in cucina, tutto infreddolito.
"Oh, finalmente sei arrivato! Ma guardati, sei tutto congelato!!! Andrè!!"
Attizzo le lingue di fuoco del camino e rispondo: "Ma ne è valsa la pena, l'albero è bellissimo!" guardo la cena coperta. "Grazie nonna! Ma adesso è meglio che tu vada a riposare, è molto tardi!"
"Nipote...." mi avvicino, poso una carezza sul suo viso, è tanto freddo, povero ragazzo. Poi sospiro mentre lo osservo sorridere felice del suo lavoro. Andrè farebbe qualsiasi cosa per Oscar .....
"Buona notte nonna!”
"Buona notte Andrè ... mi raccomando, mangia tutto e vai a riposare. Domani sarà una giornata lunga!"
Mi siedo a tavola mentre la nonna lascia la cucina, scopro i piatti e comincio a mangiare. "Uhm ... che buono! La nonna è una cuoca imbattibile."
 
 
 
Finisco la mia cioccolata calda, e sussurro: "Che serata terribile, se solo ci fosse André a farmi compagnia! ... Non ho sonno, sarà una lunga notte come tutte le altre ..." guardo verso il balcone, noto delle ombre luminose, mi avvicino, apro la porta. "Che freddo! Ma voglio vedere cosa succede in giardino!" esco sul balcone, la luce diventa sempre più insistente, mi sporgo sul balcone e vedo un enorme abete illuminatoda un’infinità di candele bianche, decorato dai narcisi, sussurro: "Ma è meraviglioso! Chi mai ha allestito un abete sotto il mio balcone!? ... Forse mio padre? ... Ma no, lui nemmeno avrebbe un’idea simile e poi perché proprio qui sotto? ... Devo cercare André, lui di sicuro saprà!"
 
 
 Apro la porta della mia stanza, scendo le scale e cerco di raggiungere la stanza di Andrè. Mentre passo nel corridoio vedo una luce provenire dalla cucina. Entro e mi fermo. Andrè è seduto di spalle, con un bicchiere di vino bianco in mano. Osservo le sue spalle, larghe e forti, i suoi capelli lunghi, legati nel nastrino blu. Sento il suo profumo, muschio bianco ..... scelto dalla cara Nanny, un vezzo concesso al nipote che mi accompagna sempre ovunque. Andrè ....
Mi avvicino piano, a passo leggero, come attratta dal suo essere.
 
 Sento dei passi, li riconosco, sono quelli di Oscar. Mi alzo quasi di scatto, mi giro e la osservo con imbarazzo, timidamente domando: "Vuoi cenare con me? Come sempre la nonna mi ha preparato una cena abbondante e anche se fosse poca la dividerei con te."
"Andrè ..... ma è tardi tu .... dove sei stato oggi?"
"Ecco io ... ho avuto da fare ..."
 "E ...  cosa hai fatto ..... per essere qui a cenare da solo, così tardi? Forse ...... "
"Forse cosa?"
"Forse .... tu ..... hai ....... Oh Andrè!" Rispondo avvicinandomi ancora e sedendomi accanto a lui.
"Io cosa? Oscar a cosa stai pensando?"
 "Io ....  sono uscita sulla mia terrazza e .... Andrè, lo hai realizzato tu, vero?!"
Osservo Oscar, è imbarazzata, con le guance un poco rosse.
 "Ah ti riferisci all'abete!? Si, è il mio regalo per il tuo compleanno, spero che ti piaccia."
"Andrè ... è .... magnifico!! Grazie! Io .... è un regalo magnifico, non ho parole!" Rispondo mentre d'istinto prendo una sua mano.
Vedo Oscar sorridere mentre mi parla, credo di avere indovinato il regalo giusto per lei.
Sento il calore della sua mano, sono terribilmente emozionato, sussurro appena: "Se vuoi, prendo le  mantelle e andiamo fuori per guardare insieme l'albero."
"Si ..... volentieri Andrè!"
 
Sento la mano di Oscar lasciare la mia, come vorrei che dimenticasse Fersen e si accorgesse di me!
 
Vedo Andrè alzarsi, prende le mantelle, mi porge la mia ed usciamo nel cortile. A passi decisi raggiungiamo l'abete, il magnifico abete, addobbato da Andrè.
Resto ad ammirarlo a bocca aperta. "Oh Andrè .... è .... magnifico!"
"Non sapevo cosa regalarti, volevo sorprenderti."
 "E .... ci sei riuscito!! E' magnifico Andrè!!"
 
Osservo il suo volto. E’ radiosa, bellissima! ... Oscar dimenticalo! ...
 
Io sono qui accanto a te...”
 
Sento la voce di Andrè, piano, quasi un sussurro. "Andrè .... lo so che tu ci sei .... sempre ......" Sussurro piano mentre sento Andrè sempre più vicino, un calore mi raggiunge, basta la sua vicinanza per stare bene.
 
Sento il contatto, la sua mano continua a sfiorare la mia, non resisto, afferro la sua mano, la stringo. Siamo l'uno di fronte all'altra, ci guardiamo intensamente, sussurro: "Sei così bella!"
"Anche ....  anche tu ...... "sussurro piano, come ipnotizzata dal suo sguardo verde, profondo.
 Mi avvicino sempre di più, le nostre labbra quasi si sfiorano, sussurro: "Buon compleanno ... Oscar ..."
 
 
Sento le labbra di Andrè posarsi leggere sulle mie, sono dolci, come il vino che ha appena bevuto, come è lui. Non scappo, non voglio scappare, sto così bene qui, così vicino ad Andrè. Piano poso le mie mani sul suo petto, timida, indecisa, un poco tremante.
 
"Oscar, io ti amo!" Oso, poggio timidamente le labbra sulle sue, la bacio, mi perdo in lei. Vorrei che questo momento non finisse mai.
 
Sento il bacio di Andrè, le sue mani timide stringermi appena, rispondo al suo bacio, d'istinto, affondo con le mani nei suoi capelli, sento le mani tremare un poco. "Anche .... anche io ..... Andrè!" sussurro timida.
 Afferro delicatamente il suo viso tra le mani, lo allontano appena, la guardo negli occhi, domando: "Tu mi ami? Oscar, dimmi che mi ami come io ti amo!"
"S .... si. Io ..... io ... ti amo, Andrè.”
 
Inizia a scendere qualche fiocco di neve, leggero, piano si appoggia all'abete, la luce delle candele rende tutto ancora più magico.
"Oscar ....  guarda .... nevica ...... e ..."
"Ssssh ...... ti amo Andrè, ti amo!" Sussurro piano mentre sento le braccia di Andrè stringermi.
"Auguri Oscar!"
"Grazie André! ... Grazie di essere stato sempre al mio fianco. Grazie per avermi sostenuta nei momenti più difficili della mia vita. Grazie per aver avuto tanta pazienze e soprattutto grazie per avermi amata in silenzio eavere saputo aspettarmi. Grazie André! Sei il mio unico e vero amore. Ti amo!"
 
La neve scende leggera mentre appoggio le mie labbra su quelle di Oscar, in questa magica notte tutto è possibile, anche amare ed essere amato.
   
 
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